Il riassunto di week 4 NCAA
In una quarta giornata di NCAA che prevedeva tanti scontri interessanti, non sono mancati i risultati a sorpresa che rendono questa stagione di College Football sempre più incerta ed indecifrabile.
Capita infatti che le squadre che finora hanno mostrato forza e consapevolezza nei propri mezzi, vedano crollare tutte le loro certezze; è il caso di Oklahoma State che in casa è costretta a cedere il passo ad una TCU quantomai cinica e spietata. La squadra di Gary Patterson infatti ha approfittato delle amnesie offensive di Mason Rudolph e fa un balzo enorme nel ranking entrando di prepotenza nella top ten.
Stessa sorte è toccata a Florida State che perde a Tallahassee contro NC State, anche se c’è da dire che la squadra di Jimbo Fisher ha più di un’attenuante; i Seminoles venivano infatti da due giornate di stop forzato a causa dell’uragano ed hanno schierato un True Freshman al posto del QB titolare Francois, infortunatosi durante l’opener contro Alabama.
A proposito di Alabama, la squadra di Saban ha demolito con un perentorio 59 a 0 Vanderbilt, consolidando la prima posizione del ranking e tenendo Clemson, vincente solo nell’ultimo quarto contro Boston College, a debita distanza.
Oklahoma e Penn State invece devono sudare per portare a casa la vittoria e mantenere terza e quarta posizione in classifica: i Sooners si liberano di Baylor solo negli ultimi 15 minuti mentre i Nittany Lions siglano il TD decisivo contro Iowa quando il cronometro della gara segna 0.
Tra le tante vittorie scaturite nell’ultimo quarto segnaliamo anche quella di USC, che vince nel derby contro CAL mentre Washington si libera abbastanza agevolmente di Colorado, nella sfida interna alla PAC 12.
Nell’altro big match di giornata, vittoria di prepotenza di Georgia che contro Mississippi State si conferma come una delle migliori difese di tutta la nazione e manda un chiaro segnale a Florida, che batte a fatica Kentucky, per la lotta alla SEC East.
Delle altre nobili (per ora decadute) Ohio State perde una posizione nel ranking nonostante la vittoria facile contro UNLV (ed un Barrett da 5 TD pass), Michigan continua a fare bottino pieno nonostante i tanti problemi in attacco mentre Auburn e Virginia Tech continuano la loro scalata battendo rispettivamente Missouri e Old Dominion. Si impone facile anche Louisville contro Kent State, Washington State contro Nevada e USF contro Temple; new entry invece per Notre Dame che sconfigge gli Spartans di Michigan State e West Virginia che segna ancora più di 50 punti stavolta contro Kansas.
Oklahoma State vs TCU 31-44
Con una partita tatticamente perfetta TCU riesce a battere i Cowboy a domicilio, mettendo a nudo le debolezze di Mason Rudolph e con una difesa capace di forzare 4 turnover, si candida ad essere l’antagonista principale di Oklahoma nella rincorsa alla BIG XII.
I ragazzi di Patterson hanno dimostrato grande carattere e determinazione e non si sono lasciati intimorire da quello che si presentava come uno degli attacchi più esplosivi di tutta la nazione. Kenny Hill, al suo secondo anno tra le fila delle Horned Frogs, ha dato prova di grande maturità ed ha guidato un attacco vario che ha saputo far male sia su corsa che su passaggio. Per TCU adesso arriva la parte più difficile e cioè la conferma di questo risultato; le prossime partite contro West Virginia e Kansas State sono insidiose e ci diranno se la squadra vista a Stillwater è in grado di reggere il confronto con le più forti o se è stato solo un fuoco di paglia.
I Cowboys invece devono recriminare per non aver tenuto mentalmente per tutti e 60 i minuti. La squadra di Mike Gundy si è fatta battere da un approccio approssimativo alla partita e la mancanza di concentrazione, unita a quella che viene definita “lack of execution”, ha fatto il resto. La sfida contro Texas Tech di domenica notte rappresenta un crocevia fondamentale ed un test probante per la difesa; se Oklahoma State riuscirà a battere i Red Raiders si potrà parlare di nuovo di una contender per la conference.
La partita ha molto da raccontare e inizia subito con gli ospiti che mettono a segno due FG con Song e con i Cowboys che rispondono subito con un big play di 86 yard di Rudolph per Washington alla fine del primo quarto.
TCU però sembra interpretare meglio la sfida ed infatti ne approfitta prima con una corsa da 28 yard di Anderson e poi, dopo aver forzato e recuperato un fumble di Rudolph, allungano il punteggio con il TD di Hill per Diarse.
Oklahoma State prova a recuperare terreno prima della fine del primo tempo ma riesce solo a mettere tra i pali un FG di Ammendola; al rientro dagli spogliatoi però va pure peggio ai ragazzi di Gundy perché Rudolph si fa intercettare consentendo poi ad Anderson di varcare la endzone per la seconda volta nel drive conseguente.
Il TD di Stoner precede quello di Olonilua ed il terzo quarto si chiude con TCU in vantaggio di 17 punti. Negli ultimi 15 minuti ci si aspetta la reazione dei padroni di casa ma, nonostante il TD di Rudolph in regime di goal line e la corsa di Hill per il -6 è ancora Anderson a siglare il terzo TD personale e spegnere cosi le speranze di rimonta dei Cowboys.
https://www.youtube.com/watch?v=zipF5mpyJd4
Iowa vs Penn State 19-21
Una partita bellissima, con un finale spettacolare e con due squadre degne protagoniste di una notte di grande football. Possiamo definire cosi la sfida tra Iowa e Penn State andata in onda al Kinnick Stadium e che ha visto l’affermazione degli ospiti a tempo ormai scaduto. I Nittany Lions, grazie ad una prestazione tutta cuore e determinazione sono riusciti a piegare la resistenza di una squadra che ha messo in campo un’intensità tale da far commuovere persino i bambini dell’ospedale pediatrico posto di fronte allo stadio, adibito per l’occasione dopo che gli Hawkeyes la settimana scorsa hanno reso omaggio con un saluto dopo la partita.
La squadra di Franklin, con un Saquon Barkley in versione superman, conserva quindi la quarta posizione nel ranking mettendo in mostra un gran carattere e dando prova di una grande solidità e nessuna voglia di arrendersi.
Gli Hawkeyes invece escono sconfitti solo sul risultato. L’aver tenuto testa ad un avversario cosi difficile, rischiando di fare l’upset e con una difesa a tratti dilagante vale molto più di una vittoria. I ragazzi di Ferentz hanno dimostrato di potersela giocare con tutti e di sopperire a qualche lacuna tecnica con una grande forza di squadra; il record di 3-1 lascia ben sperare per il proseguo della stagione e l’obiettivo della Big Ten West è ampiamente alla portata del team di Iowa City.
Non ci si aspetta una partita dal punteggio altissimo per via delle difese che scendono in campo e le attese non vengono tradite; ci vuole infatti tutto il primo quarto per vedere i primi 3 punti sul tabellone, messi a segno dal kicker in maglia bianca Davis. L’attacco di casa fatica a trovare le misure giuste ed è costretto ad una safety a metà del secondo quarto; solo alla fine del primo tempo, approfittando di un intercetto di McSorley ad opera di un Josey Jewell monumentale, Iowa passa in vantaggio inaspettatamente con un TD di Easley.
Alla ripresa dopo l’intervallo lungo Penn State mette in moto Barkley ed a stretto giro di posta gli ospiti segnano prima un FG con il solito Davis e poi allungano la forbice proprio con una corsa del #26. Con l’ultimo quarto ancora da giocare gli Hawkeyes provano il tutto per tutto e ribaltano ancora il risultato; i due passaggi di Stanley per Wadley valgono infatti il +4 dei padroni di casa ad 1.42 dalla fine. Con la palla in mano per l’ultimo drive, McSorley si carica la squadra in spalla e con la freddezza degna di un veterano pesca Johnson in endzone a tempo ormai scaduto, gelando lo stadio e portando a casa una vittoria che sembrava ormai insperata.
https://www.youtube.com/watch?v=TjdLbPLIUYE
Georgia vs Mississippi State 31-3
Che la partita contro LSU non avrebbe rappresentato un test reale della forza dell’attacco di Miss State ve ne avevamo già parlato la settimana scorsa. Ebbene i nostri dubbi (espressi sulla base della prestazione di LSU più che su quella di Miss State) hanno confermato che la offense guidata da Nick Fitzgerald ha ancora molto da lavorare. Troppo forte infatti la difesa di Georgia per i Bulldogs che sono riusciti a mettere solo 3 punti a referto e non hanno mai dato l’impressione di poter far male davvero alla squadra di Kirby Smart.
La sfida di domenica contro un’altra super difesa come quella di Auburn sarà la cartina al tornasole per l’attacco di Dan Mullen e ci dirà se l’ex team di Dak Prescott è davvero in grado di mettere i bastoni tra le ruote ad una corazzata come Alabama.
Per Georgia invece si tratta di una vittoria schiacciante e che spazza via tutti i dubbi della vigilia; i Bulldogs sono davvero una squadra tosta e che oltre ad una difesa tra le prime 3 della nazione, può mettere in campo un attacco vario e dalle mille risorse. La sfida a distanza con Florida per la supremazia della SEC East, prima dello scontro ufficiale il 28 novembre, è partita ufficialmente.
La partita ha ben poco da raccontare poiché i ragazzi di Smart sono i padroni assoluti del campo, in tutti e due i lati della palla. Al primo drive infatti i Bulldogs passano in vantaggio con una “flea flicker” del nuovo QB Fromm (ottima la sua prestazione) per Godwin. Tempo 5 minuti ed i padroni di casa allungano subito con una corsa di Chubb, che per l’occasione si è alternato nel backfield con altri 3 RB, con Georgia che ha dato prova della grande varietà di soluzioni che può adottare. Mississippi State non riesce mai a muovere la catena, andando a sbattere letteralmente contro un muro ed avvicinandosi alla redzone solo in occasione del FG di Christmann alla fine del primo tempo.
Il ritorno in campo dopo il riposo vede i Bulldogs di Georgia ancora protagonisti con Chubb che conclude in endzone una corsa di 28 yard e con il TD pass di Fromm per Nauta. Gli ospiti si segnalano solo per l’intercetto di Fitzgerald da parte di Sanders che porterà al FG di Blankenship e che fissa il punteggio finale.
https://www.youtube.com/watch?v=X6vthhxX8Uc
[ad id=”29269″]La prestazione da Superman contro Iowa non poteva non valere per Barkley la testa della classifica riservata all’Heisman Trophy. Nella vittoria contro gli Hawkeyes, il #26 ha infatti stabilito diversi record personali e della scuola tra cui quello di maggior numero di yard corse in una partita (211) a cui ha abbinato un TD.
Il secondo posto dunque passa nelle mani di Baker Mayfield che lancia 283 yard e 3 TD pass nella vittoria sofferta di Oklahoma contro Baylor. Al terzo posto invece troviamo una new entry e cioè Rashaad Penny, RB di San Diego State, che da solo ha demolito la difesa di Air Force con 128 yard e 3 TD; per il Senior californiano sono già 7 i TD messi a segno in questa stagione.
Sam Darnold resta agganciato al treno della top 5 grazie alle 223 yard, 2 TD pass ma anche un intercetto nella vittoria contro CAL; anche Lamar Jackson prova a non perdere terreno e segna 3 TD totali nella vittoria facile di Louisville contro Kent State.
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