[NFL] Week 3: PartitOWSKI (Oakland Raiders vs New England Patriots 9-16)

Articolo a due mani, la prima parte di Mako Mameli con cronaca della partita e puinto di vista Raiders e la seconda di Giuseppe Pulpito con la partita vista dalla panchina dei Patriots.

TAILGATING – TUCK RULE, UNA FERITA ANCORA APERTA

Raiders e Patriots si affrontano dal 1960, anno in cui entrambe esordirono nella nascente American Football League. La loro rivalità si è accesa negli anni 70 e si è alimentata nel tempo in seguito ad episodi tragici e controversi. In una partita di preseason del 1978 il WR dei Patriots Darryl Stingley restò paralizzato in seguito ad un duro scontro di gioco con la safety dei Raiders Jack Tatum; colpo pulito per le regole di allora, ma Tatum, vista la sua fama da intimidatore ed il suo soprannome (The Assassin), fu condannato dall’opinione pubblica senza appello.
L’ultimo capitolo di questa rivalità è senza dubbio l’AFC Divisional Playoff game del 2001, meglio noto come “Snow Bowl” (se siete tifosi dei Patriots) o “Tuck Rule Game” (se invece sputate bile nero-argentata al solo ricordo di quell’incontro). Quel “fumble” di Tom Brady, poi cancellato dal referee Walt Coleman, ha cambiato completamente il destino delle due squadre. I Patriots sono diventati la squadra che ha spadroneggiato nel primo decennio degli anni 2000 e che ancora lotta ogni anno per l’accesso al Grande Ballo, mentre i Raiders, spedito l’ingombrante coach Jon Gruden a Tampa Bay, sono arrivati al Super Bowl l’anno successivo ma si è trattato di un fuoco di paglia; da quel momento in poi sono diventati una delle squadre materasso dalle lega ed ancora sono in cerca della via per risalire la china.

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PRE GAME WARMUPS

Risultati della giornata precedente:
Texans 30 – Raiders 14
Patriots 30 – Vikings 7

Matt Schaub è volato a Boston con la squadra ma poi è stato costretto a lasciare il gruppo perché la moglie ha subito un taglio cesareo ed ha dato alla luce un bimbo prematuro. Dalle notizie che arrivano sembrerebbe che mamma e neonato stiano bene.

NATIONAL ANTHEM – PROVOCAZIONE O OVVIETA’

Tom Brady PatriotsUn polverone ha alzato, in quel di Oakland, il post sulla pagina facebook di Tom Brady, in cui il QB (o chiunque gestisca la sua pagina) ha affermato che delle 5 precedenti sue sfide con i Raiders, la sua preferita è lo Snow Bowl (o Tuck Rule) Game. I media di Oakland hanno fatto passare la cosa come una provocazione nei confronti dei Raiders, ma pensandoci bene cosa c’è di tanto strano in quell’affermazione? Brady era un backup scelto al quinto round l’anno precedente e sostituiva una prima scelta assoluta (Drew Bledsoe – fuori per tutta la stagione per infortunio). Se il fumble fosse stato confermato dagli arbitri e i Raiders avessero vinto, probabilmente Bledsoe sarebbe tornato titolare nel 2002 e chissà se la carriera di Brady sarebbe mai decollata. Invece sono stati i Patriots a vincere e Brady ha guidato la squadra alla conquista del primo Super Bowl della sua storia ed è diventato un eroe, un giocatore da Hall of Fame, un miliardario… ed ha sposato Gisele Bündchen. Non sarebbe anche la vostra di partita preferita?

COIN TOSS – FIUTO PER GLI AFFARI

Per quanto i fan (almeno quelli americani) di ciascuna delle due squadre abbiano un odio viscerale per l’avversaria, la rivalità si è ovviamente raffreddata negli ultimi anni e ci sono stati diversi scambi anche importanti tra le due franchigie, come il trade che ha mandato un insoddisfatto Randy Moss (102 ricezioni per 1558 yard e 11 TD in 29 partite giocate in maglia nero-argento) alla corte di Bill Belichick per una misera quarta scelta nel Draft come contropartita. I Raiders con quella scelta selezionarono il CB John Bowie (chi?! appunto…) mentre il redivivo Moss, solo nel primo anno in New England, registrò 98 ricezioni per 1493 yard e la bellezza di 23 TD. Più di recente Al Davis, nel disperato tentativo di raddrizzare la rotta, aveva portato in Silver and Black il DT Richard Seymour, sul viale del tramonto, dando a Belichick una prima scelta con la quale i Patriots selezionarono il T Nate Solder, titolare intoccabile nella linea offensiva nei suoi  4 anni nella NFL. E’ piuttosto evidente chi ha avuto la meglio, anche fuori dal campo, negli ultimi confronti.

KICKOFF – SI COMINCIA

Raiders Inactives: QB Matt Schaub, RB Maurice Jones-Drew, CB Chimdi Chekwa, LB Sio Moore, LB Nick Roach, G Tony Bergstrom, T Matt McCants.
Patriots Inactives: WR Aaron Dobson, RB James White, S Don Jones, CB Alfonzo Dennard, OL Ryan Wendell, OL Josh Kline, DL Zach Moore

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I Patriots vincono il lancio della monetina ma rimandano la decisione al secondo tempo; Stephen Gostkowski calcia il kickoff sul fondo della end zone e il primo pallone della partita spetta quindi a Derek Carr e all’attacco ospite.
La prima azione, dopo un audible di Carr, è una corsa di McFadden per un guadagno di 3 yard, in linea con la media che il RB sta tenendo da ormai tre stagioni. I Patriots provano a confondere i Raiders con una difesa 4-3 che sembra più una 2-5, con i due DT Wilfork e Siliga che partono con la mano in terra e i due DE Rob Ninkovich e Chandler Jones in piedi come se fossero linebacker. Alle loro spalle i tre LB ufficiali, Jamie Collins, Jerod Mayo e Dont’a Hightower. Nel corso della gara questo schieramento, o la variante con un solo end a partire in piedi, sarà utilizzato spesso.

Rob Gronkowski PatriotsI Raiders sono uno dei peggiori attacchi della NFL in termini di conversioni di terzi down, i Patriots sono una delle difese che finora ha concesso più conversioni. Nel primo drive i Raiders cercano di imporre il gioco di corsa ma la difesa dei Patriots contiene bene McFadden. Carr converte un terzo e 3 con un passaggio centrale per Rivera e poco dopo si trova ad affrontare un terzo e 5; Denarius Moore scivola e il passaggio cade incompleto costringendo gli ospiti al primo punt della partita.
Dalle proprie 18 yard Tom Brady (55.8% di passaggi completati nelle prime due partite) comincia il drive con due incompleti. Il terzo lancio è completato per LaFell ma ben lontano dalla linea del primo down. La difesa dei Raiders forza un three-and-out e la novità principale è la partenza da titolare del NT Justin “Jelly” Ellis, un’altra scelta azzeccata da McKenzie nell’ultimo Draft.
Carrie ritorna il punt 17 yard ma i Raiders sono penalizzati per un illegal block in the back e devono partire dalle proprie 19. Durante la settimana si era tanto parlato dello scarso utilizzo del FB/RB/WR/TE Marcel Reece e Carr tenta di coinvolgerlo da subito prima con un passaggio e poi facendolo correre; il jolly offensivo porta a casa il primo down. L’attacco riesce a muovere la catena con un mix di corse e passaggi corti verso le sideline (4 primi down conquistati in 13 giochi e 6 minuti e 10 secondi di possesso palla) in modo da tenere il più possibile fuori dal campo il pericolosissimo QB avversario. Arrivati sulle 25 di New England i Raiders entrano in confusione e sono costretti a chiamare due timeout, inframezzati da una penalità (declinata), e si devono accontentare di un Field Goal di Janikowski da 49 yard.

Seconda occasione per l’attacco di casa e Belichick ripropone il rookie lineman Cameron Fleming come blocking TE, trovata che aveva permesso ai Patriots di migliorare nettamente sulle corse tra la prima e la seconda partita della stagione. E proprio correndo dietro un suo blocco Ridley guadagna 7 yard nella sua prima portata di giornata. Dopo una serie di buone corse, sul primo e 20 a causa di un holding, Brady prova via aria e fa appena in tempo a liberarsi del pallone lanciando per Vereen proprio mentre LaMarr Woodley e Antonio Smith stavano per mettergli le mani addosso; Vereen è prontamente fermato da Carlos Rogers per una perdita di 5 yard. Sul terzo e 23 la pressione di Oakland si fa sentire di nuovo e Woodley, nonostante l’holding di Vollmer, quasi abbatte Brady. Buona prestazione finora della difesa nero-argento, migliore contro le corse rispetto alle due precedenti uscite e capace finalmente di mettere sotto pressione il QB. C’è comunque da sottolineare che la linea di New England ha avuto difficoltà anche nelle precedenti partite a contenere i pass rusher avversari.
Andre Holmes RaidersDopo un bel punt di Ryan Allen e una splendida copertura di Matthew Slater (al Pro Bowl per tre anni di seguito per via delle sue prestazioni nello Special Team) i Raiders ripartono dalle proprie 17 quando il primo quarto sta volgendo al termine. Al cambio di campo la difesa di New England sale in cattedra costringendo Carr ad accontentarsi di passaggi corti e bloccando ogni tentativo di McFadden via terra. I Raiders son costretti al punt e perdono il loro miglior WR, Rod Streater, per un infortunio al piede.

Brady riparte dalle sue 16 e l’attacco marcia spedito verso la end zone avversaria con un a buona combinazione di passaggi per Edelman e corse. L’unico errore grave è un passaggio completamente fuori bersaglio di Brady per un liberissimo Gronkowski ad inizio drive. Il miglior drive dell’intera partita dura 15 giochi e consuma 6 minuti e 43 secondi, concludendosi con un TD pass da 6 yard di Brady per Gronkowski su una situazione di terzo e 2. La difesa dei Raiders ha costretto i Patriots a giocare 5 terzi down ma non è riuscita a interrompere il drive ed ha concesso il TD del sorpasso; 3-7.
Dopo un three-and-out forzato dalla difesa di New England, con un punt di Marquette King che tocca terra sulle 30 avversarie ma rimbalza all’indietro fino a metà campo, Brady ha la palla in mano e 2:45 sul cronometro per guidare i suoi fino alle 2 di Oakland; una buona goal line defense e uno snap sui piedi del QB in situazione di terzo e goal costringe i Patriots ad accontentarsi del FG del 3-10 allo scadere del tempo.

HALFTIME

Buon primo quarto di Oakland, decisamente meglio i Patriots nel secondo. Le due squadre vanno a riposo con New England in vantaggio sul tabellone e nelle statistiche: 11 primi down contro i 7 dei Raiders, 141 yard (78 su passaggio e 63 su corsa) a 109 (76 via aria e 33 via terra), 1 penalità contro le 3 dei Silver and Black. I Raiders hanno un leggerissimo vantaggio solo sul possesso palla.

SECONDO TEMPO

La difesa dei Raiders torna in campo gasata e forza subito un three-and-out grazie ad una splendida incursione nel backfield di Khalil Mack a fermare Ridley per una perdita di 3 yard e, sul terzo e 15 a seguito di una falsa partenza di Devey, grazie ad un sack messo a segno da Justin Tuck.
Ottima posizione di campo per Derek Carr e compagni, che partono dalle 48 di New England dopo il punt. Come spesso capita la squadra avanza ma poi nel momento critico non riesce a muovere la catena. Su un terzo e 5 dalle 19 il giovane QB lancia per un liberissimo Denarius Moore, ma la palla è bassa e arretrata e il WR non la può controllare. Occasione sprecata e Janikowski calcia il suo secondo FG in mezzo ai pali, 6-10.
Ancora una buona prestazione della difesa dei Raiders, che contiene l’attacco avversario e lo costringe al punt, anche grazie ad una pressione portata su Brady da Mack in una situazione di terzo e 4 da metà campo. Nate Solder non fa neanche in tempo a prendere posizione che il rookie LB è già addosso al QB a forzare l’incompleto.
Rod Streater riemerge dagli spogliatoi in borghese, con le stampelle e una protezione al piede sinistro. I Raiders, anche grazie ad un bel lancio da 29 yard con conseguente bella e difficile ricezione di Andre Holmes, avanzano fino alle 29 di New England ma son costretti ad accontentarsi dell’ennesimo FG. Janikowski va a segno da 47 yard e accorcia le distanze; 9-10.

Julian Edelman Patriots.I Patriots ripartono dalle proprie 41; ottima posizione di campo dovuta ad un kickoff alto e corto di Janikowski, riportato 26 yard da Slater. Brady comincia subito forte con un lancio da 20 yard per il TE Tim Wright e, dopo una corsa di Ridley fermata dietro la linea di scrimmage da Kaluka Maiava, gioca una bella play action fake con un quick slant per Thompkins che porta 16 yard e un primo down. Sarà l’unica ricezione della partita per il giovane ricevitore; l’attacco aereo dei Patriots è composto da Brady, Gronkowski e Edelman, gli altri ricevitori sono invisibili. Brady e compagni, a cavallo tra terzo e quarto periodo, marciano fino a 2 iarde dalla meta. Una deviazione di Woodson in tuffo su una palla destinata a Gronkowski in end zone è seguita da un lancio impreciso di Brady per Amendola sulla goal line; la difesa dei Raiders regge botta e limita il danno a 3 punti. Danno ben peggiore lo subisce però la secondaria nero-argento, che perde la safety Tyvon Branch per un infortunio al piede.
Uno screen pass per McFadden e fa iniziare bene il drive di Oakland portando 9 yard. I tifosi dei Raiders, viste le difficoltà sulle corse, volevano vedere in campo Latavius Murray; il RB ha due occasioni per guadagnare un primo down su un secondo e 1 e poi su un terzo e 1, ma in entrambi i casi viene murato subito. Three-and-out.

Partendo dalle 19 Brady, sotto pressione, trova il suo bersaglio preferito Julian Edelman che guadagna 15 yard con una ricezione da circo sulla sideline di sinistra con Carlos Rogers attaccato addosso. L’unica ricezione della partita di Amendola, che sarebbe valsa 19 yard, viene annullata per una offensive pass interference di LaFell. Sul terzo e 15 i Raiders si perdono Gronkowski, la linea d’attacco regge bene e Brady trova il TE: 22 yard e primo down. Dopo un quasi intercetto di Woodson i Patriots fanno correre Vereen sulla destra; il RB non trova spazio e prova dalla parte opposta guidato da Brady che, senza paura, si butta a bloccare sulle gambe di Carlos Rogers… un leader si vede anche da questo. Dopo aver concesso a New England di prolungare il drive ben due volte, la difesa si sveglia e blocca l’attacco avversario. Justin Tuck atterra Brady costringendolo a forzare un lancio che viene quasi intercettato dal LB Miles Burris. Un altro incompleto e si va al FG. Gostkowski da 36 yard porta i suoi sul 9-16.
Three-and-out sia per i Raiders che per i Patriots, con le difese a mettere molta pressione a Carr e a Brady. Il QB di New England subisce anche un sack da CJ Wilson e Antonio Smith.

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TJ Carrie riporta il punt 21 yard fino alle 38 di Oakland e Carr ha 3:12 sul cronometro per cercare di portare la partita all’overtime. Il rookie dimostra di avere coraggio, lanciando un back shoulder pass per un James Jones marcato da Darrelle Revis: 18 yard e primo down allo scoccare del two-minute warning. Sotto pressione Carr lancia ancora per Jones, sempre marcato stretto da Revis, e l’ex di Green Bay per poco non fa l’ennesima ricezione da circo ad una mano. Dopo una corsa breve di McFadden ancora un lancio lungo, questa volta per Holmes, e Logan Ryan è punito per una interferenza che mette Oakland in condizione di primo e goal dalle 6. McFadden riceve l’handoff e entra quasi indisturbato nella end zone. I Raiders sono ad un punto dall’overtime o a due dalla possibile vittoria, ma una dubbia penalità per holding fischiata a Gabe Jackson annulla il TD e porta indietro i Silver and Black alla linea delle 12 yard. Derek Carr lancia per Denarius Moore e il ricevitore si fa sfuggire la palla dalle mani; dopo un paio di rimbalzi è Vince Wilfork a raccoglierla al volo e a Brady non resta che far scorrere il tempo per mettere il punto alla partita.

Risultato finale: Raiders 9 – Patriots 16

kowskiCURIOSITA’

Tutti i punti in questa partita sono stati messi a segno da un -kowski: 3 FG di Janikowski, un TD di Gronkowski e 3 FG di Gostkowski.

POST GAME

I Raiders alla vigilia erano considerati carne da macello per la premiata ditta Brady-Belichick, e dopo la partita contro i Texans risultava difficile anche al più ottimista dei fan immaginare che sarebbero stati competitivi contro i Patriots. Considerando le assenze per infortunio di Maurice Jones-Drew e di Chimdi Chekwa, ma soprattutto quelle dei due LB titolari Sio Moore e Nick Roach, il quadro appariva alquanto cupo. Invece la squadra ha reagito e ha lottato; la difesa si è piegata ma non spezzata ed ha fermato quasi sempre New England nei momenti importanti, costringendo la squadra di casa ad accontentarsi dei FG. L’attacco non ha brillato e alcuni drive interessanti si sono arenati su più bello. Il problema dei Raiders è stato questo: la difesa ha tenuto la squadra in partita ma l’attacco non ha saputo regalare la vittoria tanto attesa, e sono ormai 15 le sconfitte consecutive nella Eastern Time zone.

La pass rush è migliorata e finalmente il QB avversario ha dovuto forzare qualche lancio. Anche la difesa contro le corse ha fatto un passo avanti: i Patriots in totale hanno corso 32 volte per 76 yard e Vereen e Ridley sono stati contenuti abbastanza bene, tanto che entrambi hanno fatto registrare una media di meno di 3 yard a portata. Buona prestazione di Khalil Mack; il rookie sta crescendo.
Ancora una volta la pass protection della linea offensiva nero-argento è stata buona, anche per via del fatto che gli schemi di Olson per Carr prevedono che il rookie si liberi in fretta della palla. Le corse invece sono state, ancora una volta, poco incisive; McFadden ha corso 18 volte per 59 yard (solita media di 3.3 yard a portata), Murray ha avuto 3 occasioni e ha guadagnato in tutto 1 yard.

I Raiders hanno però perso ben più della partita. Tyvon Branch e Rod Streater sembrerebbe abbiano subito entrambi fratture al piede e rischiano di aver finito la stagione. La prestazione della squadra contro i Patriots è stata un passo in avanti, ma contro i Dolphins a Londra i Silver and Black dovranno confermare i progressi.

PRESS CONFERENCE – LA PAROLA AI PROTAGONISTI

“Credevo avessimo pareggiato la partita o comunque che ci fossimo portati ad un punto dal pareggiarla”, ha detto Dennis Allen criticando la decisione degli arbitri di chiamare l’holding a Gabe Jackson. “Sono amareggiato per questo”. Allen ha dichiarato di aver visto il replay sul maxischermo dello stadio e che quello di Jackson non era un holding. L’head coach ha anche ammesso che i Raiders non sono riusciti, in alcune occasioni importanti, a chiudere con successo una giocata ed hanno finito per pagare questi errori.

 

Dalla panchina dei Patriots, a cura di Giuseppe Pulpito

Vittoria per 16-9 contro i Raiders, venuti a Boston con il morale sotto i tacchi, con l’intento di vendere cara la pelle e rimediare un passivo meno pesante.
E invece? Vittoria si, ma rimediata grazie all’ottima prestazione della difesa (1 TD e 3 FG subiti in 2 partite) che incomincia a carburare, ma con una offense che sta generando ancora più dubbi che risposte e oramai sembra chiaro che ci sono problemi, per la prima volta dal 2001 (anche allora avemmo dei problemi poi con l’infortunio di Bledsoe e la sua sostituzione be lo sapete come andò a finire). Ora invece a salire sul banco degli imputati sono offensive line e wide receiver e il coach Dave DeGuglielmo.

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Gabe Jackosn RaidersUna partita dove i protagonisti in negativo sono i 2 attacchi, quello dei Raiders, che porta a casa solo 3 field goal e ancora una volta quello dei Patriots.  L’offense dei Patriots non vuole proprio mettersi in moto, è impacciata, sterile, e molto limitata anche se in generale c’è un miglioramento rispetto all’incontro contro i Minnesota Vikings: le penalità da 13 per 160 yard sono calate a 6 per 49. Merito anche del cambio di filosofia di gioco: si è infatti passati da 292 yard di total offense, suddivise in 150 di run e 142 di pass contro Minnesota a 241 yard contro i Raiders con 67 di run e 174 di pass.
Giocando meno corse la squadra commette meno holding. La OL deve lavorare molto sulla tecnica di pass protection,  Ci si domanda come mai Tom Brady continui a privilegiare  Edelman, Gronkowski e in alcune situazioni Vereen, ma questo e dovuto alla lenta acquisizione del playbook da parte degli altri WR dei Patriots.

I Patriots dopo aver iniziato con il solito drive di “assaggio della difesa” lasciano l’inziativa ai Raiders che mettono a segno un field goal. La defense dei Pats riesce a fermarli, grazie ad un Hightower ed ad un Chandler Jones che  dimostrano oramai di essere veri punti di riferimento a differenza di Revis che non rende come ci si aspetta da un giocatore del suo calibro.
Nei drive successivi del primo tempo i Patriots, ritornano ad un copione già visto: corse di Ridley e Vereen e passaggi a Edleman e Gronkowski, si punta sulle certezze e la scelta da ragione all’Offense Coordinator Josh McDaniels.
Gronkowski, non ancora al top della condizione e pare non essere quello dominante come noi lo conosciamo, realizza nel secondo quarto punti importanti da mettere sul tabellone per il 7-3 Patriots. Si va all’intervallo con il punteggio di 10-3 grazie al field goal di Gostkowski.
Nel terzo e quarto quarto le formazioni si annullano, più per incapacità delle due offense. Per i Patriots ci si rende conto che non limitando i passaggi solo a Edelman e Gronkowski e coinvolgendo Lafell e Thompkins la musica cambia ma i problemi arrivano in redzone dove non concretizzano; ci pensa il kicker Gostkowski a realizzare punti decisivi.

I Rraiders non ne approfittano, riescono solo a segnare solo field goal. A un minuto dalla fine grazie a McFadden segnano quello che può essere il TD che potrebbe mandare i due team ai supplementari, ma e un holding dell‘offensive line Jackson vanifica la segnatura e salva i Patriots grazie anche all’intercetto del grande Vince Wilfork.
Ora a Boston è iniziato sugli organi di stampa il processo ai problemi offensivi dei Patriots. Belichick cosa risponde? Nulla, si sa che dai Pats non trapela niente, vige dentro il team bostoniano una ferrea disciplina militare imposta proprio da coach BB con due parole d’ordine: disciplina e lavoro.
Una cosa e certa verso la fine della stagione i Patriots saranno ben diversi da quelli che si stanno vedendo in queste prime giornate.

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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