[NFL] Week 3: Una penalità di troppo (Denver Broncos vs Buffalo Bills 16-26)

Dopo le prime uscite casalinghe piuttosto convincenti Denver era attesa dai Bills per la prima trasferta stagionale: un impegno non impossibile vista la chiara intenzione espressa durante l’offseason dal team dello stato di New York, volta unicamente a smantellare il team e raccogliere scelte per il futuro, e l’impressione “suscitata” nei primi due match stagionali da parte dei padroni di casa.

Dopo il vantaggio dei Bills, arrivato in modo piuttosto fortunoso dopo che Tolbert si era mangiato il TD sulla chiamata precedente, e una serie di drive poco produttivi, Denver ha iniziato a fare quello che le aveva permesso di arrivare a Buffalo relativamente tranquilla, un’alternanza di lanci e corse ben gestite con la sorpresa di un Jamaal Charles sempre più vicino a quello “edizione Kansas City”.

Nonostante il TD dell’ex Chiefs e qualche buona giocata Denver non è riuscita però ad essere troppo incisiva offensivamente soprattutto per merito dell’aggressività della difesa dei Bills che ha permesso ai padroni di casa di restare in partita nonostante l’impossibilità di correre da parte di McCoy (14×21) e la difficoltà nel conversione dei terzi down (6/16 alla fine della partita).

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Il secondo tempo ha riproposto i temi del primo, partita controllata dalle difese e qualche buona giocata offensiva da parte dei due team ma senza la possibilità, da una parte, e la convinzione, dall’altra, di andare a prendersi la vittoria. Il sacrificio di Shady, il cui numero è stato chiamato indipendentemente dall’efficacia delle corse, ha portato i suoi frutti dando a Taylor linee di passaggio insperate contro una delle migliori secondarie della lega, come dimostrano il 20/25 per 213 yard e 2 td pass, il secondo dei quali, per Clay, ha dato la spinta decisiva ai ragazzi di coach Sean McDermott.

Denver si è così vista scivolare via, lentamente, la partita dalle mani perdendo quell’equilibrio offensivo faticosamente rincorso per tutta la sfida. Il risultato sono stati quattro TO consecutivi da parte dei Broncos negli ultimi quattro drive offensivi che hanno consegnato la partita ai Bills.

Due di queste quattro palle perse sono arrivate su due lanci incomprensibili di Siemian che dopo aver convinto tutti nelle prime due uscite e tornato ad assomigliare sinistramente al signal caller insicuro di 12 mesi fa. Discutibile anche la scelta del fake punt sulle proprie 31 ma come ha sintetizzato perfettamente Vance Joseph:

[quote]“We didn’t play the critical parts of the game well today… It didn’t work but, in my opinion, it was the perfect time”[/quote]

Un altro errore che ha pesato nell’economia della gara è stata la flag lanciata a Von Miller dopo aver evitato platealmente di aiutare Taylor a rialzarsi

[quote]“I kill the game today with that penalty”[/quote]

von-miller-bill broncos

Tanti, troppi errori, tecnici e mentali, per pensare di portarsi a casa W nella NFL, anche se i tuoi rivali si chiamano Bills e hanno esplicitamente ammesso di giocare (e perdere) per il futuro.

Difficile capire cosa sia successo ai Broncos a soli sette giorni dalla grande partita giocata con Dallas come è complesso ricostruire le ragioni che abbiano portato ad un cambio “di strategia” nella gestione delle chiamate offensive, in modo particolare nella seconda parte della partita. Dopo aver mascherato perfettamente i limiti del proprio signal caller, comunque cresciuto rispetto alla stagione passata, McCoy ha rotto quell’equilibrio tra corse e passaggi indispensabile per far funzionare un attacco su cui, andrebbe ricordato, c’erano comunque parecchi punti di domanda prima della stagione ma subito dimenticati dopo le prime prove positive.

Devono far riflettere i 40 passaggi tentati, troppi, in relazione al numero di corse (10 in più rispetto alla media dei tentativi nelle due partite al Mile High) come deve far riflettere il record “in trasferta” dell’ex Northwestern “salito” a 3-6 dopo la gita al New Era Field e che si scontra pesantemente con le ambizioni della franchigia del Colorado. Ultimo campanello d’allarme il 27-7 nei 4/4 delle tre partite giocate, con gli unici sette punti arrivati dalla difesa con un pick6 di Talib a gara finita vs Dallas. Le difficoltà a chiudere bene erano quasi costate l’opener ma il vantaggio accumulato e un FG bloccato avevano salvato la situazione, a Buffalo serviva qualcosa di diverso che non è arrivato ed è valso la prima sconfitta stagionale.

Bills inaspettatamente dalla parte giusta del referto in una partita che “dovevano perdere” ma che hanno quasi sempre condotto e che ha evidenziato alla perfezione tutti i pregi ed i limiti della franchigia dello stato di New York. Taylor, a mio parere, rimane uno dei qb più sottovalutati della lega, McCoy è ancora un giocatore su cui le D avversarie debbano prestare attenzione e per l’attacco si può chiudere anche qui.

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Discorso diverso per una difesa che ha concesso 12,9,16 punti nelle prime tre partite e da cui dipenderanno eventuali risvolti imprevisti nel corso della stagione. Sarà interessante vedere se McDermott riuscirà a ricreare (difensivamente) a Buffalo quanto fatto a Charlotte, per ora giusto godersi il record di 2-1 e la vetta della AFC East in compagnia dei soliti Patriots.

Gli highlight della partita

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Andrea Ghezzi

Padre di Mattia e Lorenzo, Marito di Silvia, Fratello di Zoe (Franci ti voglio bene). Scrivo (poco) e parlo (tantissimo) di Football, anche italiano. Direttore di The Cutting Edge credo solo a tre cose: #mattanza #badaun e #bomboloni.

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