Notre Dame: Miami review e Navy preview
Notre Dame perde contro Miami per 41 a 8, infrangendo tutte le possibilità degli Irish di poter arrivare ai playoff. La scorsa settimana ha portato una forte ventata di cambiamento nella classifica; infatti, non solo Notre Dame (scesa alla posizione numero 8) non è riuscita a mantenere la propria scia vincente, ma anche Georgia (scesa alla posizione numero 7) è rimasta sconfitta. Anche se il risultato della settimana scorsa è stato piuttosto deludente, gli Irish hanno ancora la possibilità di concludere nel miglior modo possibile una stagione che non può che essere definita più che soddisfacente fino a questo punto. È pur vero che Notre Dame era entrata nel discorso playoff, ma a inizio stagione le aspettative erano molto più basse visto il record di 4-8 dello scorso anno.
Com’ è possibile spigare questo calo di performance degli Irish? Cosa è successo la scorsa settimana? Notre Dame veniva da vittorie decisamente importanti, come quella su USC e NC State, mentre Miami aveva avuto numerosi problemi in passato. Seppur gli Hurricanes sono tuttora imbattuti, alcune vittorie sono state “relativamente brutte”, se così si possono definire: Miami di certo non aveva dominato Florida State, Georgia Tech e Syracuse, impressionando pochi addetti ai lavori. Ma la scorsa settimana, è successo l’improbabile: Notre Dame, da favorita, esce distrutta dall’Hard Rock stadium di Miami.
Gli highlight della partita
C’è da capire se i meriti siano principalmente di Miami oppure se sia stato un calo di concentrazione ad influenzare gli Irish. Dal punto di vista psicologico, Miami era sicuramente più che pronta, forte dell’hype generato dalla loro nuova idea: la Turnover Chain. In breve, la nuova tradizione inaugurata quest’anno dagli Hurricanes prevede l’assignazione di questa “collana” ai giocatori che riescono a forzare i turnovers avversari. Nella scorsa partita, è stata usata anche troppo volte! (4 in totale, di cui due causate dal QB Brendon Wimbush che non ha sicuramente avuto la miglior performance dell’anno). Inoltre, il fattore Josh Adams, che è stato determinante per le scorse vittorie di Notre Dame, è stato brutalmente arrestato dalla difesa di Miami.
La vittoria di Miami contro Notre Dame ha ridato peso a una rivalità che non era così intensa dalla fine degli anni 80; una vittoria che verrà ricordata a lungo, soprattutto nel caso in cui i Canes si ritrovassero nei playoff a fine stagione.
A proposito di rivalità, questo sabato Notre Dame giocherà contro Navy. Il primo incontro tra le due università si tenne nel lontano 1927, ma la rivalità non è mai stata veramente competitiva (Notre Dame guida per 76 vittorie contro le 13 di Navy). Eppure, questa serie annuale è considerata “sacra” dai fans di ambo le parti per motivi prettamente storici: durante la Seconda Guerra Mondiale, Notre Dame, come molte altre università in quel periodo, era stata colpita da problemi di natura finanziaria. US navy costruì un centro di allenamento per militari nel campus degli Irish, pagandone per l’uso e facendo rimanere Notre Dame a galla. Da allora, gli Irish invitano ogni anno Navy per l’annuale incontro tra le due squadre, come simbolo di rispetto e ringaziamento per quanto fatto in passato. Non a caso, Il rinnovo annuale della serie è una mera formalità.
Anche se il sogno playoff non diventerà realtà, vincere ancora potrebbe candidare Notre Dame per i New Year’s Six Bowls (Rose Bowl, Sugar Bowl, Orange Bowl, Cotton Bowl, Peach Bowl, and Fiesta Bowl, i più imporanti nel mondo del college football)
Fate particolare attenzione alla divisa che avranno gli Irish: Notre dame indosserà delle uniformi speciali nella partita contro i Midshipmen per onorare il leggendario giocatore e allenatore Knute Rockne. Le uniformi presentano un logo in stile vintage e degli elmetti che rievocano quelli utilizzati nella gloriosa era di Rockne.
L’appuntamento per la partita è questo sabato, 18 novembre, 21 e 30 ora italiana; streaming disponibile tramite NBC Sports Gold International.
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