[W17] New England Patriots vs Houston Texans

nflNew England Patriots – Houston Texans 27-34

Nell’ultima settimana di NFL può succedere qualsiasi cosa ma di solito succede quello che ci si aspetta. Alcune squadre vanno fuori giri, come successo a Denver o Jacksonville domenica, altre vincono partite in modo ovvio e ben poco emozionante, altre ancora se ne fregano che sia l’ultima giornata e che tra 7 giorni si giocano già i Playoff.
Bill Belichik è il guru di questo atteggiamento. Gli può andare bene e portare al SuperBowl i suoi senza farli mai riposare, oppure può perdere il suo migliore ricevitore. Sono passati pochi minuti all’interno del primo quarto di gioco, Tom Brady passa per Wes Welker, come centinaia di volte in stagione. L’ex Dolphins inizia a correre incisivo come al solito, brucia il primo down, ma poi succede l’iirimediabile. Il ginocchio sinistro cede nel cambiamento di direzione. Due legamenti si danneggiano, per lui la stagione è finita. E’ così che in una stagione sola l’head coach di New England sperpera il credito di grande stratega accumulato con i tre anelli di campione. Ma forse è meglio riparlarne tra un mese, quando saremo proprio sicuri che i patrioti non hanno primeggiato, per ora fermiamoci alla celebrazione di una franchigia, quella dei Texans, che trova la prima stagione vincente della sua giovane storia.
Il primo tempo, oltre all’infortunio già citato, vive attorno al touchdown di Bernard Pollard, che raccoglie un fumble nell’End Zone avversaria da parte di Fred Taylor, dopo che Houston aveva denunicato quanto New England tenesse alla partita forzando un quarto e uno sulla goal line dei Pats, andato a vuoto.
Finisce 13 pari la prima metà partita, ma gli ospiti sembrano in grado di correre bene e portare a casa un’ultima inutile vittoria. Brady viene alternato al rookie Brian Hoyer, soprattutto nel secondo quarto, ma gioca gran parte degli snap.
Diventa quindi un’impresa per Houston portare a casa il risultato. Se Belichik fa giocare i titolari in attacco, figuriamoci cosa può fare in difesa. Tutti dentro, tranne quei pochi infortunati. Dejon Butler ritorna unn intercetto di Matt Schaub per 91 yarde e sigla il vantaggio dei suoi, ma dopo un noioso terzo quarto, l’ultima frazione consegna alla storia questa partita come il principale vanto della franchigia di Houston. Il secondo TD di Fred Taylor, principale arma del gioco sulle corse dei Pats, per la seconda volta in End Zone con lo stesso movimento, inizialmente scoraggia il pubblico del Reliant Stadium, visto che per vincere servono tre segnature.
Ma Schaub non ha più intenzione di farsi intercettare. Il QB usa la shotgun alternandola con le corse di Arian Foster, e prima serve J. Jones per il prima TD della frazione per i Texans, poi sfrutta un’ottima posizione di campo permettendo a Foster di impattare la partita sul 27 pari. Ormai c’è solo una squadra in campo, ed è ancora Pollard, che ricorderete involontario protagonista dell’infortunio a Brady dell’anno passato, a mettere la sua impronta sulla W finale, compiendo l’ultimo intercetto di una buona stagione del riscatto dopo essere stato tagliato dai Chiefs. A Schaub non tocca nemmeno passare questa volta, Foster prende tutto il carico del drive più importante nella storia del suo team, che a metà stagione l’aveva messo in practice squad salvo poi richiamarlo qualche settimana dopo, in un backfield affollatissimo che ha visto vari protagonisti alternarsi, ma mai un vero e propio leader. Il 34 a 27 finale è giusto, ed a fine partita la soddisfazione anche solo di poter sperare per qualche ora alla Post Season è grande per i dirigenti texani, che iniziano a vedere il loro sogno realizzarsi.
Andre Johnson e Schaub sono due stelle di prima grandezza, l’aggiunta di Brian Cushing in difesa è stata una mossa al draft spaventosa e dopo anni di prese in giro Houston si prepara finalmente a poter dire la sua sin da subito nella prossima stagione. Così come i loro progressi non vanno dimenticati, non va dimenticato nemmeno l’atteggiamento del corpo dei campioni della AFC East. Brady si arrabbia ogni volta che viene sfiorato, Randy Moss è stato più volte scontento del suo coinvolgimento nel gioco e i 34 punti subiti certo non hanno lasciato i coach sulla sideline siddisfatti. Tra qualche giorno ci sono i Ravens ad aspettare la compagnia di Robert Kraft, in una sifda al Gillette Stadium che si preannunica molto equilibrata, ma che senza Welker sarà in salita per i Patriots. I difensori di Houston hanno detto nel post partita che la mancanza del miglior slot receiver della nazione ha modificato il loro gameplan. E’ così, e modificate saranno anche le marcature di Jon Harbaugh, con la pressione su Julian Edelman, unico WR di New England capace dei prodigi di Welker, a complicare ancora di più le cose per l’attacco dei tre volte campioni.

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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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