[NFL] Week 12: Piacevoli ricordi (Baltimore Ravens vs New Orleans Saints 34-27)
Per i Baltimore Ravens, scendere in Louisiana ed andare a giocare al SuperDome di New Orleans ha un sapore molto particolare. 21 mesi fa, il leggendario Ray Lewis alzava al cielo il Vince Lombardi Trophy, il secondo per lui e per i Ravens. Un’emozione tanto grande non si dimentica e i Ravens, in cuor loro, hanno voluto onorare quella vittoria, giocando una partita ottima offensivamente, in cui hanno messo a ferro e fuoco la difesa dei Saints e trionfato 34 a 27.
I Saints partono subito fortissimo. Drew Brees (35/45 per 420 yard, 3 TD, 1 INT), alla seconda azione, passa dietro a Joe Morgan per la end around da 67 yard e, se non fosse per un horse collar tackle di Lardarius Webb, il ricevitore numero 13 entrerebbe sicuramente in end zone. La penalità del cornerback si rivela fondamentale però, per concedere ai suoi compagni l’opportunità di compiere un imperioso stop difensivo. Prima Mark Ingram, cercando di sfondare, viene atterrato da Darien Stewart, perdendo la palla, ma per fortuna sua gli arbitri, rivedendo l’azione, decretano un down by contact; poi, lo stesso Ingram, cercando di convertire un quarto &1 viene respinto con autorità da Haloti Ngata, chiudendo il drive senza punti.
I Ravens scelgono un approccio diverso e la prima azione viene affidata a Justin Forsett, che perfora la difesa avversaria per 38 yard e porta, in un colpo solo, i Ravens a metà campo. Joe Flacco (18/24 per 243 yard, 1 TD) prende il comando delle operazioni e si intende con Steve Smith, prima con un bel passaggio da 14 yard e, in seguito, direttamente con il touchdown da 15 yard con cui i Ravens aprono le marcature. Da segnalare la stupenda ricezione di Smith, completamente coperto dal difensore, ma comunque bravissimo a mettere le mani in posizione per la ricezione e catturare un pallone non facile. I Saints capiscono subito di poter far viaggiare la palla in aria per colpire i Ravens: Morgan si mangia ancora Webb per un guadagno da 62 yard e Jimmy Graham si iscrive al tabellino marcatori con una ricezione da 10 in end zone.
Flacco non vuole assolutamente essere da meno del suo collega e spara un missile di 40 yard per Smith, Kyle Juszczyk però, si mangia la possibilità del raddoppio, perdendo palla sulla linea della yarda. I Saints non riescono ad approfittarne, spinti indietro da due sack dei Ravens su Brees, Flacco, invece, riporta velocemente i suoi in posizione favorevole con un bel lancio per Torrey Smith, che guadagna 40 yard e lascia poi a Forsett il compito di sfondare. Il running back porta palla per 10, 11 e 13 yard entrando, con l’ultima corsa, in end zone per il 14 a 7. New Orleans non si scompone, con un po’ di fortuna, e anche una dubbia chiamata degli arbitri, si porta nuovamente in red zone con una ricezione di Kenny Stills da 33 yard. La difesa in maglia bianca per vie terresti è impenetrabile e i Saints devono affidarsi alla gamba di Shayne Graham dalle 20 per mettere alti punti a tabellone. Prima della pausa lunga i ragazzi di Sean Payton riescono ancora ad andare in touchdown e portarsi negli spogliatoi in vantaggio. Brees completa senza difficoltà 5 passaggi e, infine, lancia per 26 a Marquese Colston. Terrence Brooks sbaglia completamente l’intervento, non andando a cercare la palla, e il ricevitore numero 12, d’esperienza, lo anticipa per una bella presa volante.
Sul 17 a 14 in favore dei padroni di casa le due squadre rientrano in campo. Justin Tucker capitalizza il lavoro del suo attacco centrando i pali dalle 31 e pareggiando. Sul drive di risposta dei Saints arriva la giocata che cambia l’inerzia della partita, indirizzandola verso Baltimore. Brees, su un terzo e sette apparentemente facile da convertire, sceglie di affidarsi a Graham, ma un ottimo Will Hill legge la traccia benissimo, anticipa il tight end, prendendo la palla a pochi centimetri dalle sue dita, e si invola per 44 yard in touchdown. I Saints subiscono il colpo e la difesa in maglia bianca non perde tempo a frastornarli ancora con due sack pesanti. Ci pensa poi Tucker ad abbassar loro ancora il morale, calciando con precisione disarmante dalle 55 yard e allungando sul 27 a 17 in apertura di quarto periodo. Gli ultimi dieci minuti sono un scambio di sfuriate offensive, lanci contro corse. Brees perfora il campo coi suoi passaggi, ma in red zone la macchina si inceppa e deve affidarsi a Graham dalle 34. Palla ai Ravens e Forsett mette le ali ai piedi sgusciando tra le maglie della difesa avversaria per 35 yard, Torrey Smith ne aggiunge 17 su ricezione e, ancora Forsett fulmina i Saints con una portata da 20 yard in touchdown. Brees è indemoniato e, in due minuti si mangia il campo fino alla end zone, dove connette con Graham per il 27 a 34, ma ormai è troppo tardi e l’onside kick successivo serve solo a consegnare la vittoria nelle mani dei Ravens.
Partita di grandissimo carattere per i Ravens (7-4) che hanno dimostrato di essere un vero team da playoff, andando a cogliere una vittoria importantissima in trasferta contro un avversario ostico. L’uomo in copertina è Justin Forsett (22 portate per 182 yard, 2 TD), perfettamente a suo agio nel sistema di coach Kubiak, e sempre più rivelazione dell’anno per Baltimore, oltre che autore della sua miglior prestazione in carriera. Ottima partita anche dei due Smith, Steve e Torrey che hanno combinato per 9 ricezioni, 187 yard e 1 touchdown. I due sono sempre stati fondamentali per avanzare, Steve sul profondo e Torrey nel mezzo, guadagnando anche molte yard dopo la presa. La difesa, frontalmente, è stata il solito muro: 4 sack, 8 QB hits, tanta pressione a Brees ed Ingram completamente annullato (11 portate per 27 yard), ma, il secondario ha avuto ancora serie difficoltà, concedendo big play e commettendo gravi errori. Questa volta, però, sono anche da registrarsi grossi miglioramenti. Anthony Levine si è ben comportato contro chiunque avesse da marcare, mettendo in campo fisicità e cattiveria giusta, mentre Will Hill è stato un autentico playmaker. Chiamato a marcare il devastante Graham, lo ha limitato a 6 prese per 47 yard, ha deflettato 2 passaggi importanti, ha intercettato Brees e segnato il touchdown che ha cambiato la partita.
Per i Saints (4-7) è arrivata la terza sconfitta consecutiva, ma paradossalmente indolore dato lo scarsissimo rendimento delle altre avversarie divisionali. Brees ha cercato, ovviamente, di sfruttare la debolezza dei Ravens sui lanci lunghi e ci è riuscito alla grande, ma non hanno fatto i conti con la difesa avversaria perfetta nelle altre fasi del gioco. In quella che è stata una gara giocata dagli attacchi a viso aperto, i Ravens sono stati più forti, unendo alle corse di Forsett anche i passaggi. I Saints dovranno affrontare un altro match complicato settimana prossima, volando a Pittsburgh, ma lo spettro che ci sia una division a mandare una squadra ai playoff con un record sotto il 50% è più che presente, e i Saints potrebbero comunque andare in postseason. I Ravens avranno una partita importantissima contro una diretta concorrente, affrontando in casa i Chargers. Sperando anche in qualche passo falso delle rivali divisionali, vorranno aggiungere un tassello in più alla corsa serratissima ai playoff.
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