Il 10-second runoff che poteva costare caro ai Saints

Lunedì sera nel secondo Monday Night i New Orleans Saints hanno battuto gli Houston Texans per 30-28 grazie ad un field goal da 58 yard di Will Lutz allo scadere. Durante l’incontro i Saints sono stati vittima di un clamoroso errore arbitrale che poteva costargli l’incontro.
49 secondi alla fine del secondo tempo, 3° e 17 per i Saints che sono sulle loro 29. Brees riceve il pallone e lo lancia sulla sinistra a Michael Thomas che riceve sulle 47 in campo. L’arbitro si avvicina, fischia la fine dell’azione e segnala correttamente che il tempo corre.

L’arbitro al replay decide di fermare l’incontro per controllare l’esatta posizione del pallone e dopo aver rivisto l’azione insieme al Referee confermano il primo down segnalato in campo applicando la regola del 10-second runoff, chiedendo all’operatore di settare il cronometro a 16 secondi commettendo un clamoroso errore. Una sorta di déjà vu per i Saints dopo quanto accaduto nell’ultima partita in casa a fine gennaio.

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Errore talmente evidente che anche Al Riveron (il capo degli arbitri) a fine partita ha dovuto ammettere che la crew in campo ha sbagliato l’applicazione del tempo, è molto raro leggere dichiarazioni ufficiali della NFL di questo genere su argomenti arbitrali.

L’azione termina quando mancavano 41 secondi sul cronometro e quello è il tempo al quale andava applicato il 10-second runoff e non i 26 secondi momento nel quale gli arbitri hanno fermato il gioco per rivedere l’azione. Quando la crew decide di andare al replay per rivedere un’azione l’incontro è come se si fermasse al termine della stessa. In poche parole i Saints sono stati scippati di 15 secondi che potevano essere utili per avvicinarsi all’endzone e magari provare un field goal da una distanza più agevole delle 56 yard dalle quali Lutz ha sbagliato.
Ci stupisce come 8 arbitri in campo, un addetto al replay e il Control Center di New York non si siano accorti dell’errore in tempo utile per porvi rimedio sul campo! La vittoria dei New Orleans Saints ha un po’ depotenziato l’effetto di questo errore, ma non vogliamo immaginare cosa sarebbe potuto accadere se il field goal finale non avesse centrato i pali…

Una piccola spiegazione del 10-second runoff

Per evitare che negli ultimi due minuti di gioco del secondo e quarto quarto l’attacco possa approfittare (volutamente o meno) di alcune azioni o comportamenti che portino a fermare il tempo, dal 1955 esiste una regola che toglie 10 secondi al cronometro di gioco (regola 4, sezione 7). Questa regola si applica nel caso si verifichino le seguenti situazioni:

  • fuorigioco (Attacco e difesa)
  • shift illegali
  • intentional grounding
  • lanciare il pallone all’indietro fuori dal campo (essendo un fumble il tempo non si fermerebbe)
  • qualsiasi fallo giudicato intenzionale
  • un replay di un’azione
  • infortunio di un giocatore in attacco con la squadra senza time out (a richiesta della difesa)

L’attacco può annullare un 10-second runoff chiamando un time out, in questo caso non verranno sottratti secondi al cronometro.

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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