[NFL] Week 2: tutta la giornata in un solo articolo

Forse non esaltante come la Week 1, ma anche questa seconda settimana vede tutte le 32 squadre in campo, pronte ad esaltarsi o a rabbuiarsi per una regular season che, lentamente, entra nel vivo.

Non si fermano i Broncos, campioni in carica, e superano anche l’ostacolo Colts, in crisi in questo inizio d’annata. Adam Vinatieri sa centrare il bersaglio quando Andrew Luck non è al meglio della forma (21/40 per 197 yard con 1 TD pass, 1 INT e 1 fumble) e nel primo tempo firma i punti a tabellone degli ospiti da 48 e 52 yard. C.J. Anderson non ha finito di stupire e trova il primo touchdown della partita, su corsa da 4 yard, mentre Brandon McManus, dopo l’errore iniziale, infilza i pali quattro volte su altrettanti tentativi, di cui un paio nella prima mezz’ora di gioco. Robert Turbin pareggia i conti ad inizio ripresa, ma McManus non sbaglia da 33 yard ed il terzo quarto vede Denver nuovamente avanti. La forbice si allarga, poi, non grazie ad un mediocre Trevor Siemian (22/33 per 266 yard e 1 INT), bensì a causa dell’intercetto di Aqib Talib, che è in grado di riportare il pallone per 46 yard fino alla end zone avversaria.  Luck non demorde e rialza la testa con l’aiuto di Frank Gore, capace di ricevere il suo unico touchdown pass di giornata e di riaprire il match. Il kicker dei padroni di casa prova a lanciare la fuga, ma è un immenso Von Miller (7 tackle, 3 sack e 1 fumble forzato) a metterla definitivamente in cassaforte, strappando il pallone dalle mani del quarterback dei Colts (0-2) e permettendo a Shane Ray di riportarlo per 15 yard per i punti del definitivo 34-20 in favore dei Broncos (2-0).


Patriots e Steelers si confermano, allo stesso modo, tra le primissime forze in AFC. New England, ancora priva di Tom Brady, squalificato, perde (per un tempo ancora indefinito) anche un Jimmy Garoppolo stratosferico ad inizio partita contro i Dolphins (18/27 per 234 yard e 3 TD pass). Il quarterback da Eastern Illinois trova il doppio touchdown pass per Danny Amendola nei primi due quarti di gioco, rispettivamente da 12 e 10 yard, oltre a servire quello da 20 yard nelle mani di un eccellente Martellus Bennett (5 ricezioni per 114 yard e 1 TD). Miami resta a guardare attonita e soltanto un field goal di Andrew Franks da 27 yard li sblocca. LaGarrette Blount è una furia (29 portate per 123 yard e 1 TD) e, dopo la pausa lunga, allunga ulteriormente le distanze con la corsa vincente da 9 yard. L’infortunio occorso a Garoppolo e l’ingresso del rookie Jacoby Brissett (6/9 per 92 yard) spengono le offensive dei padroni di casa, mentre gli effetti di Kiko Alonso e Ndamukong Suh (23 tackle in totale) iniziano a farsi sentire. Nel frattempo si desta dal sonno Ryan Tannehill (32/45 per 389 yard con 2 TD pass e 2 INT) ed incomincia a smazzare lanci di qualità ai vari Jarvis Landry (10 ricezioni per 137 yard) e DaVante Parker (8 ricezioni per 106 yard), anche se sono Kenny Stills e Jordan Cameron a lanciare la rimonta con i loro touchdown da 24 e 12 yard. Kenyan Drake dona una reale speranza con la corsa in end zone da 7 yard, soprattutto dopo che Stephen Gostkowski sbaglia il field goal della sicurezza da 39 yard. Tannehill, però, allo scadere centra Duron Harmon nel tentativo di hail mary e i Patriots (2-0) suggellano il successo per 31-24 sui Dolphins (0-2).

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I Bengals escono con le ossa rotte nel derby di AFC North, nonostante una difesa capace di fermare, almeno a tratti, l’arsenale offensivo di Pittsburgh, guidato da un altalenante Ben Roethlisberger (19/37 per 259 yard con 3 TD pass e 2 INT). Xavier Grimble sblocca il punteggio con la ricezione in touchdown da 20 yard, prima che Mike Nugent e Chris Boswell si diano da fare in termini di field goal, due per il primo (25 e 33 yard) ed uno per il secondo (49 yard). Andy Dalton è assai produttivo (31/54 per 366 yard e 1 TD pass), ma, in tre quarti di gioco, non riesce a far altro che donare a Nugent opportunità di centrare i pali, come fa nuovamente da 21 yard. Nel frattempo, però, Jesse James ha trovato la seconda pepita di giornata di Big Ben ed i padroni di casa sono in fuga, legittimata ulteriormente da un DeAngelo Williams efficace su corsa (32 portate per 94 yard), ma anche in ricezione, come dimostra il touchdown da 4 yard che lancia gli Steelers (2-0) verso la vittoria. Dalton prova a reagire, un ottimo Giovani Bernard (9 ricezioni per 100 yard e 1 TD) trova la via della end zone da 25 yard, ma Tyler Boyd si fa togliere il pallone dalle mani da James Harrison nel successivo drive ed i Bengals (1-1) escono sconfitti per 16-24.

La TOP 5 delle ricezioni di week 2

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Il Championship NFC dell’anno passato, invece, ha visto impegnate Panthers e Cardinals, vincenti in questa seconda settimana dopo le sconfitte all’esordio. Fino al terzo quarto Carolina non ha alcun problema ad aver ragione dei 49ers, ma il risveglio degli ospiti li costringe agli straordinari. Phil Dawson sblocca la sfida con il field goal da 29 yard, prima che la magnifica difesa avversaria, guidata ancora una volta dal guerriero Luke Kuechly (11 tackle e 1 INT) porti i suoi frutti, con il fumble forzato da Charles Johnson e riportato da Shaq Green-Thompson per 9 yard fino alla end zone avversaria. Blaine Gabbert viaggia a corrente alternata (17/36 per 243 yard con 2 TD pass e 2 INT) per tutta la partita, con l’aggiunta di un touchdown palla alla mano da 1 yard. Torrey Smith riceve il suo primo touchdown pass, prima che inizi lo show personale di un fantastico Cam Newton (24/40 per 353 yard con 4 TD pass e 1 INT). A cavallo dell’intervallo prima è un grande Greg Olsen (5 ricezioni per 122 yard e 2 TD) a siglare l’incredibile touchdown da 78 yard, seguito poi da un Kelvin Benjamin spaventoso (7 ricezioni per 108 yard e 2 TD), capace di perforare la end zone di San Francisco per due volte in un amen. Partita chiusa? Nemmeno per sogno, perché Dawson da 39 yard apre l’esplosivo quarto periodo, in cui Gabbert palla alla mano e Vance McDonald per ben 75 yard riaprono incredibilmente i giochi, prima che i Panthers (1-1) lancino la fuga definitiva. Graham Gano, dopo la delusione contro i Broncos, fa 4/4 tra i pali, mentre Devin Funchess chiude la pratica con il touchdown da 16 yard che piega i 49ers (1-1) per 46-27.


Giornata di grazia per i Cardinals, mentre per i Buccaneers, soprattutto se Jameis Winston è quello tragico visto nell’occasione (27/52 per 243 yard con 1 TD pass, 4 INT e 1 fumble), non c’è alcuna speranza. Il secondo quarto dei padroni di casa è mortifero, con Carson Palmer a farla da padrone. Larry Fitzgerald, Michael Floyd e Jaron Brown festeggiano i tre touchdown del periodo, mentre Chandler Catanzaro trova i pali da 22 yard. Il lottatore Mike Evans prova a riaprire il discorso nell’unico momento di lucidità del proprio quarterback, ma Marcus Cooper (7 tackle e 2 INT) è incontenibile e riporta il proprio secondo intercetto di giornata per 60 yard fino alla end zone avversaria. La ciliegina sulla torta la mette Chris Johnson con la corsa vincente da 3 yard, utile per i punti del 40-7, con cui i Cardinals (1-1) demoliscono i Buccaneers (1-1).


Passo indietro per i Raiders, incapaci di ripetersi e sconfitti dai Falcons al Conty Coliseum. Il tranquillo primo quarto precede la tempesta scatenatasi nel secondo e, soprattutto, tra terzo e quarto periodo. Matt Bryant centra i pali con due facili field goal da 21 e 20 yard, mentre Latavious Murray ed un fenomenale Julio Jones (5 ricezioni per 106 yard e 1 TD) si scambiano un touchdown di favore prima dell’intervallo. Derek Carr scalda i motori in una partita per lui spettacolare (34/45 per 299 yard e 3 TD pass), trovando Clive Walford in end zone, ma un altrettanto eccellente Matt Ryan (26/34 per 396 yard con 3 TD pass e 1 INT) risponde con un touchdown pass in direzione di Jacob Tamme. Nonostante le grandi prestazioni delle due safety Kemal Ishmael (15 tackle) e Reggie Nelson (12 tackle), Atlanta ed Oakland non trovano contromisure alle rispettive avanzate e gli ultimi 15 minuti sono scoppiettanti. Michael Crabtree apre le danze, ma Justin Hardy risponde subito presente con la presa in aria dopo una deviazione sul corpo di Tevin Coleman. Atlanta si regala il bis di touchdown grazie alla successiva corsa da 13 yard proprio di Coleman fino alla end zone dei padroni di casa. I Raiders (1-1) iscrivono Andre Holmes al tabellino, ma non basta. I Falcons (1-1) vincono per 35-28.


Il fattore Matt Forte (30 portate per 100 yard e 3 TD) inizia a farsi sentire in tutta la sua esplosività nel bel Thursday Night vinto dai Jets sui Bills. A Ryan Fitzpatrick basta tenere alta la produzione in termini di yard (374 in 24 completi con 1 TD pass), grazie all’aiuto di due alfieri d’onore come Eric Decker (6 ricezioni per 126 yard e 1 TD) e Brandon Marshall (6 ricezioni per 101 yard), per bucare continuamente la lacunosa difesa dei padroni di casa. La partita è un’altalena di emozioni, con il sussulto di un ottimo Marquise Goodwin (2 ricezioni per 112 yard e 1 TD) ad aprirla: il primo lancio dell’ottima partita di Tyrod Taylor (18/30 per 297 yard con 3 TD pass e 1 INT) trova Darrell Revis distratto e Goodwin può involarsi per 84 yard fino alla end zone avversaria. I touchdown di Forte e Decker portano gli ospiti all’intervallo sul 20-10, ma il terzo quarto vede l’iniziale rimonta di Buffalo, costruita dai viaggi in end zone di Greg Salas, per ben 71 yard, e di Nickell Robie, il quale recupera un fumble di Jalin Marshall e lo riporta per 36 yard fino alla gloria. Forte, però, ha altri piani per il suo giovedì sera e colpisce con altri due touchdown, rispettivamente da 3 e da 12 yard, chiudendo il suo incredibile match con il successo in tasca. Ai Bills (0-2) non basta la segnatura finale di Mike Gillislee, i Jets (1-1) vincono per 37-31.

La TOP 5 delle corse di week 2

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Nella domenica di questa Week 2 le altre partite risicate si decidono a basso punteggio. I Giants vincono allo scadere contro i Saints, vendicando la sanguinosa sconfitta nella spettacolare partita dell’anno passato. In un primo tempo in cui l’attacco, pur guidato da un Eli Manning preciso e produttivo (32/41 per 368 yard), spreca occasioni d’oro con ben tre fumble persi, è la difesa a dare la scossa, grazie a Johnathan Hankins, che blocca un field goal di Will Lutz da posizione agevole e permette a Janoris Jenkins di recuperare il pallone e riportarlo per 65 yard fino alla end zone degli ospiti. Il kicker colpisce da 39 yard a ridosso dell’intervallo, ma Josh Brown replica da 48 nel terzo quarto, grazie alle yard guadagnate dall’eccellente rookie Sterling Shepard (8 ricezioni per 117 yard). Drew Brees, nel giorno in cui si consacra al terzo posto di sempre per passing yard, superando Dan Marino e restando alle spalle soltanto di Brett Favre e Peyton Manning, trova l’unica pepita per il solito Willie Snead e pareggia i conti. New York spreca e si accontenta di un field goal da 19 yard, ma la difesa alza la voce e ferma Brees e compagni, permettendo soltanto il pareggio da 45 yard. A meno di due minuti dal termine, su un delicatissimo terzo down & 8 dalle 35 yard dei Saints (0-2), Victor Cruz decide la partita con una meravigliosa ricezione a ridosso della end zone. I Giants (2-0) fanno scorrere il cronometro e allo scadere Brown decide la partita sul 16-13 con un field goal da 23 yard.


La sfida in famiglia della NFC East tra Redskins e Cowboys si conclude con una nuova delusione per la squadra della capitale. Il primo quarto è tutto per gli ospiti, che colpiscono con un field goal dell’infallibile Dan Bailey, prima che un buon Ezekiel Elliott (21 portate per 83 yard e 1 TD) trovi lo spazio giusto dentro al muro avversario da 1 yard. Washington si desta non appena si sblocca un discreto Kirk Cousins (28/46 per 364 yard con 1 TD pass e 1 INT). Nel secondo quarto, non fosse per un altro colpo suonato da Bailey da 31 yard, il touchdown di Matt Jones su corsa da 14 yard ed il field goal di Dustin Hopkins da 36 pareggerebbero la partita. Il quarterback prende fiducia e Jamison Crowder fa il resto, con la fantastica ricezione in end zone del 17-13. Nonostante la difesa dei padroni di casa sia incisiva, soprattutto nella persona di Trent Murphy (6 tackle, 1.5 sack e 1 fumble forzato), Dak Prescott è una mina vagante, anche con il pallone tra le mani, e trova il touchdown del vantaggio da 6 yard. I Redskins (0-2) spengono il fuoco offensivo e Hopkins deve fare gli straordinari da 29 e 22 yard, ma non può donare un solido vantaggio ai suoi. Cousins si fa intercettare in end zone da Barry Church, mentre Alfred Morris punisce l’apatia avversaria con il touchdown da 4 yard che decide la partita. I Cowboys (1-1) vincono per 27-23.


Rischiano moltissimo i Ravens contro i Browns, ma recuperano e colgono la seconda vittoria stagionale. Cleveland vive un primo quarto da ricordare sul calendario, opera di un rookie dalle enormi potenzialità come Corey Coleman (5 ricezioni per 104 yard e 2 TD), abile a perforare per ben due volte la end zone degli ospiti, e di un Isaiah Crowell a dir poco scatenato (18 portate per 133 yard e 1 TD), capace di un touchdown da ben 85 yard. Josh McCown (20/33 per 260 yard con 2 TD pass e 2 INT) sembra poter dominare la sfida, ma si spegnerà alla distanza, mentre un Joe Flacco non particolarmente in forma (25/45 per 302 yard con 2 TD pass e 2 INT) vive inizialmente l’incubo Joe Haden (4 tackle e 2 INT). I primi punti del match di Baltimore li imprime Tavon Young, capace di riportare il punto addizionale di Patrick Murray e regalare 2 lunghezze ai suoi. Gli ospiti si scuotono e scatenano la rimonta. Le ricezioni di Dennis Pitta (9 per 102 yard), i touchdown di un eterno Mike Wallace, ben due, rispettivamente da 7 e 17 yard, ed i tre field goal del fenomenale Justin Tucker, a segno da 52, 49 e 41 yard, lasciano sconvolti Browns (0-2), incapaci di reagire. Bentornato a Steve Smith (3 ricezioni per 64 yard) con la vittoria dei Ravens (2-0) per 25-20.


I Vikings, nonostante la sfortuna per l’ennesimo infortunio, questa volta occorso al menisco di Adrian Peterson, non fanno che vincere, anche contro i sempre temibili Packers. Jordy Nelson sembra poter aprire una serata di gloria per Aaron Rodgers già nel primo quarto, ma il quarterback deluderà le attese (20/36 per 213 yard con 1 TD pass, 1 INT e 3 fumble), braccato dalla magnifica difesa dei padroni di casa. Green Bay, invece, non ha contromisure per l’eccezionale Sam Bradford (22/31 per 286 yard e 2 TD pass), soprattutto se ha in aiuto uno Stefon Diggs stratosferico (9 ricezioni per 182 yard e 1 TD). Minnesota cavalca l’onda positiva e si trova avanti con margine, prima che Rodgers abbia un sussulto d’orgoglio con la segnatura da 10 yard su corsa. È Trae Waynes a dare il colpo di grazia ai Packers (1-1), con l’intercetto al loro quarterback che decide la partita nel finale. I Vikings (2-0) danno il benvenuto al bellissimo U.S. Back Stadium con la vittoria per 17-14.

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I migliori festeggiamenti di week 2

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I Titans tirano fuori gli artigli contro i Lions, cogliendo la prima gemma stagionale. DeMarco Murray inizia come peggio non potrebbe la sfida e procura una safety, costruita dal tackle di un magico Devin Taylor (7 tackle, 1.5 sack). Matthew Stafford, invece, è ancora bollente dalla vittoria contro i Colts e regala un lancio vincente da 24 yard ad Anquan Boldin, anche se in giornata il suo ricevitore preferito sarà un grande Marvin Jones (8 ricezioni per 118 yard). Per Detroit sembra tutto sotto controllo a cavallo dell’intervallo. Matt Prater colpisce da 42 e da 27 yard, mentre a Ryan Succop viene concessa appena una replica da 46 yard. Gli ultimi 15 minuti, però, diventano il regno di Marcus Mariota (25/33 per 238 yard con 2 TD pass e 1 INT) e compagni, con Murray abile a rifarsi e mettere insieme ben 89 yard in 12 portate, oltre a 56 yard in 7 ricezioni. Delanie Walker apre il quarto conclusivo con il touchdown che rimette in carreggiata i suoi, la difesa, guidata da Brian Orakpo (4 tackle, 2 sack), chiude la serranda e Mariota ha l’opportunità di festeggiare la vittoria nel finale. Il decisivo quarto & 5 lo raccoglie, nella folla dei difensori avversari, Andre Johnson in end zone. Stafford ha la possibilità della replica, basterebbe un field goal per vincere, ma Perrish Cox intercetta un pessimo lancio del quarterback e permette ai Titans (1-1) di aver ragione dei Lions (1-1) per 16-15.


Warning: le sfide tra Texans e Chiefs e tra Rams e Seahawks contengono più field goal che effettivo spettacolo. Il sempre spaventoso DeAndre Hopkins (7 ricezioni per 113 yard e 1 TD) sigla l’unico touchdown in totale nelle due partite appena citate, su lancio di un deludente Brock Osweiler (19/33 per 268 yard con 1 TD pass e 2 INT). A farla da padrone sono poi le difese di Houston e Kansas City, guidate rispettivamente da John Simon (6 tackle, 1.5 sack e 1 FF) e J.J. Watt (5 tackle, 1.5 sack e 1 FR) da una parte, Derrick Johnson (11 tackle, 1 sack) e Marcus Peters (7 tackle e 2 INT) dall’altra. Risultato? Nick Novak e Cairo Santos vengono chiamati in causa per ben 9 volte, con il primo a centrare i pali da 32, 24, 31 e 43 yard, sbagliando un tentativo da 57, mentre il brasiliano è perfetto da 53 (career-high), 43, 35 e 30 yard. Lo spento Alex Smith (20/37 per 186 yard e 2 fumble) non combina assolutamente nulla di buono ed i Texans (2-0) hanno ragione dei Chiefs (1-1) per 19-12, guadagnando il quinto successo consecutivo in regular season.


Non fosse per le assurde prestazioni delle due difese, con Mark Barron (10 tackle), Alec Olegtree (9 tackle, 1 FF e 1 FR) e Robert Quinn (2 tackle, 1 sack e 1 FF) al comando dell’una e Frank Clark (4 tackle, 2 sack) e K.J. Wright (9 tackle) a farla da padrone nell’altra, la partita del ritorno dei Rams a Los Angeles sarebbe di una noia mortale. Russell Wilson continua a non convincere a pieno (22/35 per 254 yard e 1 fumble), mentre Case Keenum non riesce ad essere decisivo (18/30 per 239 yard). La partita è quindi affidata ai kicker, con Greg Zuerlein in grado di sfruttare ognuna delle tre occasioni a disposizione, rispettivamente da 39, 28 e 47 yard, e Steven Hauschka chiamato in causa soltanto una volta, a segno da 23 yard. Il fumble recuperato da Olegtree spegne le speranze dei Seahawks (1-1), sconfitti dai Rams (1-1) per 9-3.


Le due vittorie più agevoli di giornata appartengono a Eagles e Chargers, che hanno ragione di Bears e Jaguars. Chicago inizia bene la sua prima sfida casalinga, trovando il touchdown di Jeremy Langford ad inizio secondo quarto. L’attacco di Philadelphia, guidato da un buon Carson Wentz (21/34 per 190 yard e 1 TD pass), però, è incisivo e trova punti a ripetizione, grazie ai field goal di Caleb Sturgis da 25, 29 e 53 yard ed ai touchdown di Ryan Mathews e Trey Burton nel terzo periodo. L’attacco dei padroni di casa è completamente bloccato, produce la miseria di 64 yard su corsa e per il resto, è guidato malamente da Jay Cutler (12/17 per 157 yard, 1 INT e 1 fumble) e Brian Hoyer (9/12 per 78 yard). Mathews raddoppia i propri touchdown di giornata, mentre l’unica gioia del secondo tempo dei Bears (0-2) è il punt ritornato per 65 yard da Eddie Royal fino alla end zone avversaria. Gli Eagles (2-0) si confermano in vetta alla NFC East grazie alla vittoria per 29-14.

Tutti i touchdown della domenica

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Nessuna fatica per San Diego, questa volta nemmeno dopo l’intervallo. Il primo tempo si chiude con i touchdown di uno scatenato Melvin Gordon (24 portate per 102 yard e 1 TD), di un fenomenale Travis Benjamin (6 ricezioni per 115 yard e 2 TD) e del sempreverde Antonio Gates. Un magistrale Philip Rivers (17/24 per 220 yard e 4 TD pass) decide che dopo la pausa lunga non è il momento di distrarsi nuovamente ed i due viaggi in end zone di Tyrell Williams e nuovamente di Benjamin chiudono definitivamente la partita, mentre una scatenata difesa, con Casey Hayward sugli scudi (3 tackle e 2 INT), mette il punto esclamativo. Il quarto periodo è pura accademia, con un negativo Blake Bortles (31/50 per 329 yard con 2 TD pass, 2 INT e 1 fumble) a risollevare la propria situazione con i touchdown pass per Marcedes Lewis e Corey Grant. I Chargers (1-1) piegano i Jaguars (0-2) con prepotenza per 38-14.

Il Thursday Night chiama in causa i Patriots, con il difficile impegno contro i Texans, mentre la domenica si infiamma grazie a sfide avvincenti come Bengals-Broncos, Eagles-Steelers e Panthers-Vikings. Ci sarà da divertirsi, come ogni settimana, a guardare il football NFL!

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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