NFL Preview 2020: New England Patriots

Per 20 anni, una delle costanti di ogni stagione NFL è stata la presenza dei New England Patriots in testa alla AFC East e ai playoff. Merito del miglior duo quarterback-coach che il football abbia mai visto. Ma all’alba della più strana stagione che la NFL ricordi, i Patriots si presentano profondamente cambiati, senza l’uomo che per due decadi è stato il Signore degli Anelli: Tom Brady. Come se non bastasse, i Patriots sono anche la squadra che ha visto più defezioni “per Covid”, con molti titolari che hanno messo la sicurezza delle loro famiglie davanti, giustamente, alla stagione di football.

La novità più grossa è l’arrivo in Massachusetts di Cam Newton, una scommessa che Belichick può permettersi di giocare senza intaccare la sua legacy. La squadra, come da tradizione, non ha subito grosse rivoluzioni e il draft è stato uno dei più interessanti degli ultimi anni. Tra gli addii pesa la partenza di Stephen Gostkowski, passata un po’ sottotraccia, ma sicuramente dolorosa per i fan che hanno salutato il miglior kicker della storia recente della franchigia.

Sicuramente ci sarà modo di continuare ad avere i riflettori puntati su Foxborough, per osservare come i nuovi Patriots si innesteranno negli equilibri di una AFC sempre più dominata dai giovani quarterback, Patrick Mahomes e Lamar Jackson su tutti.

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OFFENSE

Cam Newton Patriots

Non so in quanti credessero davvero che i Patriots avrebbero schierato, per tutta la stagione, Jarrett Stidham come quarterback titolare. Per quanto Belichick voglia convincerci delle qualità del suo sophomore, la presenza di Cam Newton sul mercato era un boccone troppo goloso da lasciarsi sfuggire. L’ex Panther arriva a Boston con un bagaglio di incognite notevole (spalla del braccio lanciatore in primis), ma quando è in vena Newton può far girare veramente bene un attacco NFL. Bisognerà vedere soprattutto quanto saprà adattarsi al ferreo sistema Patriots, che lascia ben poco spazio alle iniziative personali a cui Newton è stato abituato in Carolina.

Sicuramente trova ad attenderlo un parco ricevitori in grado di ben adattarsi al suo braccione, con Mohamed Sanu e N’Keal Harry che prediligono il gioco sul profondo. Julian Edelman rimane la valvola di sicurezza per sbrogliare le situazioni complicate e ampio spazio potrebbero trovare giocatori come Damiere Byrd e Jakoby Myers. Per il reparto tight end si è scelto di investire su ben due pick allo scorso draft, portando in New England Devin Asiasi e Dalton Keene.

Sulla linea offensiva pende più di qualche interrogativo. Al centro, dopo il grave problema ematico dello scorso anno, dovrebbe tornare titolare il veterano David Andrews, la cui esperienza servirà a guidare la transizione tra due quarterback molto diversi. Le guardie sono confermate con convinzione, Shaq Mason e Joe Thuney (che ha firmato il tag) spianeranno ancora la strada ai runner. Isaiah Wynn, quando sano, ha mostrato grandi potenzialità come left tackle e ci si aspetta di vederlo in campo per tutta la stagione. Sul lato opposto della linea pesa l’assenza di Marcus Cannon (opt-out per Covid), la cui sostituzione è ancora tutta da decidere durante il training camp, poiché al momento non ci sono candidati sicuri di iniziare da titolare la stagione.

Molto buono il reparto running back, versatile e profondo. Sony Michel dovrebbe essere il leading runner, dopo che nel finale della scorsa stagione ha decisamente migliorato il suo rendimento, ma è stato da poco inserito in PUP list e potrebbe non vedere il campo nell’opener stagionale. Per tamponare la perdita è stato firmato Lamar Miller, ex Texans e reduce da un infortunio al ginocchio. A spianare la strada ai running back non ci sarà più il coriaceo fullback James Develin e, poiché il suo sostituto Danny Vitale ha deciso per l’opt-out, è probabile che i Pats ruotino ancora di più i loro uomini, favorendo gli snap di James White, sempre efficace nelle situazioni di passaggio, e Damien Harris, che dovrà far vedere le sue qualità in maniera più convincente.

DEFENSE

Gilmore Patriots Cowboys

Sappiamo benissimo come la difesa dei Patriots non abbia una schema predefinito e adatti i giocatori in base alle varie situazioni di gioco, ruotando spessissimo le varie formazioni e pescando abbondantemente nei sub-package. La versatilità è una delle caratteristiche più ricercate da Belichick e la sua difesa versione 2020 è zeppa di giocatori che incarnano questo concetto. Il nuovo defensive tackle, da Tampa Bay, Beau Allen sarà il perno ai cui lati agiranno John Simon e Lawrence Guy, ragazzi abituati al lavoro sporco e ad arginare le corse. Quando si dovranno aumentare i giri del motore e andare a caccia del quarterback subentreranno Chase Winovich e Adam Butler, l’uno pronto ad aggredire l’esterno e l’altro capace di dare molto fastidio dall’interno.

I rookie Josh Uche e Anfernee Jennings sono due classici edge che si sposano perfettamente con gli schemi di Belichick. Possono attaccare dall’esterno o dall’interno e sono due giocatori ancora molto modellabili, che sicuramente verranno gettati nella mischia molto presto per sopperire alla mancanza di Dont’a Hightower, la perdita più grossa (causa opt-out) per la difesa dei Patriots. Senza il carismatico leader, la rotazione dei linebacker potrebbe vedere molti aggiustamenti e ci sarà spazio per vari elementi ancora da testare: Ja’Whuan Bentley, Terez Hall e i rookie De’Jon Harris e Cassh Maluia.

Se i linebacker sono il reparto con più incognite, la secondaria è il fiore all’occhiello. Stephon Gilmore, Defensive Player of the Year in carica, sarà ancora l’incubo di wide receiver e quarterback che vorranno avventurarsi sulla sua isola. J.C. Jackson e Jason McCourty si spartiranno gli snap di CB2 sul lato opposto, dove la velocità e capacità sul pallone del primo sono un ottimo complemento alla diligenza ed esperienza del secondo. Come nickel verrà schierato Jonathan Jones, la cui esplosività nel primo passo può dare fastidio a molti ricevitori che cercheranno di ricevere a centrocampo.

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Custodi del quarto finale di campo saranno Devin McCourty e il rookie Kyle Dugger, che subentra a Patrick Chung (opt-out anche per lui). Dugger è un ottimo prospetto, che ricorda molto Chung in alcune caratteristiche, e che saprà far sentire la sua presenza vicino alla linea di scrimmage.

COACHING STAFF

Non perché abbia perso il storico quarterback, Bill Belichick esce ridimensionato dall’off-season. La vecchia volpe di Foxborough ha mantenuto intatto il suo staff, ma soprattutto non ha perso il suo tocco vincente. Lavorare con Cam Newton può essere stimolante e se riuscisse ad inserirlo nel sistema Patriots, lasciandogli magari qualche spazio per giocate individuali, potrebbe anche dare una nuova dimensione al suo attacco. La fiducia in Josh McDaniels non è venuta meno e c’è molta curiosità nel vedere come il coordinatore offensivo possa gestire il nuovo parco giocatori a sua disposizione.

Se in attacco qualche dubbio permane, il focus di Belichick sarà sul suo reparto: la difesa. Si riparte da un’unità che, lo scorso anno, è stata in grado di soffocare gli attacchi avversari, concedendo la miseria di 14.1 punti a partita. Ci sono molti volti nuovi e tanti ragazzi da mettere alla prova su palcoscenici importanti, ma la difesa è sicuramente il reparto sui cui New England può costruire le sue vittorie.

Record previsto: 9-7

Il calendario dei Patriots non è semplicissimo, ci sono molti scontri contro le qualificate ai playoff dello scorso anno e, in division, Jets, Bills e Dolphins giocheranno col coltello tra i denti per vendicare anni di dominio bostoniano. Complice il radicale cambio alla guida della squadra e il numero importante di giocatori che hanno scelto di non partecipare alla stagione 2020 per via del Covid-19, New England potrebbe faticare parecchio a raggiungere la post-season.

L’ossatura e il coaching staff rimangono comunque quelli che, per 20 anni, hanno dominato la AFC e non prevedo un tracollo istantaneo di quella che è stata la più grande dinastia dei tempi recenti. Probabilmente con qualche passo falso e molto sudore i Patriots potrebbero arrivare a giocarsi una Wild Card che, siamo certi, rappresenterebbe un traguardo più che ottimo per una squadra all’alba di una nuova era.

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

I Patriots ripartono da Cam Newton e da una solida difesa. Le assenze dei giocatori che hanno deciso di fare opt-out saranno pesanti e costringeranno Belichick a tanti aggiustamenti in corsa, ma non dimentichiamoci della capacità di vincere di questa squadra, che per 20 anni è rimasta sulla cresta dell'onda.

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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