[NFL] Week 10: Back to W (Seattle Seahawks vs Los Angeles Rams 31-36)

Dopo la battuta d’arresto di domenica scorsa contro i New Orleans Saints, i Los Angeles Rams erano attesi da una prova non semplice: riprendere a vincere contro i rivali divisionali dei Seattle Seahawks che, poco più di un mese fa, erano andati vicinissimi al colpaccio perdendo di soli due punti la prima delle due sfide divisionali.

I Rams recuperavano Cooper Kupp ma, come vedremo, si tratterà di un fuoco di paglia.
I Seahawks sono lontanissimi parenti di quella squadra che ad inizio stagione sembrava destinata ad un 2018 mediocre, con i tanti punti interrogativi che circondavano la squadra ed il suo processo di ricostruzione. Quelli visti ieri a Los Angeles, invece, sono apparsi una squadra che si sta giocando le possibilità per una wild card, dando per scontato che la division difficilmente sfuggirà ai Rams, ma soprattutto sono apparsi una squadra migliorata molto in difesa ed anche in attacco, dove Russel Wilson sembra essersi risvegliato dal torpore di inizio campionato e soprattutto Davis ha dimostrato di poter essere un runner affidabile e concreto che ha messo spesso in seria difficoltà la difesa californiana, terminando la partita con 12 corse per 108 yard, che gli sono valsi l’ottima media di 9 yard a corsa.

Los Angeles ha patito più del previsto il gioco di corsa di Seattle, nonostante la difesa se la sia cavata egregiamente nel secondo tempo, limitando i danni e procurando diversi stop fondamentali, intervallati, però, dai grossi guadagni di un Wilson nuovamente in palla e sempre attento a prendere le opportunità che la difesa dei Rams gli ha lasciato, finendo la partita con ben 92 yard guadagnate personalmente su corsa. Dopo due partite consecutive in cui Marcus Peters era stato il bersaglio preferito dei quarterback avversari con discreto successo, ci si aspettava a un certo tipo di reazione dal cornerback con il numero 22, e se si eccettua una vera e propria magia di Lockett, Peters si è disimpegnato bene, senza correre grossi pericoli e, soprattutto, senza perdersi i ricevitori per strada come gli era accaduto fin troppo spesso nelle settimane scorse.

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Nick Vannett Seahawks Rams

Inizialmente erano i Seahawks a prendere in mano le redini dell’incontro, segnando due touchdown nei propri due drive iniziali e riuscendo a costringere i Rams al field goal dopo il primo pareggio della squadra di casa. Questo break dava a Seattle i 4 punti di vantaggio che gli consentiva di impostare un gioco più conservativo, mentre i Rams si ritrovavano continuamente ad inseguire, cosa che ultimamente sta succedendo più spesso.

I Rams prendevano comunque le misure all’attacco di Seattle, e tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo riuscivano a mettere a segno un touchdown ed un field goal portandosi avanti 17-14, prima che una magia di Lockett, che riceveva un perfetto lancio di Russel WIlson, riportasse avanti i Seahawks. I Rams rispondevano con un touchdown di Higbee e fallivano la trasformazione da due, ma da quel momento in poi non permettevano più a Seattle di tornare a condurre ne punteggio. La difesa prima si procurava il turnover che portava al touchdown che metteva i Rams al sicuro con due segnature di vantaggio, poi chiudeva tutte le porte stroncando una possibile rimonta di Wilson e c. che dovevano tornare a casa con la seconda sconfitta stagionale da parte dei Rams, questa volta per 36-31.

Come detto, i Seahawks hanno messo in grosse difficoltà la difesa dei Rams, ma a loro volta sono stati messi in difficoltà da un attacco che non ha mostrato segni di cedimento se non, forse, per l’inspiegabile ostinazione con cui McVay a volte si dimentica di avere in squadra uno dei migliori giocatori della lega come Todd Gurley. Oltre al tredicesimo touchdown stagionale, che tiene viva la striscia di almeno un touchdown a partita per il numero 30, Gurley ha portato palla per 120 yard in sole sedici portate. Che McVay prediliga il gioco aereo è risaputo e comprensibile, viste le armi che ha a disposizione, che ami tantissimo correre le jet sweep, da lui modificate in un gioco chiamato chestpunt, è altrettanto assodato e comprensibile, che però affidi nelle mani del miglior giocatore della squadra solamente sedici palloni (più tre ricezioni) è forse un po’ sorprendente, anche se è proprio la presenza di Gurley nel backfield a garantire il successo del gioco aereo e, soprattutto, dei chestpunt che sono il marchio di fabbrica del giovane head coach di Los Angeles.
A volte sembra di rivedere l’ostinazione di Fisher con le jet sweep su Tavon Austin, solo che il risultato è nettamente diverso (e migliore).

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Si parlava, ad inizio articolo, del rientro di Cooper Kupp, la cui partita è durata poco più di tre quarti, perché nel corso dell’ultimo periodo lo sfortunato ricevitore dei Rams si è procurato un infortunio che gli accertamenti odierni hanno confermato essere piuttosto grave: rottura del crociato anteriore. Stagione finita, quindi, per Cooper Kupp, e grossa occasione per Josh Reynolds di mettersi in evidenza sostituendo il ricevitore che è più in sintonia con Jared Goff.
Ottima la notizia del ritrovato gioco aereo dei tight end dopo diverse settimane in cui ci si chiedeva se e quando McVay avrebbe iniziato a coinvolgerli in maniera più continuativa come ripeteva da tempo. Everett ed Higbee hanno risposto con due touchdown e diverse ricezioni importanti.

Per quanto riguarda la difesa, ancora molti sono i problemi evidenziati soprattutto nella prima metà della partita. Buona la pressione su WIlson, ma deficitaria la chiusura sulle corse. Troppi i placcaggi sbagliati e soprattutto pessima la gestione della disciplina. Molti drive dei Seahawks sono stati prolungati grazie a penalità evitabilissime, con Dante Fowler in prima fila per non contare della rabbiosa reazione di Aaron Donald verso Britt, reo di averlo colpito fuori dal campo dopo averlo fatto per tutta la partita in campo ad azione finita. Reazione comprensibile sul piano umano (un po’ meno andarlo a cercare a partita finita per dargli il resto che non era riuscito a dargli in campo), ma assolutamente da evitare sul piano tecnico, perchè sono penalità che possono costare carissime, e professionale, perchè Donald dovrebbe ormai avere l’esperienza necessaria per evitare queste situazioni.

Settimana corta per i Seahawks, che questo giovedì incontrano i Packers per quella che molti considerano una partita spareggio per i posti da wild card. Una sconfitta potrebbe pregiudicare le sorti della postseason per entrambe le squadre.

Goff Rams Seahawks

I Rams, invece, volano a Citta del Messico per giocare l’ultima partita dell’International Series 2018 a Città del Messico, dove incontreranno i Kansas City Chiefs su un campo in pessime condizioni. Il Super Bowl anticipato, come lo chiamano in molti, poitrebbe essere già decisivo, soprattutto per i Rams che, in caso di vittoria e contemporanea sconfitta dei Seahawks, potrebbero essere la prima squadra del 2018 a vincere la propria division ed a conquistare un posto nei playoff.

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La sfida tra Goff e Mahomes (e tra Hunt e Gurley, oltre alle molte altre), ed il ritorno di Peters da avversario, saranno i motivi trainanti di quella che si preannuncia di essere una partita epica, con tanti punti segnati e tanto spettacolo.

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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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2 Commenti

  1. Mario Merolla considerato che avete incontrato già la forte della division due volte, battendo Green bay e Vikings potreste essere il sesto seed!
    Senza dimenticare l’altra contendente alla WC, avete pure i panthers, ma in casa da loro la vedo brutta

  2. Emanuele P. Sortino E due volte siamo andati vicino a vincerla. Quindi significa che la squadra c’è ma bisigna migliorare in difesa. Ripeto, alcune partite si potevano vincere (vedi soprattutto broncos), ma nessuno si sarebbe aspettato una stagione così. Siamo in ricostruzione ma possiamo arrivare alla wild card. Importante la partita di giovedì.

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