[NFL] Divisional: Larry King (Green Bay Packers vs Arizona Cardinals 20-26)
La magia dei playoffs.
Nei libri di storia del Football è entrata a far parte una nuova partita, quella tra Green Bay Packers e Arizona Cardinals, valida per guadagnare il pass all’NFC Championship Game della prossima settimana. Ad ottenerlo sono stati i padroni di casa dopo un match a dir poco entusiasmante, conclusosi all’overtime sul risultato di 26-20 grazie ad un Touchdown dell’intramontabile Larry Fitzgerald, protagonista assoluto in un incontro ricco di colpi di scena e degno di una sceneggiatura hollywoodiana.
L’incontro niente ha avuto a che vedere con quello disputato lo scorso 27 dicembre nel corso della week 16 (sempre presso l’University of Phoenix Stadium), nel quale i Cardinals si erano imposti con un perentorio 38-8, dominando dall’inizio alla fine. Se in quel caso si era assistito ad un monologo da parte di una sola formazione, sabato si è potuto invece ammirare un continuo botta e risposta, condito da una serie interminabile di giocate, realizzate o mancate, in grado di far cambiare completamente direzione e momentum al match.
Tra il match di sabato e quello di Regular season è quindi difficile trovare molte somiglianze, ma un precedente affine esiste, e può essere identificato nell’incontro del Wild card round dei playoffs del 2009, l’ultima volta prima di questa occasione che le due squadre avevano incrociato il proprio cammino nella post-season. Anche in quel caso furono i Cardinals a spuntarla, in una partita rocambolesca e dall’alto punteggio disputata sempre in Arizona, ed anch’essa terminata solo dopo l’overtime, sul risultato di 51-45 (in seguito ad un fumble degli ospiti, riportato da Karlos Dansby nella End Zone).
Dell’andamento ondivago della partita, soprattutto nel secondo tempo, rende bene l’idea il grafico realizzato da Espn sulle probabilità di vittoria delle due squadre:
Le previsioni prima della gara vedevano gli Arizona Cardinals nettamente favoriti. Sicuramente più convincenti e regolari nel corso della stagione rispetto ai Packers, (hanno chiuso la Regular season sul 13-3), nonostante la pesante sconfitta casalinga della week 17 con i Seahawks (6-36) entravano nella partita con una settimana di riposo e forti del risultato e della prestazione fornita nel precedente stagionale con la franchigia del Wisconsin.
Ma in campo è scesa una Green Bay molto diversa da quella inconcludente e arrendevole di dicembre. Fin dalle prime fasi dell’incontro è stato evidente come la difesa fosse molto più aggressiva e pronta a mettere sotto pressione Carson Palmer ed i suoi ricevitori, non disdegnando diversi tentativi di blitz. Anche l’attacco dei giallo-verdi è subito parso molto più in sincronia, soprattutto grazie alla magistrale protezione offerta a Rodgers (24 su 44 per 261 yards, 2 Tds ed un intercetto) dalla sua O-line, in grado di tenere ad uno il conto dei sack nell’intera serata (mentre a dicembre il Qb era stato atterrato ben 8 volte). Hanno poi sicuramente giovato la miglior condizione di forma di giocatori chiave, ed il recupero tra gli altri, del left tackle titolare David Bakhtiari.
Rodgers & co sono riusciti a fornire una grande performance offensiva, nonostante già dalla fine del primo quarto abbiano dovuto fare a meno di Randall Cobb, infortunatosi al petto in occasione di una funambolica ricezione volante ad una mano su un lancio da 50 yards (tuttavia resa vana da ben tre flag nell’azione). A quel punto, con Cobb prima dichiarato questionable e successivamente out, e con il risultato sul 7-0 per Arizona (grazie ad un Td di Michael Floyd), Rodgers ha dovuto arrangiarsi con Jared Abbrederis e Jeff Janis come principali ricevitori, visto che Davante Adams, primo violino in assenza di Cobb e Jordy Nelson è stato tenuto a zero ricezioni e completamente annullato da Patrick Peterson.
In avvio di secondo quarto si è verificato il primo di una serie di eventi in grado di indirizzare la partita; Rodgers, su un terzo down presso la Red zone avversaria, ha forzato un lancio evitando di subire un sack ed è stato intercettato da Peterson, che ha potuto involarsi verso l’estremo opposto del campo realizzando un Td su un ritorno di 100 yards. Ma il tutto è stato vanificato da una flag lontana dalla palla inflitta alla difesa, permettendo ai Pacs, pochi snap dopo, di siglare il Field goal del 3-7, dopo essere stati vicinissimi ad andare sotto per 0-14.
Dopo un’altra segnatura da tre punti il primo tempo si è chiuso sul 7-6 per i padroni di casa, ma nel complesso sono stati gli ospiti ad aver lasciato la migliore impressione, visto che l’attacco avversario è stato per lo più tenuto sotto scacco (solo 75 le yards totali nella prima frazione), e Palmer, certo non nella sua miglior serata (25 su 41 per 349 yards, 3 Tds e due intercetti), è sembrato spesso in difficoltà e ben lontano dalle prestazioni che in questa stagione hanno fatto parlare di lui come di un potenziale MVP.
In avvio di terzo quarto le due squadre si sono fatte uno scambio di regali, con i due Qbs che hanno lanciato altrettanti intercetti, uno a testa. Subito nel primo drive del secondo tempo Rodgers è stato intercettato da Rashad Johnson su un brutto lancio, forse anche leggermente deviato. Ma il conseguente possesso dei Cardinals è durato ben poco, visto che Palmer, nonostante una situazione di double coverage, ha scelto comunque di indirizzare un passaggio verso Michael Floyd, sul quale si è avventato per il turnover Ha-ha Clinton-Dix.
Nel possesso successivo dei Packers Eddie Lacy è riuscito a liberarsi delle catene che per larga parte del resto della serata lo hanno imprigionato, producendo una corsa valida per 62 yards che ha portato gli ospiti all’interno delle 10 difensive dei Cardinals (per il running back, in totale 89 yards su 12 attacchi). E’ stato poi Janis, poco dopo, a ricevere nella End Zone per la meta del primo vantaggio GB (13-7 dopo il PAT).
Riottenuto il pallone i Cardinals sono sembrati meno impacciati nel percorrere il campo, primariamente grazie a Larry Fitzgerald, che è salito in cattedra è si è caricato la squadra sulle spalle. Ma l’ottimo drive prodotto si è infranto nella Red zone, e sono stati in grado di mettere a referto solo 3 punti con un field goal. E il drive successivo non è andato affatto meglio; Con la partita ormai entrata nell’ultimo quarto regolamentare, e risalito nuovamente il campo, Palmer ha commesso un pessimo errore, facendosi intercettare nuovamente, stavolta nella End zone, da Damarious Randall.
In questa fase i Packers non sono tuttavia riusciti ad ottenere granchè in fase offensiva ed è stata nuovamente Arizona a guadagnare campo. Con un faticoso drive, nel quale per ben due volte il primo down è stato assegnato per questione di centimetri e solo dopo misurazione, e in cui Palmer non ha subito un ulteriore intercetto solo perchè Sam Shields si è fatto letteralmente sfuggire dalle mani un’occasione d’oro, i Cardinals hanno infine sfruttano un’incredibile colpo di fortuna e hanno messo a segno un Touchdown di vitale importanza; un lancio per Fitzgerald è stato deviato, e la palla si è impennata entrando nella End Zone. Michael Floyd l’ha fatta sua, trovandosela sostanzialmente fra le mani, e la sua ricezione ha invertito nuovamente la leadership: a 3:44 dalla fine 17-13 per la squadra biancorossa, con gli avversari a disposizione di un solo timeout.
Un minuto dopo, sul quarto down & 5, Rodgers ha cercato di connettere con Adams, ma anche in questo caso il wide receiver non ha trattenuto il pallone, ed i Packers hanno quindi dovuto cedere di nuovo il possesso, stavolta per numero di downs, lasciando l’ovale agli avversari già in zona da Field goal. L’Head Coach di Arizona Bruce Arians, sul secondo down per i Cardinals, ha tentato di sigillare il match, segnalando una chiamata di passaggio, ma l’incompleto che ne è seguito ha di fatto permesso a Green Bay di poter usufruire di 30-40 secondi in più una volta recuperata la palla. Una scelta coraggiosa quanto pericolosa, e non premiata, costata poi cara ai Cardinals, portatisi nel frattempo sul 20-13 grazie al field goal spedito tra i pali dal kicker Chandler Catanzaro, con il tempo rimanente giunto al two minute warning.
Rodgers ha quindi avuto la possibilità di portare i suoi al Td del pareggio. Ma sul terzo down & 20 ha subito il primo sack della sua partita, provocato dal veterano Dwight Freeney. Ma non è affatto finita; sul quarto down il #12 è riuscito a sfuggire da una tasca prossima al collasso e dalla linea della End zone ha fatto partire un incredibile lancio di 61 yards accolto tra le mani da Janis.
Ed è con solo 5 secondi sul cronometro che dalle 41 offensive Rodgers ha ripetuto il miracolo già avvenuto quest’anno a Detroit; con mezza squadra avversaria al suo inseguimento dopo un blitz, è fuggito dalla pressione sulla sua sinistra e sbilanciato, con una frazione di secondo prima di essere atterrato, ha scagliato un Hail Mary la cui parabola ha chiuso la sua traiettoria ancora una volta tra le mani di Janis (alla fine per lui 7 ricezioni per 145 yards e due Tds). Sulla presa si è resa necessaria la review ufficiale, in quanto non del tutto pulita ed evidente, ma alla fine è stata confermata, e con il PAT una clamorosa partita ha avuto bisogno dell’overtime affinchè un vincitore fosse proclamato.
A contribuire alla leggenda del match ha a questo punto collaborato anche l’arbitro Clete Blakeman, che nel lancio della moneta per stabilire il primo possesso nell’extra-time non ha compiuto il classico gesto di ‘flip’, ma tra le proteste dei Packers (perdenti al sorteggio), è stato reattivo nel correggere l’errore ripetendo il getto. La sostanza non è però cambiata, in quanto sono stati ancora i Cardinals ad aggiudicarsi l’ovale.
In piena linea con l’andamento della partita, anche l’overtime si è chiuso nel modo più clamoroso possibile. E’ infatti stato sufficiente il primo snap per chiudere l’incontro; Palmer, trovandosi immediatamente sotto forte pressione è riuscito a sfuggire dal pocket sulla destra, mettendo in mostra un’elusività inaspettata, non essendo certo uno dei suoi punti di forza, e ha pescato Fitzgerald sulla sinistra completamente libero. Fitz ha preso il volo e partendo dalle proprie 35 ha seminato tutti i giallo-verdi, venendo fermato solo all’interno delle 5 yards a pochi passi dalla End zone.
Ma era destino che fosse proprio lui a porre definitivamente termine alla sfida; due giochi dopo è stato il destinatario di un inatteso shovel pass da parte di Palmer ed è entrato indisturbato in meta sigillando il risultato finale sul 26-20, regalando ai suoi compagni e tifosi la vittoria (la prima in carriera nei playoffs per il suo Qb). Fitzgerald (a fine match per lui 8 ricezioni valide per 176 yards ed il Tds decisivo), colui che da quando è stato selezionato al Draft 2004 con la terza scelta assoluta è diventato la faccia e il cuore del Team di Phoenix ed è indiscutibilmente uno dei migliori ricevitori della Lega. Un punto di riferimento e fonte di ispirazione per i compagni di spogliatoio, un giocatore speciale, come definito da Palmer nel post-partita, uno in grado di dare il meglio quando conta di più. O semplicemente, come riassunto da Frostee Rucker defensive tackle dei Cardinals: “Larry Legend”.
Sabato Fitz ha tolto la scena a quello che ancora una volta sarebbe stato l’assoluto eroe se fossero stati i suoi a portare a casa la partita, Aaron Rodgers. Nelle due partite di playoffs disputate si è rivisto il #12 al suo meglio, dopo una stagione piena di alti e bassi, al pari di quella della stessa Green Bay i cui risultati sono strettamente e inevitabilmente legati a quelli del suo quarterback. Si apre ora anche per i Packers la offseason, nell’attesa della prossima stagione, quando Rodgers potrà nuovamente tornare a contare sul supporto della sua arma più pericolosa, Jordy Nelson.
Dopo una vittoria come quella di sabato i Cardinals hanno invece indubbiamente accumulato una grande fiducia e possono guardare senza timori al prossimo avversario, i Carolina Panthers che nel loro match di Divisional round hanno sconfitto i Seattle Seahwaks. Per il trono della NFC, e per un posto nel Superbowl 50, si prospetta una sfida di estremo interesse, tra quelle che, ottenendo i seed #1 e #2, si sono dimostrate quest’anno senza dubbio come le squadre più forti all’interno della National Football Conference.
quello shutted out è Jones non Adams che era infortunato.