[W06] St. Louis Rams vs Jacksonville Jaguars

St. Louis Rams – Jacksonville Jaguars 20-23

I Jaguars strappano una vittoria in overtime dopo aver cercato di perderla più volte durante i tempi regolamentari, mentre i Rams sprecano forse la migliore occasione della stagione per cancellare quello scomodissimo zero dalla casella delle vittorie, perdendo così la sedicesima partita consecutiva e continuando nella caduta libera in cui si trovano da tre stagioni a questa parte.
E pensare che c’erano tutte le condizioni per tornare a St.Louis con la prima vittoria: i Jaguars avevano la peggior difesa della lega, in più mancava Durant, il miglior linebacker, e la difesa in maglia acqua si ritrovava nel bel mezzo di un cambiamento da 4-3 a 3-4 che stava dando grossi problemi, come testimoniava la burtta sconfitta per 41-0 subita per mano di Seattle la scorsa settimana.
Nei Rams rientrava Marc Bulger in cabina di regia, e la giornata sembrava mettersi per il verso giusto fin dall’inizio, quando nel drive di apertura Bulger trovava Donnie Avery nell’angolo alto della end zone per il primo touchdown segnato nel primo quarto in questa stagione.
I Jaguars non stavano a guardare, e Garrard trovava Torry Holt con due ricezioni consecutive, per poi dare a Maurice Jones-Drew la palla del possibile pareggio. Centro ed holder pasticciavano sullo snap e la trasformazione veniva fallita, lasciando i Rams in vantaggio 7-6.
Da segnalare la grande determinazione con cui Torry Holt (e non c’era da aspettarsi nulla di meno) ha affrontato la propria ex squadra, catturando diversi palloni chiave e mantenendo il livello di agonismo sempre altissimo, spronando anche il gruppo di giovani ricevitori a cui sta facendo da chioccia.
Dopo un avvio che vedeva una segnatura ad ogni drive, la partita si spegneva di colpo, vuoi perchè Bulger cercava la bomba e veniva intercettato, vuoi perchè i Jaguars insistevano con corse centrali e passaggi corti che venivano ben controllati dalla difesa attenta di St.Louis. Quando però Garrard decideva di andare profondo, la secondaria dei Rams mostrava tutti i suoi limiti, ed una bomba da 45 yards su Sims-Walker portava i Jaguars in red zone alla fine del primo quarto.
Nella prima azione del secondo quarto, Bartell, battuto poco prima per il completo da 45 yards, causava un fumble che veniva ricoperto da Dahl, salvando così la situazione. L’attacco bluoro, però, iniziava a perdere colpi, e dopo pochi giochi doveva restituire palla agli avversari.
Nulla di fatto per i Jaguars, grazie anche alla grossa pressione messa su Garrard dalla linea difensiva, e Rams nuovamente in attacco. Ancora una volta un buon inizio di drive veniva vanificato da qualche penalità di troppo, ma Josh Brown riusciva a piazzare un calcio dalle 52 per portare i Rams sul 10-6, punteggio con cui si chiudeva il primo tempo grazie anche ad un calcio fallito da Scobee dalle 58 yards.
Il secondo tempo iniziava con i soliti Rams versione “intervallo prolungato”, e solo un pronto risveglio della difesa riusciva a fermare i Jaguars nel loro primo drive offensivo. L’attacco, però, dormiva ancora della grossa, e restituiva subito la palla agli avversari.
Ancora una superba difesa bloccava i Jaguars, ma ancora un asfittico attacco gli restituiva la palla immediatamente.
Stavolta i Jaguars sembravano destinati a segnare il TD del sorpasso, ma il cuore difensivo dei Rams ci metteva ancora lo zampino. Su un passaggio di Garrard diretto in end zone, Ah You deviava la palla con la punta delle dita, e James Laurinaitis intercettava il secondo pallone in due settimane, e fermava l’ennesima avanzata di Jacksonville.
Tanto sforzo non veniva adeguatamente ricompensato dall’attacco, che piazzava il terzo three-and-out consecutivo, e stavolta i Jaguars capitalizzavano.
Jones-Drew aveva chiesto di venire utilizzato di più in attacco durante la settimana, e Del Rio decideva di accontentarlo, facendogli praticamente portare palla per l’intero drive. La difesa dei Rams fermava alla grande l’attacco avversario sulla propria una yard per ben due volte, ma a lterzo tentativo Jones-Drew sfondava e portava i Jaguars in vantaggio per la prima volta.
L’attacco dei Rams era però oramai completamente in palla, complice anche l’infortunio ad Avery che lasciava i Rams con soli tre ricevitori: Burton, Amendola e Carter.
Il playcalling diventava prevedibile, ed i Jaguars avevano buon gioco a riconquistare la palla immediatamente per chiudere la partita.
Non avevano fatto i conti, però, con la determinazione della difesa di St.Louis. Leonard Little leggeva perfettamente lo swing pass su Jones-Drew e lo intercettava, ritornandolo per 36 yards ed un touchdown fenomenale che riportava i Rams in vantaggio a poco più di cinque minuti dalla fine.
La partita si riaccendeva di colpo. La difesa dei Rams iniziava a dare segni di cedimento, dopo essere stata in campo a lungo ed aver retto bene gli assalti avversari, per cui i Jaguars avanzavano abbastanza agevolmente fino a segnare, ancora con Jones-drew, il TD del 20-17 con poco meno di due minuti da giocare.
Bulger si scrollava di dosso il torpore che l’aveva fin li’ accompagnato dopo quel bellissimo primo drive, e grazie anche ad una stupenda azione di Steven Jackson portava i Rams in raggio da field goal. Con sette secondi da giocare ed un timeout, forse Spagnuolo poteva ancora tentare un lancio in end zone dalle 15 offensive, ma optava per il più sicuro field goal che portava la partita in overtime.
L’attacco dei Rams non rientrava più, poichè i Jaguars vincevano il sorteggio e si portavano in poco tempo sulle 20 avversarie, da dove Scobee piazzava tra i pali il field goal della vittoria.
Un vero peccato per i Rams, che hanno accarezzato a lungo l’idea della prima vittoria stagionale, ma a fronte di una difesa eroica, ha pesato molto l’inconsistenza dell’attacco e soprattutto la sua prevedibilità, in assenza di vere e proprie minacce  sul gioco aereo dopo l’infortunio di Avery.
La prossima settimana arrivano i Colts, non certo la squadra ideale per cercare di vincere, ed è quindi molto probabile che i Rams si presentino alla sfida con i Lions di week 8 ancora senza vittorie.
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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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