[NFL] Power Rankings – Regular Season

Dopo diciassette settimane di partite ecco il nostro Power Rankings finale, dalla trentaduesima posizione alla prima. Diteci se siete o meno d’accordo nei commenti 🙂 Buona lettura.

32. Kansas City Chiefs

Mai fine stagione fu meglio accolta da una franchigia. Infortuni, problemi nella posizione di quarterback e tragedie personali come quella di Jovan Belcher hanno segnato uno dei peggiori anni per qualsiasi franchigia che ricordiamo. Jamaal Charles e Dwayne Bowe si salvano, ma il secondo è free agent ed il primo, senza supporto dai passaggi, non può garantire le vittorie. Un quarterback nuovo è indispensabile per il nuovo coach, che di sicuro non sarà il licenziato Romeo Crennel.

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31. Oakland Raiders

Incerti ad inizio stagione, i Raiders hanno rovinato tutto nella seconda parte, perdendo male moltissime partite con punteggi ridicoli. Carson Palmer ha a tratti tappato le falle di un attacco spuntato ed a tratti affossato le speranze dei suoi. Per il resto, una difesa ballerina e le troppe defezioni per Darren McFadden hanno fatto sparire le ambizioni di un gruppo senza guida.

30. Jacksonville Jaguars

Un QB indecente, un immenso runningback sempre infortunato, una difesa che gioca sotto le aspettative. Il fatto che i Jaguars abbiano fatto paura solo con Chad Henne come regista la dice lunga su quanto la carriera NFL di Blaine Gabbert (e forse anche quella del GM Gene Smith) sia già finita. Un nuovo GM darà linfa ad una squadra a cui non mancano i pezzi ma qualcuno che li metta assieme. Jason Babin può fare bene, ma un altro DE va draftato. E probabilmente arriverà il figliol prodigo Tim Tebow!

29. Arizona Cardinals

Hanno iniziato 5-0 e con molto entusiasmo. La vittoria a New England la dice lunga sulla primissima parte della loro stagione. Poi i veri Cards sono venuti fuori, soprattutto in attacco dove non hanno combinato assolutamente nulla nelle ultime 10 settimane. Larry Fitzgerald ignorato o quasi, pochissime alternative ed una linea offensiva inesistente. Walzer di capodanno nella posizione di quarterback e probabilmente anche in panchina. Urge migliorare questa squadra, partendo dal lato offensivo del pallone.

28. Tennessee Titans

Offensive line non da programmi, difesa depredata dai suoi talenti migliori ed una buona dose di inesperienza hanno falcidiato le speranze dei Titans. Meritano una posizone bassissima nonostante il record quasi positivo per non aver avuto la possibilità di provare con efficienza Jake Locker, loro speranza per il futuro. Chris Johnson ha lasciato intravedere il suo vero io, ma troppo a sprazzi. Molti punti di domanda per il 2013.

27. New York Jets

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Stagione finita con la rottura del legamento di Darrelle Revis. I Jets sono una squadra confusionaria che dall’enorme importanza del suo entusiasmo non riesce a trarre la forza necessaria a vincere le partite. La difesa rimane il punto forte anche senza il 23, ma in attacco Mark Sanchez è stato orribile. Il one-two punch Powell-Greene non va sottovalutato in futuro, ma bisogna trovare un QB, o sperare che Greg McElroy sia un fenomeno. Erano in corsa Playoff fino a poco tempo fa, ma una volta sfumata quella possibilità la squadra ha denunciato una tenuta mentale ridicola e perso a ripetizione.

26. San Diego Chargers

Non si riprendono più dalla grande rimonta subita con i Broncos. Quella sera finisce la division e la stagione dei Chargers, senza un running game e con un QB falloso. Il doppio licenziamento ai piani alti di coach e GM promette bene, ma probabilmente non li considereremo più una possibile contender l’anno venturo.

25. Philadelphia Eagles

Hanno iniziato decisamente bene: 3-1 ed un Michael Vick in spolvero nei momenti cruciali. Poi, il blackout. Sono arrivate le sconfitte, le questioni riguardo la guida tecnica, l’ovvio infortunio al loro leader. Il record alla fine piange, Andy Reid viene allontanato e chissà chi lancerà la palla l’anno prossimo! Del most talented team rimane solo il fantasma, ma il talento in buona parte è ancora lì. Da meno parole e più fatti potranno tirar fuori un ottimo 2013.

24. Detroit Lions

Restano in contesa per un bel pezzo di stagione, ma poi un fazzoletto scellerato di Jim Schwartz rovina tutto. Flebili mentalmente, non mancano mai di far vedere di quale pasta (sbagliata) sono fatti. Calvin Johnson entra nella leggenda in una stagione con ben poco da salvare. Mancano della necessaria esperienza per eccellere, e la buona posizione nel draft potrebbe regalar loro ancora più talento.

23. Cleveland Browns

Mai in lizza per i Playoff, hanno trovato un buon corridore in Trent Richardson ma una risposta palliativa in Brandon Weeden. Altri problemi in mezzo al campo hanno determinato un record non buono e la cacciata di Pat Shurmur dopo quella di Holmgren. Un gruppo di qualità aspetta qualche rinforzo ed un head coach che lo faccia lavorare nel modo più adatto. Buona stagione, in fin dei conti.

22. Tampa Bay Buccaneers

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Ottima stagione fino a tre quarti, quando erano ai Playoff. Poi lìimplosione contro i Saints, che ci fa dubitare sulle reali aspirazioni di Josh Freeman e dei suoi. Contando che in stagione la difesa non c’è mai stata, tutto sommato questo posto se lo meritano. Buonissime indicazione però dai nuovi, pagatissimi, free agent, che hanno giocato bene, segno di una identità di squadra che Greg Schiano è riuscito a dare al primo anno da coach.

21. Saint Louis Rams

Jeff Fisher è arrivato e si è portato un po’ di ciurma da Tennessee. I risultati sono eclatanti in difesa, molto meno in attacco, dove Sam Bradford continua ad essere il QB più rincorso della lega ed il talento rimane poco. Nessuno si è presentato come vice Jackson ed il running game stagna sul solo fenomeno.
Detto questo, si sa che con la difesa si vincono le partite e se i Rams in free agency si faranno valere chissà che la NFC West abbia una terza contender.

20. Carolina Panthers

Fanno vedere gli artigli unicamente nel finale di stagione. Sono sembrati l’ennesima squadra senza una guida vera. Cam Newton, dopo una grande campagna rookie, entrerà nella storia con le lacrime in una delle sue conferenze stampa. Il backfield doveva essere un’arma fantastica ed ha deluso, mentre la difesa lo ha fatto esattamente come l’anno precedente.
Luke Kuechly si è rivelato una grossa scelta nel linebacker corp, ma dovranno obbligatoriamente migliorare anche altri parti difensive in questa offseason.

19. Buffalo Bills

Non tutto male a Buffalo (C.J. Spiller, ad esempio, è un vero playmaker), ma una rivoluzione era auspicabile, con l’allontanamento di Chan Gailey. Dovrebbero draftare un QB per dare un senso alla rinascita, visto che Ryan Fitzpatrick alterna capolavoro a schifezze non può portare la squadra da nessuna parte. Altra squadra che ha i pezzi ma non sa come metterli assieme, saranno da tenere sotto controllo nel 2013.

18. Miami Dolphins

C’è stato un periodo in cui erano la squadra più temuta dell’NFL, grazie ad una difesa impeccabile ed un Reggie Bush in vena Heisman. Poi Ryan Tannehill ha colpito un rookie wall durato qualche settimana e Joe Philbin ha snobbato il prodotto di USC, condannando i suoi alla produzione offensiva asfittica che ci aspettavamo ad inizio stagione da loro. Stagione ad ogni modo positiva, in netta crescita.

17. Pittsburgh Steelers

Vendono cara la pelle come al solito, ma la Pittsburgh del 2012 è una squadra troppo acciaccata per emergere. Big Ben è più eroico che mai, ma inizia a sentire il doppio dei suoi anni. Un backfield incerto ed i problemi di Mike Wallace stoppano un attacco dal sicuro potenziale. Una delle migliori difese NFL (la migliore diciamo) non garantisce i Playoff. “Steelers football” a volte non basta, ci vuole altro, tipo una linea offensiva quantomeno decente.

16. New Orleans Saints

Sarebbe bastata la presenza di Sean Payton per garantire loro i Playoff? Sì, probabilmente, ma i problemi della battutissima difesa sono ben lontani dal bounty scandal.
I record di Drew Brees si ammassano, garantendogli la Hall of Fame. Ma prima di quel momento siamo sicuri che i suoi Saints torneranno, prima o poi, ad essere imbattibili.

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15. Chicago Bears

Finiscono bene la stagione con due vittorie dopo aver salutato le speranze di Playoff. Il licenziamento di Lovie Smith dopo 9 anni e la scadenza del contratto di Brian Urlacher suggeriscono un bel cambio della filosofia difensiva, ma siamo sicuri sia così provvidenziale?
In attacco Jay Cutler funziona a sprazzi, ma quando lo fa Brandon Marshall lo fa quasi apparire un QB da titolo. Se ne ripalra l’anno prossimo.

14. New York Giants

Come può una squadra che, come definemmo, annichilisce i 49ers mancare i Playoff in una division vinta da altri con un record mediocre? Questi sono stati i Giants di un opaco Eli Manning, del poco reattivo David Wilson e delle partite gettate all’aria senza nemmeno entrare in campo. Era successo anche gli scorsi anni, ma in questo i campioni uscenti hanno pagato dazio. Prese le misure ai Redskins, si prospettano anni di sfide!

13. Dallas Cowboys

E come volevasi dimostrare, Tony Romo non porta i suoi alla post season. Il conto delle partite mediocri in attacco non si tiene nemmeno, mentre la difesa letteralmente le vince.
Ottime notizie da Dez Bryant, finalmente sbocciato nel giocatore che tutti sappiamo può essere, ma il nodo cruciale della stagione, la partita con i Redskins di domenica, è andato perduto. Questa squadra non riesce ad imporsi nei momenti cruciali. E’ un dato di fatto e la più difficile delle missioni per un coaching staff.

12. Baltimore Ravens

Riescono a vincere una AFC North quasi irriconoscibile, ma le sculacciate prese dalle grandi della AFC la dicono lunga sulle loro possibilità in Post Season. Che lo shock emozionale del ritiro di Ray Lewis dia linfa ad una squadra altalenante costretta a cambiare OC in corsa?

11. Minnesota Vikings

Vittorie incredibili per questa compagine dietro ad Adrian Peterson. Iniziano bene, continuano meglio, poi si fermano e ripartono verso il finale di stagione. Che un’improbabile corsa al SuperBowl si fermi a New Orleans? Sarebbe un sogno per i suoi tifosi, tenendo conto che il personale, soprattutto in attacco non è stellare.

10. Indianapolis Colts

Un anno di purgatorio poi un nuovo paradiso con Andrew Luck. Infallibile chimica di squadra, un giovanissimo Reggie Wayne, un coaching staff competente. Uno dei turnaround più grossi nella storia NFL potrebbe non fermarsi con la Wild Card.
Sono rinati lontani dal numero 18, con qualcuno che gli assomiglia molto, e sognano l’incontro con i Broncos. Pragmaticamente, d’ora in poi le off season servono a rinforzare alcuni reparti, perchè il ruolo più importante e molti altri sono coperti. Li vedremo spesso ai Playoff nei prossimi dieci anni!

9. Cincinnati Bengals

Intendiamoci: i Bengals non arriveranno al SuperBowl. Però, in questo 2012, hanno scoperto l’abitudine a vincere, in modi inaspettati o più metodici, nonostante un roster inferiore alla concorrenza. Con la maturazione di un vero campione come A.J. Green possono dire la loro per molti anni, ed il fatto che ormai affrontino le big della loro division senza paure la dice lunga.
Il lavoro del front-office e probabilmente si è innescata uan spirale simile a quella dei Patriots, in cui la squadra migliora costantemente attraverso draft e scambi. A poco, davvero poco dall’eccellenza.

8. Washington Redskins

Eccoli qui ai Playoff! La ciurma di RGIII trova la Post Season vincendo una division difficile, mostrando le doti da vincitore del suo rookie terribile. A proposito di rookie, Alfred Morris è il Runningback che Shanahan cercava. I pezzi vanno a posto, e l’anno prossimo tornerà anche Brian Orakpo. Il potenziale per fare sempre meglio c’è, ma è totalmente legato alle condizioni di salute di Griffin, già in pericolo quest’anno.

7. Houston Texans

Caporetto di fine anno a condire una stagione fantastica ma fatta di “buchi” impressionanti. J.J. Watt è diventato il miglior difensore della Nazione ma da solo spesso non è bastato ad una difesa sembrata sotto par. Senza bye, hanno bisogno di preparare le partite di Playoff in modo certosino se vogliono arrivare fino a New Orleans.

6. Green Bay Packers

Anche qui una linea offensiva porosa limita la produzione di uno dei migliori attacchi degli ultimi anni. Per avere possibilità di titolo, inoltre, il loro backfield dovrebbe fare quello che fece quello di Indianapolis qualche anno fa, cioè alzare di molto il livello del suo gioco. Vulnerabili contro le corse, potrebbero soccombere.
Rimangono i favoriti per il turno di Wild Card, e dei perenni contender. Stabili nei quartieri alti.

5. Atlanta Falcons

Grande stagione, ma presentano alcuni problemi di carattere come visto nelle inutili partite di fine anno. La loro qualità è innegabile, per quanto il backfield sia poco carrozzato, con un Michael Turner in declino. Una cosa è certa: ai Playoff non si può proprio sottovalutare nessuno, ed i ragazzi di Mike Smith non devono farlo.
Prima forza in NFC per record, trarranno vantaggio dal loro dome.

4. Seattle Seahawks

Un ambiente entusiasta (forse troppo), una secondaria formidabile, un QB giovane, scattante, preciso. Chissà dove si fermeranno. Purtroppo non avranno il pubblico dalla loro parte, ma questi Seahawks sono la più grande sorpresa della stagione, il più grosso divario tra qualità individuale e performance di squadra.
Nel football quest’ultima è tutto, vediamo chi e come li farà fuori prima dell’approdo a New Orleans.

3. San Francisco 49ers

Un gruppo granitico garantisce ai 49ers continuità. Il cambio verso un inesperto quarterback a metà stagione ha rassicurato su un attacco che comincia a raggiungere la difesa in quanto a prestazioni. Cosa manca? Davvero poco, probabilmente quel briciolo di esperienza in più.
E la mano di Colin Kaepernick. Il ragazzo è forte, ha un gran braccio ed una presenza mentale affascinante. Però è impreciso, specialmente in Red Zone. Che questo nodo venga al pettine prima del rendez vous definitivo a New Orleans?

2. Denver Broncos

Secondo programmi, gli uomini di John Fox hanno annichilito la maggior parte dei nemici. Peyton Manning è sano dietro una linea offensiva a volte rattoppata, ma la difesa gli dà la palla talmente tante volte da giustificare un pronostico positivo alla sua prima stagione in Colorado.
Von Miller fa terra bruciata intorno a sè in campo, ma la schedule dei Broncos era davvero troppo banale per dar loro il ruolo di favoriti assoluti.

1. New England Patriots

I re sono loro anche quest’anno. Una difesa sospetta ha fatto un buon salto di qualità garantendo prestazioni ottime, in miglioramento costante. E Bill Belichik sa troppi modi per vincere per lasciare che i suoi si fermino prima del SuperBowl.
Un attacco forse mai così forte si fregia di un running game esistente, che potrebbe fare la differenza. Il resto lo metterà la cattiveria di un Tom Brady reduce da due gran balli persi. Secondaria molto statica, ma insomma la perfezione non è riservata al genere umano.
Se non soffrono l’altitudine vanno fino in fondo.

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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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