[NFL] Montana to Clark: The Catch

Nonostante il grande equilibrio, nella NFL si sono sviluppate delle vere e proprie dinastie, in grado di imporre la loro forza per molto tempo.

Durante l’era ormai cinquantennale del Super Bowl, abbiamo assistito al dominio di alcune squadre, in grado di segnare decisamente una pagina importante della storia di questo sport.
Una di esse, sono senza alcun dubbio i San Francisco 49ers degli anni ’80.

Le basi di questa dinastia, vennero posate alla fine degli anni ’70, quando il nuovo proprietario Eddie DeBartolo (fresco di ingresso nella Hall of Fame), mise sotto contratto l’allenatore di Stanford Bill Walsh, contando sulla sua abilità di trovare nuovi talenti durante il college draft e di lavorare bene anche sul mercato a caccia di free agent.

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La prima cosa che salta in mente, parlando di Walsh, è la cosiddetta “West Coast Offense”, creata appunto in quegli anni a San Francisco e caratterizzata da una grande innovazione. Infatti fino ad allora, il football era uno sport dove molto contava il gioco sul terreno ed il QB entrava in azione più raramente di oggi, e quindi la filosofia dominante era “con una corsa si fanno brevi guadagni, con un passaggio si fanno lunghi guadagni”.

bill walsh - joe montana

Bill Walsh inverti la tendenza, ovvero anche per brevi guadagni usare il QB con passaggi corti, ma molto precisi che, per natura del gioco sono molto difficili da difendere, se non solo dopo che la ricezione è avvenuta, concedendo cosi il guadagno di terreno all’avversario.
Per fare questo però serve la gente giusta e Bill Walsh, al suo primo college draft sceglie un certo Joseph Montana da Notre Dame, un nome che negli anni a venire si sentirà molto spesso.
Al decimo giro, viene scelto anche Dwight Clark, nel ruolo di ricevitore, e capirete poi perché è importante.
Ovviamente, una filosofia cosi nuova, difficilmente prende piede in un amen, ed infatti la prima stagione dei 49ers di Bill Walsh si chiude con un record di 2-14, con Montana in panchina per quasi tutta la stagione, l’attacco era affidato al QB titolare Steve DeBerg, ed il running game era affidato a O.J. Simpson, alla sua ultima stagione in carriera.

L’unica bella partita di quella stagione, fu quella giocata contro i Saints, in svantaggio per 35-7 alla fine del primo tempo, Montana condusse alla squadra per quello che allora fu il più grande comeback della storia NFL, vincendo per 38-35 in overtime: fu la prima di tante vittorie in rimonta nella carriera di Montana e le basi per la dinastia iniziavano a farsi piu solide.
Con fondamenta solide come queste, serve una scintilla per innescare il tutto, e l’occasione è la finale della NFC del 10 Gennaio 1982 che vedeva di fronte i Dallas Cowboys ed i San Francisco 49 ers.
Come nelle migliori sceneggiature di un film, si affrontavano una squadra giovane ed emergente, i 49ers, e l’America’s Team di Tom Landry, che dominava la NFC da oltre un decennio, con in palio un posto al Super Bowl.
La partita si rivela equilibrata fin dall’inizio, San Francisco in vantaggio su un TD pass di Montana, Cowboys che accorciano le distanze con un FG e poi approfittano di un fumble di San Francisco per andare in vantaggio per 10-7.

All’inizio del secondo quarto, Everson Walls intercetta Montana in end zone, ma Dallas non riesce ad approfittarne, tanto che i 49ers tornano avanti nel punteggio con un TD pass da Montana a Clark, per voi vedersi subito sorpassare da un eccellente drive da 80 yard chiuso da una corsa di Dorsett, che riporta Dallas avanti per 17-10.
La battaglia va avanti per tutto il secondo tempo, fino ad arrivare a 4:54 dallo scadere dell’ultimo quarto, punteggio sul 27-21 per Dallas, palla sulle 11 yard di San Francisco, e Montana dietro il centro.

Qui di seguito la sequenza delle azioni:

[list icon=”brankic-icon-football” ]1° e 10 dalle SF 11: Passaggio incompleto,2° e 10 dalle SF 11: Elliott corsa da 6 yard,3° e 04 dalle SF 17: Montana passaggio da 6 yard a Solomon,1° e 10 dalle SF 23: Elliott corsa da 11 yard,1° e 10 dalle SF 34: Elliott corsa da 7 yard,2° e 3 dalle SF 41: Passaggio incompleto,3° e 3 dalle SF 41: Offsides dei Cowboys – penalità da 5 yard,1° e 10 dalle SF 46: Montana passaggio da 5 yard ad Earl Cooper (avviso dei 2 minuti),2° e 5 dalle Dallas 49: Solomon corsa da 14 yard su una reverse,1° e 10 dalle Dallas 35: Montana passaggio da 10 yard a Clark,1° e 10 dalle Dallas 25: Montana passaggio da 13 yard a Solomon (primo timeout 49ers con 1:15 alla fine),1° e 10 dalle Dallas 12: Passaggio incompleto,2° e 10 dalle Dallas 12: Elliott corsa da 6 yard (secondo timeout 49ers con 58 secondi alla fine)[/list]

Arrivati a questo punto avviene l’azione che da la svolta alla partita, segna l’inizio della dinastia di quella squadra, ma soprattutto da il nome a questo storico incontro: THE CATCH.

Sul punteggio di 27-21 per Dallas i 49ers si ritrovano quindi sulla linea delle 6 yard avversarie con 58 secondi da giocare, il centro effettua lo snap per Joe Montana che inizia a cercare il ricevitore designato dell’azione, ovvero il WR Freddie Solomon, ma purtroppo per lui si accorge che è perfettamente coperto dalla difesa dei Cowboys.
Decide quindi di andare in scramble sulla destra inseguito da tre difensori dei Cowboys e, quando ormai sembrava che dovesse essere placcato, lancia la palla in avanti e molto in alto, apparentemente verso nessuno.
Invece sbuca fuori dal nulla l’altro ricevitore, Dwight Clark, il quale con un incredibile salto arriva a sfiorare la palla con le dita e nel cadere, riesce da effettuare la ricezione.

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Questa immagine verrà poi immortalata da un fotografo che si trovava a bordo campo, e apparirà sulla copertina di Sport Illustrated. In diretta, per la CBS al commento c’era Vin Scully, famoso per immortalare momenti importanti dello sport con frasi celebri, il quale reagì semplicemente cosi:

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Montana… looking, looking, throwing in the end zone… Clark caught it! Dwight Clark! It’s a madhouse at Candlestick!

Con questa miracolosa ricezione i Niners si portano in vantaggio per 28-27, con 51 secondi alla fine della partita.

Quello che forse in pochi ricordano è che la partita fu tutt’altro che chiusa, infatti nel possesso successivo, Drew Pearson ricevitore di Dallas ricevette un lungo passaggio e si stava involando verso il touchdown della vittoria, quando venne colpito dal defensive back Eric Wright che gli impedì di andare a segnare. Questa seconda azione venne soprannominata “The Grab”, ma non divenne così famosa come “The Catch” anche se forse risultò ancora più importante.
Ancora in possesso di palla i Cowboys però la perdono due giochi dopo, quando il loro QB viene placcato e perde il possesso del pallone che viene recuperato da San Francisco, chiudendo così la partita.

Questa partita segnò uno spartiacque per la due squadre: diede inizio alla leggenda di Joe Montana e dei suoi 49ers, mentre chiuse l’epopea dei Cowboys degli anni ’70, due delle migliori dinastie nella storia NFL.

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Gabriele Garoldi

Appassionato di Sport USA, baseball e football in particolare, fin dai lontani anni '80, con tifo sfegatato per i nativi americani.

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