Il preview di Week 13 NCAA

L’ultima settimana della stagione regolare di college football NCAA è anche detta rivalry week, perché è la settimana nella quale si giocano la gran parte delle partite più “sentite” per ogni ateneo. È la settimana che ogni tifoso di college football preferisce, anche se porta con sé il dolceamaro retrogusto di ogni “finale”. È anche la settimana del Ringraziamento e, per questo, si inizia a giocare presto sia il giovedì che il venerdì: motivo in più per apprezzare il solitamente pirotecnico finale di stagione NCAA.

SE DEVE ESSERE UNA…

Ohio State – Michigan. Sabato alle 18 nel leggendario Horseshoe di Columbus, Ohio, andrà in scena quella che è una delle, se non LA, rivalità principe del college football. Un po’ in analogia con il Red River Showdown di inizio ottobre, anche questa è una di quelle partite che si devono vedere a prescindere dalle qualità in campo, dai valori dei giocatori e dai risvolti della stagione in base all’esito di questa contesa. Ma, rispetto allo Showdown di quest’anno, la buona notizia è che, oltre a tutto ciò, in campo scenderanno 2 delle 3 migliori squadre della nazione, entrambe con il record immacolato e alla caccia di un posto ai Playoff, oltre che in finale di conference. È forse, ad ora, la partita più attesa dell’anno. Lo spread è fissato a 7,5 punti in favore dei Buckeyes, forti del fattore campo e di una condizione fisica generalmente migliore dei loro avversari, che hanno perso per infortunio il RB superstar Blake Corum nell’ultimo weekend, il quale è in dubbio per sabato. Ohio State dovrà fare ancora a meno del WR Jaxson Smith-Njigba, ma il talento nel reparto ricevitori è davvero l’ultimo dei problemi della squadra di Ryan Day. Riusciranno i Buckeyes a prendersi la rivincita della passata stagione sui Wolverines? Appuntamento a sabato per scoprirlo.

LE ALTRE

Il weekend lungo di college football si apre il giorno del Ringraziamento, alle ore 1.00, con l’Egg Bowl, il sentitissimo derby del Mississippi tra Ole Miss e Mississippi State, terzo episodio – e forse ultimo – della bellissima saga di incontri tra Lane Kiffin e Mike Leach sulle due panchine delle università del Magnolia State. La visione è consigliata a chiunque sia appassionato di attacchi esplosivi, basati su concetti semplici e ripetitivi, eppur molto efficaci.

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Programma estremamente ricco previsto per il venerdì: si parte con Cincinnati – Tulane, match di AAC che decreterà almeno una finalista di conference, e si prosegue con Texas – Baylor, il duello nel deserto tra Arizona State ed Arizona (alle 21) e il derby della Carolina del Nord tra Wolfpack e Tar Heels (ore 21.30).

Più tardi sarà la volta del the Heroes Game tra Iowa e Nebraska, con gli Hawkeys che con una vittoria si assicurerebbero il posto al Big Ten Championship Game.

Nella notte (1.30) sarà la volta del Sunshine Showdown, ovvero il derby dello stato del sol levante, tra Florida Gators e Florida State Seminoles. Le due squadre attraversano periodi abbastanza diversi e i Seminoles sono favoriti per la prima volta da quattro anni a questa parte e dovranno cercare di riportare a casa il Makala Trophy dopo 3 anni di detenzione a Gainsville.

Il sabato si apre alle ore 18 con The Game, di cui vi abbiamo parlato in apertura, ed in contemporanea ad esso ci saranno altre due rivalità molto importanti: il Clean, Old Fashioned Hate tra Georgia e Georgia Tech – che, però, non promette grandissimo spettacolo – e il Palmetto Bowl tra Clemson e South Carolina che, invece, un’occhiata la meriterà vista la roboante vittoria del sabato passato dei Gamecocks, che ha caricato tutto l’ambiente attorno alla squadra di coach Shane Beamer.

Alle ore 21 sarà la volta di una grande classica del college basketball, che però conserva il suo fascino anche sul gridiron: si parla di Louisville – Kentucky, che si contenderanno la Governor’s Cup.

Alle 21.30 sarà la volta di altri match molto attesi.

In primis l’Iron Bowl tra Alabama ed Auburn, una delle rivalità più calde e sentite della nazione, se non la più sentita. È vero che i valori in campo sembrano largamente sproporzionati – e lo spread a 22 punti in favore dei Crimson Tide la dice lunga – ma è anche vero che queste sono partite che vivono sempre una storia a sé, come ha dimostrato anche il match della stagione scorsa.

In secundis la guerra civile tra Oregon Ducks e Oregon State Beavers, che andrà in scena a Corvallis, casa dei castorini arancionero, i quali credono davvero che quella di sabato possa essere la serata giusta per dare una lezione severa ai non-troppo-amati cugini.

Stessa ora anche per 3 grandi rivalità della Big Ten: Illinois e Northwestern si contenderanno il Land of Lincoln Trophy, Minnesota e Wisconsin il Paul Bunyan Trophy e Indiana e Purdue l’Old Oaken Bucket, uno dei trofei più particolari e, per questo, belli di tutta la nazione – letteralmente un secchio di legno.

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Menzione anche per Duke – Wake Forest altro derby del North Carolina che chiude le partite tra squadre della Tobacco Road. Non sono rivalità ma vanno comunque citate: TCU – Iowa State, alle 22, e stesso orario per Penn State – Michigan State. A cavallo della mezzanotte daranno il loro kickoff altre due rivalità molto sentite, seppur di conference minori: si parla di Nevada – UNLV nella Mountain West Conference e Georgia Southern – Appalachian State nella Sun Belt.

Ore 1.00 sarà la volta della battaglia sulla Interstate 4 tra UCF e South Florida, preludio al gran finale di giornata – e di stagione regolare – con Vanderbilt che ospiterà Tennessee nel derby statale e, soprattutto, USC che ospiterà Notre Dame per la contesa del Jewelled Shillelagh, il bastone da passeggio brillantato, match che significherà molto nella corsa ai playoff dei Trojans. Alle 2.00 altro giro altro derby, stavolta in Kansas: Jayhawks e Wildcats si affronteranno nel Sunflower Showdown.

Ultima rivalità dell’anno – prima, ovviamente, di Army-Navy – sarà l’Apple Cup tra Washington e Washington State, il cui calcio d’inizio è previsto per le ore 4.30.

UPSET ALERT

In upset alert ci finisce Clemson: i Tigers arrivano da una bella vittoria casalinga contro Miami, è vero, ma se l’attacco di South Carolina dovesse ripetere la prestazione di sabato scorso, sarebbero davvero enormi i problemi per la difesa di Clemson. È stato solo un exploit di Spencer Rattler, oppure è l’inizio di una rinascita?

L’altra squadra che deve stare in allerta è USC: affronterà infatti una difesa strutturata e molto ben allenata e non sarà facile per Caleb Williams e compagni ripetere le cifre che puntualmente vengono fatte in Pac-12.

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