Le pagelle di week 5 NFL 2022

Ultima giornata senza bye. E un paio di segnalazioni prima di partire con le pagelle che concludono idealmente la prima fase di stagione (quelli tra parentesi, come sapete bene).
Primo: non sono completamente rincitrullito. Anche Tom Brady la scorsa settimana ha sottolineato la qualità bassa del football di questo inizio 2022.
Secondo: ho qualche annotazione sui singoli da segnalarvi perché ci sono state delle giocate che mi sono balzate agli occhi con una nitidezza che mi impedisce di sorvolare.

Un po’ di 10, insomma

Passaggi: i touchdown di Geno Smith per Tyler Lockett. Ehi, se li avesse lanciati qualche nome più rinomato ci avrebbero fatto vedere highlight e grafiche per mesi.
Ricezioni: incredibile Dyami Brown dei Commanders, due segnature una più bella dell’altra. Sono particolarmente contento perché era il ragazzo preso per i fondelli da Amon-Ra “zero classe” St Brown un paio di settimane fa. Segnalazione anche per Darnell Mooney dei Bears, che contro i Vikings sfodera una ricezione irreale per tenere momentaneamente in vita i suoi. E nota di merito infine per Gabe Davis e quelle sue due gemme spaziali: la volatona per il primo TD ma soprattutto la presa a una mano e la lotta per strapparla alla safety, tale Fitzpatrick Minkah. Non un pivellino qualsiasi eh.
Corse: anche qui un paio di momenti da salto sul divano. Dameon Pierce dei Texans che scappa come pochi sanno fare prima di essere fermato a una yard dalla end zone (ci entrerà poi). Il solito Chubb, nel primo touchdown dei suoi Browns contro i Chargers. E in quella partita un ritrovato Ekeler che si gira e si rigira. Tony Pollard sgusciante contro i Rams.
Miscellanea: non sono mai stato tenero con Taysom Hill come QB. Lo sapete. Come coltellino svizzero invece, giù il cappello. Non vedevo un ragazzo così da Kordell Stewart, non a caso soprannominato “slash”. E devo dirvi di più: è stato il giocatore che più mi ha colpito a Londra dal vivo. Una velocità pazzesca.
Ultimo 10 per le tv: ci sono state delle riprese a Londra e nella gara tra 49ers e Panthers degne di un film.

Preludio finito. Andiamo ai team, dove ci sono state sorprese (e non è una news di sicuro), con delusioni inaspettate (vero Jaguars? sentito Lions?) e conferme altrettanto poco pronosticabili (faccio mea culpa Giants!).

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Colts 12, Broncos 9 (OT)

Indianapolis 5,5 (5,5)
Non c’era Taylor e perdono Hines. Per carità alla fine vincono pure. Dare sufficienze in questa partita però proprio non se ne parla. Restano saldamente tra le delusioni maggiori della stagione.
Denver 4 (5)
Ahi ahi ahi rischiano la palma di peggior squadra in assoluto se vanno avanti così. Ero tra i supporter della trade per Russell Wilson ma qui finisce che è davvero all’ammazzacaffè.

Giants 27, Packers 22

New York 9,5 (9)
Dribblano le difficoltà come nemmeno Perisic riesce a fare così bene in quello stadio. E piazzano una zampata degna di Harry Kane. Hanno cazzimma questi Giants. Oltre a un Barkley lussuoso e all’energia che trasmette coach Daboll. (Nota a margine: sono un fan di Slayton).
Green Bay 4 (5)
Chi legge assiduamente le pagelle sa cosa sto per scrivere. Non sono stupito del passo falso. I Packers non stavano giocando bene. Non hanno ancora girato la chiave come accadde lo scorso anno. E comincio a non essere così sicuro che possano riuscirci.

Vikings 29, Bears 22

Minnesota 6,5 (7,5)
Arriveranno le scoppole, perché questi Vikings sono indietro nel loro percorso con coach O’Connell. Intanto però vincono partite che negli ultimi due anni avrebbero perso. Gran primo tempo. Secondo in affanno. Più complesso plasmare sui nuovi dettami la difesa, con meno talento (e più stagionato) dell’attacco.
Chicago 5,5 (5)
Per una domenica Fields libera lampi di talento, probabilmente agevolato dalla controparte in gialloviola. L’ex Minnesota Smith-Marsette è colonna vichinga in maglia orsi.

Patriots 29, Lions 0

New England 8 (5,5)
Ti aspetti che finiscano male e che la loro stagione si pieghi definitivamente sotto l’ombra lunga delle prime giornate. Invece. Guidati da mr. Zappe impastano una gara solidissima. Come sa gestire le difese BB, nessuno mai.
Detroit 1 (4)
Batosta assolutamente inaspettata. Voto pesantissimo, lo so. Ma fino a ieri parlavamo di quanto fosse tonico l’attacco e scodellano uno 0. Performance non da Lions di Campbell per come si sono accartocciati. Qui però qualcosa bisogna fare, perché siamo sempre alle solite quando si arriva ai risultati.

Bills 38, Steelers 3

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Buffalo 9,5 (9)
Non do 10 solo per il livello non eccelso dei rivali. Sono la squadra più in forma della NFL insieme agli Eagles. Ma hanno più talento e maggiori possibilità di arrivare al bersaglio grosso.
Pittsburgh 2 (3)
Immaginare riuscissero a giocarsela, no. Una sberla del genere però credevo potessero evitarla. Non ci sono più tanti dubbi su quanto sia importante TJ Watt per gli Steelers, né che quest’anno Tomlin sporcherà il suo curriculum fatto solo di stagioni non perdenti.

Chargers 30, Browns 28

Los Angeles 6,5 (6)
I Chargers sono ancora nel libro dei puniti. Perché da loro continuo a volere molto di più di quanto sto vedendo finora. E quel quarto e due nel finale proprio non si può vedere.
Cleveland 6 (5,5)
La prova non è negativa. E la stagione potrebbe risollevarsi. Perdere per un field goal sbagliato da un rookie non finisce assolutamente tra le disgrazie dei Browns. Certo l’assist di Los Angeles era ben infiocchettato. Possono rialzarsi.

Texans 13, Jaguars 6

Houston 6,5 (4,5)
Via quello zero dalla casella delle vittorie. Sono la bestia nera di Jacksonville, che pur in una stagione in cui stava facendo vedere ottime cose grippa di fronte ai Texans. Dameon Pierce e la safety Jalen Pitre sono già pupilli, ve l’ho detto no?
Jaguars 4,5 (6,5)
Dove sono finiti i Jaguars insospettabilmente positivi di questo avvio? E Kirk? Non ditemi che è già finito l’effetto della pozione magica.

Saints 39, Seahawks 32

New Orleans 7 (6)
Di Hill ho già scritto nel preambolo. Questi comunque sono tosti. Oltreché discretamente bersagliati dalla sfortuna.
Seattle 6 (6,5)
Altro caso in cui non me la sento di penalizzare gli sconfitti. Difesa non impeccabile, certo. Parto sempre però dal presupposto che siamo ben oltre quello che mi aspettassi.

Jets 40, Dolphins 17

New York 9 (8)
Ma chi diavolo sono, i New York Jets? (Cit., a memoria quindi potrebbe non essere letterale, ma vediamo chi la coglie). Dopo essermi stropicciato per bene gli occhi, aggiungo che hanno pescato benone al draft e adesso aspettiamo di vedere se Zach Wilson è la risposta.
Miami 5 (6)
Anche un bel po’ di sfortuna, eh. Bridgewater fuori così non è una perdita banale. Quaranta punti però sono tanti, devono riprendersi più che altro psicologicamente.

Buccaneers 21, Falcons 15

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Tampa Bay 6 (6,5)
Squadra che come i Packers non mi convince. E hanno ben più talento di Green Bay. Ecco, se invece mi parlate di Mike Evans… fesseria di due settimane fa a parte è un giocatore incredibile di cui si parla sempre troppo poco.
Atlanta 5,5 (5,5)
Pesa parecchio quel fallo a favore di Brady che tanto fallo non era. Atlanta parte malissimo, ed è il motivo per cui non arriva alla sufficienza, poi trova modo di imbastire una sorta di resistenza. Credetemi pazzo, ma qualcosa (di positivo) in questi Falcons scorgo. Vediamo se mi sbaglio.

Titans 21, Commanders 17

Tennessee 5,5 (6)
Ne escono trionfatori, ma che sia stata una partita convincente no. E, incredibile a dirsi (come si traduceva ai tempi del liceo “incredibile dictu” dal latino), sono primi nella division. Robe da matti. O più semplicemente: division mediocre.
Washington 5 (3)
Situazione probabilmente irrecuperabile. Carson Wentz è un esperimento fallito, gettato a mare pubblicamente da Rivera a inizio settimana. La difesa però è la delusione maggiore, e non ce lo si aspetterebbe dall’head coach dei Commanders.

49ers 37, Panthers 15

San Francisco 8 (7,5)
Se mi chiedete chi vedo al Championship NFC in questo momento, vi dico Eagles e 49ers. Carolina non può essere un ostacolo per una squadra con una difesa così.
Carolina 4 (2)
Possiamo titare le somme della disastrosa, e ora conclusa, esperienza da capo allenatore in NFL di Matt Rhule. I Panthers sono un casino.

Eagles 20, Cardinals 17

Philadelphia 7 (9)
Hanno offerto performance migliori, ma la portano a casa con cattiveria. Bravi.
Arizona 6 (5,5)
Provano a rientrare ancora una volta. Non sempre è possibile. Lo spirito c’è. I difetti pure, secondo me. Possono comunque lottare per un posto nei play-off e non ne ero sicuro prima di questa week 5.

Cowboys 22, Rams 10

Dallas 9 (9,5)
Ehi, dopo Carroll anche McCarthy? Vogliono farmi finire la cenere? Difesa che davanti fa paura. Attacco quadrato. E la NFC non è più per niente lEast.
Los Angeles 5 (4,5)
La linea offensiva continua ad essere il problema principale. E non è piccolino.

Ravens 19, Bengals 17

Baltimore 7,5 (6,5)
La vincono, stavolta. Segnale incoraggiante. Partita più difensiva che offensiva. Il che non significa brutta. Se c’è ciccia anche le gare a trazione difensiva sono godibili. Ogni riferimento al Thursday night è assolutamente voluto. Tucker. Beh, sentenza. Lamar meno preciso di quanto aveva mostrato nelle prime 4 uscite.
Cincinnati 5,5 (6)
Lo scorso anno girò tutto bene. Quest’anno al contrario ci sono parecchi pezzi del puzzle che non si incastrano. Il tentativo di migliorare la OL non ha dato i frutti sperati al momento e il risultato è un attacco che zoppica in ogni sua fase.

Chiefs 30, Raiders 29

Kansas City 7 (8,5)
Multiformi e camaleontici questi Chiefs. Non sai mai chi vogliono coinvolgere e cosa combineranno (quante meravigliose finte di Mahomes). Resto dell’idea che in attacco gli manchi qualcosa per essere travolgenti come un paio d’anni fa. E la difesa non è imperforabile. Come abitudine. Vero è che sono tra le prime tre del mio personalissimo ranking. Per non dire le prime due in AFC insieme ai Bills. E se con l’andare dei mesi si regolano restano tra le candidate principali a un giro in Arizona in febbraio.
Las Vegas 6 (5)
Partita onesta. Come onesto è il tentativo da 2 per provare a vincerla. Questo non significa che sia necessariamente d’accordo. Io intanto la pareggio e poi si vede. Pesano le sbavature finali. Il record è terribile e crea una cappa di ineluttabilità sul destino della stagione che andrebbe scacciata con un filotto di vittorie. Dopo il bye il calendario non è inaffrontabile, la sensazione è però marzulliana: che i primi avversari dei Raiders siano i Raiders stessi.

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