Boccata di ossigeno (Dallas Cowboys vs New Orleans Saints 27-17)

La partita inizia in sordina con i due attacchi che per quasi tutto il primo periodo sono pressochè improduttivi. I primi a mattere punti sul tabellone sono i Cowboys al termine di un buon drive che Dak Prescott conclude con un TD pass di 1 yard per Michael Gallupp. Nel possesso successivo però anche i Saints mettono a segno una meta grazie ad un buon pass di 24 yard di Tyson Hill per Lil’Jordan Humphrey. Si cambia campo e Dallas, mette a segno con Greg Zuerlein un FG da 55 yard portandosi sul 10-7.
Seguono altri due “Three & out”, uno a testa, poi un promettente drive offensivo dei Saints viene vanificato quando Hill si fa intercettare da Jayron Kearse un passaggio destinato a Kenny Stills. Nel successivo possesso Dallas, dopo aver risalito il campo per 70 yard deve accontentarsi di un altro FG di Zuerlein da 34 yard. 13-6 per i texani e fine del tempo.

Il terzo periodo, dopo un altro scambio di “Three & out”, vede finalmente un Big Play quando, complice la difesa Saints, Tony Pollard con una corsa di 54 yard si invola verso la end zone portando il vantaggio dei suoi a 10 punti: 20-10. L’attacco Saints non riesce a reagire, e allora ci pensa la difesa a dare la scossa quando Marshon Lattimore intercetta una passaggio che nelle intenzioni di Dak Prescott doveva raggiungere CeeDee Lamb e riconsegna l’ovale a Tysom Hill. Il QB dei Saints però si fa intercettare ancora, questa volta da Damontae Kazee, un passaggio inteso per un irriconoscibile Tre’Quan Smith.
Mentre l’attacco di Dallas si limita all’ordinaria amministrazione, l’offense di New Orleans si fa ancora intercettare due volte, la prima dal principe della specialità, Trevon Diggs, la seconda da Carlos Watkins che questa volta, con una corsa di 29 yard, porta l’ovale in end zone per il 27-10. Prima della fine New Orleans segna a sua volta un con uno spettacolare TD di Deonte Harris che riceve da 5 yard e poi corre in meta per altre 65 yard, fissando il punteggio sul 27-17.

Commento

Nell’incontro tra due formazioni reduci da un mese negativo, i Cowboys prendono una bella boccata di ossigeno, mentre i Saints devono registrare la quinta sconfitta consecutiva in uno scorcio di stagione in cui sono stati decimati dagli infortuni. Rispetto alla partita precedente New Orleans recupera Mark Ingram e, soprattutto, Tysom Hill, che “si accomoda” in una cabina di regia purtroppo esposta agli spifferi, viste le assenze importanti che hanno colpito l’OL. Il buon Hill, che ad un certo punto ha dovuto fare i conti con un infortunio ad un dito, ha fatto quello che ha potuto risultando il miglior ball-carrier dei suoi con ben 101 yard in 11 portate, mentre lo specialista Ingram si è fermato a 28 yard i 10 portate. 
Non è andata molto meglio sul fronte del gioco aereo dove, pur mettendo a segno due TD pass, ha subito ben quattro intercetti e tre sack. Le responsabilità di Hill però finiscono dove cominciano quelle di una linea che gli ha offerto ben poca protezione e soprattutto quelle dei due ricevitori più quotati, incappati in una serata da incubo: Tre’Quan Smith con due ricezioni su sette target ha guadagnato solo 15 yard mentre Marquez Callaway ne ha prese 13 con una sola ricezione su quattro. Lo stesso Deonte Harris, che ha chiuso con 96 yard su quattro ricezioni, vede la propria statistica abbellita dalle 72 yard dell’ultimo Touch Down da 70 yard. Fino ad allora aveva messo insieme 26 yard in tre ricezioni, con quattro drops. Si salvano dal naufragio il TE Nick Vannett con 48 yard in 3 catch su 4 e in parte la difesa, che è riuscita ad arginare il gioco d’attacco di Dallas.

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Se New Orleans piange, però Dallas non può permettersi di ridere troppo. La vittoria, ancorchè meritata, presenta comunque ancora luci e ombre. Il gioco di corsa, nonostante le 146 yard conquistate complessivamente, risulta fortemente “drogato” dalle 54 yard con cui Tony Pollard ha segnato il primo TD. Al netto di quel “Big Play” il bottino dei due RB dice: Zach Elliott 45 yard in13 portate, Tony Pollard 17 yard in 6 portate.
E’ andata molto meglio con il gioco aereo. Prescott ha completato il 65% dei passaggi e guadagnato 231 yard, una prestazione più che buona, anche se non eccezionale, ma quello che i numeri non dicono è stata la sicurezza con cui ha gestito le operazioni, senza cercare inutili rischi. Tra i ricevitori la parte del leone l’ha fatta CeeDee Lamb con 89 yard in sette ricezioni, su 13 target. Più efficiente, e non è una novità, il TE Dalton Schultz che ha catturato tutti e cinque i passaggi a lui indirizzati per 48 yard totali
Buona parte dei meriti per questa vittoria vanno però riconosciuti alla difesa e in particolare ai Defensive Backs, che hanno praticamente neutralizzato il gioco aereo dei Saints grazie ai quattro intercetti e ai numerosi interventi di pass defense che hanno visto protagonisti tutti gli uomini del reparto.

Prospettive

Per i Saints le speranze di conquistare un posto nella post season si assottigliano, soprattutto per il perdurare dell’emergenza infortuni. Senza Jameis Winston e Michael Thomas per tutta la stagione, non resta che sperare nel recupero di Alvin Kamara e soprattutto dei due OT Terron Armstead e Ryan Ramczyk per ridare vigore alla linea d’attacco. Il prossimo turno vedrà i Saints in casa dei Jets, avversario abbordabile, ma poi dovranno andare a cercare di battere i Bucs a Tampa.
Per Dallas, che nelle ultime quattro partite aveva vinto una sola volta, una vittoria che serve a tenere a bada le rivali di division. Per ora il vantaggio è di due partite, ma i Cowboys sono attesi da qui alla fine della regular season, dal doppio confronto con Washington inframezzato dalla trasferta in casa dei Giants. Tre incontri che potrebbero essere decisivi nella corsa al titolo divisionale.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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