[NCAA] Week 15: riassunto della giornata

Con l’ultima giornata della BIG12 ed i Championship delle varie conference si è conclusa ufficialmente la regular season del college football. Naturalmente la chiusura della NCAA non poteva che portare qualche colpo di scena finale ed infatti la griglia del ranking subisce il colpo di coda di Ohio State che di prepotenza estromette TCU e va ad occupare l’ultimo posto utile per i play-off. La squadra di Urban Meyer, con un blow out difficilmente pronosticabile, ha vinto la BIG10 demolendo i Badgers e lasciandoli addirittura a 0 punti nel tabellino, andando così a giocarsi la semifinale con Alabama.
I Crimson Tide conservano la prima posizione grazie alla vittoria convincente della SEC ai danni di Missouri mentre l’altra semifinale sarà tra i Ducks e i Seminoles.
Marcus Mariota OregonLa squadra di Mariota si è liberata agevolmente di Arizona per il titolo della PAC12 mentre Florida State vince, ancora una volta soffrendo, contro Georgia Tech assicurandosi così la vittoria della ACC.

La prima delle escluse risulta così Baylor che domina contro Kansas State ed andrà a giocarsi il Cotton Bowl contro gli Spartans mentre TCU passa direttamente dal terzo al sesto posto del ranking dopo la vittoria contro la non irresistibile Iowa State e volerà ad Atlanta per affrontare Ole Miss nel Peach Bowl.
Per quanto riguarda i championship delle conference “minori”, Marshall vince la Conference Usa in rimonta contro Louisiana Tech, nel MAC trionfa Northern Illinois che abbatte Bowling Green infine il Mountain West vede l’affermazione di Boise State che vince contro Fresno State.

Con Mississippi State che giocherà l’Orange Bowl contro Georgia Tech e Arizona che se la vedrà con Boise State per il Fiesta Bowl, sono stati definiti anche i Bowl secondari e che vedranno alcune sfide interessanti come Auburn-Wisconsin per l’Outback, Arizona State e Duke per lo Hyundai Sun, Oklahoma e Clemson al Russell Athletic e LSU contro Notre Dame per una sfida tra deluse al Franklin American Music City Bowl.

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L’elenco di tutti i Bowl

Alabama vs Missouri 42-13

Al Georgia Dome di Atlanta è andato in onda il championship SEC che ha visto la netta affermazione dei Crimson Tide. La squadra di Nick Saban si è rivelata nettamente superiore ai Tigers che, oltre al gap tecnico, hanno pagato la prematura uscita dal campo della star Shane Ray, espulso per targeting. Da li in poi Mizzou non è più riuscita a fermare Sims, gran partita la sua, e complice anche un attacco non proprio esplosivo hanno permesso ad Alabama di dilagare sopratutto nell’ultimo quarto.
Per i Tigers comunque si chiude un’altra annata positiva ed è già il secondo titolo che la squadra di Pinkel si va a giocare negli ultimi tre anni dimostrando che il programma imbastito dall’università è valido e con qualche piccolo accorgimento si può lottare con le squadre della parte west ad armi pari.

La partita dei Tide inizia alla grande e già dal primo drive TJ Yeldon mette subito le cose in chiaro; corsa in situazione di goal line e vantaggio Alabama. I Tigers provano a rispondere ma il loro attacco sembra essere in confusione così come la difesa che non riesce a frenare Sims e per farlo ricorre a metodi poco ortodossi. Nel secondo quarto infatti i Crimson Tide, dopo aver sbagliato un fg con Griffith, segnano ancora grazie ad un big play di Sims che trova White per un td da 58 yard; però appena il qb in maglia bianca rilascia la palla viene travolto da Ray che viene giustamente espulso per targeting.
E’ il gioco chiave della partita per Mizzou che si trova priva del loro uomo migliore ed infatti, dopo aver accorciato con il fg di Bagget, subiscono il punto numero 21 sempre ad opera di Yeldon. Alla ripresa delle ostilità i Tigers con uno scatto di orgoglio si riportano sotto grazie al td di Sasser e al fg di Bagget ma sarà solo un fuoco di paglia perché Alabama, in totale controllo della partita, dilaga nell’ultimo quarto grazie alle segnature di Jones, su passaggio di Sims, e le due corse di Derrick Henry.

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Florida State vs Georgia Tech 37-35

Con un’altra prestazione sofferta i Seminoles si aggiudicano l’ACC Championship e continua da imbattuta la sua rincorsa al secondo titolo nazionale consecutivo. La squadra di Jimbo Fisher ha faticato non poco per avere ragione della rivale Coastal che ha giocato un gran partita, sopratutto sulle corse, ma alla fine ha dovuto cedere al maggior talento e sopratutto alla grande esperienza dei Seminoles in questo tipo di partite.
wk15_illo_fsuLo stesso Fisher nel dopo partita ha ammesso un calo del gioco rispetto all’anno scorso ma allo stesso tempo si è detto sorpreso perché ha visto una squadra più affiatata e che arriverà ai po forte della propria imbattibilita che vuole conservare a tutti i costi.

Il primo quarto della sfida si risolve subito con un botta e risposta tra le due squadre che finisce con il vantaggio delle Yellow Jackets; alla doppietta su corsa di Days risponde il TE O’Leary e subito la partita si fa scoppiettante. I Seminoles pareggiano in apertura di secondo quarto con Dalvin Cook ma è evidente l’incapacità del front seven di fermare il gioco di corsa di Georgia Tech. Nel drive successivo infatti è Laskey a riportare ancora in vantaggio i suoi dopo una corsa di 4 yard.
La partita è frenetica e spettacolare
e prima dell’intervallo lungo la squadra di Fisher non solo pareggia ma si porta addirittura in vantaggio grazie alle due segnature di Greene ben imbeccato da Winston. Nella ripresa le squadre sono stanche dal gran primo tempo giocato su ritmi altissimi ed infatti il gioco si rallenta con drive lunghissimi che vedono Georgia Tech prima pareggiare con il terzo td di Days, poi subire il fg di Aguayo in chiusura di terzo quarto. Nell’ultimo quarto i Seminoles sembrano essere in controllo della partita e segnano altri due fg con Aguayo prima di arrivare al gioco chiave della partita; con 9 punti da recuperare a 4 dalla fine Justin Thomas si fa intercettare da Brutus e non basterà poi il td di Waller a 1.47 dalla fine per permettere alle Yellow Jackets di vincere la partita.

Wisconsin vs Ohio State 0-59

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Quella andata in onda ad Indianapolis è stata una partita dal risultato impossibile da pronosticare. Il 59 a 0 finale la dice lunga sull’andamento della gara ed è una delle peggiori prestazioni dei Badgers in tutta la loro storia. La squadra di Madison non è mai stata in partita ed è stata sopraffatta in quella che è la loro arma migliore e cioè il running game. Pessima prestazione anche da parte di un Melvin Gordon praticamente assente che ha sommato solo 76 yard senza andare mai a segno imbrigliato da una difesa di Ohio State più cattiva che mai. La squadra di Urban Meyer infatti approda ai po con l’ultimo seed utile e le defezioni importanti, in primis quella di JT Barrett, non hanno minimamente intaccato lo stile di gioco che li ha portati ad essere una delle squadre più temute in ottica post season.

wk15_illo_wiLa partita ha ben poco da raccontare per via di un dominio assoluto dei Buckeyes e che raramente hanno permesso a Wisconsin di portarsi nella loro meta campo. Le 558 yard contro le misere 258 dei Badgers infatti ci danno la misura del blow out subito dai giocatori in maglia bianca ed è sopratutto nel primo tempo che Wisconsin è crollata sotto i colpi del backup Cardale Jones.
Gia dal primo drive Ohio State fa vedere quale sarà il leit motive della partita andando a segno con Smith dopo un passaggio di Jones di 39 yard. Passano pochi minuti e il front seven dei Badgers viene investito da un treno di nome Elliott che conclude in td una corsa da ben 81 yard. Il secondo quarto si apre esattamente come il primo con i Buckeyes che vanno a segno con un fg di Nuernberger e dilagando poi ad ogni drive in cui hanno la palla in mano chiudendo il primo tempo in vantaggio di 38 punti con le segnature di Smith, Elliott e un fumble riportato in endzone da Joey Bosa.
Alla ripresa dopo l’intervallo lungo la squadra in vantaggio abbassa il ritmo ma non disdegna comunque di concludere le azioni con una segnatura aiutata in questo da una difesa inesistente di Wisconsin. Ancora Smith nel terzo quarto e la doppia segnatura di Curtis Samuel nell’ultimo periodo arrotondano un punteggio che i Badgers ricorderanno molto a lungo.

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Arizona vs Oregon 13-51

Nella ripetizione della sida della sesta giornata si trovavano di fronte i Wildcats e i Ducks. Stavolta pero il risultato è un tantino diverso e Oregon si vendica andando a vincere in maniera convincente la PAC12. Una partita anche questa senza storia che ha visto la consacrazione definitiva, se mai fosse messo in discussione, di Marcus Mariota autore di ben 5 td totali.
Per la squadra in maglia verde si aprono così le porte della post season e la sfida del Rose Bowl contro i Seminoles ci diranno qual’è il valore reale di questa squadra e se il loro qb sarà ancora una volta l’artefice principale dei loro successi. Per quanto riguarda Arizona si tratta di una sconfitta pesante che alla luce delle pessime prestazioni dei suoi uomini migliori, Solomon e Wilson, ha evidenziato una incapacità di trovare alternative quando le loro star steccano la partita.

Pronti via e Oregon si ritrova sul 6 a 0 dopo appena 6 minuti; al fg di Schneider infatti si aggiunge il fumble di Johnson che porta alla seconda segnatura del kicker di Portland. E’ nel secondo quarto però che inizia il Mariota show con il #8 che segna per due volte su corsa a cui si aggiunge l’ennesimo fg di Schneider e che chiude il primo tempo di Oregon in vantaggio di 23 punti con Arizona non pervenuta. Ala ripresa del gioco la situazione non cambia ed è Devon Allen ad andare a segno dopo un passaggio di Mariota con i Wildcats che accorciano grazie a Cayley Jones. Sarà però una segnatura inutile in quanto il nativo di Honolulu continua con il suo show e dopo il secondo td pass per Carrington trova il suo terzo td personale su corsa chiudendo il terzo quarto sul 44 a 7.
L’ultimo periodo è pura accademia con i Ducks che si limitano a controllare andando ancora a segno con Kenny Bassett prima di concedere al backup Randall la sua prima segnatura in stagione a 7 secondi dalla fine.

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Siamo ai titoli di coda anche per quanto riguarda l’Heisman Trophy che ha scelto i suoi tre finalisti. A Mariota e Gordon, che sono i due papabili principali, si è aggiunto Amari Cooper che ha vinto la concorrenza di Boykin.
La sfida principale, come detto qualche settimana fa, resta comunque tra il qb dei Ducks che contro Arizona ha sfoderato una prestazione da 5 td totali, e Melvin Gordon che contro Ohio State è stato imbrigliato dalla difesa dei Buckeyes e si è dovuto limitare a sole 76 yard. Certo la stagione di Amari Cooper è stata stellare ed i numerosi record abbattuti lo testimoniano ma i primi due della lista hanno quel qualcosa in più che fa pendere l’ago della bilancia sulle loro teste. Il 13 dicembre ci sarà l’annuncio ufficiale del vincitore e a quel punto scopriremo chi sarà tra questi tre finalisti il più meritevole.

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Francesco Fele

Ho 29 anni e sono appassionato di sport Usa da 5 anni, seguo sopratutto il football (tifosissimo delle cheesehead) e l'NBA.

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