La Strada verso il Draft: Marcus Mariota

Ruolo: Quarterback – College: Oregon – Classe: Junior
Età: 21 – Altezza: 193 cm – Peso: 99 kg

strada_draft_2015Su nessun giocatore che si presenta a questo draft, probabilmente, sono state spese più parole che su Marcus Mariota. Il prodotto da Oregon, anche per la difficoltà nel capire dove potrà portare il suo talento, è stato analizzato da miliardi di punti di vista, ma la realtà è una sola: questo ragazzo sa cosa significa essere un giocatore di football.

Più delle qualità fisico-atletiche di Mariota, peraltro di ottimo livello, ciò che maggiormente colpisce è la sua abilità nel gestire la più delicata ed importante posizione del football. È intelligente, sa che per essere un quarterback di alto livello deve spendere molto tempo nella film room e lo fa con un’abnegazione che ha colpito positivamente molti coach. Gestisce l’attacco con personalità e si fa rispettare dai compagni di squadra, ha un’etica lavorativa di primo piano e sa gestire la pressione nei momenti che scottano.

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Ha un bel braccio potente e un’eccellente meccanica di rilascio. Il repertorio di lanci è completo e sa esplorare con decisione e sicurezza tutte le zone del campo. Ciò che lo rende un pericolo per le difese avversarie è il suo essere pericoloso anche fuori dalla tasca. Col suo atletismo da gazzella riesce a scappare via dal difensore, riuscendo comunque a mantenere gli occhi puntati a fondo campo per cercare il completo. In movimento possiede un buon lancio, aggiusta bene i piedi e, anche fuori equilibrio, cerca sempre di mettere la palla oltre il difensore. Quando invece ricorre alle sue gambe per cercare l’azione personale è quasi imprendibile, avendo una velocità di punta fuori dal comune per un quarterback.

Marcus MariotaVenendo da un sistema qb-friendly, che agevola non poco il gioco e la produzione numerica, il suo limite maggiore sono le letture. Ad Oregon, sistemato nella shotgun, ha dovuto raramente prendere una decisione che andasse oltre una lettura primaria e, inoltre, ha veramente poca esperienza nella tasca. Raramente ha dovuto prendere palla direttamente dal centro e analizzare il campo andando in drop-back. Tende a vedere la pressione troppo spesso e ricorre in fretta alla sue gambe. Legge male i blitz e deve sicuramente migliorare la precisione nei lanci, soprattutto in finestre strette, che ha esplorato veramente poco. In tre anni di college, ha commesso 27 fumble, decisamente troppi.

Probabilmente Mariota è un giocatore che avrebbe bisogno di almeno un anno di apprendistato, alle spalle di un quarterback esperto, prima di essere gettato nella mischia. Il suo modo di rapportarsi al ruolo è quanto di più desiderabile per un coach, ma deve ancora migliorare tanti aspetti del suo gioco per poter diventare un terrore per le difese NFL.

Sembra davvero difficile che esca dalla top 3, probabilmente sarà il secondo giocatore ad essere selezionato dopo Jameis Winston, ma non è assolutamente detto che siano i Titans a volerlo più di ogni altra squadra. Se c’è un giocatore per cui una trade, la sera del 30 aprile, sembra scontata, è proprio Mariota, con Jets e Chargers, insieme a tante altre, pronte a offrire un bel pacchetto ai Titans.

I Jets hanno bisogno di un quarterback per guidare il loro potenziato attacco. Il nuovo head coach, Todd Bowles, ama avere giocatori che lavorano sodo e l’Heisman Winner 2014 è il tassello ideale da inserire in una competizione per il posto da starter con Geno Smith e Ryan Fitzpatrick. La calma e la stabilità che porterebbe Mariota sono qualità sconosciute recentemente nel Jersey, ma potrebbero essere la soluzione ad anni di cocenti delusioni. I Chargers, forse, sono una soluzione parecchio azzardata, ma il pacchetto che potrebbero proporre ai Titans, con Philip Rivers quale pezzo principale, potrebbe stuzzicare la dirigenza del Tennessee. Dalla stagione 2016 si aprirà un futuro nuovo per i Chargers e chi meglio di Mariota per dare un nuovo volto e una nuova direzione alla franchigia? La squadra non ha fretta di vincere e il quarterback hawaiano potrebbe sfruttare la prossima stagione come palestra di allenamento, per farsi trovare pronto nel 2016, quando, probabilmente, tanti equilibri in division saranno diversi.

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.
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