[NFL] Preview 2014: Carolina Panthers

La versione 2013 dei Carolina Panthers è presto descritta: una squadra inesperta ma forte, che è riuscita ad avere la meglio sugli avversari e ipotecare la seconda piazza nella NFC. Il team di Ron Rivera, coach dell’anno, ha spazzato via la concorrenza con un ottimo 12-4 da pochissimi ipotizzato.
Molti giocatori hanno vissuto stagioni stellari (Hardy, Gross, Kuechly). Gross si è però ritirato, lasciando scoperto il ruolo di tackle, e altri valorosi (tra cui Captain Munnerlynn) hanno lasciato la squadra in free agency. Carolina saprà cavarsela con un roster uscito come un formaggio svizzero da questa offseason?

Offense

cam newton panthersSteve Smith non è più un campione, Ted Ginn è un giocatore situazionale, Brandon LaFell un giovane inespresso al punto da sembrare mediocre. Però questi tre erano tutto ciò che esisteva nel corpo ricevitori; e sono tutti e tre andati via. La reazione è stata quella di draftare Kelvin Benjamin, che è per forza di cose balzato in testa alla depth chart nel suo ruolo. Altri acquisti? Jason Avant e Jerricho Cotchery. Avant secondo le ultime news è già fuori dai set offensivi, Cotchery è oltre i 30 e gli egregi numeri dell’ultima stagione non sono affidabili mentre Benjamin, ora, non è nulla più che un rookie da goal line e non il WR1 che figura sui report degli osservatori.
A sostituire Jordan Gross in linea offensiva c’è Byron Bell: ha dovuto accontentarsi di un piccolo contratto a Carolina vista l’assenza di pretendenti. Nel ruolo di guardia un rookie (Trai Turner, terzo giro) e Amini Silatolu, reduce da un brutto infortunio al ginocchio. Ne emerge uno scenario tutt’altro che confortante, nonostante la certezza Khalil nel ruolo di centro.
Il backfield fa eccezione, da più garanzie. Le buone, per una volta, condizioni fisiche di Jonathan Stewart dovrebbero bastare per utilizzare meno DeAngelo Williams, mentre un goal-line back come Mike Tolbert in pochi possono permetterselo. Le 126 yard a partita del 2013 dovrebbero crescere in questo 2014, anche considerando lo spirito “corridore” di Cam Newton. Proprio questa ultima considerazione ci potrebbe dire qualcosa sul rendimento di Carolina questa stagione. L’attacco di Mike Shula non è innovativo ma resta innegabile che appena Newton ha potuto correre gli avversari sono stati spazzati via.
Nelle prime quattro partite del 2013 Newton ha corso meno che nelle successive tre, dopodichè le medie si sono alzate perchè gli avversari si aspettavano un Newton mobile, e le opzioni downfield si sono aperte. Attacco quindi dipendente da Newton e dal rendimento della sua linea.

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Defense

luke kuechly panthersTaggare Hardy ha permesso ai Panthers di confermare un front seven pazzesco. Luke Kuechly è al centro di esso, e l’unità che aveva garantito 60 sack (prima in NFL) nel 2013 non dovrebbe deludere.
Dietro di essi Quintin Mikell e Captain Munnerlynn hanno lasciato un vuoto “colmato” da Thomas DeCoud e Roman Harper. Per il primo il ranking di ProFootballRanking parla chiaro, non è stato all’altezza nelle ultime due stagioni. Il secondo, a trentuno anni suonati, non può garantire un rendimento stellare. Ricapitolando, i titolari dovrebbero essere: Antoine Cason (sesto peggior cornerback NFL nel 2012), Robert Lester (lento, “unproved”), DeCoud e Melvin White (pochissimi snap in carriera per il 24enne UDFA da Luisiana-LaFayette).
La stabilità del coaching staff, riconfermato in tutto e per tutto, potrebbe sublimare alle carenze del personale, comunque molto meno pesanti in difesa che in attacco.

In conclusione

Possiamo aspettarci che Carolina ripeta il 5-1 contro avversari divisionali fatto registrare l’anno passato? Con Atlanta che ha rattoppato la situazione infortuni, con i Saints che hanno speso lo spendibile e i Buccaneers colmi di talento, seppur con tutti i loro problemi, diremmo di no.
La difficoltà della loro schedule è la 22esima della NFL, e all’interno della division è la squadra con quella più facile all’interno delle mure amiche. Ciò non dovrebbe bastare viste le impegnative trasferte contro Packers e Bengals a spezzare in due il calendario. Pronosticheremmo un 6-10 finale. Pessimismo dunque, ma le cose potrebbero volgere al bello se l’imprevedibile attacco si rivelerà inaspettatamente ben assortito.

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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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