La Strada verso il Draft: Nick Bosa
Classe: Junior – Altezza: 6’4″ (1.93 m) – Peso: 263 lbs (119 kg)
È molto strano che il cacciatore di quarterback più intrigante del Draft 2019 sia praticamente un giocatore di cui nessuno sta parlando. Nick Bosa sta probabilmente pagando un 2018 passato in infermeria, ma che nelle uniche tre partite giocate lo ha visto mettere a ferro e fuoco le linee offensive della BIG 10. Bosa, fratello minore di Joey dei Chargers, ha indossato lo stesso numero del fratello ad Ohio State e ha mantenuto altissimo lo standard dei Bosa grazie ad una carriera NCAA di primo piano, che lo proietta tra l’elite dei futuri rookie NFL.
Che la fisicità di Bosa sia perfetta lo si capisce al primo sguardo, ma prima di ogni altra qualità atletica, Bosa è un giocatore che non si stanca mai di migliorare. Non ha il talento del fratello, o di altri rusher usciti altissimi al draft, ma ha lavorato più di chiunque altro per raggiungere il suo attuale, altissimo livello di gioco. Forza muscolare decisamente sopra la media, che gli permette di affrontare dei doppi blocchi con la stessa energia di un defensive tackle. Primo passo esplosivo e penetrante, che lo porta ad aver un primo contatto col tackle difficilmente arginabile. Usa bene le gambe ed un continuo tormento per la linea offensive, muovendosi all’esterno, all’interno, sbucando da un difensore quando il quarterback meno se lo aspetta.
È bravissimo a non farsi schermare dagli uomini di linea, grazie ad un sopraffino utilizzo delle mani e delle braccia, che gli permettono di avere sempre la giusta distanza per colpire. Ha esperienza nel coprire tutte le posizioni da rusher sul fronte difensivo, possiede un feeling naturale per il sack e ha un bagaglio di movimenti tecnici già affinato e rarissimo in un ragazzo della sua età. Al top della condizione sembra inarrestabile sulla linea di scrimmage, sempre in movimento, sempre alla guida del reparto, sempre un esempio per i suoi. Bosa è uno dei pass rusher più tecnici ed intelligenti che abbiano recentemente calcato un campo da football.
In redazione ci è capitato di confrontare i filmati di Nick a quelli del fratello Joey. Il più piccolo dei Bosa, oltre che essere più rigido nella parte superiore del corpo, è meno fluido nei movimenti. In NFL ci si aspetta una maggior attenzione per il turnover, oltre che per il sack, per dare alla sua squadra più opportunità di mettere punti a referto. Deve affinare i counter moves e la capacità di disimpegnarsi dai blocchi, ma il tratto su cui dovrà lavorare con più attenzione è il tackling, troppo acerbo per un prospetto del suo calibro.
Bosa si può collocare in qualsiasi schema difensivo e sarà sicuramente efficace. Ha qualità atletiche e tecniche che ne fanno il prescelto di ogni defensive coordinator, soprattutto perchè può essere un costante pericolo per i quarterback lungo tutto il fronte difensivo.
Se non ci fossero i Cardinals in bisogno di un quarterback, Nick Bosa sarebbe molto probabilmente la prima scelta assoluta del Draft. Non uscirà, in ogni caso, dalla top 3.
Se, come tutti si aspettano, Arizona andrà su Kyler Murray, i servizi di Nick Bosa saranno appannaggio di San Francisco, che aggiungerà il tassello definitivo ad un front seven potenzialmente devastante.
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