[NFL] Week 3: Finale al cardiopalma (New Orleans Saints vs Atlanta Falcons 43-37)

Dopo le prime due giornate, la NFC South risulta essere una delle division più equilibrate della lega. In testa, a sorpresa, ci sono gli imbattuti Buccaneers di un redivivo Ryan Fitzpatrick, mentre le altre tre franchigie – ben più quotate per l’approdo ai playoff – inseguono con una vittoria ed una sconfitta. Falcons e Saints hanno avuto un inizio di stagione simile: dopo gli insuccessi raccolti nella prima giornata, Atlanta ha battuto i rivali divisionali dei Panthers e New Orleans è uscita vincitrice dallo scontro con i Browns.

La sfida si preannuncia ad alto punteggio, grazie alla combinazione di due ottimi attacchi e due difese da rivedere, anche se per motivi diversi. Infatti, ad inizio anno, la difesa dei Falcons sembrava poter essere uno dei punti di forza della squadra; ma gli infortuni occorsi a Keanu Neal e Deion Jones nelle prime due giornate hanno decisamente indebolito la unit che si è vista privare dei due elementi migliori e più carismatici. Dall’altra parte, invece, la difesa dei Saints ha fatto grandi passi indietro rispetto allo scorso anno. Dopo i 48 punti concessi a Fitzpatrick e compagni alla prima uscita stagionale, è servita la pessima giornata dell’ormai ex kicker dei Browns, Gonzalez, per avere la meglio su Cleveland.

I problemi principali nascono da una linea difensiva che, per quanto lavori bene contro le corse, fatica a mettere pressione sui QB avversari. A farne le spese è la secondaria, che risulta essere la terza peggiore per yard concesse su lancio a partita. Persino il Defensive Rookie of the Year in carica, Marshon Lattimore, ha incontrato delle difficoltà, concedendo già 2 TD a fronte degli 0 di tutta la passata stagione. Discorso diametralmente opposto per i due attacchi, che continuano ad essere tra i migliori della lega. Nonostante l’assenza di Devonta Freeman (che rischia di prolungarsi per un altro paio di settimane) da una parte e Mark Ingram (sospeso fino a Week 5) dall’altra, Matt Ryan e Drew Brees hanno a disposizione una notevole quantità di talento. Julio Jones, Calvin Ridley, Tevin Coleman, Alvin Kamara e Michael Thomas assicurano qualità e costanza, rendendo temibili le due squadre sia nel gioco aereo che sulle corse.

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Tevin Coleman Falcons Saints

Il match si gioca al Mercedes-Benz Stadium di Atlanta, dove, dall’esordio della scorsa stagione, i Falcons hanno un record di sei vittorie e tre sconfitte. L’attacco dei Saints scende in campo per primo e parte in quarta: bomba da 35 yard per Michael Thomas alla prima giocata e poco dopo Ted Ginn riceve il primo touchdown di giornata; dopo appena tre minuti gli ospiti sono già in vantaggio per 7-0. Che sarà una partita tirata lo si capisce dalla reazione immediata dei padroni di casa. Ryan imbastisce un bel drive da sei minuti sfruttando le debolezze della secondaria ospite, troppo concentrata su Julio Jones; così è Calvin Ridley a liberarsi più volte della marcatura, riuscendo a conquistare 52 yard totali ed a ricevere il pallone del pareggio. In questo primo quarto la partita rispecchia in pieno le aspettative della vigilia, con le difese in balia degli avversari. Il punteggio stenta a decollare più per demeriti degli attacchi, che si lasciano sfuggire qualche ricezione facile di troppo.

La difesa di casa, però, ha il pregio di serrare le fila tutte le volte che Brees e compagni si affacciano nella red zone. E così New Orleans, nonostante continui a macinare gioco e yard, si deve accontentare di tre field goal sui quattro drive del secondo quarto con Will Lutz che li converte in 9 punti. Dall’altra parte i Falcons faticano più del previsto, sempre con qualche problema di letture sbagliate e palloni facili non ricevuti. Le occasioni però non mancano e Calvin Ridley continua la sua ottima partita battendo la single coverage di P.J. Williams per un lungo touchdown da 75 yard che mantiene i padroni di casa a contatto.

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All’intervallo il tabellone recita 16-14 per gli ospiti. L’impressione è che la battaglia fondamentale si giochi in trincea. Ogni volta che Brees e Ryan hanno tempo nella tasca, la difesa non ha possibilità di coprire tutte le armi a disposizione dei due signal-caller e può solo sperare in un errore dell’attacco.

Mettere pressione sul QB avversario diventa dunque il mantra dei coordinatori della difesa e le prime avvisaglie si hanno ad inizio terzo quarto. I Saints provano a disturbare la manovra avversaria organizzando vari blitz dei propri LB e sulla prima giocata del periodo arriva il sack di Cameron Jordan; sembra l’inizio della svolta per gli ospiti, ma i Falcons si adattano immediatamente alla strategia e con passaggi a corto e medio raggio tornano a guadagnare terreno. Calvin Ridley è scatenato e riceve il terzo touchdown della sua giornata che vale il sorpasso: 21-16 Falcons. Siamo a metà terzo quarto e il rookie prodotto di Alabama ha già 6 ricezioni per 138 yard e ben 3 TD. Lo special team viene in soccorso dei Saints bloccando un punt in territorio avversario e permettendo a Brees di scendere in campo a 28 yard dalla end zone. Da qui in avanti gli attacchi prendono definitivamente il sopravvento: le due squadre combinano per cinque drive consecutivi chiusi da un touchdown, in un turbinare di sorpassi e contro-sorpassi che tiene gli spettatori con il fiato sospeso e alimenta la sensazione che la prima squadra a non segnare una marcatura pesante rischi di perdere la partita.

Nell’ordine segnano: Cameron Meredith per i Saints, Tevin Coleman – a cui i Falcons aggiungono la conversione da due punti di Hooper, Zach Line, Mohamed Sanu – che riceve anche i due punti supplementari e Drew Brees in persona – con una corsa piena di determinazione.

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Al termine di queste montagne russe, e grazie alle due conversioni da due punti dei Falcons, il tabellone recita 37-37 con 1:09 sul cronometro. Atlanta avrebbe la possibilità di risalire il campo per calciare il field goal della vittoria, ma Coach Quinn commette l’errore di togliere il piede dall’acceleratore, rischiando che i Saints vincano il sorteggio in overtime.

E infatti New Orleans vince il coin toss e riceve il primo pallone dell’OT. Drew Brees costruisce un drive lunghissimo da ben 15 giocate affidandosi a Thomas e Kamara e guidando i suoi alla vittoria. E’ lo stesso Brees a segnare il touchdown che vale il definitivo 43-37.

Partita divertentissima fra due squadre di ottimo livello a cui però sembra mancare ancora qualcosa per il salto di qualità definitivo. I Saints tornano in testa alla division grazie alla sconfitta dei Bucs contro gli Steelers nel Monday Night e ringraziano la prova maiuscola del proprio QB, che a 39 anni resta uno dei migliori signal-caller della lega. Brees ottiene anche un altro record da aggiungere al suo palmares: il maggior numero di completi in carriera nella storia NFL, sorpassando il precedente primato di Brett Favre di 6300. Dall’altra parte continua la sfortuna sul fronte infortuni per i Falcons che perdono per l’intera stagione anche l’altra safety, Ricardo Allen, vittima della rottura del tendine d’Achille.

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Drew Brees chiude la sua prestazione con 396 yard lanciate, 3 TD a cui aggiunge 2 TD su corsa. Gran parte delle yard sono da dividere fra Thomas (10 ricezioni per 129 yard) e Kamara (15 ricezioni per 124). Il sophomore RB aggiunge 66 yard su corsa per un totale di 190 scrimmage yard. Dall’altra parte non bastano le prove eroiche di Matt Ryan, che lancia per 374 yard e ben 5 TD, e Calvin Ridley (7 ricezioni per 146 yard e 3 TD).

La prossima settimana i Saints voleranno a New York dove saranno ospiti dei Giants per la terza trasferta in quattro giornate, mentre i Falcons riceveranno i Cincinnati Bengals.

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2 Commenti

  1. Divertentissima se non tifi Falcons. A parte gli scherzi, difesa dei padroni di casa imbarazzante, soprattutto in occasione del touchdown regalato a brees per il pareggio. Fortunamente in attacco Ryan sta a cominciando a guardare di più Ridley. Se lo avesse fatto anche in week 1 forse oggi i Falcons non sarebbero fermi ad 1 vittoria e 2 sconfitte.

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