[NFL] Week 17: Record pulito per Jimmy G. (San Francisco 49ers vs Los Angeles Rams 34-13)

Per l’ultima partita della stagione regolare al Coliseum non c’erano grosse aspettative, se non per vedere all’opera il nuovo fenomeno Jimmy Garoppolo, il quarterback in grado di rovesciare l’attacco dei Niners come un calzino e farlo diventare almeno credibile.
Certo, lo scenario non sarebbe stato dei migliori, visto che in settimana l’head coach dei Los Angeles Rams Sean McVay aveva dichiarato che avrebbe tenuto a riposo gran parte dei titolari per dargli un po’ di riposo prima dei playoff. All’annuncio dei giocatori inattivi pareva chiaro che la concezione di McVay della parola “alcuni” era molto diversa dal sentire generale, ed a leggere l’elenco dei “did not play”, ne abbiamo avuto la conferma.
Tra attacco e difesa solamente la guardia Jamon Brown ed il tight end Tyler Higbee scendevano in campo sin dall’inizio e poi, nel prosieguo dell’incontro, qualche apparizione (a qualcosa di più) l’avrebbero fatta anche Trumaine Johnson, Gerald Everett, Robert Quinn e Michael Brockers.

Con queste premesse anche la previsione degli scommettitori passava dai tre punti per i Rams ai sei e mezzo per i Niners, e lo svolgimento dell’incontro dava ampiamente ragione a quest’ultimi.
Per tutta la partita c’è stata una sola squadra in campo, cioè i Niners, mentre i Rams hanno sempre rincorso, mettendo a segno qualche azione apprezzabile con la difesa, ma venendo praticamente annullati in attacco, reparto in cui la prestazione di Sean Mannion (20/34 per 169 yard) al suo primo start in carriera, rendeva bene l’idea del perchÈ, anche ad inizio stagione, McVay non avesse avuto dubbi a metterlo dietro Goff, sebbene molti paventassero un suo avanzamento reputando Goff non pronto per la NFL.
Sicuramente aver giocato con le riserve sia in linea che tra i ricevitori ha pesantemente condizionato la prestazione del numero quattordici in maglia bianca, ma bisogna dire che anche le sue scelte sono spesso sembrate non troppo azzeccate. In definitiva una buona esperienza per lui, ma ora avanti con Goff, grazie.

Garoppolo 49ers

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I 49ers hanno disputato la loro onesta partita, guidati da un Garoppolo (20/33 per 292 yard 2 TD e due intercetti) che ha ancora una volta mostrato delle belle cose, che sicuramente scalderanno i cuori dei tifosi Niners. E’ indubbio che il suo innesto è stato un miglioramento deciso rispetto a quanto visto l’anno scorso e nelle prime undici partite di quest’anno, per cui la ricostruzione in corso nella baia da qualche anno sembra avere ricevuto un impulso positivo ed una accelerazione inaspettata.
Ottima anche la prova di Carlos Hyde (15 corse per 90 yard e 2 TD) per i Niners, affiancato da Matt Breida che ha accumulato 72 yard in 12 corse, Per entrambi una media di 6 yard a corsa che testimonia l’ottimo lavoro della linea offensiva di San Francisco.
Garoppolo ha poi distribuito la palla a dieci ricevitori differenti, mandando ai matti una secondaria dei Rams apparsa tutt’altro che affidabile, e visti i continui infortuni (anche ieri due sospette commozioni cerebrali per Troy Hill e Blake Countess), qualche campanello d’allarme potrebbe suonare per un’eventuale necessità di ricorrere alle riserve durante i playoff.

Nella mediocrità generale si è conquistato il diritto alla menzione (ed ad una maggiore considerazione da parte del coaching staff) il cornerback Kevin Peterson, autore di due intercetti e, più in generale, di un’ottima prova anche in copertura.
In attacco buio quai totale per i Rams, come abbiamo detto. Mannion ha faticato a trovare i propri ricevitori, e spesso è stato molto impreciso nei lanci. In un paio di occasioni Cooper ed Everett hanno droppato palloni abbastanza facili, ma tutto sommato il giudizio non può che essere negativo.
Leggermente meglio il gioco di corsa, tra alti e bassi, con Malcolm Brown autore di14 corse per 54 yard ma soprattutto con Lance Dunbar che ha messo a segno il suo primo touchdown da quando è a Los Angeles, un giusto premio per la sua costanza nonostante la lunga serie di infortuni che lo ha colpito quest’anno fin dalla preseason.

Dunbar Reid 49ers Rams

Nota (di demerito) a parte per Tavon Austin. Aveva l’occasione di mostrare le sue caratteristiche e capacità, ma ancora una volta ha fallito in pieno. Corse timide, autoplaccaggi al limite del ridicolo (per ben due volte, vistisi davanti due difensori avversari, si è buttato a terra da solo) e un atteggiamento che probabilmente prelude ad una sua partenza la prossima stagione. Il suo super-contrattone pare oggi ancor di più un’esagerazione folle.

Il 34-13 ai danni dei Rams rappresenta la settima vittoria su altrettante partite da titolare per Garoppolo (cinque con i 49ers, due con i Patriots), e rappresenta anche il punto di partenza dell’offseason di San Francisco, che può finalmente contare su un punto fermo nel suo piano di ricostruzione.

Per i Rams, invece, ora si fa sul serio. C’è da vincere la prima wild card al Coliseum da quasi quarant’anni, e soprattutto c’è da rafforzare il legame con la fan base, che quest’anno ha fatto scontare persin troppo la scorsa stagione disastrosa. Ci sapettiamo di vedere il Coliseum pieno, sabato prossimo. Pieno di tifosi Rams, ovviamente.

Gli highlight della partita

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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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