[NFL] Divisional: Dallas Cowboys vs Green Bay Packers 21-26

Saranno dunque i Green Bay Packers a cercare di spodestare dal trono della NFC i campioni uscenti dei Seattle Seahawks nella finale di Conference in programma domenica prossima.

I ragazzi di coach McCarthy  hanno staccato il biglietto per il CenturyLink Field battendo 26-21 i Dallas Cowboys in un divisional playoff avvincente, che ha tenuto spettatori neutrali e tifosi incollati alle sedie fino alla fine. Nonostante un Rodgers in evidente difficoltà per il problema al polpaccio, Green Bay è riuscita a tenere la partita in bilico e poi a piazzare la zampata vincente in un secondo tempo in cui il regista da Cal ha giocato molto meglio rispetto alla prima frazione.
I texani escono comunque a testa altissima dal Lambeau Field, e al tirar delle somme, nonostante la delusione, Dallas può archiviare la stagione 2014 con una certa soddisfazione, visto che secondo molti addetti ai lavori non avrebbe neppure raggiunto la post season. I Cowboys hanno tenuto testa ad una delle super potenze della NFL, e sono stati anche poco fortunati su una decisione arbitrale che ha condizionato l’esito del match.

DeMarco Murray CowboysGreen Bay e Dallas erano al settimo appuntamento in post season, ma solo per la seconda volta si affrontavano al Lambeau Field. La prima risaliva al 31 dicembre 1967 ed è una delle partite più famose della storia della NFL, non tanto perché fu decisa da una meta del quarterback di casa Bart Starr ad una manciata di secondi dal termine, quanto perché fu giocata in condizioni assolutamente terribili, poichè quel giorno a Green Bay la temperatura era di 26 gradi sotto lo zero, con una temperatura percepita a causa del vento di -44, da cui il famigerato nome di Ice Bowl.

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Domenica invece nel Wisconsin, la situazione era decisamente meno traumatica, visto che si è giocato con appena 5 gradi sotto lo zero, e Dallas è stata a lungo in vantaggio, da metà del secondo a metà dell’ultimo quarto, impresa che quest’anno al Lambeau Field era riuscita solo ai Jets. Così lo spettro dell’ennesima beffa casalinga (delle ultime sei eliminazioni nei playoff, ben quattro erano avvenute fra le mura amiche) è aleggiato a lungo sul glorioso stadio, con un Rodgers che nel primo tempo sbagliava alcuni lanci in modo assolutamente atipico e sembrava decisamente innervosito dal non potersi muovere come d’abitudine.

L’intervallo portava però consiglio ad un Rodgers che dopo una prima frazione tutto sommato molto tranquilla (9 su 15 per 90 yards ed una meta), pur continuando a zoppicare vistosamente, si è scatenato in un secondo tempo che lo ha visto completare 15 passaggi su 20 per 226 yards e due touchdown. E a riprova della pericolosità dell’attacco dei Packers c’è da sottolineare che nella giornata in cui si è inceppato il leading receiver della squadra, cioè Jordy Nelson, ci ha pensato il rookie Davante Adams a dar manforte all’altro titolare Cobb, con 7 ricezioni per 117 yards e la meta che ha consentito il riavvicinamento in un momento in cui sembrava che l’inerzia stesse pendendo dalla parte degli ospiti. Altra prova da circoletto rosso è stata quella appunto di Cobb autore di 8 ricezioni per 116 yards.

Eddie Lacy PackersIl runner Lacy è partito alla grande, poi nel secondo quarto si è un po’spento ma alla fine ha offerto un contributo importante, con oltre 100 yards corse, anche se nel momento clou del match la parola d’ordine è stata “palla a Rodgers e pedalare”. La difesa di Green Bay aveva faticato tutto l’anno contro il rushing game avversario e invece, tutto sommato, domenica non ha sfigurato: Murray ha infilato due grandi corse da 26 e 30 yards, ma per il resto è stato contenuto dal front seven di casa. L’end Daniels e l’intramontabile Julius Peppers sono stati i migliori nel reparto difensivo dei verdi di casa sia nella pass rush che contro la corsa, ma nella caccia a Romo si è distinto anche il linebacker Perry, autore di ben due dei quattro sack, e di un hurry.
A livello di prove individuali, da segnalare anche la buona prestazione del linebacker Neal contro la corsa, dunque non certo la specialità della casa, mentre un po’ tutto il secondario è stato in notevole difficoltà nel gioco aereo, a partire da Tramon Williams (due ricezioni concesse per 48 yards) e Burnett (cinque volte battuto sui sei palloni lanciati nella sua direzione).

L’attacco di Dallas ha messo a segno 21 punti e senza un errore di Bailey e la chiamata discutibile degli arbitri, sarebbero potuti essere decisamente di più in una giornata in cui la fortissima linea offensiva non ha convinto. Il solo centro Frederick ha giocato al solito livello mentre sia Smith, sia soprattutto Leary hanno faticato contro uno scatenato Daniels. Romo ha perso l’ennesima occasione di portare al titolo il suo team ma stavolta nessuno può incolpare il regista di origini messicane: il 15 su 19 per 191 yards e due mete, la dice lunga sulla solidissima prestazione dell’ex Eastern Illinois cui, in questa occasione, non si può veramente rimproverare nulla.

Aaron Rodgers PackersIl leading runner della NFL Murray ha disputato un’ottima partita, seppur per lunghi tratti abbia dovuto lottare per guadagnare anche solo una o due yard, ma sulle sue spalle grava un fumble perso che ha avuto un peso importante sull’esito della gara. Fra i ricevitori prova tutto sommato incolore per l’altro fuoriclasse Dez Bryant, poco fortunato in occasione della “non ricezione”, ma nel complesso impalpabile, mentre dopo un ottimo avvio è invece sparito l’altro titolare Terrance Williams. Il miglior terminale di Romo è stato così il tight end Witten che ha tenuto in costante apprensione il secondario di Green Bay ed ha chiuso con 6 ricezioni per 71 yards.

Nel match più importante della stagione invece una difesa che aveva sicuramente superato le attese in regular season, ha mostrato un po’ tutti i suoi limiti: il secondario ha beneficiato in avvio del nervosismo e dei problemi fisici di Rodgers, ma quando il numero 12 si è aggiustato sono stati dolori, e la meta di Adams con Sterling Moore battuto sulla traiettoria interna del rookie e la safety Wilcox che a causa di un pessimo angolo non ha nemmeno toccato il receiver avversario, è stato l’emblema della giornata no del reparto.
Giusto per altro sottolineare che una difesa già in difficoltà ha dovuto fare a meno praticamente per tutto il match del giocatore più forte, il linebacker McClain, anche se ad esempio la linea, che invece era al gran completo, ha faticato in tutte le fasi del gioco, con l’eccezione dell’end Mincey, l’unico a cercare di tenere in piedi la baracca. In realtà contro la corsa non sono spiaciuti pure la safety Church e il linebacker Hitchens, il sostituto di McClain, però il resto del team, a partire dal tackle Hayden e dal linebacker Carter ha subito troppo le corse di Lacy e compagni.

Tony Romo CowboysE in effetti proprio il rushing game è stato il grande protagonista del drive iniziale di Green Bay: dopo una prima azione negativa infatti, Lacy infilava 5 corse per un guadagno totale di 46 yards. Poi sulle 4 di Dallas la settima portata consecutiva del runner numero 27 veniva fermata senza guadagno ma ci pensava Rodgers a portare avanti Green Bay trovando il tight end Quarles in mezzo alla end zone.
La reazione di Dallas era però immediata anche se il drive era “aiutato” in modo significativo da due penalità di Green Bay. Alla fine Romo, su un first and goal sulla 1, fintava l’end off a Murray per poi trovare solissimo in meta il fullback Clutts, atleta che in tutto l’anno aveva ricevuto un solo pallone per una yard.

Nel suo secondo drive Green Bay sembrava poter andare ancora a segno: stavolta in campo come running back c’era Starks che con alcune buone portate sul lato sinistro della linea trascinava i Packers fin sulle 27 avversarie. Qui però su un terzo e sette, Rodgers non si capiva con il suo centro Linsley che snappava la palla quando il regista stava ancora segnalando gli schemi. L’ovale colpiva Rodgers ma veniva alla fine raccolto dall’end Mincey e sul rovesciamento di fronte Dallas andava a segno grazie ad un lancio corto di Romo a Terrance Wiliams che sfruttava l’errore di Tramon Williams e lo trasformava in un guadagno di 38 yards.

L’attacco di Green Bay soffriva non poco un Rodgers impreciso e al two minutes warning del primo tempo Dallas bussava nuovamente alla porta. Ma su un terzo e uno dalle 27 dei Packers, Romo tentava un passaggio lungo ancora a Williams che cadeva però incompleto. Bailey, kicker normalmente affidabilissimo, vedeva il suo calcio da 50 yards deviato da Datone Jones, e dal possibile +10 si passava invece al +4 perché Rodgers partiva dalle proprie 40 e nonostante un sack subito, riusciva a completare due passaggi a Cobb per 43 yards e Crosby non sbagliava il calcio dalle 22 avversarie.

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Julius Peppers PackersViste le oggettive difficoltà del passing game del primo tempo, i Packers iniziavano la seconda frazione facendo nuovamente leva sulle giocate di Lacy, ma stavolta il drive non sortiva grandi effetti. I Cowboys facevano però peggio: quasi a metà campo Murray perdeva l’ovale dopo un colpo ricevuto dal veteranissimo Peppers e Green Bay recuperava un possesso importantissimo. Sul drive seguente gli uomini di McCarthy ricavavano solo un field goal, ma il distacco era ormai di un solo punto.
Dallas però metteva in piedi un drive devastante e in appena cinque giochi guadagnava 79 yards, con Murray si incaricava poi di portare palla dalla 1 di Green Bay per il 21-13.

Con il suo team con le spalle al muro, Rodgers tirava però fuori il meglio: il regista col numero 12 trovava prima Adams per 16 yards su un terzo e 3, quindi Cobb che guadagnava altre 26 yards, ma il suo capolavoro l’ex Golden Bear lo conservava per un terribile terzo e quindici: gran passaggio a Adams che batteva Moore, eludeva anche il tentativo di placcaggio di Wilcox e dopo una galoppata di 46 yards firmava il 21-20.
In apertura di ultimo quarto Dallas andava al punt e il Rodgers show proseguiva: sette su sette per 78 yards era l’impressionante bottino del buon Aaron che trovava l’omonimo Richard Rodgers in end zone per il sorpasso. La trasformazione da due non andava poi a buon fine e si restava sul 26-21 per i Packers.

Dez Bryant CowboysCome già visto in altre occasioni però, i Cowboys di quest’anno sono un squadra tosta, e infatti Murray e compagni riuscivano a guadagnare nuovamente la metà campo ospite, ma a causa di un sack subito da Romo si trovavano a giocare un quarto e due sulle 32 di Green Bay. Anziché tentare il passaggio corto per chiudere il down, i Cowboys andavano per il bersaglio grosso, ed il tracciante di Romo veniva catturato da Bryant con una presa da circo.
Dopo la ricezione il receiver da Oklahoma State ricadendo faceva un paio di passi cercando la vicinissima end zone poi sembrava appoggiare il pallone per terra senza averne il pieno possesso. Gli arbitri in un primo tempo davano la ricezione buona, ma poi dopo aver rivisto l’azione il capo arbitro Gene Steratore decretava l’incompleto.

Decisione probabilmente giusta seguendo il regolamento ma che lasciava piuttosto perplessi (e infatti nei giorni dopo la partita il vice presidente del settore arbitrale della NFL Dean Blandino, annunciava una possibile revisione delle regole nei prossimi mesi). Il risultato era comunque che Green Bay recuperava il pallone e riuscendo a congelarne il possesso fino alla fine riconquistava l’accesso alla finale di Conference quattro anni dopo l’ultima apparizione.

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