La vendetta dei Chiefs (Kansas City Chiefs vs Tampa Bay Buccaneers 41-31)

Il match tra Tampa e Kansas City è stato fino all’ultimo in bilico tra rinvio e spostamento di sede per l’arrivo dell’uragano Ian, che ha portato distruzione e morte nei Caraibi e nella stessa Florida, ma per fortuna il Raymond James Stadium ha potuto ospitare le due contendenti. Le sfide tra Chiefs e Buccaneers non sono mai banali ma quella di domenica vista a Tampa è stata impari, tra una squadra conscia della sua forza e con tutte le armi a sua disposizione e un’altra che recuperava alcuni infortunati eccellenti ma con il motore non ancora a pieni giri. Entrambi i team arrivano al match clou della quarta giornata della NFL con il record di 2 vittore e 1 sconfitta, arrivata per tutte e due le squadre nel turno precdente.

Tra le file dei padroni di casa importanti i rientri dei WR Mike Evans (squalifica dopo rissa a New Orleans) Chris Godwin e Julio Jones (infortuni) e del titolare in linea d’attacco Donovan Smith; contro Green Bay l’attacco dei Bucs ha mostrato chiaramente di avere le armi “spuntate” con i ricevitori di scorta Gage e Perriman. Gli ospiti sono in forma e con il personale al completo sia in attacco che in difesa, con in evidenza il QB Patrick Mahomes e il TE Travis Kelce.

Pronti via, e sul Kickoff return di Tampa il rookie Rachaad Whie perde la palla e regala una posizione ideale all’attacco di Kansas City, che al secondo gioco va in touchdwon con Mahomes che pesca Kelce (0-7). Nel primo possesso dei Bucs Brady trova i vari Fournette, Brate e Godwin ma, giunto alla soglia della red zone, deve accontentarsi di un calcio del sempre affidabile Succop (3-7). Anche Mahomes ha a disposizione degli ottimi target come Kelce, Smith-Schuster e Edwards-Helaire, che entra di nuovo in end zone e porta i suoi avanti (3-14). Dopo un “3 e OUT” da parte dei Buccaneers, i Chiefs continuano a macinare yard sul campo e Edwards-Helaire segna il suo secondo TD di giornata, questa volta su lancio di Mahomes (3-21). La situazione diventa critica per la squadra di coach Bowles che vede gli avversari allungare nel punteggio, ma Brady si toglie un po di ruggine e corona un drive efficace con la ricezione di Evans per il touchdown del 10 a 21.

Pubblicità

Rientra l’attacco dei Chiefs con Mahomes che si gioca, senza successo, un 4 e 1 sulle 34 yard difensive di Tampa, dimostrando però confidenza e fiducia nei propri mezzi. I Buccaneers non ne approfittano, con Brady che subisce il sack di Sneed e, cosa ancor più grave, commette un fumble che viene ricoperto dalla squadra di Coach Reid sulle 20 yard. Kansas City arriva fin sulla 1 yard da dove Gray va in touchdown con uno snap diretto (10-28). L’intervallo è vicino ma i 2 minuti rimanenti mostrano perché Brady ha fatto la storia con rimonte e drive leggendari; con l’aiuto di Godwin, Jones, Brate e Fournette i Bucs arrivano a ridosso della end zone dove ancora Evans riceve, accorciando nel punteggio (17-28).

Il terzo quarto inizia con i Chiefs ancora in attacco, ma questa volta Mahomes & Co devono accontentarsi di un FG trasformato da Wright, sostituto di Butker kicker titolare ma assente per infortunio (17-31). I padroni di casa non riescono ad essere efficaci e conquistare primi down e devono liberarsi del pallone con un punt e ridarlo alla franchigia del Missouri. Mahomes, alternando corse e lanci, porta i suoi in red zone da dove pesca Fortson per il touchdown del 17-38. Brady, nonostante le evidenti difficoltà della sua squadra (e a volte anche sue), non ci sta e con la collaborazione di Evans, White e dei due TE rookie Otton e Kieft riesce a portare l’attacco a ridosso della end zone dove entra White per il suo primo TD da Pro (24-38)
Si entra nell’ultimo quarto con Kansas City che continua a macinare il suo gioco ma stavolta, giunta in piena red zone, deve accontentarsi ancora del calcio di Wright (24-41). L’attacco coordinato da Leftwich, tra penalità e poca efficacia, continua a fare maledettamente fatica e deve ridare la palla ai Chiefs che, quasi subito, ricambiano il favore con Mahomes il cui lancio inteso per Smith-Schuster viene intercettato dal CB Sean Murphy-Bunting che riporta l’ovale sulle 34 yard offensive di Tampa. Il drive viene aperto e concluso da Fournette, sempre su ricezione, che segna il touchdown del definitivo 31-41. Kansas City deve ricorrere al suo primo e unico punt di giornata (!!) con Brady che negli ultimi secondi tenta di alleggerire il passivo portando i suoi fino alle 27 yard difensive dei Chiefs ma la partita si conclude qui.

La sfida era tra due delle squadre più accreditate per raggiungere il prossimo Super Bowl che si giocherà in Arizona. Sicuramente i Chiefs sono stati all’altezza della situazione, con Patrick Mahomes sempre in controllo della situazione (unico neo l’intercetto ma con il punteggio ormai al sicuro) con i numeri che parlano a suo favore (23 su 37, 249 yard e 3 TD) a cui si sommano le 34 yard guadagnate su corsa. Un grande aiuto è arrivato dal suo reparto ricevitori con protagonista Kelce (9 ricezioni per 92 yard e 1 TD) ben coadiuvato da Smith-Schuster (5 per 46 yard) e Valdes-Scantling (3 per 63 yard). Anche sul gioco di corsa l’attacco degli ospiti è stato efficace (nonostante l’assenza dell’ex Ronald Jones) con Edwards-Helaire (92 yard e 1 TD) e l’ottimo rookie Isiah Pacheco (63 yard)

Anche la difesa ha ben figurato, sicuramente aiutata dal fatto che Tampa ha dovuto da subito inseguire nel punteggio; ha potuto così focalizzarsi sul difendere i lanci e mettere pressione su Tom Brady. Protagonista del reparto è stato Sneed, con 8 tackle totali, 1 sack e relativo fumble provocato, ma anche la linea (con i vari Jones, Karlaftis e  Clark) sempre alla caccia del QB avversario.

Per i Buccaneers si deve fare il discorso inverso rispetto alla scorsa domenica: attacco che ha sicuramente girato meglio delle prime 3 partite (31 punti segnati sono il massimo stagionale) ma la difesa non è riuscita ad incidere e contenere il pur potente attacco di Coach Bieniemy, 189 yard subite su corsa sono veramente troppe!! Brady è stato costretto dal punteggio a insistere sul gioco aereo e i suoi numeri lo evidenziano (39 su 52, 385 yard e 3 TD) ma il sack subito con conseguente fumble è stato a dir poco sanguinoso. Il reparto ricevitori ha potuto beneficiare del rientro di Evans (8 ricezioni, 103 yard e 2 TD) Godwin (7, 59 yard ) mentre Julio Jones (1 per 7 yard) non ha inciso. Continua a latitare il reparto TE (totale di 8 ricezioni per 64 yard divise tra Brate, Otton e Kieft) in cui l’arrivo di Rudolph (domenica ancora inattivo) doveva essere la soluzione al ritiro di Gronkowski, ma così non è stato almeno per ora. Sulle corse i numeri parlano da soli, con White e Fournette a totalizzare la miseria di 3 yard, nonostante il primo TD in carriera di White, rookie da Arizona State ma con il grosso guaio (fumble su ritorno di KO) combinato a inizio partita.

Come già detto la difesa non ha replicato le ottime prestazioni di inizio stagione (nonostante i 3 sack su Mahomes e l’intercetto di Murphy-Bunting). Oltre al CB proveniente da Central Michigan si sono distinti Mike Edwards (13 tackle totali, 1 TFL e 1 sack) e la coppia di LB interni David e White (autori di 21 tackle) ma la linea continua a non mettere molta pressione sui QB avversari e contro Mahomes questo difetto si è evidenziato ancora di più. Nassib, Tryon-Shoinka e Nunez-Roches sono buoni giocatori ma difficilmente paragonabili al duo Suh/Pierre-Paul delle ultime 2 stagioni. Anche Barrett e Vea in questa partita non hanno mai dato l’impressione di essere dominanti come nelle ultime uscite.

Per i Chiefs, nonostante l’inattesa battuta d’arresto della precedente giornata contro i Colts, la stagione rimane positiva (record di 3-1) e la squadra di Andy Reid è già in testa alla West Division della AFC, con un attacco che gira a pieno regime (più di 30 punti di media a partita). L’offense ha ben assorbito la partenza di Hill e l’arsenale a disposizione di Mahomes è vario ed efficace, sia sulle corse che sui lanci e la difesa, pur non potendo contare su nessuna stella di primo livello, è ben assortita e funziona bene come reparto.; nel prossimo Monday Night se la vedranno con gli altalenanti Raiders nello stadio di casa, l’Arrowhead Stadium di Kansas City.

I Buccaneers (record 2-2) dovranno lavorare, e parecchio. Purtroppo la linea offensiva, come era prevedibile, risente fortemente dell’assenza dei 3 titolari “interni” dell’anno scorso, Alex Cappa (ora ai Bengals), Ali Marpet (ritirato) e Jensen (infortunio) e questo non aiuta il gioco sulle corse di Tampa e tantomeno lascia tranquillo Brady nella tasca; l’altro grande elemento negativo in attacco è la mancanza di playmaker tra i TE dopo l’addio di Gronkowski, il nuovo arrivo Rudolph inesistente, i 2 rookie Otton e Kieft poco incisivi e il veteranissimo Brate non ha mai rivestito il ruolo di TE capace di cambiare il volto ad una partita. La difesa ha nascosto nei primi 3 match la lacuna più evidente: oltre a Barrett non c’è un altro giocatore nel front seven che può portare ad una costante e forte pressione sui registi avversari, il che lascia più tempo ai ricevitori rendendo più difficile il contenimento da parte del backfield difensivo. Bowles deve trovare al più presto le soluzioni a questi problemi, pena la messa in discussione della sua leadership nella squadra (quanto tempo sembra passato da quando Arians era in sideline!!)

La prossima settimana nella baia della Florida arrivano i Falcons che da vittime sacrificali della NFC South si stanno rivelando squadra tosta che non molla mai e che potrebbero contendere ai Bucs la provvisoria testa della Division, cosa che alla vigilia della stagione pareva impossibile.

Pubblicità
Merchandising Merchandising

Roberto Abelli

Tifoso Bucs dal 1984 Ex giocatore ed ora coach Appassionato di football NFL e NCAA

Articoli collegati

Un Commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.