[NFL] Week 12: La ruota della fortuna (Miami Dolphins vs Denver Broncos 36-39)

Chi si aspettava che, allo Sport Authority Field at Mile High, i Denver Broncos avrebbero asfaltato i Miami Dolphins si sarà sbagliato di grosso. I ragazzi di coach Joe Philbin sono saliti in Colorado più agguerriti che mai, vogliosi di dimostrare quanto questa stagione possa finalmente essere diversa dalle deludenti del recente passato. Purtroppo per loro però, dopo aver condotto la gara per lunghi tratti, l’attacco esplosivo dei Broncos ha preso a girare a mille e, con tre touchdown nell’ultimo periodo, ha preso il sopravvento e portato a casa la vittoria col punteggio di 39 a 36.

"Denver Broncos vs. Miami Dolphins"I Dolphins iniziano la partita spingendo subito sull’acceleratore, Ryan Tannehill (26/36 per 228 yard, 3 TD, 1 INT) non sbaglia un passaggio e, nel giro di tre minuti e mezzo, gli ospiti possono già esultare grazie alla corsa di Daniel Thomas da 3 yard. La risposta dei Broncos non è rabbiosa come ci si potrebbe aspettare, il drive è impostato sulle corse di C.J. Anderson, esteticamente poco appariscenti, ma molto utili per avanzare fino in territorio avversario. Peyton Manning (28/35 per 257 yard, 4 TD) è poco incisivo, motivo per cui, dopo tre tentativi andati a vuoto, i Broncos si affidano a Brandon McManus dalle 38 per accorciare le distanze. Miami è padrona del campo e, ad inizio secondo quarto, raddoppia il proprio bottino con un drive eseguito molto bene da Tannehill, che si toglie anche lo sfizio di segnare personalmente il touchdown del 14 a 3.

La seconda marcatura dei Dolphins fa scattare la scintilla nei Broncos, fin qui troppo molli e poco concentrati. Manning trova Emmanuel Sanders per 18 yard, poi Anderson ne aggiunge 25 su corsa, fino ad arrivare alla ricezione di Demaryus Thomas da 5 yard in end zone. Tannehill però, è freddo come il ghiaccio, e non subisce minimamente la pressione e il pubblico avversario, al contrario dei suoi compagni. Ben tre fumble caratterizzano questo drive: due finiscono out of bounds e il terzo viene recuperato dai Dolphins, evitando una situazione che avrebbe potuto rivelarsi molto pericolosa. Dopo il pericolo scampato, il modo migliore per riprendersi è segnare e il quarterback da Texas A&M si dimostra vero leader, mandando in touchdown Mike Wallace con un lancio da 10 yard. Manning, dall’altra parte, trova in Thomas il suo ricevitore di fiducia e si affida a lui per avanzare. Un grande contributo lo porta anche Sanders, che con una ricezione da 35 yard, è fondamentale per posizionare i Broncos in red zone. Proprio Thomas, a sedici secondi dalla fine, esulta ancora segnando il touchdown da 14 yard, con cui riporta i suoi a contatto. 21 a 17 e squadre negli spogliatoi.

Pubblicità

C.J. Anderson, Randy StarksIl terzo quarto è meno emozionante dei precedenti, complice una minor lucidità dei due team che si rendono protagonisti anche di vari errori. Coach John Fox non aggredisce la partita come ci si aspetterebbe e, come nel primo quarto, si affida ancora alle corse. Stavolta però, McManus dalle 33 non centra i pali e il punteggio rimane invariato. La difesa in maglia arancio sale in cattedra e costringe subito i Dolphins al punt, ma un pasticcio del ritornatore complica la situazione, facendo perdere il possesso ai Broncos e riconsegnandolo agli ospiti. Tannehill sembra sprecare tutto facendosi intercettare da Von Miller, ma il rookie Damien Williams strappa la palla dalle mani del numero 58 arancione e l’ovale viene recuperato da Mike Pouncey. Per la seconda volta i Dolphins riescono a mantenere un possesso che sembrava ormai perso e, come accaduto in precedenza, scacciano la paura andando in touchdown, in questa occasione grazie ad una ricezione di Jarvis Landry.

Nel quarto periodo, però, la musica cambia radicalmente. Sul 28 a 17, Fox decide di affidarsi al suo quarterback e il futuro Hall of Famer nato a New Orleans si scatena e domina l’ultima frazione. Prima trova il solito Thomas con un touchdown pass da 5 yard, immediatamente dopo opta per la two point conversion, che realizza lanciando a Sanders. Sul drive successivo guida il suo attacco con autorità, fino a spianare la strada per il touchdown su corsa da 10 yard di Anderson, con cui, per la prima volta in partita, i Broncos si portano in vantaggio. Tannehill, che fino ad ora era stato impeccabile, sfortunatamente viene intercettato da T.J. Ward su un passaggio mal gestito da Landry e, dentro le dieci yard, per Manning è un gioco da ragazzi trovare Wes Welker per il touchdown del 39 a 28. Miami, negli ultimi tre minuti, prova la rimonta disperata, riuscendo anche a segnare con Landry, ma ormai è troppo tardi e il fallito onside kick decreta degli ospiti decreta il risultato finale di 39 a 36.

sturgis

Denver (8-3) deve assolutamente ringraziare il suo quarterback e l’intercetto provvidenziale di Ward, altrimenti, difficilmente questa partita sarebbe stata vinta. I Broncos hanno approcciato male la gara e sono stati troppo molli per lunghi tratti dell’incontro, lasciando il controllo delle operazioni agli avversari. Le colpe sono da imputarsi, in primis, a Fox e, in secundis, al defensive coordinator Jack Del Rio, incapace di costruire un game plan aggressivo difensivamente. Fortunatamente per loro, una grande prova di Anderson (27 portate per 167 yard, 1 TD), un Sanders da guadagni pesanti (9 ricezioni per 125 yard) e un inarrestabile Thomas (10 ricezioni per 87 yard, 3 TD) hanno mantenuto in piedi la baracca e hanno permesso, infine, ai tifosi di casa di esultare. Settimana prossima ci saranno da domare i Kansas City Chiefs se i Broncos non vorranno avere problemi per vincere la division.

Miami (6-5) torna in Florida fortemente scottata dalla delusione. La vittoria non era assolutamente un miraggio ed è stata alla portata per quasi tutto il match. È mancato un giocatore che potesse aiutare in maniera consistente Tannehill, il vero MVP di questo incontro, sia nel gioco a terra che in quello aereo. Parte importante l’ha giocata anche la sorte che, dopo aver favorito in ben due occasioni i Dolphins, proprio nel momento decisiva si è girata dalla parte opposta, mandando quel pallone toccato da Landry nelle mani di Ward. I Dolphins ora dovranno cancellare al più presto il rammarico e concentrarsi sul match contro i Jets. La rincorsa ai playoff è ancora aperta e nel mucchio selvaggio della AFC ogni partita può essere fondamentale.

[jwplayer mediaid=”17784″]
Merchandising Merchandising

Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

Articoli collegati

9 Commenti

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.