NFL Preview 2016: San Diego Chargers

Dopo aver conquistato almeno sette vittorie nelle ultime undici stagioni, sei delle quali con relativo accesso ai playoff, i Chargers edizione 2015 hanno compiuto un clamoroso passo indietro, chiudendo con un terribile 4-12, solo in parte spiegabile con una division fattasi improvvisamente tosta.

Grossi problemi nelle “trincee” e vari infortuni nel reparto wide receiver hanno fatto crollare il team all’ultimo posto della AFC West e, soprattutto, l’hanno catapultato fra le peggiori compagini dell’intera NFL. A sorpresa, nonostante il coaching staff non sia certamente stato immune da errori anche piuttosto vistosi, l’head coach McCoy e il defensive coordinator Pagano sono rimasti al loro posto, mentre è tornato a dirigere l’attacco quel Ken Whisenhunt che benissimo aveva fatto con Rivers e compagni nel 2013.

Il tutto in attesa di sapere se il team resterà a San Diego o seguirà i Rams a Los Angeles. In novembre è infatti prevista la votazione riguardante un aumento delle tasse sui soggiorni negli hotel di San Diego che dovrebbe contribuire all’ottenimento di fondi per costruire il nuovo stadio, in assenza del quale il team emigrerà verso nord.

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OFFENSE

Per incredibile che possa essere con un record di 4-12, Rivers ha disputato un 2015 di notevole spessore: con una linea imbottita di riserve o di giocatori che hanno reso al di sotto delle loro possibilità, Allen, Steve Johnson e Gates che hanno saltato ben 19 partite causa acciacchi vari, ed un rushing game impalpabile, Rivers ha comunque portato a casa quasi 4800 yard, con 29 touchdown, 13 intercetti ed un rating di quasi 94.

philip rivers san diego chargers

Il ritorno di Whisenhunt dovrebbe comunque rivitalizzare un attacco che nel 2015 non ha certo brillato per inventiva, anche se la vera chiave sarà naturalmente la “salute” dei bersagli principali di Rivers. Nel 2015 Keenan Allen ha saltato metà stagione chiudendo comunque con 67 ricezioni per 725 yard, e sarà ancora il punto forte di un gruppo di ricevitori potenziato dall’arrivo di Kelvin Benjamin che dovrebbe aiutare soprattutto nel gioco in profondità un passing game risultato piuttosto anemico nella passata stagione.

Tight end dei Chargers sarà il sempreverde Antonio Gates, che a 36 anni è ancora elemento temibile anche se ci sarà da tenere d’occhio il rookie Henry Hunter reduce da un’ottima stagione ad Arkansas. Come dicevamo il 2015 è stato un anno da dimenticare per il rushing game: con 6 fumble persi e una media portata di 3 yards e mezza, il rookie Melvin Gordon ha ampiamenti deluso ma le colpe sono da dividere con una linea offensiva fra le peggiori dell’intera lega.

Anche l’altro portatore di palla, Danny Woodhead, non ha fatto molto meglio, anche se ha avuto il grande merito di essere alla fine il leading receiver del team con 80 ricezioni per 755 yards. L’arrivo al centro della linea di Matt Slauson dovrebbe essere un upgrade notevole per un reparto che potrà contare ancora sull’apporto a destra del tackle Barksdale, forse l’unica nota positiva del 2015, mentre a sinistra ci sarà ancora quel King Dunlap che ha già dimostrato di essere in grado di proteggere Rivers quando non è limitato da problemi fisici.

DEFENSE

Discorso simile all’offense può essere fatto per il gruppo di coach John Pagano: una defensive line spesso in balia dei diripettai avversari, ha reso il reparto assolutamente vulnerabile alle corse, aiutato in questo da una prestazione troppo altalenante dei linebacker.

In offseason i Chargers hanno salutato la compagnia due perenni “delusioni” come Kendall Reyes e Donald Butler e ad ancorare la linea nella 3-4 di Pagano è arrivato da Seattle Brandon Mebane, sicuramente un buon acquisto anche se l’ex Seahawks è reduce da due stagioni in leggero declino.

Ancora in linea ci saranno anche Liuget, reduce da una buona stagione soprattutto contro la corsa ma anche da un problema al piede che ne ha limitato la stagione 2015, e soprattutto la prima scelta dei recenti draft Joey Bosa, difensore che ha fatto cose super a Ohio State. Da sottolineare però che a oggi Bosa non ha ancora partecipato al training camp perché il suo agente non ha trovato l’accordo con i Chargers, e la cosa potrebbe andare avanti a ancora a lungo.

Tornando alla lineup, i due inside linebacker saranno l’interessantissimo Denzel Perryman e quel Manti Te’o reduce da un pessimo 2015, ma che, almeno in questo scorcio di training camp, è sembrato un altro giocatore. All’esterno giocheranno Ingram, che porta in dote i 10 sack e mezzo nel 2015, e un altro sophomore da tenere sott’occhio, Jerry Attaochu.

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melvin ingram san diego chargers

Nel secondario spicca il nome di Jason Verrett uno che quando è in salute è fra i migliori cornerback della NFL ma che ha avuto grandi problemi a restare sano. Opposto a lui giocherà Brandon Flowers, altro atleta atteso ad una rivincita dopo una passata stagione a dir poco problematica. Lo slot corner sarà l’ottimo Casey Heyward, appena arrivato da Green Bay.

Nel reparto safety la situazione appare decisamente più delicata: perso l’ottimo ma stagionato Weddle, ormai in rotta con la società, i titolari saranno Dwight Lowery, atleta tutto sommato ancora in grado da giocare ai massimi livelli, ed un Jahleel Addae che molti tifosi avrebbero preferito avesse cambiato aria.

COACHING STAFF

Mike McCoy sarà per il quarto anno alla guida dei Chargers e i tifosi dei Bolts sperano che il ripristino della coppia McCoy-Whisenhunt possa riportare l’attacco ai fasti del 2013, allorchè Rivers completò quasi il 70% dei passaggi tentati, record nella storia della franchigia californiana.

San-Diego-Chargers-head-coach-Mike-McCoy

Whisenhunt è reduce dall’esperienza negativa come capo allenatore dei Tennessee Titans, ma in qualità di offensive coordinator ha fatto benissimo sia a Pittsburgh che nella prima esperienza a San Diego (senza contare l’ottimo quinquennio da head coach ad Arizona).

Coach dei wide receiver sarà quel Nick Sirianni che ha contribuito in maniera determinante alle ottime annate recenti di Rivers, mentre i running back saranno seguiti da Ollie Wilson, veterano che fece da mentore a Ladainian Tomlinson durante il suo primo anno fra i pro e che poi, passato ad Atlanta, contribuì fra il 2002 ed il 2007 alle quasi 14.000 yards corse dai Falcons, miglior prestazione di franchigia in quell’arco di tempo della NFL.

La difesa è ancora affidata a John Pagano, giunto alla quindicesima stagione ai Chargers, la quinta da DC. Fra il 2012 ed il 2014 per due volte la difesa di Pagano fu tra le migliori dieci per yards concesse, e nel 2015, dopo una annata difficile, il reparto ha comunque chiuso in crescendo.

Coach dei linebackers sarà Dave Babich, ex coordinatore difensivo di Jacksonville ma soprattutto uno degli artefici dell’ottima difesa dei Bears dal 2004 al 2012, quelli dell’era Urlacher-Briggs tanto per intenderci. I defensive backs saranno allenati da Ron Milus, alla quarta stagione in California, coach che nel 2012 contribuì a portare la difesa dei Denver Broncos al terzo posto nella NFL per minor numero di yards concesse sui pass e quella dei Chargers al quarto nella stessa graduatoria nel 2014.

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I nostri voti

Offense - 7
Defense - 6
Coaching Staff - 6.5

6.5

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