[NFL] Week 5: When in trouble, go Fitz (Arizona Cardinals vs San Francisco 49ers 33-21)

E’ di Arizona il quinto TNF della stagione, uno dei pochi stinti, che vince una partita poco spettacolare trascinata dalle 156 yard di David Johnson, dai due TD di Larry Fitzgerald e da un Drew Stanton, alla prima da titolare in due anni, bravo a svolgere il compitino e non fare danni.

Difficile poter dire lo stesso di Gabbert che dopo l’incoraggiante prestazione con i Cowboys, comunque una sconfitta, torna sui suoi livelli e aggiorna a 9-31 il record in carriera da starter e condanna alla quarta sconfitta stagionale i 49ers relegandoli sul fondo della NFC WEST.

Il primo quarto è mezzo di partita è un susseguirsi di drive offensivi che stentano a prendere forma e tendono a chiudersi dopo un paio di down conquistati. Arizona, in campo senza Carson Palmer, fatica a far decollare il proprio passing game nonostante Stanton sembri meno arrugginito di quanto si potrebbe pensare dopo due anni di quasi “inattività”.

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Johnson fatica, almeno inizialmente, a trovare varchi perché i 49ers, vista l’assenza di Bowman, scelgono di essere molto aggressivi sulla linea di scrimmage consapevoli di giocarsi in quella zona del campo tutte le proprie chance e così la partita non si sblocca.

A metà secondo quarto sono i padroni di casa a colpire per primi. Gabbert prima converte personalmente un 3&1 sulle 50 e poi trova un liberissimo Kearly per un nuovo primo down.. L’asse Gabbert-Kearly dimostra di funzionare anche in redzone quando su 3&5 un gioco ben disegnato libera il #17 che riceve lo sferoide ed entra intoccato in endzone per il 7-0.

gabbert-49ers

I Cardinals continuano a faticare e restituiscono il possesso a San Fransisco che avrebbe tutto il tempo per provare ad allungare prima dell’intervallo. Hyde riceve uno screen laterale e con un extra-effort conquista il primo down. Due parole, i muscoli mostrati e inevitabile arriva la flag che porta 15 yard indietro i padroni di casa.

Tre giochi dopo, con SF che vuole provare a convertire il terzo down arriva l’INT di Campbell che viene immediatamente trasformato da Stanton nel TD pass per Fitz  del 7-7 con cui si va negli spogliatoi.

Dopo un primo tempo molto equilibrato il terzo periodo inizia col botto. Sul ritorno di KO Davis perde il controllo dell’ovale che viene ricoperto da Arizona. La difesa di SF regge e costringe gli ospiti al FG. Catanzaro non ha nessun problema a convertire il calcio da 26 yard ma la flag che viene lanciata e il successivo running into the kicker regalano quattro nuovi tentativi ai Cardinals che non si fanno pregare e vanno a segno con la corsa da 4 yard di David Johnson.

Dopo il nulla di fatto dei 49ers i Cardinals colpiscono nuovamente. Prima il RB numero 31 s’inventa una corsa che porta i suoi a metà campo, poi Stanton fa partire un bombolone in direzione Fitzgerald che diventa il 21-7 con cui Arizona prende il controllo e mette due possessi di distanza tra le squadre.

Hyde sul finire del terzo periodo riporta SF a -7 ma sul gioco d’apertura dell’ultima frazione Gabbert lancia il secondo intercetto di giornata che si trasforma nei tre punti che portano il risultato sul 24-14.

Il punto esclamativo arriva poco dopo quando David Johson, prima con una corsa e poi con uno screen porta Arizona in redzone. Il TD è ordinaria amministrazione ed arriva ancora su una corsa del RB ex Northern Iowa che varca la endzone senza problemi chiudendo definitivamente la partita.

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Nel finale arriva il TD su corsa di Gabbert e la safety di Campbell che così corona una sfida che lo aveva già visto protagonista dell’intercetto che aveva ridato vita ed inerzia a dei Cards fino a quel momento piatti.

Arizona dopo un inizio di stagione che li ha visti faticare più del preventivato trova una vittoria fondamentale nella rincorsa a Rams e Seahawks e relega SF sul fondo della NFC WEST. L’avversario non era dei più difficili ma Bruce Arians era arrivato nella baia senza il proprio signal caller titolare e con una fiducia tutta da ritrovare.

david-johnson-cardinals

I problemi offensivi, Palmer o non Palmer, restano e se il gioco di corsa ha in David Johnson un interprete di livello assoluto tolto Fitzgerald il WR corp dei cardinali non sta facendo nulla per aiutare la causa. Buona la prestazione della difesa, che rimane il punto di forza di questa squadra, e che ha avuto in Calais Campbell l’eroe di giornata:

“”We’ve been saying all week it just starts with one. Just get one win and try to stack them, We’ve been a team in the past that can rip off a bunch of them. … Now we have to figure out what we can do to keep that ball rolling.”

San Francisco perde la quarta in fila e nella baia iniziano ad interrogarsi se valga la pena proseguire con Gabbert o sia arrivato il momento di vedere se Kaepernik è ancora un giocatore di football. Kelly non ha nascosto la propria ’insoddisfazione dopo la partita:

“”I don’t think anybody played well on offense. Nobody, “I don’t think we protected well enough, I don’t think we threw it well enough and we had too many drops and two interceptions.”

La sensazione è che più che offensivo il problema sia difensivo. SF è stata molto aggressiva fin dai primi down ed ha cercato di dominare la linea di scrimmage buttando dentro tutti e rushando con non meno di 5 uomini quasi su ogni down consapevoli che senza Bowman dietro il rischio andava corso.

La strategia ha pagato per quasi due quarti, poi  i turnover  e la stanchezza hanno permesso ai Cardinals di prendere il controllo e per i 49ers è calata la notte. Un attacco poco brillante ha fatto il resto ma non sarà, eventualmente, il ritorno di Kaep a cambiare le sorti della stagione nella baia.

10 giorni per SF per preparare la sfida con i Bills mentre Arizona sfiderà i Jets nel MNF della week 6.

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Andrea Ghezzi

Padre di Mattia e Lorenzo, Marito di Silvia, Fratello di Zoe (Franci ti voglio bene). Scrivo (poco) e parlo (tantissimo) di Football, anche italiano. Direttore di The Cutting Edge credo solo a tre cose: #mattanza #badaun e #bomboloni.

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