La Strada verso il Draft: Josh Jackson

Età: 21 – Ruolo: Cornerback – College: Iowa
Classe: Junior – Altezza: 6’0’’ (1.83 m) – Peso: 196 lbs (89 kg)

One year wonder è la “definizione” che spesso viene definisce i giocatori con la storia di Josh Jackson, Jr CB in uscita da Iowa, dopo una stagione che lo ha visto chiudere al numero 1 della classifica nazionale degli intercetti. All district reciver alla Texas Lake Dallas HS Jackson, dopo il 2014 trascorso da red-shirt, è stato spostato da WR a CB giocando come riserva per le successive due annate all’interno di una secondaria piena di talento.

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Il 2017 è stato l’anno della consacrazione per Jackson che ha avuto finalmente la possibilità di giocare come titolare chiudendo la stagione con 27PD, 8 INT, il 41% di completi e ZERO TD dalla Week 4 al Pinstripe Bowl, giocato e vinto vs Boston College e che ha chiuso la carriera universitaria di Jackson. Il break-out game è arrivato con Ohio State quando il texano ha chiuso la serata, e le speranze di playoff dei Buckeyes, con tre intercetti mentre contro i Badgers sono arrivati due pick-6. In generale Jackson è salito di livello con l’aumentare delle difficoltà dimostrando di poter essere un giocatore da primo giro NFL.

 

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Grande istinto per la palla, come mostrano i suoi numeri, Jackson è un playmaker difensivo che può tranquillamente sfruttare il suo fisico per giocare in press-coverage o coprire la zona e, sfruttando istinto e conoscenza del gioco, anticipare le offense avversarie arrivando spesso a mettere le mani sul prolato. Questa capacità di lettura sopperisce ad una velocità che dopo la combine di Indianapolis, dove Jackson ha chiuso le 40 in 4.56, ha fatto storcere il naso ai puristi del ruolo che vorrebbero CB attorno ai 4.4. Oltre alla velocità pura, ed ai dubbi sulla capacità di poter stare passo a passo con i migliori ricevitori del pianeta, l’inesperienza di Jackson, e la necessità di anticipare la giocata, lo portano ancora troppo spesso a reagire aggressivamente alle finte sia sulla LOS, che durante lo svolgimento delle tracce. Soffre in modo particolare i double move e fatica contro WR tecnici e capaci di correre tracce pulite.

Josh Jackson

I suoi estimatori lo paragonano invece a Marcus Peters, con cui condivide l’istinto innato per il pallone e che, proprio come Jackson, pur non brillando sulle 40 alla combine del 2015 è riuscito a collezionare 19 intercetti nelle prime tre stagioni della lega diventando uno dei migliori nel ruolo. Tra i tanti estimatori del prodotto di Iowa anche Deion Sanders che ha speso parole incoraggianti sul suo futuro e sulla possibilità che possa diventare un giocatore dominante anche tra i pro.

In sintesi: Il grande fisico, la versatilità e la capacità di essere un playmaker per la propria difesa potrebbero valere una chiamata alla fine del primo giro. I GM amano i giocatori capaci di generare turnover e Jackson risponde perfettamente alla descrizione, arrivando ad impossessarsi di prolati che sembrerebbero fuori dalla sua portata. La mancanza di velocità in allungo non può però passare inosservata e potrebbe costargli qualche posizione nella graduatoria di specialità.

Una squadra interessata a scegliere Jackson potrebbero essere i Seahawks alla 18 che, dopo la perdita di Sherman, altro giocatore a cui spesso l’ex Iowa viene paragonato, potrebbero decidere di partire da un giocatore pro-ready per rifondare la secondaria. I Bills con la 22 ci faranno un pensiero ma il mancato rinnovo di EJ Gaines fa intendere che a Buffalo si sentano coperti nel ruolo (è arrivato Davis dalla FA) ed eventualmente possano decidere di scegliere un CB nei giri successivi. Carolina ha bisogno di un CB ma, come per Buffalo, non è detto arrivi al primo giro. La 32a pick è degli Eagles che potrebbero pensare di rinforzare la secondaria aggiungendo un giocatore della fisicità di Jackson anche se sembrerebbero più orientati ad affidarsi alla velocità di Jaire Alexander o investire la pick su Justin Reid, S in uscita da Stanford.

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Andrea Ghezzi

Padre di Mattia e Lorenzo, Marito di Silvia, Fratello di Zoe (Franci ti voglio bene). Scrivo (poco) e parlo (tantissimo) di Football, anche italiano. Direttore di The Cutting Edge credo solo a tre cose: #mattanza #badaun e #bomboloni.

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