NFL Preview 2023: Buffalo Bills

Anche quest’anno iniziamo la copertura della prossima stagione NFL con le preview delle singole squadre. Con questa stagione siamo arrivati a 10 anni di presentazione delle franchigie (questo il primo in assoluto) 🙂

Dopo un 2022 che li aveva visti ai nastri di partenza come i chiari favoriti per la conquista del titolo, i Buffalo Bills sono ora, a detta di tutti, solamente la terza forza all’interno della AFC, preceduti dai Cincinnati Bengals e dai soliti Kansas City Chiefs di Patrick Mahomes, reduci dalla conquista del 2° Super Bowl nelle ultime 4 stagioni.  

Nonostante il cap a dir poco intasato, complice l’esplosione del contratto di Josh Allen, il GM Brandon Beane è ugualmente riuscito a migliorare ulteriormente la squadra nel corso dell’Offseason, andando ad aggiungere talento, specialmente in attacco, tanto in Free Agency quanto altrettanto durante la 3 giorni di Kansas City.

Diversi Free Agent, nonostante fossero parecchio ricercati sul mercato, hanno apertamente dichiarato di aver accettato contratti annuali (oltretutto pressappoco esigui) pur di accasarsi in quel di Buffalo, confidando nelle potenzialità del Roster e della fame di successo della squadra. 

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OFFENSE

Nonostante i soli 27 anni di età, Josh Allen può ormai tranquillamente essere annoverato tra i Top-3 QB dell’intera NFL, merito di un rarissimo mix di fisicità ed atletismo per la posizione, tale da renderlo un assoluto incubo per le difese avversarie tanto nel gioco aereo quanto altrettanto come corridore, che sia uno scramble o una corsa designata poco importa. Il n°17, palesemente limitato dal fastidiosissimo infortunio al gomito patito in week 9, è ugualmente riuscito a produrre numeri di tutto rispetto nella più recente stagione: 4.898 passing yard, 38 TD, 808 rushing yard e 8 ulteriori segnature, a ulteriore riprova della sua incredibile pericolosità come dual-threat QB.

Se Allen può ovviamente essere considerato il “Batman” dell’attacco Bills, Stefon Diggs è senza dubbio il suo “Robin”, essendo quel WR capace di elevare di gran lunga il livello di performance del proprio passatore, nonché dell’intero reparto offensivo. Non è assolutamente un caso che la definitiva consacrazione del QB Californiano sia coincisa esattamente con l’acquisizione dello stesso Diggs, approdato in quel di Buffalo nella primavera del 2020. L’ex Vikings, solamente il 2° WR nell’intera storia della franchia a superare quota 1.000 receiving yard in 3 stagioni consecutive (il 1° era stato Steve Johnson), è stato infatti capace di ammassare la bellezza di 484 ricezioni, 4.189 receiving yard e 29 TD nelle sin qui 3 Regular Season disputate in maglia Bills, consacrandosi definitivamente come il più classico degli “Alpha Dog” receiver.

Il n°14 continuerà ad essere spalleggiato dalla “Big-play machine” Gabe Davis, sebbene debba ancora dimostrare a pieno di poter essere un WR n°2 quanto meno affidabile, complice un route running insufficiente e mani tutt’altro che sicure. Per quanto riguarda il ruolo di WR n°3, che si tratti di slot o di boundary, le opzioni a disposizione dell’OC Ken Dorsey sono diverse e soprattutto variegate, essendo stati aggiunti al Roster i WR Deonte Harty, speedster brevilineo in arrivo dai Saints, e Trent Sherfield, WR fisico e particolarmente pericoloso con la palla tra le mani, non rinnovato dagli acerrimi rivali dei Dolphins. I due nuovi innesti si contenderanno il posto con Khalil Shakir, scelto al 5° round del Draft 2022 ma al momento solo sporadicamente utilizzato.

Il comparto dei pass catcher è completato da una temibilissima coppia di TE, quella composta da Dawson Knox e dal 1st rounder Dalton Kincaid, giocatore formatosi dagli Utah Utes e che per skillset e movenze sembra vagamente ricordare un certo Travis Kelce, per distacco il TE più dominante dell’ultimo quinquennio.

Per sgravare parte del peso dell’attacco dalle spalle della propria star, sono stati aggiunti al roster i RB Damien Harris (in sostituzione del partente Singletary) e Latavius Murray, mai restii nel correre tra i tackle e abilissimi nelle situazioni di corto yardaggio, i quali andranno a comporre il più classico dei RB committee con il giovane James Cook, decisamente meno potente ma chiaramente più aglie, scattante ed efficace in uscita dal backfield.

L’O-Line dei Bills, rivelatasi un autentico disastro nella passata stagione, è stata pesantemente ritoccata nel corso dell’Offseason; Il veterano Roger Saffold, in precedenza il LT titolare, sarà sostituito dall’ex Cowboys McGovern, così come la RG Ryan Bates dovrà sudare parecchio per mantenere la propria titolarità, essendo stato draftato il promettentissimo O’Cyrus Torrence, mastodontica guardia “scivolata” a sorpresa alla fine del 2° round. La linea sarà verosimilmente completata dal leader carismatico Dion Dawkins (LT), dall’atletico Centro Mitch Morse e dal RT Spencer Brown, dotato di un potenziale fisico-atletico immenso ma chiamato a dimostrare di poter essere uno starter come minimo competente a livello NFL.

DEFENSE

La più grande novità riguardante il lato difensivo del pallone è sicuramente il cambio di guida tecnica, avendo l’HC Sean McDermott preso lui stesso in mano le redini del reparto. Già DC di successo sulla sideline dei Panthers tra il 2011 e il 2016, McDermott dovrebbe portare uno stile di gioco meno attendista e maggiormente aggressivo, in cui dovrebbero farla da padrone “simulated pressure”, “disguised coverage”, un più frequente attacco della linea di scrimmage a discapito del più classico “Gap-control”, mantra inossidabile del predecessore Leslie Frazier.

Non cambierà invece il massiccio utilizzo della Nickel-formation, essendo i Bills la squadra che più di ogni altra ha adottato questo schieramento nell’ultimo triennio (rate superiore al 90%), merito della presenza a roster di un Nickelback completo come Taron Johnson, da sempre solidissimo in run support ma esponenzialmente migliorato anche in pass coverage, tanto da poter ormai essere considerato il vero e proprio ago della bilancia dell’intero reparto.  

Il Front-4, probabilmente privo della star Von Miller quantomeno per le prime 4-5 settimane, farà affidamento su una coppia di DE quanto mai complementare, essendo Greg Rousseau e il più recente innesto Leonard Floyd dotati di uno skillset totalmente antitetico, con il primo che fa della potenza e della “lenght” le sue caratteristiche preponderanti, ed il secondo, autore di 29.0 sack nell’ultimo triennio, etichettabile come puro “speed-rusher”. Il centro della linea sarà occupato da DaQuan Jones, run stuffer e divoratore di gap per eccellenza, e dal solito Ed Oliver, recentemente rifirmato mediante un quadriennale da $68 milioni complessivi. I Bills sono soliti ruotare in maniera ingente l’intera D-Line, motivo per cui rivestiranno un ruolo di prim’ordine i vari A.J. Epenesa, Shaq Lawson, Jordan Phillips e l’ultimo arrivato Poona Ford, il quale ha accettato uno stipendio irrisorio pur di entrare a far parte della squadra.

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Il reparto LB (o meglio, la coppia di LB) rappresenta la più grande incognita dell’intero roster, avendo la partenza di Tremaine Edmunds lasciato una voragine enorme nella zona più nevralgica del campo. Matt Milano, 1st Team All Pro in carica, è rimasto l’unica pietra angolare all’interno del LB Corp, mentre lo spot di MLB sarà verosimilmente occupato dal vincitore della “battaglia” tra i vari Bernard (il chiaro favorito al momento), Dodson ed il rookie 3rd rounder Dorian Williams.

La secondaria dei Bills, falcidiata dagli infortuni per l’intera durata della passata stagione, si presenterà ai nastri di partenza sostanzialmente a ranghi completi, essendo Micah Hyde ristabilito dal brutto infortunio al collo, Tre’Davious White nuovamente al 100% della condizione fisica e Jordan Poyer rinnovato a sorpresa per ulteriori due stagioni. Lo spot di CB n°2 è al momento l’unico in piena “contenction”, con Kaiir Elam, Christian Benford e Dane Jackson a contendersi l’unica maglia disponibile. Attenzione all’impatto della Safety tuttofare Taylor Rapp, il quale sarà molto probabilmente spostato in lungo e in largo nello scacchiere difensivo, garantendo un’incredibile imprevedibilità al reparto.

SPECIAL TEAM

Tayler Bass continua a confermarsi come uno dei Kicker più affidabili dell’intera lega, 88.2% di calci trasformati nella passata stagione, al punto da essersi meritato una maxi-estensione contrattuale da $20 milioni per 4 anni ($5 AAV), diventando di fatto il 4° kicker più pagato della NFL. Sam Martin, anch’esso rinnovato (3 x $6 milioni), sarà nuovamente il punter della squadra, complice una 1° stagione senza dubbio soddisfacente.

Dei ritorni si occuperà verosimilmente il RB Nyheim Hines, quanto meno per quanto riguarda i Kickoff (2 quelli riportati direttamente in TD nella sfida con i Patriots), mentre potrebbe esser fatto rifiatare dal velocissimo WR Deonte Harty in occasioni dei punt. 

COACHING STAFF

Coach McDermott, al timone dei Bills per la 7° stagione consecutiva, continua a confermarsi un eccellente uomo spogliatoio, capace di tenere unita la squadra come pochi altri; tuttavia, sembra sempre mancare quell’ultimo e definitivo step-up necessario per raggiungere il tanto agognato traguardo.

Come già accennato in precedenza, in questa stagione dovrà occuparsi personalmente anche della conduzione del reparto difensivo, del quale sarà il play caller, potendo però contare sul prezioso innesto di Al Holcomb, nominato come Senior Defensive Assistant e già al suo fianco durante l’avventura ai Panthers, nonché su Bobby Babich, LB Coach in rampa di lancio e John Butler, DB Coach e Passing Game Coordinator.

Chi invece sarà atteso dalla più classica “stagione del riscatto” è senza dubbio l’OC Ken Dorsey, reduce da una stagione d’esordio chiaramente non sufficiente, partita nel migliore dei modi ma sprofondata in maniera irrecuperabile con il passare delle settimane, dando adito a tutte le perplessità della vigilia relative alla mancata nomina di un OC d’esperienza. 

Record previsto: 11-6

I nostri voti

Offense - 9
Defense - 8
Coaching Staff - 6

7.7

Partire a fari spenti potrebbe sicuramente giovare ad una squadra che sembra sempre mancare di “quel centesimo per fare l’euro”, sebbene possa contare su uno dei migliori QB dell’intera lega. Il GM Brandon Beane, un autentico mago nel far quadrare i conti, ha allestito forse la squadra più completa e talentuosa degli ultimi anni; spetterà ora al Coaching Staff, Dorsey in primis, dimostrare di saper sfruttare a pieno tutto il potenziale a disposizione.

 

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3 Commenti

  1. Da tifoso Bills, con un 11-6 sarei un po’ deluso: punto al 13-4.

    Non ho seguito molto la off-season Nfl, ma da quello che leggo nel tuo articolo Von Miller non si è ancora ripreso del tutto: questo mi rincresce.

    Curioso di vedere come co-abiteranno Knox e Kincaid.

    L’importante è essere competitivi ed essere lì a giocarcela: poi sappiamo che a gennaio conta anche un po’ di fortuna, specie per quanto riguarda gli infortuni. Sarà che i lunghi anni senza playoff mi hanno reso poco ambizioso, ma già essere lì tra le migliori mi appaga, indipendentemente che poi si riesca ad arrivare sino in fondo!

  2. Ottimo prospetto Kincaid pero’ i troppi svolazzi di Allen dello scorso anno fanno paura.
    11-6, 13-4, ipotesi… e’ finalmente necessario arrivare alla fine vincenti!

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