Il borsino degli Head Coach della NFC

Osservando l’andamento della stagione e l’interesse di tanti lettori, soprattutto nella chat ufficiale di Huddle Magazine su Telegram (se non ne siete ancora parte vi aspettiamo), riguardo al possibile licenziamento o meno di ognuno dei 32 head coach delle franchigie NFL, ci siamo divertiti a dare qualche percentuale di rischio. Per ogni allenatore trovate una proiezione su quello che può essere il suo futuro sia in formato testuale che con una barra grafica.

Divideremo il tutto in due appuntamenti: questa settimana il focus sarà sulla NFC, settimana scorsa abbiano valutato gli Head Coach della AFC.

NFC North

Matt LaFleur (Green Bay Packers): ha riportato, in un solo anno, ai fasti di un tempo il blasone di una franchigia storica come quella di Green Bay distrutta dagli ultimi anni di una pessima gestione McCarthy. Ovviamente sarà ancora al suo posto il prossimo anno.

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Mike Zimmer (Minnesota Vikings): è uno degli HC più anziani della lega ed anche quest’anno è riuscito a portare la sua fuoriserie ai playoff nonostante la costante di un QB non sempre all’altezza nonostante il fortissimo investimento fatto su di lui. D’altra parte tuttavia sta ricevendo molte cristiche da tifosi e non solo per la sua visione fortemente difensiva e fatta di pochissimi rischi se non quando è strettamente necessario. Probabilmente la sua permanenza si giocherà anche i playoff.

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Matt Nagy (Chicago Bears): l’anno scorso il problema era il kicker che è costato la partita dei playoff, quest’anno il problema è stato quasi sempre il QB con Trubinsky che ricevuto davvero tantissime critiche per via della sua poca prolificità. Sicuramente sarà quest’ultimo il capro espiatorio per l’annata negativa del 2019 e Nagy rimarrà allenatore capo dei Bears.

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Matt Patricia (Detroit Lions): nonostante il suo score da totale in due anni sia solo di 9-21-1, di certo non positivo, sarà certamente sulla sideline dei Lions come comunicato dal GM Bob Quinn. Quest’anno non è stato semplice per Lions che hanno perso tanti importanti giocatori e perso altrettanti importanti partire di pochissimo scarto che avrebbero potuto svoltare diversamente la stagione. Giusta la conferma.

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NFC East

Doug Pederson (Philadelphia Eagles): quest’anno la stagione non sta andando benissimo anche se in seguito alla vittoria sui Cowboys in week16 gli Eagles sono favoriti per un posto in post season. Arrivato tra mille dubbi ha poi portato Philadelphia a vincere il suo primo SB. Ha credito pressochè illimitato attualmente.

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Jason Garrett (Dallas Cowboys): quella che si va a concludere è la sua decima stagione come head coach della franchigia del Texas e sono altrettanti anni che è sul filo del rasoio. Quest’anno, nonostante la post season è ancora possibile, sembra arrivato davvero il momento di vedere la sua strada separata da quella dei Cowboys.

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Pat Shurmur (New York Giants): l’ex OC dei Vikings è arrivato appena due stagioni fa, contando quella che si va a concludere, e fino ad un mese fa sembrava sul punto di vedere la sua sideline saltare. L’esplosione di Jones potrebbe regalargli un’altra occasione in quanto, per via dello scarsissimo rendimento di Eli Manning, non ha potuto davvero contare su una squadra nemmeno lontanamente competitiva. I dubbi sul suo possibile esonero non possono tuttavia che permanere.

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Bill Callahan (Washington Redskins): l’esonero anticipato di Jay Gruden ha portato l’ex OC dei Raiders al ruolo di interim coach. Non pare proprio vi sia la minima speranza di poterlo vedere nuovamente sulla sideline come head coach ufficiale nel 2020.

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NFC South

Sean Payton (New Orleans Saints): negli ultimi anni ha messo su una macchina da guerra vera e propria grazie al veterano Drew Brees che ora sembra un ragazzino ed alle aggiunte di Alvin Kamara e Michael Thomas su tutte. Ovviamente non vi è alcun interesse nel management dei Saints di liberarsi di Payton, tuttavia ogni anno si vocifera dell’amore di Jerry Jones per questo HC. L’unica possibilità per la separazione è appunto per scelta dell’allenatore. Chissà che, con la vittoria di un secondo anello, questo non possa accadere.

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Bruce Arians (Tampa Bay Buccaneers): l’ex HC dei Cardinals è rientrato la passata off season dal suo ritiro per poter essere il nuovo capo allenatore dei Bucs e nonostante l’inizio di stagione non sia stato confortante, questo finale invece fa tuttavia rivalutare l’ottimo lavoro svolto nonostante un QB, Jameis Winston, tutt’altro che costante. L’anno prossimi ci sarà da divertirsi.

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Dan Quinn (Atlanta Falcons): l‘ex DC dei Seahawks ha campato di rendita dopo la finale SB persa in maniera roccambolesca, eufemismo, di due anni fa. Quest’anno la partenza ha tagliato immediatamente fuori dalla post season Atlanta e sembrava tutto pronto per il “funerale” dell’HC, che tuttavia ha dimostrato di avere sette vite come i gatti ed il finale in crescendo dei Falcons  gli regala una seconda chance alla guida dei Falcons.

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Perry Fewell (Carolina Panthers): messo in tale ruolo ad interim in seguito all’esonero anticipato di coach Ron Rivera, non sembra avere la possibilità di mantenere tale ruolo anche per il 2020. Per molti tifosi Fewell meritava una possibilità, ma il finale di stagione sempre a far peggio sembra avergli tagliato le gambe anche per quelle minime possibilità.

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NFC West

Kyle Shanahan (San Francisco 49ers): dopo un paio di stagioni di ricostruzione, minate soprattutto dall’assenza di un QB, quest’anno il gioco che i 49ers già mostravano è esploso e li ha portati ai PO in maniera meritata e impressionante. Ovviamente nessuna possibilità di vedere altrove l’attuale HC se non la sideline dei 49ers.

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Pete Carroll (Seattle Seahawks): situazione particolare in quel di Seattle dove non solo Carroll è il vice presidente, ma è anche una leggenda vivente. Finchè non sarà lui a decidere di farsi da parte non vi saranno cambiamenti sulla sideline. Va tuttavia detto che l’età comincia ad essere elevata ed ogni anno potrebbe essere quello buono per il ritiro. Non sembra questa tuttavia la stagione. A meno di una corsa vincente al SB…

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Sean McVay (Los Angeles Rams): il guru offensivo dopo aver portato i Rams ai PO alla sua prima stagione come HC, quest’anno la season non è stata altrettanto vittoriosa anche se alla fine il record non è totalmente negativo. L’anno prossimo ci riproverà con un roster che è comunque all’altezza al netto di possibili infortuni.

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Kliff Kingsbury (Arizona Cardinals): arrivato tra mille dubbi ha portato il suo credo dal college e dopo le ovvie iniziali difficoltà, la sua idea di gioco è venuta fuori portando i Cardinals ad essere un ottimo team in proporzioni alle aspettative iniziali. Le basi per uno scoppiettante 2020 sono state messe in maniera netta e precisa, solco cui certamente continuerà a battere.

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Eugenio Casadei

Appassionato di calcio (Bologna) e trekking, segue il football assiduamente dal momento in cui vide giocare Peyton Manning con la maglia orange di Denver, divenire tifoso Broncos una naturale conseguenza. Scrive la rubrica settimanale "Indiscrezioni di mercato NFL" in offseason e la "Top Ten" in regular season con grande divertimento e passione.

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