[NFL] Week 1: Le tigri spennano i corvi (Cincinnati Bengals vs Baltimore Ravens 23-16)
È una brutta partita quella che va in scena al M&T Bank Stadium di Baltimore tra Cincinnati Bengals e Baltimore Ravens, per il week 1 della stagione NFL 2014. I Ravens sprecano moltissime occasioni di mettere punti a referto, mentre i Bengals giocano un football pulito e senza errori che permette loro di avere sempre il pieno controllo della situazione. Finisce 23 a 16 in favore delle Tigri, con i Ravens che avranno molto di cui rammaricarsi.
La partenza è lenta per entrambe le formazioni, con le rispettive difese a controllare l’andamento dell’incontro. Il primo drive offensivo dei Bengals si chiude con il field goal di Mike Nugent per il 3-0 iniziale, ma per il resto della frazione le emozioni latitano. Joe Flacco (35/62 x 345y, 1 td, 1 int) fatica ad intendersi con i suoi ricevitori che non riescono a separarsi dai difensori, mentre il running game assomiglia molto a quello della passata stagione. Andy Dalton (25/38 x 301y, 1 td), invece, può contare su un Tyler Eifert in grande spolvero (costretto però ad uscire dal campo a fine primo quarto per un problema al gomito) e su un Geovani Bernard sempre pericoloso, ma non riesce a bucare l’arcigna difesa nero-viola che concede solo il field goal del 6-0.
Il secondo quarto è sulla falsariga del primo, i wide receiver dei Ravens droppano palloni importanti e Justin Tucker sbaglia un field goal dalle 55 yard. Nugent centra i pali prima da 28 yard, poi da 46 e, infine, dopo un fumble di Bernard Pierce, prontamente recuperato da Vontaze Burfict, porta il suoi sul 15 a 0. Il drive offensivo di Flacco, in chiusura di frazione, è portato avanti grazie ad Owen Daniels protagonista nel medio-corto, ma con 8 secondi sul cronometro, Flacco esegue «la più stupida giocata che abbia mai fatto» facendo inesorabilmente scorrere il tempo fino a zero, non lasciando lo spazio per provare un field goal.
La ripresa è sostanzialmente uguale al primo tempo, fino a quando, su un tentativo di field goal di Nugent, Jeromy Miles blocca il calcio e Anthony Levine lo riporta per 34 yard in profondo territorio Bengals, mandando in visibilio il pubblico di Baltimore. L’emozione è palpabile e sembra essere arrivato il momento della svolta, ma una brutta decisione di Flacco, che lancia una pallone lento e impreciso venendo intercettato da Emmanuel Lamur, spegne il pubblico. È notte fonda per i Ravens, anche se la difesa si mostra solida e grintosa, forzando i Bengals al punt. Quando ormai nessuno sembra più crederci, l’attacco si sveglia e Flacco inizia a macinare yard e completare passaggi. In meno di cinque minuti, Justin Forsett entra con una bella corsa da 13 yard in end zone, riaccendendo le speranze dei tifosi e portando il risultato sul 15 a 7.
Il quarto quarto è tutto al cardiopalma. Cincinnati è stordita, mentre i Ravens, galvanizzati, continuano ad avanzare. Forsett e il running game funzionano a dovere e portano Tucker in posizione per accorciare le distanze sul 15 a 10. I Bengals sul drive seguente sono costretti al punt, Jacoby Jones pasticcia con la palla e costringe l’attacco a ripartire dalle sue 8. La difesa delle Tigri si solidifica, non concedendo che poche yard ai Ravens, ma Flacco e Steve Smith si inventano una giocata spettacolare che ribalta completamente la partita. Su un terzo&14, il quarterback allunga l’azione con uno scramble, chiama Smith sul lungo e lancia una bomba di 80 yard dritta nelle mani del suo ricevitore che si libera con rabbia del difensore, sbattendolo a terra, per il touchdown del 15 a 16, mandando in estasi lo stadio. I Ravens tentano, sbagliando, la conversione da due punti, ma ormai sembra che l’inerzia della gara sia saldamento in mano loro.
Cincinnati però, è di un’altra idea e, nel giro di due azioni, spegne completamente l’euforia del M&T Bank Stadium. Dalton risponde al suo collega con un lancio lunghissimo di 77 yard, Chykie Brown sbaglia completamente la copertura, saltando a vuoto, A.J. Green è fortunato nel rimpallo dell’ovale che prima sbatte sull’avambraccio per poi finirgli dritto in mano, Darien Stewart è osceno nel fermare Green, non provando nemmeno a placcarlo con decisione. Touchdown Bengals e conversione da due punti realizzata con una bella presa di Mohamed Sanu per il definitivo 23 a 16. Nell’ultimo drive della partita, Flacco prova a portare i suoi in parità, ma le ultime due possibilità di segnare si chiudono entrambe con un sack di Wallace Gilberry che manda tutti negli spogliatoi.
Esordio positivo di Cincinnati, brava a non commettere errori e attenta nella gestione della partita, sia in attacco che in difesa, dove, però, deve migliorare nel secondario. I Ravens sono spreconi e pagano i troppi errori con una sconfitta contro la rivale divisionale più temibile. L’attacco macina 420 yard totali, ma è decisamente sbilanciato nei passaggi (62 lanci contro appena 20 portate), in una gara nel quale il running game, durante la ripresa, stava dimostrando di essere efficace con Forsett (11 car x 70y, 1 td). Flacco ha compiuto alcune decisioni sbagliate, ma i drop dei ricevitori sono stati il vero problema (ben otto come certifica ProFootballFocus).
Per @PFF, Joe Flacco had 8 of his passes dropped yesterday. That's the most in the NFL currently.
— Matt Miller (@nfldraftscout) September 8, 2014
A Steve Smith non basta il touchdown da 80 yard per cancellare una brutta prestazione (7/15 x 118y, 1 td, ma 4 drop), male anche Torrey Smith (3/7 x 50y) e Jacoby Jones (2/7 x 16y). La difesa regge per tutta la gara, ma non riesce mai a forzare un turnover e paga carissimo l’errore di Brown e Stewart, inguardabili in occasione del touchdown di Green.
Per i Ravens sarà fondamentale vincere già nel Thursday Night contro gli Steelers per poter sperare di correre ancora per la vetta della division. La strada è in salita, ma la battaglia è appena iniziata.
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