NFL Preview 2017: Washington Redskins

Lo scorso anno le speranze dei Redskins di approdare alla post season si sono definitivamente infrante l’ultima week contro i Giants. Pur non disponendo di un roster eccezionale, specie difensivamente parlando, e nonostante abbia gettato al vento molteplici e ghiotte occasioni (grida vendetta il pareggio londinese contro Cincinnati), la squadra capitolina è giunta ad un soffio dai playoff con un record di 8-7-1. Il tutto nel contesto di una NFC East il cui livello di competitività si è innalzato esponenzialmente rispetto alla stagione precedente.

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Numerose sono le incognite che avviluppano Washington: a fronte di partenze dolorose in off season sono arrivati giocatori nuovi, dal potenziale molto intrigante, ma da verificare in un sistema inedito. Sulla griglia di partenza della Division i Redskins non partono in prima fila, tuttavia esiste del margine per poter stupire.

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OFFENSE

Cominciamo dalle certezze: alla guida dell’attacco dei Redskins, per il secondo anno consecutivo sotto tag, ci sarà Kirk Cousins. Il quarterback nativo del Michigan ha lanciato per 4917 yard l’ultima stagione (terzo alle spalle di Brees e Ryan). Con il suo contributo Washington si è piazzata terza nella classifica degli attacchi per yard totali guadagnate, seconda assoluta in quelle aeree. Buona parte del merito va indubbiamente alla linea, che rimarrà invariata. Il reparto guidato da coach Callahan può vantare due Pro Bowler come il left tackle Trent Williams e la guardia di destra Brandon Scherff.

Potrebbero essere difficili da metabolizzare, invece, le partenze di Pierre Garçon e Desean Jackson (1041 e 1005 yard ricevute). A questo punto ci addentriamo nell’ignoto: per sopperire alle defezioni appena citate si è deciso di puntare su Terrelle Pryor e Josh Doctson. Il primo è arrivato da Cleveland con un contratto annuale e dovrà confermare quanto di buono dimostrato nella prima stagione a tempo pieno nel ruolo di ricevitore (1007 yard). Per quanto concerne il secondo, prima scelta del draft 2016, ci si augura possa esplodere dopo un anno trascorso quasi interamente in infermeria. Last but not least, tra i bersagli favoriti di Captain Kirk vanno citati Jordan Reed e Jamison Crowder. Il primo è uno dei tight end più entusiasmanti nel correre le tracce, ricevere, e macinare yard after catch. Il secondo, nelle due stagioni tra i pro, è riuscito a rendere ottimamente nello slot.

Da migliorare, senza dubbio, il gioco di corse. Oltre all’auspicabile crescita di Fat Rob Kelley, che si è comunque ben comportato per essere un undrafted, al quarto giro del draft è stato selezionato Samaje Perine. Questi due, insieme al third down back Chris Thompson, dovrebbero andare a comporre un committee più performante.

DEFENSE

Se l’attacco Redskins è stato per lunghi tratti efficace e convincente, altrettanto non si può dire della difesa. Il reparto coordinato dall’ormai ex DC Joe Barry ha chiuso, infatti, ventottesimo per yard totali concesse, e addirittura penultimo nelle situazioni di terzo down. Al di là di quelli che possono essere stati i demeriti tattici, il materiale umano a disposizione non era affatto di primo livello.

Ecco dunque che attraverso free agency e draft si è operata una massiccia ristrutturazione. Uno dei segmenti più rimaneggiati è stata la linea: la partenza di Chris Baker ha provato il reparto del miglior run stopper a roster. Grandi speranze, in questo senso, sono riposte soprattutto nel rookie Jonathan Allen, diciassettesima scelta assoluta.

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La pattuglia dei linebacker beneficerà, per quanto concerne l’interno, dell’innesto di Zach Brown. L’ex Bills è stato autore di ben 149 placcaggi, secondo assoluto nella lega alle spalle di Bobby Wagner. Ciò dovrebbe costituire un upgrade notevole, specie contro le corse. La pass rush prodotta dai LB esterni è stata discreta, soprattutto grazie al sempre affidabile Kerrigan (11 sack) e al sorprendente Trent Murphy (un po’ troppo sorprendente: il giocatore è stato infatti sospeso per i primi quattro match della prossima stagione per uso di sostanze dopanti). Dovrebbe tornare a disposizione dopo due stagioni di totale inattività anche Junior Galette. L’ex Saints non ha ancora giocato uno snap in burgundy & gold a cause della rottura di entrambi i tendini d’Achille nelle due off season appena trascorse.

Capitolo secondarie. La nota più dolente è stato il ruolo di safety. Si sono alternati parecchi starter, ma il contributo è stato sempre deficitario: numerosi placcaggi mancati, scarso aiuto ai corner in copertura… Per far fronte a questa debacle è stato messo sotto contratto D.J. Swearinger da Arizona che dovrebbe partire come free safety titolare al fianco di Su’a Cravens. Il prodotto di USC, dopo l’anno da rookie schierato come linebacker ibrido, tornerà nella posizione originale di strong safety. Fra i corner Josh Norman ha predicato nel deserto, complice una flessione preoccupante di Breeland e la condizione fisica ancora precaria del rookie Kendall Fuller, nickel titolare per gran parte della stagione.

COACHING STAFF

Jay Gruden, non molto amato dalla fan base dei Redskins, soprattutto quella italiana, eufemisticamente parlando, è stato il primo coach dell’era Snyder (1999-oggi) ad essere gratificato con un prolungamento contrattuale. Ciò è positivo sotto il profilo della stabilità; bisogna concedergli il merito, dopo un inizio claudicante, di aver ottenuto un record positivo per due anni consecutivi. È altrettanto vero, però, che ha destato parecchie perplessità nella gestione del cronometro, oltre a non essere riuscito, finora, ad imbastire un gioco di corse efficiente che possa controbilanciare in maniera credibile la mono dimensionalità dell’attacco, troppo ancorato al passing game.

Oltre a coach Callahan, guru della linea offensiva ed artefice della costante crescita e degli ottimi risultati del reparto, una menzione particolare la merita Jim Tomsula, suo dirimpettaio per la linea difensiva. Personaggio istrionico, è molto apprezzato dai giocatori per la passione profusa e l’attenzione maniacale ai minimi dettagli tecnici. Ingredienti essenziali per impastare una nuova linea auspicabilmente più performante rispetto al recente passato.

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

Gli interrogativi sono molti, sia da un lato che dall'altro dello sfeoride. La division, storicamente imprevedibile, dallo scorso anno pare aver innalzato esponenzialmente il livello di competitività. Il potenziale dei Redskins è interessante, se tutto si dovesse incanalare perfettamente potrebbero ambire a qualcosa di importante, ma, ad oggi, le incognite sono davvero tante.

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Lorenzo Contini

Ho una passione sconfinata per il football. Tifo Redskins e Hurricanes grazie al leggendario Sean Taylor, il mio idolo sportivo: gone but never forgotten.

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2 Commenti

  1. Complimenti davvero belli e interessanti questi articoli sulle Preview 2017
    purtroppo è difficile trovare informazioni per noi poveri affezionati che
    non abbiamo una perfetta dimestichezza con l’inglese.
    Grazie, siete davvero grandi!!!
    Go Vikings!!!
    Carlo

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