[NFL] Conference: Fly, Eagles, Fly (Minnesota Vikings vs Philadelphia Eagles 7-38)

Non è un sogno. I Philadelphia Eagles sono al Super Bowl. E, scherzo amaro del destino, proprio contro la squadra che li batté nel 2005: i New England Patriots. Ma per pensare a Brady e compagni ci sono due settimane di tempo, ora i tifosi di Philadelphia possono gioire per la vittoria della National Football Conference e, soprattutto, per aver battuto un avversario difficilissimo come i Minnesota Vikings.

Vikings che, forti del pronostico, partono fortissimo. Il primo drive di Case Keenum (28/48 per 271 yard, 1 TD, 2 INT) è perfetto. Nove azioni, nove avanzamenti, conclusi con un passaggio di 25 yard per Kyle Rudolph. Sembra l’inizio di una partita in discesa per i Vikings, purtroppo per loro è solo l’inizio della fine.

La difesa di Philadelphia si scatena e aggredisce Keenum da ogni lato. Chris Long batte il tackle si avventa con ferocia contro il quarterback avversario, la palla viene rilasciata male e finisce nelle mani di Patrick Robinson. La difesa degli Eagles vola letteralmente a bloccare qualsiasi giocatore in maglia bianca, Robinson taglia il campo e porta a casa 50 yard di ritorno in touchdown.

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philadelphia eagles

Spinti da questa giocata, l’attacco di Philadelphia passa subito all’offensiva. Nick Foles (26/33 per 352 yard, 3 TD) non sbaglia un colpo, muove la catena con precisione e poi lascia a LaGarrette Blount il compito di sfondare la difesa avversaria. 14 a 7 per Philadelphia.

Minnesota accusa il colpo a livello mentale e inizia a commettere alcuni inusuali errori. La linea offensiva fatica a contenere il fronte avversario e Derek Barnett riesce a mettere le mani addosso a Keenum. Il quarterback non ha colpe sul fumble, ma il turnover è il preludio ad un altro touchdown per i padroni di casa.

Foles, in maniera alquanto incredibile, rimane in piedi in mezzo alla tempesta di uomini di linea che sta combattendo intorno a lui. Arma il braccio e lancia un missile di 53 yard per Alshon Jeffery, che sfrutta un erroraccio in copertura dei Vikings, e si invola in end zone. Pochi minuti prima della pausa lunga, Jake Elliot dalle 38 yard, centra i pali per il 24 a 3.

Il grande vantaggio accumulato nella prima parte di gara, non ferma i Philadelphia Eagles dal giocare un football spumeggiante. Foles gioca un flea flicker e lancia lunghissimo Torrey Smith, che batte la double coverage della secondaria avversaria e segna un touchdown di 43 yard.

Minnesota costruisce un ottimo drive e si porta a poche yard dalla end zone, ma non riesce a trovare il touchdown che avrebbe accorciato le distanze. Arriva fino al quarto & goal, con Adam Thielen che in qualche modo raccoglie il pallone, ma dal replay è evidente il tocco della palla col terreno. Per i Vikings non c’è nulla da fare, lo svantaggio rimane enorme.

Il quarto periodo serve solo alle statistiche. Philadelphia muove ancora il tabellone con Jefferey, al suo secondo touchdown di giornata. La partita, ormai chiusa, viene definitivamente siglata dall’intercetto di Corey Graham, che fa esplodere il già elettrico Lincoln Field. I 70.000 fan degli Eagles presenti allo stadio e i chissà quanti altri a casa cantano a squarciagola Fly Eagles Fly e danno inizio ai festeggiamenti.

Quello che sembrava solo un obiettivo impossibile ad inizio stagione, ora è realtà, ma non poteva esserci avversario peggiore per la notte del Super Bowl. I sempiterni Patriots sembrano una montagna impossibile da scalare, ma gli Eagles in questa stagione vogliono volare fino in cima al mondo e per farlo, dovranno librare le ali fin oltre la montagna più alta del football.

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Gli highlight della partita

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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