[NFL] Week 16: Ad Arizona la NFC West (Green Bay Packers vs Arizona Cardinals 8-38)

Nove sack, quattro palle recuperate, due touchdown segnati, 178 yard e otto punti concessi in 60 minuti di football. Tutto questo contro un attacco temibile come quello dei Green Bay Packers e una settimana dopo aver perso una pedina molto importante come il defensive back Tyrann Mathieu.
Se c’era ancora incertezza sul fatto che la difesa degli Arizona Cardinals sia nell’elite della NFL, la sfida di domenica in quel di Glendale ha fugato ogni dubbio.

Alla fine gli uomini di Arians hanno portato a casa una sonante vittoria per 38-8, conquistato il titolo della NFC West, acquisito il diritto alla bye al primo turno di playoff e, grazie allo stop subito da Carolina contro Atlanta, possono ancora nutrire una piccola speranza di strappare a Newton e compagni il seed numero 1 della National Football Conference.
Green Bay invece, anch’essa già sicura dell’accesso alla post season, è stata raggiunta in vetta alla NFC North da Minnesota e domenica si giocherà nella scontro diretto casalingo contro i Vichingi, la “corona” della division.

Nella sfida dell’University of Phoenix Stadium, i Cardinals hanno disputato una grandissima gara ed è difficile trovare qualche uomo in maglia rossa sotto la sufficienza. Palmer, il regista di un attacco che ha già battuto il record di franchigia per punti segnati, non ha chiuso con statistiche impressionanti, 18 su 27 per 265 yard, due touchdown e un intercetto, ma è stato il solito maestro nell’anticipare i movimenti dei suoi receiver, trovati spesso in corridoi di lancio piuttosto stretti.
Con un Fitzgerald quasi innocuo, solo 4 ricezioni per 29 yard e un touchdown ma in compenso una gran serie di blocchi per i runner, ci ha pensato Floyd (6 palle catturate per 111 yard) a mettere in crisi il secondario avversario e, al suo bottino, sono da aggiungere 88 yard arrivate grazie al runner David Johnson che ne ha conquistate metà su un lancio corto trasformato in un guadagno da 44 yard.
Lo stesso runner è stato molto meno devastante rispetto alla gara contro Philadelphia (nove portate, 39 yard e una meta), ma ha giocato poco più di metà partita, col coaching staff di Arizona che ha deciso di preservarlo, visto che ancor prima della metà del terzo quarto il punteggio diceva già Arizona 31 Green Bay 0.

Pubblicità

Arizona Cardinals

A livello di rushing game hanno così avuto un po’ più di spazio il rientrante Ellington, che ha portato a casa 40 yard in sette portate, e Kerwynn Williams, leading rusher dei Red Birds con 44 yard. La difesa nel suo complesso ha disputato una super partita, ma un nome svetta su tutti: Calais Campbell è stato assolutamente devastante ed ha concluso con 2 sack e mezzo, 3 hit su Rodgers e sei placcaggi. Tanto per darvi un’idea, dopo 19 minuti di partita Campbell aveva già atterrato Rodgers due volte e costretto la offensive line dei Packers a tre holding. Altro atleta che merita una menzione particolare è Dwight Freeney: disoccupato fino quasi a metà stagione, il quasi trentaseienne ex Colts ha saccato Rodgers altre tre volte, causando tra l’altro il fumble che ha consentito al cornerback Powers di segnare la meta del 38-8.

Pomeriggio sulle montagne russe invece per l’altro cornerback Justin Bethel: abbonato al Pro Bowl come special teamer, il prodotto del piccolo college di Presbyterian è stato pesantemente utilizzato anche in difesa, vista l’assenza di Mathieu, con risultati appunto contrastanti: da un lato sono infatti arrivati un importantissimo intercetto in end zone ed un placcaggio altrettanto decisivo vicino alla goal line, dall’altro Bethel ha concesso sette ricezioni, di cui cinque per un primo down, una conversone da due e commesso due penalità.

I numerosissimi tifosi di Green Bay (in alcune fasi sembrava di essere al Lambeau Field) hanno invece stentato a riconoscere il team il cui attacco è da anni l’incubo dei team NFL. Tutto parte da una linea offensiva che definire in difficoltà è un sottile eufemismo: già privo di Bakhtiari, il reparto ha dovuto fare a meno per un po’ del centro Linsley poi, rientrato lui, è andato k.o. il tackle Bulaga, sostituito da Walker. In poche azioni però Walker ha concesso un sack e quattro hurries, così è stato a sua volta avvicendato da Tretter, che aveva giocato poco prima da centro. Insomma come avete capito, la O-line di Green Bay è in questo momento l’anello debole dell’attacco, e contro la feroce pass rush di Arizona l’effetto è stato devastante.
Poi in realtà sarebbe errato gettare la croce solo su Sitton e compagni: i ricevitori non hanno aiutato di certo Rodgers, perdendo alcuni palloni ricevibili, tanto chè Jones ha ricevuto meno della metà dei palloni lanciati nella sua direzione (5 su 11 per 46 yard) e Davante Adams non ha fatto molto meglio (tre su sei per 42 yard, 38 delle quali però venute su un unico lancio).

In tutto questo è ancora una volta clamorosamente mancato Randall Cobb, il cui score a fine gara recita: tre ricezioni per 15 yard. Lacy dal canto suo non ha certo sfigurato (12 corse, 60 yard) ma in un match che si è fatto rapidamente in salita per le Cheeseheads, il suo apporto è stato necessariamente limitato. La prestazione di Rodgers è invece quasi ingiudicabile: sotto pressione in 18 dropback su 38, saccato ben 8 volte (non gli era mai successo in carriera) e autore di due fumble, il prodotto da California ha subito un colpevole intercetto in end zone, ma in una giornata così ogni giudizio sarebbe onestamente impietoso.

In difesa invece qualche buona prestazione c’è stata, soprattutto in linea, con un Daniels che ha confermato la grande stagione avuta fin qui mettendo addirittura a segno un intercetto, ed un Pennel che ha proseguito nel suo ottimo momento di forma, collezionando un sack, un hit su Palmer e tre placcaggi per perdita di terreno o guadagno minimo. Nel secondario il migliore è stato sicuramente la safety Burnett, autore di dieci placcaggi, di cui uno per perdita di terreno, un passaggio difeso ed un grande stop su Johnson sulla linea della 1 yarda che ha costretto Arizona al field goal.

Eddie Lacy Packers

E in realtà l’avvio del match non lasciava presagire il dominio che Arizona avrebbe poi esercitato nel prosieguo della gara: i Cardinals, statisticamente il team che ha collezionato meno “tre e fuori” dell’intera NFL, partivano infatti con l’attacco che restava in campo poco più di un minuto poi doveva cedere l’ovale a Green Bay. I Packers chiudevano due primi down grazie ai lanci di Rodgers a Jones, poi però una penalità contro Sitton faceva arenare il loro drive sulle 39 avversarie.
Arizona recuperava il possesso sulle proprie 5 e in seguito ad una grande azione di Johnson il quale, ricevuta palla su un lancio corto di Palmer, rompeva tre placcaggi e veniva fermato dopo 44 yard, arrivava fin sulle 35 avversarie. Qui però due sack su Palmer costringevano nuovamente al punt il team di casa.

Green Bay doveva a sua volta a partire dalle proprie 5, ma grazie alle corse di Lacy e Starks, i ragazzi di Mike McCarthy, riuscivano almeno ad arrivare fin sulle 25, da dove però erano costretti a far entrare il punter Masthay per il calcio di allontanamento. Arizona iniziava così il suo terzo drive da metà campo e stavolta non sciupava l’occasione: due bei lanci a John Brown e a David Johnson portavano i Cards sulle 10 di Green Bay. Poi era la volta di Gresham a portare l’ovale sulle 3 da dove Palmer pescava Fitzgerald per il 7-0.
Sul rovesciamento di fronte i problemi di Green Bay iniziavano a farsi palesi: due penalità di holding contro Linsley e Barclay, entrambi in grossa difficoltà contro lo scatenato Campbell, portavano le Cheeseheads al nuovo punt.

Pubblicità

Arizona invece sembrava aver trovato il bandolo della matassa: un lancio a Floyd per 11, poi un altro per 17 yard, quindi un nuovo completo al runner Johnson per 29 yard e la palla era sulle 6 dei Packers. Ancora David Johnson ci provava due volte di corsa, ma arrivavano solo 5 yard, così sul terzo e 1 Palmer cercava ancora il runner tuttofare ma l’ottima guardia della safety Burnett forzava l’incompleto. Catanzaro però non sbagliava e si era sul 10-0.
I Packers rientravano in campo e grazie a due completi a Jones e Cobb per 17 e 8 yard arrivavano quasi a metà campo, ma sulle loro 45 l’incompleto a Richard Rodgers li costringeva al punt. A questo punto però i coach ospiti tiravano fuori il trick play: corsa del punter Masthay per 7 yard e primo down. L’euforia per il down chiuso durava però pochissimo: Rodgers veniva infatti saccato due volte in rapida successione e si arrivava all’ennesimo punt.

Arizona Cardinals

Al two minutes warning la gara sembrava improvvisamente poter cambiare volto: Palmer cercava con uno screen ancora Johnson , ma il defensive tackle Daniels capiva tutto e metteva a segno il primo intercetto della sua carriera, che tra l’altro fermava a 187 la striscia di lanci di Palmer senza essere “pizzicato”. Green Bay aveva così una ghiotta occasione per rientrare in partita, visto che partiva dalle 15 avversarie, ma su un terzo e 5 il lancio in meta di Rodgers veniva intercettato da Bethel. Arizona aveva così nuovamente palla sulle proprie venti con appena 57 secondi da giocare prima dell’intervallo.
Ma il Palmer edizione 2015 è formato deluxe, e con due lanci a Floyd arrivavano 56 yard. Ancora un passaggio a Fitzgerald faceva planare Arizona sulle 7, da dove, su un terzo e goal, Palmer pescava con un tracciante millimetrico John Brown per il 17-0.

In avvio di terzo quarto la situazione per Green Bay precipitava: i Packers avevano il possesso di apertura del secondo tempo, ma alla prima azione Starks subiva il placcaggio durissimo di Swearinger e perdeva l’ovale, recuperato da Powers. Ai Cardinals erano sufficienti due azioni, un lancio di Palmer a Floyd per 14 yard e poi una corsa di Johnson ancora per 14 yard, per allungare ulteriormente.
Green Bay iniziava il suo nuovo drive dovendo affrontare un terzo e 17 sulle proprie 2, ma Rodgers dimostrava di non volersi arrendere così in fretta e trovava Adams per un guadagno di 38 yard, quindi lo stesso regista chiudeva il down grazie a due corse. Ancora una volta però l’avvicinarsi della metà campo era fatale a Green Bay: su un terzo e 7 Rodgers veniva nuovamente steso, stavolta dal linebacker Kareem Martin, e perdeva l’ovale rapidamente recuperato dall’end Redding che nonostante un’accelerazione non certo bruciante, portava la palla fino all’area di meta ospite per il 31-0.

Improvvisamente però Green Bay aveva un sussulto di orgoglio: due grandi corse di Lacy fruttavano 34 yard, poi un bel lancio di Rodgers a Jones per 9 yard trasformava un quarto e sei, infine ancora Lacy riceveva un lancio corto del regista numero 12 e lo tramutava in una meta grazie ad una grande corsa da 28 yard. Il touchdown veniva facilmente trasformato da Jones e si andava sul 30-8.
Non solo, ma sul rovesciamento di fronte, Arizona era costretta ad un tre e fuori, con Green Bay che aveva nuovamente palla con oltre 4 minuti da giocare nel terzo quarto. Tutte le speranze di recupero venivano però vanificate da una linea offensiva non in grado di proteggere Rodgers che veniva prima placcato da Rucker per -8, poi ancora da Freeney. Sul secondo sack Rodgers perdeva il pallone preso da Powers che lo portava nuovamente in meta.

La gara virtualmente si chiudeva qui, anche se ancora nel terzo quarto, grazie pure ad una penalità chilometrica contro Bethel, i Packers arrivavano fin sulle 2 di Arizona, ma lo stesso Bethel si faceva perdonare l’errore precedente fermando Adams per un no gain sul quarto tentativo. L’ultimo quarto era poi pura accademia, con coach McCarthy che risparmiava altre punizioni a Rodgers inserendo Tolzien e Arians che faceva lo stesso con David Johnson affidando i giochi di corsa alla copia Ellington-Williams.
Il punteggio comunque non cambiava più e sanciva il trionfo dei Cardinals che, in caso di successo domenica in casa contro Seattle, potrebbero scippare Carolina del miglior record della NFL nel, per altro improbabile, caso in cui i ragazzi di Rivera andassero k.o. fra le mura amiche contro Tampa Bay.

Merchandising Merchandising

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.