[NFL] Week 6: tutta la giornata in un solo articolo

Quattro squadre in bye week in questa Week 6 di NFL, che vede riposare Bengals, Bills, Cowboys e Seahawks. Nelle restanti 14 partite ci sono emozioni a non finire, esiti a sorpresa e, soprattutto, tanto football da vivere. Partiamo!

Non ci sono più squadre imbattute dopo questa Week 6. Cadono anche i Chiefs, piegati dagli Steelers e dai loro fenomeni d’attacco. Non tanto Ben Roethlisberger, ancora scosso dopo i 5 intercetti contro i Jaguars (17/25 per 252 yard con 1 TD pass e 1 INT), quanto soprattutto un magnifico Le’Veon Bell (32 portate per 179 yard e 1 TD) e uno strepitoso Antonio Brown (8 ricezioni per 155 yard e 1 TD). Sono loro a siglare i touchdown della gloria per Pittsburgh, l’uno su corsa vincente da 3 yard, l’altro con un’incredibile ricezione da ben 51 yard. Al resto pensano un field goal di Chris Boswell e un fumble del centro avversario Zach Fulton nella propria end zone, che genera una safety. Kansas City scende dalla giostra in attacco e Alex Smith viene ridimensionato nella propria corsa al premio di MVP (19/34 per 246 yard e 1 TD), trovando l’unico spunto di giornata per 57 yard verso De’Anthony Thomas. Soprattutto, però, gli ospiti tengono ad appena 28 rushing yard la macchina da guerra avversaria, con Kareem Hunt che tocca quota 100 yard from scrimmage soltanto grazie alle 89 in 5 ricezioni da Smith. Harrison Butker prova a tenere in partita i suoi centrando i pali da 46 e 33 yard, ma non basta. Gli Steelers (4-2) vincono per 19-13 sui Chiefs (5-1).

Vittoria di importanza siderale per gli Eagles nel Thursday Night contro i Panthers. Carolina è in forma straripante, ma Cam Newton vive una partita a dir poco complessa (28/52 per 239 yard con 1 TD pass e 3 INT) e ben al di sotto delle due prestazioni precedenti, tranne per quanto visto palla alla mano (11 portate per 71 yard e 1 TD). La difesa ospite è in serata di grazia, come dimostra ad esempio la prestazione di Mychal Kendricks (15 tackle), ma anche l’attacco è esplosivo, guidato da un Carson Wentz sempre più esaltante (16/30 per 222 yard con 3 TD pass e 1 fumble). Dopo che Jake Elliott e Graham Gano si sono scambiati un field goal, rispettivamente da 50 e 39 yard, Newton sale in cattedra con la corsa vincente da 16 yard, ma Wentz risponde lanciando Zach Ertz in end zone per 1 yard prima dell’intervallo. Il tight-end fa bis dopo la pausa lunga, trovando il touchdown da 17 yard, poi è battaglia tra kicker fino al termine del terzo periodo, con Gano a centrare i pali da 20 e 46 yard ed Elliott a replicare da 48. La partita resta in bilico, almeno finché lo scatenato quarterback di Philadelphia non cala il tris per Nelson Agholor, esplosivo nel touchdown da 24 yard che allontana i padroni di casa. Il rookie Christian McCaffrey regala una gioia a sé stesso e al proprio quarterback, trovando la ricezione vincente da 1 yard, ma non basta, perché il numero 1 si fa intercettare nell’ultimo drive a disposizione per trovare i punti della vittoria. I Panthers (4-2) cadono per 23-28 contro gli Eagles (5-1).

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I Jets danno spettacolo e vanno a un passo dalla vittoria contro i Patriots. Josh McCown parte alla grandissima e si regala due touchdown pass in un amen, salvo poi spegnersi alla distanza (31/47 per 354 yard con 2 TD pass e 2 INT). Austin Seferian-Jenkins, per 1 yard, e Jeremy Kerley, per 31, fissano il punteggio sul 14-0 iniziale. New England, guidata da un Tom Brady a corrente alternata (20/38 per 257 yard con 2 TD pass e 1 INT), risponde presente e pareggia la sfida prima dell’intervallo, grazie alla corsa vincente da 1 yard di Dion Lewis e al primo touchdown di giornata per lo scatenato Rob Gronkowski, a segno da 2 yard. La connection tra Brady e il proprio tight-end, però, è una minaccia continua e, dopo la pausa lunga, Gronk può fare il bis con la galoppata da 33 yard. New York lotta, ma sbatte continuamente contro la grande difesa ospite, che trova in particolare due splendide prestazioni da Kyle Van Noy (7 tackle, 2 sack) e da Malcom Butler (4 tackle, 1 INT e 1 FF). C’è da sottolineare, però, la controversa chiamata degli arbitri, che annullano il secondo touchdown di giornata di Seferian-Jenkins, trasformandolo in touchback. Il pallone sfugge dalle mani del tight-end, che però ne riprende possesso prima di toccare terra: la decisione è di difficile lettura, ma i padroni di casa sembrano essere stati penalizzati di 7 punti decisivi per la sconfitta. I field goal da 28 yard di Stephen Gostkowski prima e di Chandler Catanzaro poi, infatti, non spostano la situazione e i Patriots (4-2) possono festeggiare la sofferta vittoria per 24-17 contro i tenaci Jets (3-3).

Le cinque migliori ricezioni della domenica

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Signori, che tragedia. Per i Packers e per tutti gli appassionati di questo sport. Aaron Rodgers si rompe la clavicola nella sfida contro i Vikings e gli ospiti salutano con tutta probabilità una possibile stagione vincente. Brett Hundley, che prende il posto di Rodgers, infatti, non è all’altezza (18/33 per 157 yard con 1 TD pass e 3 INT) e si spegne dopo aver lanciato Davante Adams in touchdown per 14 yard, pareggiando il punteggio dopo che Jerick McKinnon aveva trovato la end zone su lancio di un buon Case Keenum (24/38 per 239 yard con 1 TD pass e 1 INT). McKinnon sale a quota due touchdown in giornata con la corsa vincente da 3 yard, poi al resto penseranno il kicker Kai Forbath, a segno senza errori da 36, 34 e 53 yard, e una difesa devastante, guidata da un Harrison Smith in forma smagliante (5 tackle, 1.5 sack e 1 INT). Prendetevi qualche secondo, però, per ammirare a dovere l’incredibile ricezione a una mano di Laquon Treadwell, semplicemente pazzesca. Hundley, nel frattempo, non riesce proprio a produrre alcun pericolo per i Vikings (4-2) e i Packers (4-2) escono in lacrime per Rodgers e per la sconfitta per 10-23.

La sorpresa della settimana è la rimonta dei Dolphins, che vanno a prendersi un’incredibile vittoria dopo essere stati sotto per 0-17 al Mercedes-Benz Stadium contro i Falcons. Fino all’intervallo tutto procede alla perfezione per Atlanta: un field goal di Matt Bryant da 50 yard, un touchdown pass di un deludente Matt Ryan (24/35 per 248 yard con 1 TD pass e 1 INT) da 40 yard per il rookie Marvin Hall e un touchdown su corsa da 6 yard di Tevin Coleman, con la difesa, condotta magistralmente da Deion Jones (11 tackle e 1 INT) a rendere nulle le offensive avversarie. Nel terzo quarto, però, si desta un ottimo Jay Cutler (19/33 per 151 yard con 2 TD pass e 1 INT), che lancia prima Kenny Stills e poi Jarvis Landry in touchdown per 11 e 7 yard. Atlanta non trova soluzioni in attacco e Miami, aiutata da un Jay Ajayi in splendida forma (26 portate per 130 yard), mette in condizione Cody Parkey di decidere il match. Il kicker non trema e converte i field goal della vittoria da 49 e 38 yard. Reshad Jones intercetta Ryan e i Dolphins (3-2) vincono per 20-17 sui Falcons (3-2).

Che splendida partita tra Cardinals e Buccaneers. E bentornato, Adrian Peterson! Il runningback, arrivato in settimana dai Saints dopo un deludente inizio di stagione, gioca una partita strepitosa per i padroni di casa, trovando 134 yard in 26 portate e aggiungendo alla causa anche due touchdown. Arizona è letteralmente scatenata fino a terzo quarto inoltrato e, dopo la magia di Peterson da 27 yard, un ottimo Carson Palmer (18/22 per 283 yard con 3 TD pass e 1 INT) ruggisce, lanciando senza sosta Troy Niklas, per 14 yard, un leggendario Larry Fitzgerald (10 ricezioni per 138 yard e 1 TD), per 11 yard, e John Brown, per 17 yard in touchdown prima che Tampa Bay possa opporre la benché minima resistenza, anche a causa dell’infortunio patito da Jameis Winston, che spedisce in campo Ryan Fitzpatrick. L’ex quarterback dei Jets rianima la sfida con i touchdown pass da 4 yard per DeSean Jackson e da 10 per Cameron Brate, poi un fantastico Lavonte David (3 tackle e 2 FF) riporta per 21 yard un fumble fino alla end zone avversaria. Rimonta possibile? Non per l’indiavolato Peterson, che si regala il bis con la corsa vincente da 1 yard. A nulla servono i successivi viaggi in end zone di Doug Martin, a segno da 1 yard palla alla mano, e l’ennesima magia stagionale di Mike Evans, che migliora le incostanti statistiche di Fitzpatrick (22/32 per 290 yard con 3 TD pass e 2 INT) con un touchdown da 37 yard. I Cardinals (3-3), però, hanno già preso il largo e vincono per 38-33 contro i Buccaneers (2-3).

Partita per cuori forti quella tra Saints e Lions, chiusasi, come da pronostico, ad altissimo punteggio. E dire che il primo touchdown è a opera della difesa, con Kenny Vaccaro che recupera in end zone un fumble di un Matthew Stafford davvero troppo impreciso in giornata (25/52 per 312 yard con 3 TD pass, 3 INT e 2 fumble). Golden Tate, però, subito dopo gli regala una gioia con il touchdown da 45 yard, ma un altrettanto altalenante Drew Brees (21/31 per 186 yard con 2 TD pass e 2 INT) risponde con la pepita da 20 yard per Tedd Ginn. Will Lutz e Matt Prater si scambiano un field goal da 41 yard, ma il secondo quarto diventa ben presto terreno di caccia per un entuasiasmante Mark Ingram (25 portate per 114 yard e 2 TD), a segno con le corse vincenti da 1 e 2 yard. I fuochi d’artificio, però, sono tutto fuorché finiti. Nel terzo quarto New Orleans allunga ulteriormente grazie ai touchdown di Michael Hoomanawanui da 2 yard e all’intercetto di Marshon Lattimore, riportato per 27 yard fino alla end zone avversaria. Stafford ha un sussulto d’orgoglio e dapprima Marvin Jones, poi Darren Fells trovano la end zone da 22 yard. Consiglio: andate a vedere e rivedere la magia a una mano di Jones, ne vale la pena. La partita, però, sembra ancora in cassaforte per i padroni di casa. Poi, succede l’impensabile: Jamal Agnew riporta per 74 yard un punt fino alla end zone avversaria e A’Shawn Robinson, poco dopo, intercetta Brees, riportando il pallone per 2 yard fino al touchdown. Di colpo la partita si rianima, ma, a chiuderla definitivamente, pensa un Cameron Jordan spaventoso (5 tackle, 2 sack e 1 INT), che intercetta Stafford in end zone per i punti del definitivo 52-38 con cui i Saints (3-2) piegano i Lions (3-3).

Le migliori azioni in difesa della domenica di week 6

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Grande occasione gettata al vento dai Jaguars, delusi e sconfitti dai Rams. Il primo tempo è esaltante e inizia col botto: il rookie Pharoh Cooper riporta per 103 yard il kickoff iniziale fino alla end zone avversaria, poi un meraviglioso Leonard Fournette (21 portate per 130 yard e 1 TD) si regala un altro touchdown da urlo, con la galoppata vincente da 75 yard. Greg Zuerlein centra i pali da ben 56 yard e riporta avanti gli ospiti, ma Blake Bortles ha l’unica scossa della propria deludente partita (23/35 per 241 yard con 1 TD pass, 1 INT e 2 fumble) nel touchdown pass da 22 yard per Chris Ivory. Jared Goff produce molto meno rispetto all’avversario di giornata, ma è anche piacevolmente meno impreciso (11/21 per 124 yard e 1 TD pass) e trova Gerald Everett in end zone per 4 yard al termine di 15 minuti di fuoco. Da qui in avanti a dominare saranno le difese. Prima, però, Los Angeles blocca un punt di Brad Nortman e Malcom Brown lo trasforma in un touchdown da 8 yard. Nel secondo tempo Jacksonville, guidata magistralmente in difesa dal duo composto da Telvin Smith (8 tackle, 1 sack e 1 FF) e Calais Campbell (5 tackle, 2 sack) produce tante occasioni per l’attacco, ma Bortles e un inguardabile Jason Myers (1/3 ai field goal) sprecano tutto. A Zuerlein basta centrare i pali da 29 yard per regalare i punti del definitivo 27-17 ai Rams (4-2), che sconfiggono così i Jaguars (3-3).

Crollano a picco i Raiders, sconfitti anche dai Chargers e giunti al quarto KO consecutivo. Il rientro di un Derek Carr lontano dalla miglior condizione (21/30 per 171 yard con 1 TD pass e 2 INT) non regala emozioni ai tifosi di casa, se non per il touchdown da 23 yard di Michael Crabtree che sblocca il punteggio. Il solito Melvin Gordon, però, replica subito con la corsa vincente da 1 yard e tocca al nostro Giorgio Tavecchio ristabilire margine con il field goal da 44 yard prima dell’intervallo. Oakland spreca numerose opportunità fino a che un silente Philip Rivers (25/36 per 268 yard e 1 TD pass) trova nuovamente Gordon, al settimo touchdown stagionale, in end zone per 6 yard. Cordarrelle Patterson rianima i neroargento con lo straordinario touchdown su corsa da 47 yard, ma Tavecchio manca l’extra point che costa la sconfitta ai Raiders (2-4). Rivers, infatti, conduce i suoi in raggio da field goal e Nick Novak colpisce da 32 yard, siglando i punti del 17-16 con cui i Chargers (2-4) spengono il Coliseum.

Si complicano la vita i Redskins contro i Niners, poi trovano il modo di portare a casa la vittoria contro i sempre più derelitti avversari. Kirk Cousins, come spesso gli accade, è una furia a inizio partita: Josh Doctson per 11 yard e Samaje Perine per 3 festeggiano subito due touchdown su lancio dello scatenato quarterback, poi Dustin Hopkins centra i pali da 48 yard. Da qui al quarto periodo, però, Cousins torna nell’ombra e San Francisco, che in giornata spedisce Brian Hoyer in panchina in favore del discreto rookie C. J. Beathard (19/36 per 245 yard con 1 TD pass e 1 INT), lancia la rimonta. Robbie Gould non sbaglia da 52 yard, mentre Carlos Hyde è più cinico che mai nel convertire due corse da 1 yard in altrettanti touchdown. Partita in parità, dunque, almeno finché Hopkins non colpisce nuovamente, questa volta da 21 yard. Cousins si rianima e trova il touchdown su corsa da 7 yard che rimette i padroni di casa a distanza di sicurezza, ma Beathard ha un asso nella manica e lo sfrutta per lanciare Aldrick Robinson in touchdown per 45 yard. L’esordiente di giornata, però, non si ripete per il drive della vittoria e i Redskins (3-2) vincono per 26-24 sui Niners (0-6), ancora una volta sconfitti di misura.

Quando meno te lo aspetti, i Giants vincono e convincono, niente meno che a Mile High contro i Broncos. Senza i migliori quattro ricevitori a roster, New York, guidata da un saggio Eli Manning (11/19 per 128 yard e 1 TD pass), si affida al proprio rookie Evan Engram, che si regala anche un bel touchdown da 5 yard, e, incredibile ma vero… al proprio gioco di corse! L’offensive line tiene e Orleans Darkwa può festeggiare ben 117 yard in 21 portate. Al resto pensano i field goal di Aldrick Rosas, a segno da 25, 51 e 40 yard, e la straordinaria prestazione della difesa. Janoris Jenkins è un pericolo costante (5 tackle, 1 INT e 1 FF) e riporta anche per 43 yard un incercetto fino alla end zone avversaria, ma la palma di migliore in campo se la prende Jason Pierre-Paul (8 tackle, 3 sack e 1 FF). E Denver? Nonostante un Demaryius Thomas d’antologia (10 ricezioni per 133 yard), Trevor Siemian riesce a sprecare tutto il possibile (29/50 per 376 yard con 1 TD pass e 2 INT), con la triste complicità di un disastroso Brandon McManus, a segno soltanto da 28 yard e con due errori a carico. Lo sconsoldato pubblico può assistere soltanto al touchdown da 13 yard di Jeff Heuerman, ma i Broncos (3-2) escono incredibilmente sconfitti contro i Giants (1-5) per 10-23.

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Sette motivi che hanno reso week 6 spettacolare

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Impiega tre quarti l’attacco dei Titans per tornare mortifero, salvo poi demolire le speranze di vittoria dei Colts negli ultimi 15 minuti. Ryan Succop tiene splendidamente i suoi in partita con cinque field goal a segno su altrettanti tentativi, rispettivamente da 48, 32, 40, 48 e 23 yard, mentre Indianapolis tiene in mano le redini del match grazie al touchdown di Jack Doyle per 8 yard su lancio di un discretto Jacoby Brissett (21/37 per 212 yard e 1 TD pass) e all’intercetto di un monumentale John Simon (11 tackle, 1 sack e 1 INT), riportato per 26 yard fino alla end zone avversaria, cui si aggiungono i field goal di Adam Vinatieri da 36 e 25 yard. Il kicker festeggia il 3/3 da 52 yard nel quarto periodo, ma sarà l’unica gioia per gli ospiti. Un DeMarco Murray finalmente decisivo dà il via alle danze con la corsa vincente da 3 yard, poi il rientrante Marcus Mariota (23/32 per 306 yard con 1 TD pass e 1 INT) è magico nel touchdown pass da 53 yard per Taywan Taylor. A chiudere definitivamente i conti pensa la galoppata da 72 yard palla alla mano di un indiavolato Derek Henry (19 portate per 131 yard e 1 TD). I Titans (3-3) piegano i Colts (2-4) per 36-22.

Brutta caduta casalinga per i Ravens, sconfitti all’overtime dagli inaspettati Bears. Una partita senz’altro strana, ricca di giocate fuori dall’ordinario. A partire dal touchdown di Zach Miller per 21 yard su lancio di… Tarik Cohen, un rookie che di mestiere farebbe il runningback. Dopo che Mitchell Trubisky, in discreta crescita alla seconda partita in carriera (8/16 per 113 yard e 1 TD pass), ha raddoppiato il vantaggio lanciando Dion Sims in end zone per 27 yard, si fa dura per Baltimore, soprattutto considerando che Joe Flacco torna ai tragici livelli di inizio stagione (24/41 per 180 yard e 2 INT). Fortuna che Justin Tucker colpisce da 27, 31 e 50 yard, ma soprattutto che prima Bobby Rainey riporta per 96 yard il kickoff dopo il touchdown di Sims fino alla end zone avversaria, poi Michael Campanaro fa lo stesso con un punt per 77 yard. Chicago resta ammutolita dal proprio special team e ringrazia un grande Adrian Amos, che riporta un intercetto a Flacco per 90 yard fino al touchdown. L’ottima difesa dei Ravens (3-3), con a capo un Matt Judon da urlo (12 tackle, 2 sack), tiene botta anche al supplementare, ma Flacco è inesistente, mentre Trubisky, con la gentile collaborazione di un Jordan Howard semplicemente pazzesco (36 portate per 167 yard) conduce i suoi in raggio da field goal. Connor Barth converte da 40 yard e i Bears vincono 27-24.

Niente da fare per i Browns, ancora sconfitti nell’ennesima stagione da dimenticare. La partita di Cleveland dura fino a quando Zane Gonzalez da 41 yard risponde al field goal di Ka’imi Fairbairn da 40. Poi, è delirio vincente per Houston. Deshaun Watson si regala l’ennesima partita spettacolare della propria stagione da rookie (17/29 per 225 yard con 3 TD pass e 1 INT), lanciando nell’ordine Will Fuller, per 39 yard, Braxton Miller, per 1 yard, e il solito DeAndre Hopkins, per 3 yard, in touchdown a cavallo tra primo e terzo quarto. Dall’altra parte, invece, continua la maledizione dei quarterback. Kevin Hogan gioca una partita oscena (20/37 per 140 yard con 1 TD pass, 3 INT e 1 fumble), facendosi intercettare due volte dal solo, straordinario Johnathan Joseph, che riporta uno dei due palloni per 82 yard fino alla end zone avversaria. Non bastasse, Hogan si prende anche una safety a suo carico per .. e la partita ha un solo padrone. A nulla serve il terzo sack stagionale di Myles Garrett, il fatto che Jason McCourty riporti per 56 yard fino alla end zone avversaria l’unico intercetto a Watson di giornata o il touchdown pass di Hogan per Seth DeValve da 3 yard. I Browns (0-6) vengono demoliti dai Texans (3-3) per 33-17.

Qualche statistica di week 6

Brown

Brown
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Antonio Brown ha ricevuto 196 yard in più del secondo nella classifica assoluta delle yard ricevute in stagione.

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Chiefs da una parte, in AFC, e Eagles dall’altra, in NFC, a comandare con il miglior record della Lega (5-1). Kansas City deve confermarsi già da domani contro i Raiders, mentre Philadelphia è attesa nel Monday Night dallo scontro divisionale contro i Redskins. In Week 7 riposano Lions e Texans.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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