
[CFL] Rivediamo la stagione in attesa dei playoff
Il riassunto della stagione della Canadian Football League e in attesa dei playoff che inizieranno domenica con le semifinali di Division.
WEST DIVISION
CALGARY STAMPEDERS: LA SQUADRA DA BATTERE
La regular season degli Stampeders è stata una serie ininterrotta di vittorie (e un pareggio) delimitata da due sconfitte, subite in occasione della prima e dell’ultima partita di campionato.
Il primo insuccesso fu probabilmente un incidente di inizio stagione, quando la franchigia doveva ancora compattarsi intorno al nuovo head coach Dave Dickenson, al suo debutto nel ruolo.
La seconda si può dire sia stata una scelta deliberata. Con l’ultima partita i Calgary Stampeders avevano occasione di scrivere una pagina della storia della CFL. Una ulteriore vittoria avrebbe assegnato alla squadra dell’Alberta il primato di miglior regular season di sempre, con 16 vittorie, un pareggio e una sola sconfitta.
Invece Dave Dickenson rinuncia agli altari della storia e opta per una scelta più pragmatica. Calgary ha già ottenuto matematicamente il primo posto nella divisione ovest; Montreal è già stata esclusa dalla corsa ai playoff. Dickenson decide allora di lasciare i suoi uomini migliori in panchina, al riparo da eventuali infortuni e, contro la cenerentola della divisione est, mette in campo le riserve.
Ne approfitta Montreal, che al termine di una stagione negativa rialza la testa con orgoglio e si aggiudica una vittoria che nessuno avrebbe previsto.
A parte queste due battute d’arresto, per gli Stampeders il 2016 è stato una marcia trionfale, che li ha condotti ad ottenere il primo posto della divisione ovest con largo anticipo. Gli esperti attribuiscono a Calgary oltre l’80% di probabilità di vincere la 104a Grey Cup (il Super Bowl canadese); ma sappiamo che il football riserva sempre una buona dose di imprevedibilità e qualche colpo di scena potrebbe rendere meno scontata la conclusione dell’annata in corso.
B.C. LIONS: IL RITORNO ALLA GRANDE DEI LEONI DI VANCOUVER
Dopo una serie di annate negative, il general manager “Wally” Pasquale Buono decide di licenziare l’ultimo head coach perdente e ritornare lui stesso, a 66 anni, a ricoprire il ruolo vacante.
Nato in Basilicata nel 1950 e trasferitosi tre anni più tardi in Canada con la famiglia, il nostro connazionale vanta il primato di head coach con il maggior numero di vittorie all’attivo nella storia della CFL ed è probabilmente il migliore allenatore di football canadese di tutti i tempi. Gli effetti del suo ritorno si fanno sentire immediatamente, già dalla prima partita di regular season, quando i B.C. Lions strappano a Calgary una vittoria contro i pronostici.
Il resto della stagione è una gara al fotofinish contro Winnipeg, per aggiudicarsi il secondo posto della divisione ovest e potere quindi giocare la semifinale di divisione nel proprio stadio di casa. Le vittorie di entrambe le contendenti del week scorso, hanno assegnato ai Lions l’agognato piazzamento.
WINNIPEG BLUE BOMBERS: RINASCIMENTO NEL MANITOBA
Se le ultime annate dei B.C Lions sono state deludenti, ancora più scadente è il passato prossimo della franchigia blu e oro del Manitoba. L’ultima Grey Cup risale al 1990. I decenni successivi hanno visto i Bombers trascinarsi stancamente negli ultimi posti delle classifiche, con ben poche apparizioni ai playoff.
Mike O’Shea fu chiamato per la prima volta tre anni fa a ricoprire il ruolo di head coach, con l’incarico di fare rinascere una squadra che da troppo tempo deludeva le aspettative dei tifosi. Il 46enne di North Bay inizialmente fallisce l’obiettivo e anche il 2016 comincia male, con una sola vittoria e quattro sconfitte nelle prime cinque partite. Poi improvvisamente la svolta.
O’Shea decide di mandare in panchina lo starter QB Drew Willy e di concedere al 29enne Matt Nichols, un backup dalla carriera segnata da troppi infortuni, l’occasione della vita. Da lì inizia una serie di sette vittorie consecutive. A fine stagione il record negativo iniziale è ribaltato in un lusinghiero 11-7.
Ma Matt Nichols conserva la modestia del bravo ragazzo della porta accanto, consapevole che i meriti della rinascita di Winnipeg vanno attribuiti soprattutto a una difesa che detiene il primato stagionale di turnover. Tra i difensori blu e oro vale la pena di ricordare il linebacker Maurice Leggett, che guida la classifica con 7 intercetti all’attivo e avrebbe meritato almeno la candidatura a miglior difensore del 2016.
Domenica prossima i Blue Bombers affronteranno a Vancouver i B.C. Lions nella semifinale di divisione, partita che si annuncia tra le più accese ed emozionanti dell’intero anno. E’ impossibile fare pronostici; ma chi uscirà vincente da questo confronto dovrà affrontare il 20 novembre gli invincibili Stampeders a Calgary ed avrà la responsabilità di tentare il colpo di scena che tutti attendiamo, per interrompere la noiosa sfilza di vittorie della squadra dell’Alberta.
EDMONTON ESKIMOS: IL RISVEGLIO TARDIVO DEI CAMPIONI IN CARICA
Non comincia nel migliore dei modi il campionato 2016 per i detentori dell’ultima Grey Cup, che alla fine della 13a settimana si ritrovano a fare i conti con un record negativo e con il rischio di restare esclusi dai playoff. Ma come accadde l’anno scorso, anche quest’anno gli Eskimos rialzano la testa verso la fine di settembre.
Nelle sei partite rimanenti si aggiudicano ben cinque vittorie, invertono il record da negativo a positivo, si piazzano quarti nella fortissima divisione ovest e guadagnano un posto ai playoff tramite il crossover. Avendo ottenuto risultati migliori della terza classificata della divisione est, gli Eskimos fanno il salto di divisione e si apprestano ad affrontare gli Hamilton Tiger-Cats in semifinale. Chi vincerà domenica prossima, il 20 novembre sfiderà i Redblacks ad Ottawa.
Ma sia Tiger-Cats che Redblacks sono più deboli delle rivali della divisione occidentale, perciò il quarto posto, conseguito dagli Eskimos, potrebbe tradursi in una autentica autostrada verso la Grey Cup.
SASKATCHEWAN ROUGHRIDERS: SI PUO’ TORNARE A GUARDARE AL FUTURO CON OTTIMISMO
Dopo un 2014 negativo e un 2015 disastroso, la direzione dei Roughriders decise di ingaggiare l’head coach Chris Jones, strappandolo ad Edmonton, con il compito di risollevare le sorti della franchigia nel più breve tempo possibile. Jones non era nuovo a questo genere di imprese; nel 2014 si prese in carico gli Eskimos con un record di 4-14 alle spalle.
In un paio di anni riuscì a traghettarli fino alla conquista della Grey Cup. Ma a Regina anche l’organico della squadra era stato radicalmente rinnovato, tanto che Jones si trovò alle prese con una squadra praticamente nuova, con tutti i problemi connessi di primo rodaggio.
I “nuovi” Roughriders arrivano a due terzi della regular season con un passivo di 10 sconfitte e una sola vittoria, strappata in circostanze anomale. Ma da metà settembre imbroccano 4 vittorie di seguito e tutto lascia sperare che i rinnovati bianco verdi abbiano finalmente ingranato la marcia giusta.
EAST DIVISION
OTTAWA REDBLACKS: I REDBLACKS CI RIPROVANO
La franchigia rossonera ha visto la luce solo nel 2014 e dopo un primo anno disastroso, nel 2015 ha macinato vittorie su vittorie fino a conquistare il titolo della East Division. “Squadra che vince non si cambia”, ma se questa è stata la logica seguita dalla direzione rossonera, non hanno messo in conto la grande crescita delle rivali dell’ovest.
Anche quest’anno Ottawa conclude la regular season in testa alla divisione est, ma con il record negativo di 8 vittorie, 9 sconfitte e un pareggio. In finale di divisione dovrà affrontare Hamilton o più probabilmente Edmonton e non sarà facile spuntarla.
Ma se i rossoneri riuscissero ancora ad imporsi e disputare per la seconda volta di seguito la Grey Cup, Henry Burris otterrebbe un importante primato personale. A 41 anni diventerebbe il QB più vecchio ad avere mai giocato una finale di pro football.
HAMILTON TIGER-CATS: STAGIONE IN DIRITTURA D’ARRIVO?
Anche quest’anno raggiungono i playoff, ma come Ottawa ci arrivano con un record negativo, 7 vittorie e 11 sconfitte. In semifinale dovranno affrontare Edmonton e in questo caso è facile sbilanciarsi con la previsione di una vittoria dei campioni in carica.
MONTREAL ALOUETTES: FINE DI UN’ERA E INIZIO, CON OTTIMISMO, DI UNA NUOVA
La crisi degli Alouettes è iniziata tre anni fa, con il ritiro improvviso di Anthony Calvillo, il più grande QB della storia della CFL. Ma tre vittorie di fine stagione consentono a Montreal di evitare l’ultimo posto nella classifica della divisione est.
Lo scorso anno il general manager Jim Popp licenziò all’improvviso Tom Higgins e si autoproclamò head coach al suo posto. Sotto la sua guida, i risultati già scarsi della franchigia peggiorarono ulteriormente, finché a settembre di quest’anno Popp rassegnò spontaneamente le dimissioni e conferì l’incarico al francofono Jacques Chapdelaine.
Concluso il campionato, Jim Popp annuncia di abbandonare anche la carica di general manager, dopo 21 anni che lo hanno visto condurre gli Alouettes alla conquista di tre Grey Cup.
Con Chapdelaine gli Alouettes ottengono 4 vittorie e subiscono 3 sconfitte. Il suo mandato resta ad interim finché non verrà eletto il nuovo general manager, che dovrà decidere se confermarlo o rimuoverlo.
Ma se la scelta dell’HC sarà facile, grazie ai successi riportati da Chapdelaine nell’ultimo scorcio di stagione, non altrettanto semplice sarà la designazione di un quarterback in grado di non fare rimpiangere Calvillo. Tutti quelli che ci hanno provato fino ad ora, si sono giocati la carriera.
TORONTO ARGONAUTS: UN 2016 DA DIMENTICARE
I Toronto Argonauts sono la franchigia professionistica più antica del Nord America e detengono il primato del maggior numero di Grey Cup conseguite. Ma un 2016 perdente li condanna all’ultimo posto della classifica della divisione est e della classifica assoluta.
Il programma
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