Il preview della finale di Conference AFC

Saranno dunque Kansas City e Tennessee a giocarsi il posto riservato all’AFC al Super Bowl n°54. Chiefs contro Titans dunque, cioè  i predestinati contro la sorpresa, il team che ha disputato i playoff in 5 delle ultime 6 stagioni, e che lo scorso anno ha perso un’epica finale di Conference,  contro la squadra che negli ultimi 10 anni ha giocato una sola volta la post season e, infine, uno dei coach più vincenti della NFL contro un allenatore che è solo al secondo anno da head coach in NFL e al suo sesto in totale nella lega maggiore. I bookmakers danno i Chiefs ampiamente favoriti, ma visto il cammino dei Titans in post season, forse è il caso di andare un attimo con i piedi di piombo.

TENNESSEE TITANS

henry titans patriots

La stagione dei Titans va divisa in due parti: quella con Mariota e quella con Tannehill. Dopo 5 gare di campionato Tennessee aveva vinto a Cleveland e Atlanta ed aveva perso a Jacksonvile e in casa con Indianapolis e Buffalo. Mariota tutto sommato non aveva nemmeno demeritato, con un rating di quasi 90, 1140 yard lanciate con 7 td pass e 0 intercetti.

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Poi nella sesta giornata a Denver, Mariota dava il peggio di sé: 7 passaggi completati su 18 per 63 yard, 2 intercetti e 3 sack. A quel punto coach Vrabel ne ha avuto abbastanza e nel secondo tempo ha provato la sua riserva, quel Ryan Tannehill che a Miami non aveva giocato poi così male ma negli ultimi 3 anni in Florida aveva saltato 24 partite (fra cui tutta la stagione 2017) su 48 per infortuni vari. Sul campo dei Broncos al suo esordio, anche Tannehill ha fatto fatica ma poi sotto la sua guida l’attacco è esploso e, soprattutto, la squadra ha iniziato a vincere.

L’ex regista di Texas A&M  ha terminato la stagione con un rating di 117, con 22 td pass a fronte di 6 intercetti, con 2742 yard e, soprattutto, con un record di 7 vittorie e 3 sconfitte. L’arrivo di Tannehill per altro ha giovato anche al running back Derrick Henry che nelle ultime otto gare fra regular season e playoff, ha corso per 1273 yard, una prestazione mostruosa, seconda, da almeno 70 anni a questa parte, solo alle 1322 yard guadagnate da Adrian Peterson nel 2012. In regular season Henry è passato dalle 3,7 yard di media a portata delle prime sei gare, alle 5,9 delle ultime 10. Il problema è che per fermare il treno dal Tennessee, spesso non basta neppure riempire di uomini la line of scrimmage visto che contro difese che hanno schierato 8 o più uomini nel box Henry ha una media a portata di 5,4 yard.

Il reparto ricevitori è invece decisamente meno una sicurezza perché non ha un vero numero 1 e manca di interpreti di alto livello. Leading receiver in stagione è risultato il rookie A.J. Brown, uno che in futuro potrà diventare un “go to guy”, il quale ha superato quota 1000 yard ricevute alla impressionante media di 20 yard per catch, record in NFL per un esordiente. Brown ha terminato la regular season con 52 ricezioni e la sua stagione è costellata di alti e bassi, visto che ad esempio nelle due gare di playoff ha all’attivo 2 ricezioni per 13 yard.

Dopo di lui, con 43 ricezioni, c’è l’incompiuto Corey Davis, atleta che non è ancora riuscito a compiere l’atteso salto di qualità, poi c’è Humphries che però ha saltato per infortunio tutto il mese di dicembre e i playoff ma che domenica dovrebbe essere presente. Al quarto posto, c’è Jonnu Smith, il tight end chiamato spesso in causa  in questo 2019 per i guai fisici che hanno praticamente azzerato la stagione del titolare Delanie Walker, ma pure il suo apporto è stato altalenante, anche se nei playoff ha messo a segno una super ricezione in meta che ha aiutato i Titans ad espugnare Baltimora.

La linea offensiva di coach Vrabel  è una delle più solide del torneo, con il solo rookie Nate Davis che ha continuato a faticare con l’andare della stagione. La guardia sinistra Saffold è stato disastroso in avvio di campionato poi è migliorato tantissimo ma i due mvp sono del gruppo sono sicuramente i tackle Conklin e Lewan, con quest’ultimo che dopo aver saltato le prime 4 gare di campionato per squalifica, ed aver dovuto eliminare un po’ di ruggine, è stato devastante nei playoff.

La difesa ha avuto invece un cammino inverso rispetto all’attacco, visto che era l’ottava per yard concesse alla gara con Denver, ed ha poi concluso al ventunesimo posto. Soprattutto sul passing game il reparto dell’ottimo coach Dan Pees ha deluso, chiudendo addirittura al ventiquattresimo posto, il che è sicuramente sorprendente poiché il secondario è composto da atleti solidi come il cornerback Ryan e le safety Vaccaro e Byard. Quest’ultimo, due anni fa, è stato il leader degli intercetti dell’intera NFL con 8 e anche quest’anno è stato fra i migliori in questa categoria, con 5 “pick”. A metà stagione Tennessee ha perso per infortunio Malcolm Butler ma il suo sostituto, Tremaine Brock non ha demeritato.

Il punto di forza della difesa dei Titans è però la linea difensiva che può contare sul fortissimo Jurrell Casey che si aggiunge al tackle DaQuan Jones e all’interessante rookie Jeffery Simmons che ha saltato parte della stagione per un grave infortunio rimediato in febbraio ma nella seconda metà di campionato ha decisamente fatto sentire la sua presenza. Contro la corsa, la difesa di coach Pees  si è piazzata al dodicesimo posto prima però di fornire una prestazione super contro Baltimore grazie proprio al trio Simmons, Jones e Casey tutti particolarmente ispirati.

KANSAS CITY CHIEFS

mahomes chiefs vs jaguars 1

Dopo un 2018 super, almeno in attacco, terminato con una sconfitta alla fine di un’epica battaglia nella finale della AFC, i Chiefs si presentavano ai nastri di partenza di questo 2019 come uno dei team favoriti per la vittoria finale. Ora gli uomini di Reid sono ad un solo ostacolo dal Gran Ballo, che Kansas City non raggiunge dal 1970, ma il cammino dei rossi del Missouri non è stato certo agevole.

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Nella prima giornata di regular season, dopo aver ricevuto appena due palloni, andava k.o. il temibilissimo receiver Tyreek Hill che sarebbe rimasto fuori 4 turni per un problema alla spalla. Poi alla settima giornata sul campo di Denver, i Chiefs vivevano il momento più difficile della loro stagione, quando il quarterback Mahomes, cercando di chiudere un quarto down di corsa, andava k.o. per un problema al ginocchio. Per fortuna di Kansas City, il formidabile regista tornava in campo appena tre settimane dopo l’infortunio, ma la sconfitta sul campo dei Titans al decimo turno metteva in dubbio persino la partecipazione dei Chiefs ai playoff.

Nel finale però arrivavano 6 successi in serie ed il quarto titolo consecutivo della AFC West. Anche in questo 2019, e nonostante l’assenza di Mahomes per quasi tre partite, l’attacco aereo dei Chiefs è stato a lungo il primo dell’intera Lega e solo nel finale Kansas City è scesa leggermente in classifica. Fra i bersagli di Mahomes, il primo in fatto di yards e ricezioni è stato il tight end Kelce autore di 97 ricezioni per 1227 yard e 5 mete. Hill è stato limitato dal k.o. alla spalla ma ha chiuso la stagione con 58 catch per 860 yard, alla ragguardevole media di 14,8 yard a ricezione. Un contributo importante è arrivato anche da Sammy Watkins, pure lui appiedato per un paio di partite, che non ha più ripetuto la prova mostruosa della prima giornata (9 ricezioni per 198 yards) ma ha comunque aggiunto altre 52 palle catturate per 673 yard. La sorpresa più lieta dell’annata è arrivata invece dal rookie Mecole Hardman, altro atleta dalla velocità abbagliante, che ha ricevuto 26 palloni per 538 yard, alla clamorosa media di 20,7 yard per catch, e ben 6 mete.   

Il rushing game è stato invece incostante per tutto l’arco della regular season, visto che i Chiefs sono stati tenuti 8 volte sotto le 4 yard di media a portata e hanno solo il ventitreesimo attacco sulla terra. Damien Williams ed il veteranissimo LeSean McCoy, vecchia conoscenza di coach Reid dai tempi degli Eagles, si sono più o meno equamente divisi il compito di leading rusher con il primo che ha saltato 5 partite per infortunio mentre il secondo è stato inattivo per 3 match. In questi playoff però è stato Damien Williams a ricevere il grosso dei palloni e non credo che la situazione cambierà nella sfida di domenica.

La difesa è stato il tallone d’Achille per i Chiefs la scorsa annata, e quest’anno la situazione non è cambiata di molto, anche se qualche segnale positivo si è visto. Sotto il nuovo coordinator Steve Spagnuolo, la difesa dei capi indiani ha terminato all’ottavo posto per yard concesse su passaggio, con un bel crescendo nel finale di stagione. Le due safety, il neo acquisto Mathieu e il rookie Thornhill, hanno disputato una buona stagione, con il primo che è uscito alla distanza, mentre il secondo ha accusato qualche alto e basso, comprensibile vista la poca esperienza. Domenica però Thornhill non sarà della partita poiché si è rotto il legamento del ginocchio contro i Chargers e al suo posto ci sarà l’esperto Sorensen.

Fra i cornerback il miglioredel gruppo è risultato Ward, mentre Breeland è cresciuto durante la stagione ma anche nel finale le sue prestazioni sono state poco più che sufficienti. Nel front seven stagione positiva per un altro neo-arrivo, l’edge runner Frank Clark che ha al suo attivo 11 sack, mentre i due inside linebacker Hitchens e Wilson hanno faticato soprattutto a chiudere i varchi sulle corse. L‘mvp in linea, ma in realtà dell’intero reparto, è stato il tackle Chris Jones, la cui possibile assenza nella finale di conference potrebbe essere una tegola pesantissima per Spagnuolo. In stagione non ha sfigurato anche l’altro tackle Nnadi, mentre per aiutare Clark e Kpassagnon nella pass rush dopo l’infortunio di Ogbah, è stato ingaggiato il veteranissimo Terrell Suggs, appena tagliato dai Cardinals.       

CHIAVI DELLA PARTITA

Entrambi gli attacchi sono esplosivi, anche se in maniera totalmente differente, e combinazione le due difese sono vulnerabili, almeno stando alla regular season, proprio sul punto forte degli avversari. Così Henry si troverà di fronte la ventiseiesima difesa per yard concesse sulla corsa e Mahomes e compagni affronteranno la ventiquattresima difesa sui lanci. Poi, naturalmente, le statistiche possono assolutamente essere smentite: la difesa dei Titans ad esempio ha messo la museruola al temutissimo Lamar Jackson grazie anche ad un’ottima prova del secondario, mentre Kansas City, nel divisional playoff con Houston, ha quasi annullato un cliente scomodo come Carlos Hyde. In ogni caso i numeri sembrano suggerire un match ad alto punteggio.

Coach Vrabel dovrà sperare che i due outside linebacker Kamalei Correa e Harold Landry, leading sacker del team con 9 sack, riescano, con l’aiuto di Casey, autore di due sack con Baltimora, a mettere pressione su Mahomes e che i vari Ryan, Brock e Adoree Jackson riescano a contenere Hill e Watkins. Altro compito tutt’altro che agevole attende la coppia Vaccaro-Byard che dovranno cercare di limitare il tight end Kelce, a segno 3 volte contro Houston.

Visto il gran lavoro fatto contro Jackson non credo invece che i Titans avranno problemi a limitare le corse di un Mahomes che è ottimo atleta ma non certo paragonabile al regista di Baltimore in fatto di corse. Tennessse avrà però il problema della possibile assenza del più forte dei suoi linebacker, quel Jayon Brown che è andato k.o. contro New England e che forse non riuscirà a recuperare per domenica.

E a proposito di infortuni illustri, anche Kansas City probabilmente mancherà di una pedina, forse ancora più importante, dato che è in dubbio la presenza del lineman Chris Jones, il miglior run stopper dei locali. In ogni caso Steve Spagnuolo dovrà far ricorso ad ogni goccia della sua sapienza tattica per trovare il modo di fermare Henry, mentre Ford, Kpassagnon e l’espertissimo Suggs avranno il compito di pressare Tannehill, col forte rischio per i Titans che stavolta le 72 yard guadagnate per via aerea contro New England e le 88 lanciate a Baltimora siano ampiamente insufficienti (pensate che i Chiefs hanno tentato in una gara di playoff più lanci dei Titans che però di partite ne hanno giocate due).

Se la difesa dei Titans non riuscirà almeno a limitare l’attacco dei Chiefs, il solo Henry non sarà sufficiente a trascinare il team ospite al Superbowl e allora proprio Tannnehill, il qb scaricato dai Dolphins praticamente per un quarto giro, sarà decisivo per le sorti di Tennessee. Per chiudere una piccola nota di “cabala”: negli ultimi 4 incontri fra i due team l’ha sempre spuntata Tennessee, e tre di queste gare, compreso il wild card di due stagioni fa, sono state giocare all’Arrowhead Stadium.

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