[NFL] Week 14: Battle of the Bay (San Francisco 49ers vs Oakland Raiders 13-24)

Oakland Raiders e San Francisco 49ers hanno iniziato la stagione con obiettivi molto diversi; San Francisco mirava al Super Bowl, mentre ad Oakland si chiedeva solo un sensibile miglioramento rispetto alle due pessime stagioni precedenti. Arrivati alla settimana 14, i Silver & Black sono in lizza per conquistare la prima scelta assoluta nel Draft 2015, mentre i cercatori d’oro nutrono ancora qualche speranza di accedere alla postseason.

I 49ers (7-5), distratti da voci di rinnovamento del coaching staff e dalle critiche verso l’OC Roman e il QB Kaepernick, devono vincere se vogliono tenere vive le speranze di qualificazione ai playoff, i Raiders (1-11) devono… beh, da un certo punto di vista devono vincere per dimostrare che ancora un po’ di orgoglio è rimasto dopo la pesante batosta subita a St. Louis, ma è anche vero che ogni vittoria potrebbe allontanare la squadra dalla preziosa prima scelta nel Draft vista la “temibile” concorrenza di Buccaneers, Jaguars, Titans e Jets. Agli occhi di qualunque tifoso la scelta non si pone: “Beat the hell out of the Niners!”, ma agli occhi di un freddo ragioniere non sfugge che i nero-argento hanno bisogno di tanto talento, e la prima scelta assoluta è ambita anche perché può essere scambiata per ottenere più scelte o qualche giocatore di talento.

INFORTUNI E SCELTE TECNICHE

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49ers Inactives: QB Josh Johnson, S Bubba Ventrone, CB Tramaine Brock, T Anthony Davis, WR Brandon Lloyd, TE Vance McDonald, DL Glenn Dorsey
Raiders Inactives: QB Matt McGloin, WR Denarius Moore, CB Neiko Thorpe, G Tony Bergstrom, T Menelik Watson, TE Brian Leonhardt, DT S. McGee

Denarius Moore è inattivo per la seconda settimana di fila, un preludio al taglio, pare ormai evidente. Intanto continua la striscia dell’OL Tony Bergstrom, inattivo per tutte e 13 le partite finora disputate; non certo una bella carriera per la prima scelta della gestione McKenzie.
Per i 49ers, da notare le assenze importanti di Anthony Davis e di Glenn Dorsey.

PRIMO TEMPO

L’ Hall of Fame safety Ronnie Lott, che ha giocato sia con i 49ers che con i Raiders, accende la fiaccola in onore di Al Davis, una cerimonia immancabile nel pre-partita al Coliseum da quando il proprietario dei Raiders è venuto a mancare nel 2011.
Kaepernick e l’attacco dei 49ers hanno palla per primi, ma il contestato QB fa subito un lancio impreciso che viene intercettato dalla safety Brandian Ross, al primo intercetto della carriera. I Raiders non sfruttano completamente la buona posizione di campo e si accontentano di tentare un FG da 57 di Janikowski; il cannone polacco converte e mette i primi 3 punti sul tabellone.

La difesa dei Raiders è scesa in campo vogliosa di dimostrare che la partita costellata di placcaggi sbagliati della settimana scorsa è stata solamente una aberrazione. Sio Moore ferma una corsa di Kaepernick 7 yard dietro la linea di scrimmage e poco dopo il QB si fa penalizzare di 5 yard per un Delay of Game. Sul terzo e 15 i Raiders concedono a Crabtree di convertire il down, ma poi salgono nuovamente in cattedra e costringono i 49ers al punt grazie al primo sack di giornata, messo a segno da Benson Mayowa.

L’attacco dei Raiders si fa male da solo e il drive va subito in stallo per una Offensive Pass Interference chiamata a Andre Holmes. Sul terzo e 18 Carr completa per il TE Mychal Rivera, ma come troppo spesso accade il guadagno è di sole 5 yard e si va al punt con Marquette King. Secondo Josh Dubow della Associated Press questa è la 28° volta in stagione che Carr completa un lancio su terzo down senza però guadagnare un nuovo set di down; in questa poco piacevole statistica il rookie guida l’intera NFL.

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Campo corto per San Francisco, e Kaepernick muove bene palla aiutato da Frank Gore. Un imprevedibile handoff per Anquan Boldin, che fa una corsa centrale da 4 yard, aiuta a vendere più tardi un passaggio corto che lo stesso ricevitore trasforma in primo down dalle 8 di Oakland. I LB nero-argento si dimenticano il FB Bruce Miller e i 49ers passano in vantaggio.

Donald Penn, Derek Carr, Eric ReidL’attacco dei Raiders torna in campo pronto a rispondere. Darren McFadden, partito titolare, ha lasciato il posto a Latavius Murray dopo solo una azione. Il giovane RB guadagna due primi down e 19 yard in due corse, mostrando al coaching staff l’errore che hanno fatto a lasciarlo marcire in panchina per così tante partite. Pian piano Carr fa marciare la squadra verso la end zone avversaria, e già si capisce che i 49ers non hanno idea che il TE Mychal Rivera è un ricevitore eleggibile e si dimenticano di marcarlo. Arrivati a 3 yard dalla meta Olson guarda una pagina dimenticata del playbook e tira fuori un coniglio bello grosso dal cilindro. Carr lancia per il T Donald Penn, e l’uomo di linea riceve una palla non facile e cade in end zone lasciando un cratere degno dell’impatto di un meteorite. E’ il terzo TD in carriera per l’elefantone, che come Dumbo vola sugli spalti tra le braccia dei tifosi come aveva sognato di fare fin da bambino (Penn è di Los Angeles ed è un tifoso dei Raiders da quando la squadra giocava nella città degli angeli).

Due regali della difesa nero-argento, che concede 21 yard per una PI chiamata a Tarell Brown e altre 5 per un holding difensivo di DJ Hayden fanno avanzare un inconsistente Kaepernick. L’inettitudine dei 49ers si materializza però con il secondo Delay of Game contro il QB. Ma la sagra dell’errore non finisce qui: Phil Dawson è costretto al FG da 52 yard e calcia tra i pali, ma la segnatura è annullata per un holding offensivo e Andy Lee scende in campo per il punt.
I Raiders potrebbero scappare via ma continuano a non approfittarne. Murray e Rivera iniziano bene il drive ma poi il RB fallisce la conversione di un terzo e 1 e King rende palla alla squadra di un furibondo Jim Harbaugh. Il drive dei 49ers è un three-and-out indolore, e per i Raiders la ciliegina sulla torta è un sack del Ninja Antonio Smith, finalmente protagonista.

I Raiders hanno palla in territorio avversario per iniziare l’ultimo drive del primo tempo, ma finiscono per perdere terreno e andare al punt dopo che un terzo e 14 si conclude con un completo di Carr per James Jones per un misero guadagno di 2 yard. Sempre i soliti Raiders versione 2014!
Kaepernick si prende la squadra sulle spalle e con due corse per un totale di 33 yard la porta a distanza da field goal. Dawson mette a segno da 52 yard e si va al riposo sul 10-10.

HALFTIME – KAEPERNICK E’ NERVOSO

Mentre rientra negli spogliatoi un nervoso Kaepernick spinge via un operatore della KPIX-TV.

A fine partita si giustificherà dicendo “If I put something real close to your face, you’re going to try to move out of the way, too”
L’atteggiamento in campo del QB di San Francisco indispone i suoi tifosi e i giocatori avversari, tanto che dopo la partita il LB di Oakland Sio Moore lo definirà un “minchione” su Instagram.

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SECONDO TEMPO

I Raiders hanno palla per iniziare il secondo tempo, ma un’altra Offensive PI stronca le gambe all’attacco e Marquette King va al punt, non prima però che Carr completi corto l’ennesimo terzo e lungo.
I 49ers si riportano in vantaggio con un FG da 20 yard di Dawson; la difesa dei Silver & Black ha preso bene le misure dopo un inizio molle di drive nel quale ha concesso 34 yard in 4 giochi.
L’attacco della squadra di casa ha voglia di stupire. I 49ers ancora una volta concedono un grande guadagno a Rivera, ma è l’accoppiata Derek Carr-Marcel Reece che mette i punti sul tabellone con un passaggio da 9 yard che il FB porta in end zone. 8 giochi, 80 yard e i Raiders sono nuovamente in vantaggio, 17-13.

Colin Kaepernick 49ersI Niners si sparano da soli sui piedi e Kaepernick è penalizzato per il terzo Delay of Game della gara. Andy Lee fa un punt da 63 yard che termina la sua corsa in end zone per un touchback.
I Raiders ripartono dalle 20 e a cavallo tra terzo e quarto periodo mettono insieme un altro drive da 80 yard, impreziosito da diversi bei lanci di un sicurissimo Derek Carr. Mychal Rivera supera le 100 yard per la prima volta in carriera e mette a segno il TD del 24-13.
La tensione tra i tifosi dei Silver & Black inizia ad allentarsi; “forse questa la portiamo a casa davvero” si dicono incrociando le dita.

I 49ers cercano di rispondere e avanzano fino alle 25 di Oakland consumando 5 minuti di orologio, ma su una situazione di terzo e 8 è ancora il Ninja Smith ad accompagnare dolcemente Colin Kaepernick al tappeto. Dawson sbaglia un FG da 47 yard e il vantaggio dei Raiders resta immutato.
Carr e compagni vorrebbero far scorrere il tempo ma sono costretti ad un three-and-out dopo che il QB subisce una sack sul terzo e 3, a conclusione di uno schema incomprensibile. Poco male, Kaepernick si fa piallare da Khalil Mack e dopo due giochi lancia direttamente per Charles Woodson, che porta a casa il 59° intercetto della sua carriera da Hall of Famer.
I Raiders rendono palla ai 49ers quando mancano appena 28 secondo, il tempo per giocare due azioni e permettere a Mack di far registrare il suo secondo sack della partita, il quinto per i Silver & Black.

ANALISI FINALE

Con questa vittoria i Raiders hanno perso diverse posizioni nella corsa per la prima scelta assoluta del Draft 2015, ma ad Oakland non c’è nessuno che sia triste per questo.
Secondo @ESPNStatsInfo questa è l’attuale classifica inversa : 1. TB, 2. TEN, 3. JAX, 4. NYJ, 5. OAK, 6. WAS, 7. NYG, 8. CAR, 9. NO, 10. CHI.

Derek Carr (22 su 28 per 254 yard e 3 TD pass) è stato fenomenale, sicuro di sé e preciso. Mychal Rivera (7 ricezioni per 109 yard e 1 TD) è finalmente tornato il TE dalle mani sicure che avevamo potuto ammirare l’anno scorso nella sua stagione da rookie. Il giovane RB Latavius Murray (23 corse per 76 yard) non ha brillato particolarmente ma certamente nella maggior parte delle occasioni importanti ha aiutato a muovere la catena. La difesa nero-argento, infine, è tornata a giocare ad alti livelli, fermando le corse e mettendo pressione sul QB avversario. Se escludiamo l’imbarazzante uscita di St. Louis, in queste ultime partite la difesa dei Raiders ha giocato a livello medio-alto, considerando che spesso l’attacco non ha dato una mano alla squadra.

I grandi media già suonano le campane a morto per i 49ers, raccontando che la squadra ha fallito facendosi battere persino dai derelitti Raiders. E’ vero che la squadra di Harbaugh ha difficoltà e che Kaepernick (18 su 33 per 174 yard, 1 TD e 2 intercetti) non sta giocando come ci si aspetterebbe da un franchise QB, ma il merito della sconfitta è anche dei Raiders e della loro prestazione grintosa. Adesso per San Francisco (7-6) sarà veramente dura continuare a credere nella possibilità di accedere ai playoff; servirebbe davvero un grande miracolo perché questo accada visto che è difficile anche solo immaginare che questa squadra riesca a battere gli ultimi tre avversari: Seahawks, Chargers e Cardinals.

CITAZIONI DEL GIORNO

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“I grew up a Raiders fan, so it was my dream to jump into the Black Hole” [Donald Penn, WR T dei Raiders]

“It was great for us to come off a bye week and perform the way we did today.” [Charles Woodson, FS dei Raiders, che finalmente può scherzare sulla partita contro i Rams]

“I just don’t feel like we’re us. It’s just hard to get in a rhythm. It’s just hard. It’s just hard. As a player you need to be in a rhythm on the field to be successful. It’s been tough all year to get in a rhythm.” [Frank Gore, RB dei 49ers]

https://www.youtube.com/watch?v=U0-TmtvhQ5s

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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