La Strada verso il Draft: ottava (e ultima) scheda multipla

Ottava e ultima scheda multipla del nostro progetto, con l’analisi di otto giocatori. Stiamo parlando di ragazzi da secondo, terzo, anche quarto giro, a cui abbiamo deciso di dedicare la giusta attenzione e presentarli nei loro punti di forza e nelle loro lacune. Potrete leggere e conoscere tanti altri giocatori, così da avere un’informazione il più possibile completa su chi farà parte della vostra squadra nella prossima stagione.

T.J. Yeldon – RB – Alabama

T.J. YeldonIl tosto running back da Alabama, potrebbe rivelarsi una delle perle nascoste di questo draft. Alto, muscoloso, con un fisico molto ben delineato, a cui abbina una grande velocità e un’agilità laterale che lo rendono un notevole atleta. Il controllo del corpo è ottimo ed esegue i cuts ad una velocità impressionante, senza perdere alcun ritmo nella corsa. È molto rapido ad individuare un varco in linea ed inserirsi per poi esplodere in campo aperto, dove è molto difficile da raggiungere. Ci sono alcuni dubbi riguardanti la sua reale efficacia, soprattutto se collocato in un sistema in cui deve crearsi da solo la corsa. Se non vede uno spazio, aspetta troppo nel backfield, perdendo tempo prezioso e yard. I fumble sono un grosso problema e deve migliorare come blocker. Dovesse sistemare il controllo di palla e fosse capace di diventare decisivo, potrebbe rivelarsi un vero steal nel terzo round.

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Jeremy Langford – RB – Michigan State

jeremy langfordIn una classe di running back molto folta, si è sentito poco parlare di questo prospetto da Michigan State, ma Langford è, probabilmente, uno dei giocatori più completi nel suo ruolo. È tecnicamente molto bravo nel correre: rimane basso, protegge l’ovale, usa bene le braccia e spinge molto con i piedi per ottenere il massimo guadagno da ogni corsa. Ha buona visione di gioco e ha mostrato un ottimo killer instinct. Gioca sempre ad alti livelli e più la partita sale di intensità più il suo gioco si alza. Il suo più grande pregio è la conoscenza del gioco, è valido sia in pass protection che sul passing game, ed è un gran lavoratore. Non è un mostro di atletismo, i movimenti laterali sono un po’ lenti e dovrebbe guadagnare pazienza nel suo gioco, per poter essere sempre brillante. Il ruolo che ha ricoperto agli Spartans lo rende perfetto per una squadra in cerca di un giovane running back a cui affidare molti snap. Oscillerà probabilmente tra il secondo e il terzo giro.

Breshad Perriman – WR – UCF

breshad perrimanUn mese e mezzo fa, di questo ragazzone da Central Florida si sentiva parlare pochissimo, ma col passare delle settimane il suo nome è diventato una presenza sempre più costante nei mock draft del primo round. Ricevitore molto fisico, che ama usare il corpo e la forza per catturare la palla. Ha lunghe braccia e una notevole apertura alare, il body control è notevole e in aria è stato autore di prese acrobatiche. È molto difficile da rallentare, spesso si è reso protagonista di azioni in cui subiva il colpo del cornerback e poi riusciva comunque a vincere il duello. È molto bravo nel seguire la palla e nello scegliere il tempo giusto per compiere la presa in situazioni contestate, inoltre è anche molto pericoloso nella run after catch. In NFL dovrà lavorare di più sul lato tecnico del suo gioco, migliorando il rout tree e la visione di gioco, poiché non potrà contare solo sulle sue qualità atletiche. Deve anche diventare più costante durante tutto l’arco della gara. Difficilmente uscirà dal primo round.

https://www.youtube.com/watch?v=a_OhPwh6dUg

Cedric Ogbuehi – OT – Texas A&M

cedric ogbuehiDopo Luke Joeckel e Jake Matthews, Ogbuehi sarà il terzo lineman in tre anni ad uscire da Texas A&M. Sicuramente meno chiacchierato dei suoi predecessori, anche per alcuni problemi fisici che ne hanno limitato l’impiego in campo, non ultimo la rottura del crociato che lo terrà fuori fino ad agosto, è un lineman molto dotato fisicamente, con spalle larghe, equilibrio e ottimo primo passo. Si muove bene lateralmente e le mani sono molto forti per ancorare e controllare l’avversario. Grazie alla sua agilità, è capace di recuperare facilmente dopo un errore allo snap e, in run blocking, arriva facilmente al secondo livello. Ha molta esperienza su tutta la linea offensiva, avendo ricoperto con successo sia lo spot di guardia sia entrambi quelli di tackle. Deve imparare a stare più basso e meno esposto, migliorare la tecnica di posizionamento delle mani e diventare più paziente in pass protection. I tanti infortuni avuti ne abbassano molto il valore in sede di draft, ma dovrebbe riuscire a strappare almeno un terzo giro.

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A.J. Cann – OG – South Carolina

aj cannLa miglior guardia di questo draft è un toro dotato di brutale forza, che ha fatto della costanza di rendimento la sua bandiera. Leader indiscusso della linea offensiva dei Gamecocks, Cann è un blocker bestiale, capace di schiacciare fisicamente il suo avversario, grazie ad una muscolatura distribuita ottimamente su tutto il corpo. È molto bravo negli assegnamenti e rimane mentalmente vigile per tutta la gara. Molto aperto agli insegnamenti dei coach e dotato di una mentalità vincente non comune tra i suoi pari-età. Spesso non si accontenta di spostare il suo uomo, ma lo schianta a terra per intimidirlo e avere un vantaggio nell’azione successiva. Atleticamente è molto limitato, non è rapido nel partire dalla linea di scrimmage, non ha né grande agilità laterale né velocità per giocare in una zone block. In generale Cann non è un fenomeno, ma è la guardia sinistra che ogni squadra vorrebbe avere. Al secondo round è una presa solida e che potrà essere schierato dal week 1.

Michael Bennett – DT – Ohio State

Michael BennettBennett è un pass rusher interno molto abile e produttivo. Muove bene i piedi, ha mostrato un eccellente equilibrio e la coordinazione necessaria per giocare sui blocchi e tagliare la linea internamente. Scatta velocissimo dalla linea e usa bene le mani per agganciare e mandare fuori equilibrio il lineman avversario. È un pericolo nel backfield, perché è molto rapido e ha una buonissima visione di gioco, che gli permette di seguire, e spesso atterrare, il running back o il quarterback. Manca un po’ di forza bruta, che però compensa con un gran repertorio tecnico, e a lungo andare perde un po’ di efficienza. Ciò che non lo rende un prospetto ancora pronto è l’incapacità di attirare doppi blocchi, perché se fermato subito, non si impegna troppo nel cambiare la situazione. Il talento è sicuramente presente, ma dovrà lavorare molto sull’efficacia in campo per tutta la durata della partita. Una squadra già coperta in linea difensiva che volesse un ricambio fresco e rapido, potrebbe decidere di investire su Bennett un secondo o terzo giro.

P.J. Williams – CB – Florida State

pj williamsA meno di un mese dal draft, Williams è stato talmente intelligente da guidare in stato di ebrezza e farsi arrestare dalla polizia. Quale peggior biglietto da visita con il quale presentarsi a Chicago? Probabilmente non uscirà dalle prime 100 posizioni, ma di certo il suo valore ne risentirà. Il ragazzo ha una combinazione di velocità, agilità e fisicità che ne fanno un perfetto outside corner, ideale per la marcatura a uomo. Non ha paura di usare il suo corpo per disturbare il ricevitore e i suoi tackle sono molto duri. Gioca con molta aggressività ed è altamente competitivo, ma deve stare attento a non concedere big plays per la troppa foga con cui gioca. Deve anche pulire la sua tecnica nel tackling, poiché in alcune occasioni si è fatto sfuggire il suo uomo, permettendogli grossi guadagni. È un prospetto grezzo, che avrà bisogno di qualche anno di gioco per poter mostrare veramente il suo valore, ma se non fosse per i problemi con la legge, varrebbe sicuramente un secondo round.

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Anthony Harris – SS – Virginia

anthony harrisUno dei giocatori più impronosticabili del draft, Harris è un atleta versatile, che sa ricoprire entrambi gli spot di safety e che, in una lega sempre più alla ricerca di difensori sui passaggi, potrebbe anche trovare un’ottima chance di dimostrare il suo valore. Buon fisico, prima passo bruciante e buona velocità in campo aperto, riesce a recuperare facilmente terreno dopo un passo falso. Ottime ball skills che lo rendono un elemento capace di giocate importanti in difesa. Istintivo e tosto in run support, attacca forte e deciso il portatore di palla ed è un esempio per i compagni. La struttura fisica, proiettata a livello NFL, sembra più adatta alla posizione di cornerback che di safety. Non è un hitter puro, non riesce ad intimidire gli avversari tanto da non farli passare dalle sue parti. In campo aperto ha qualche limite nel riconoscere le azioni, perdendo secondi preziosi che potrebbero costare caro. Potrebbe uscire già dal secondo giro, ma non sorprenderebbe vederlo anche verso il quarto.

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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