[W08] New York Giants vs Philadelphia Eagles

nflNew York Giants – Philadelphia Eagles 17–40

Divertenti, talentuosi, atletici. I rookie di Philadelphia, Jeremy Maclin e LeSean McCoy, hanno queste caratteristiche. Nella domenica che vede la debacle dei Phillies nel vicinissimo Citenz Bank Park al cospetto degli Yankees nelle World Series, i due strappano qualche sorriso alla cittadinanza di Philadelphia, perchè i Giants vengono strapazzati, stravolti, surclassati da Donovan McNabb e dal resto dell’attacco in verde scuro.
Leonard Weaver inizia presto l’esplosiva affermazione delle aquile, correndo per 41 yarde, smantellando la linea difensiva di New York e non trovando, come un masso lanciato da una rupe, nessuna resistenza ulteriore. Sul drive successivo, Eli Manning, all’ennesima prova incolore, lancia il primo intercetto del pomeriggio, e propizia la seconda segnatura degli avversari, che devono macinare pochissimo campo prima del 13 a 0.
Prima del riposo, New York sembra tornare in partita con una ricezione di Kevin Boss, tight end dal futuro radioso, che inganna ben due uomini della secondaria di casa che lo stavano coprendo. Il condizionale è d’obbligo, perchè la debole resistenza degli ex campioni dura ancora pochissimo. McNabb infatti, sulla seconda giocata del drive successivo, trova DeSean Jackson per una ricezione da 54 yard ed il TD.
Non è finita qui: Manning spara il secondo intercetto nelle mani di Ellis Hobbs, poi in cabina di regia torna McNabb, che mette a zittire le critiche ricevute in settimana su una sua presunta mancanza di precisione con altri due passaggi sul profondo, di cui il secondo, quello della meta, per Maclin.
Da 16-7 a 30–7 dopo il two minute warning. Semplicemente impressionante.
Però c’è ancora da stabilire se questo dia credito all’attacco di Andy Reid o ne tolga alla difesa di Tom Coughlin. Noi scegliamo la prima, perchè il reparto offensivo degli Eagles è stato talmente veloce, talmente coordinato da dare ben poco spazio a giocate difensive importanti. Questo non toglie che comunque i Giants siano in crisi, anche e soprattutto nel reparto difensivo. La pressione non arriva più, e questo già da tre settimane, le secondarie sono in palese difficoltà contro ricevitori talentuosi, come Boldin nella partita contro Arizona o Jackson e Brent Celek di Phila.
I meriti della vittoria invece, più che andare a McNabb, vanno ai suoi target. Rapidi, fisici, abili a raggiungere il pallone anche quando è lontano dalle mani, superbi nel prendere posizione contro la difesa.
Allarma, oltre al generale calo di forma dei Giants, la loro incapacità di reagire. Il secondo tempo fila via liscio, tra un tentativo di field goal sbagliato ed una realizzato, senza la voglia di rischiare sui quarti down, anche quando la partita in realtà è ancora aperta.
La punizione arriva all’inizio del quarto quarto, quando McCoy corre per 66 yarde e la terza big play del pomeriggio degli Eagles, e raggiunge il 17 – 40 finale. Abbiamo quindi un altro passaggio di consegne per i Giants. Gli Eagles prendono il vantaggio nella division, e se eviteranno passaggi a vuoto come quello con i Raiders, i playoff saranno una questione chiusa con i Cowboys, che ci sembrano avere meno possibilità sulla carta.
New York invece farebbe meglio a rivolgere le attenzioni agli Yankees: i Giants sono infatti in un periodo nerissimo, probabilmente il primo dalla conquista romanzesca del SuperBowl due anni fa. Anche se i giocatori non sono molto cambiati, a parte Plaxico, la chimica di squadra si sta deteriorando, i DB non coprono più nessuno ed i difetti della squadra sono lì per essere sfruttati. Cardinals, Saints e Eagles hanno scoperto il nervo, ora per le future avversarie dei Giants c’è solo da sfruttare questa situazione.
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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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