[NFL] Week 2: Jackson Show (Arizona Cardinals vs Baltimore Ravens 17-23)

Quando ad aprile sono usciti i calendari, per I Baltimore Ravens era imperativo partire nel miglior modo possibile. Una prima sfida contro una squadra in ricostruzione come i Dolphins, a seguire un match contro un quarterback rookie, due partite impossibili da sbagliare. I Ravens domenica hanno pienamente centrato il primo obiettivo stagionale, un bel 2-0 da segnare sul tabellone, con una vittoria sui Cardinals in cui Lamar Jackson ha espresso gran parte del suo potenziale.

I PUNTI SALIENTI DELLA PARTITA

Lamar Jackson è stato il vero protagonista della gara. Il quarterback n.8 ha colpito Arizona sia con i lanci sia con le corse, risultando immarcabile per una difesa che ha provato a limitarlo senza successo. A fine partita, il report di Jackson cita 24 su 37 per 272 yard e 2 touchdown, ma non evidenzia il gran numero di giocate significative messe a segno dal giovane talento. Se sui passaggi i miglioramenti sono evidenti, il suo punto forte rimangono ancora le gambe (che hanno fruttato 120 yard), che permettono all’offensive coordinator Greg Roman di essere creativo ed imprevedibile ad ogni down.

Baltimore, forse per la prima volta nella sua storia, sembra aver trovato un pacchetto ricevitori di grande qualità. Hollywood Brown è il playmaker che mancava, capace di vincere gli 1vs1 contro i cornerback e piazzare grossi guadagni. Nessun touchdown per lui questa settimana, ma 86 yard portate a casa per un guadagno di 10.8 a presa. Altro grande protagonista è il tight end Mark Andrews, alla seconda partita stagionale sopra le 100 yard. I tight end sono sempre stati importanti a Baltimore, ma in questo nuovo schema offensivo sono ancora più fondamentali. Andrews ha messo a segno il primo touchdown di giornata e ha dimostrato di avere mani granitiche (8 prese su 9 lanci in sua direzione), mentre Hayden Hurst ha sfruttato bene la sua opportunità di andare in touchdown, convertendo in 6 punti l’unico lancio in sua direzione.

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Non tutto è oro quel che luccica in Maryland. Baltimore ha avuto qualche problema di troppo con la copertura dei ricevitori avversari. L’Air Offense è stata capace di mettere in crisi il sistema di marcature, che spesso ha lasciato ampie praterie per i wide receiver in maglia rossa, lasciando guadagnare a Murray ben 349 yard.

LA GIOCATA DELLA PARTITA

Il momento in cui la partita viene messa in congelatore è nell’ultimo quarto. Kyler Murray, ancora una volta, prova una rimonta furiosa, dimostrandosi molto maturo per un rookie. La air offense di Arizona sarà difficile da contenere per chiunque e macina molte yard, non riuscendo però a convertire in end zone e dovendo accontentarsi dei field goal. La palla passa ai Ravens, che potrebbero limitarsi a mangiare minuti sul cronometro con le corse, ma su un terzo&11 con 3 minuti sul cronometro, Jackson connette per 41 yard con Brown. É il punto esclamativo sul match, perché mette Baltimore in pieno territorio avversario col pallone in mano, ma soprattutto è un segno di una nuova filosofia in Maryland: basta affidarsi sempre alla difesa nei momenti cruciali, ora anche l’attacco sa come decidere una partita.

NEXT WEEK

I Ravens si ritrovano in solitaria al comando della AFC North, una situazione difficilmente raggiungibile. Baltimore doveva partire 2-0 ed è partita 2-0, sfruttando la facilità del calendario e arrivando al match di settimana prossima contro i Kansas City Chifes di Patrick Mahomes col vento in poppa. La sfida tra due dei quarterback più elettrizzante della NFL moderna sarà la partita del weekend. L’unica sconfitta di Jackson in regular season è arrivata, in overtime, proprio contro Mahomes e soci e il re-match è tutto da gustare.

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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