Notre Dame: Wake Forest review e Miami preview

Gli Irish battono Wake Forest per 48 a 37. Notre Dame mantiene dunque viva la striscia di vittorie, raggiunta quota sette. WImbush ha totalizzato 280 yards (record personale), corso per altre 110 yards e portato a casa 3 touchdowns. Josh Adams, purtoppo, non ha giocato la seconda metà della gara per via di un affaticamento. Tuttavia, gli Irish hanno concesso ben 587 yards a Wake Forest, decisamente troppi per una difesa che ha constantemente dominato ogni avversario fino ad ora.

Gli hghlight della partita

Per un riassunto coinciso, ecco i maggiori punti del match come presentati da Eric Thomas (Irish Recruiting Assistant):

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1.     Wimbush ha fatto progressi da gigante in termini di lanci dalla partita contro Georgia, ed è sembrato pronto e capace di fronteggiare anche situazioni difficili e imprevedibili

2.     Il problema che ha costretto Josh Adams fuori dal campo potrebbe aver messo a rischio la sua campagna per l’Heisman, ma ha dimostrato che l’attacco di Notre Dame è capace di vincere anche senza ricorrere ai soliti punti di forza della squadra

3.     Anche se le difesa ha concesso 587 yards (come detto in precedenza) bisogna ricordare che le statistiche non dicono tutto. In altre parole, la difesa ha giocato molto meglio rispetto a quello che dicono i numeri

4.     I Wide Receivers hanno bisogno di migliorare la presa e la sicurezza sulla palla (anche se il tempo non favorevole ha sicuramente influenzato quest’aspetto)

5.     Julian Love sta diventando un giocatore fenomenale e dovrebbe essere tenuto in considerazione nella conversazione All-American.

6.     La palla della partita (per la miglior prestazione) se la sono contesa Brandon WImbush, Te’von Coney e per gli special teams… Montgomery (aka Gummy) VanGorder, ruolo: holder (colui che mantiene la palla mentre si tira un field goal). Può sembrare un ruolo banale, ma non lo è affatto, specialmente in situazioni di cattivo tempo come questa.

Ora la mente è già a Miami, per una partita che deciderà le possibilità di playoff delle due squadre. #3 Notre Dame e #7 Miami si incontreranno da ranked teams per la prima volta dal 1990, rievocando memorie della storica rivalità delle due scuole a fine anni 80. Dopo 30 anni, le emozioni in ballo sono vive ancora oggi. Per dare un’idea dell’impatto di quelle due squadre in quel periodo, dal 1987 al 1990 il vincitore della partita è stato poi vincitore anche del titolo nazionale.

In questa stagione, sia Notre Dame che Miami hanno superato le aspettive di inzio anno. Nonostante la stagione senza sconfitte, Miami (che ha un record di 8-0) non è la favorita della gara: l’indice FPI di Espn da a Notre dame il 61% di possibilità di vittoria.

Ormai si è a un punto della stagione dove le possibilità sono diventate concrete. Nessuno avrebbe mai detto l’anno scorso che gli Irish sarebbero stati nel discorso playoff (a parte qualche voce fuori coro) eppure i Golden Domers entrano la seconda settimana del CFP ranking al #3. In ogni caso, ci sono ancora partite importanti da giocare e la prossima presenta forse l’avversario più forte tra quelli che verranno. La partita si terrà nella notte tra sabato e domenica (alle 2 am) e l’unico modo per vederla in Italia è avere il College Game pass offerto da ESPN.

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