[NFL] Week 5: Power Ranking by Radio Bonanza

radiobonanzaTRASPGrazie agli amici di RADIO BONANZA, ecco a voi il miglior power ranking in italiano della National Football League.

Perchè intitolare il Power Ranking come il libro di Joseph Conrad. Può essere la febbre che mi sta facendo delirare? Probabile. La verità è che alla week 5 oramai ci sono sogni di franchigie che stanno rotoloando lentamente o piuttosto velocemente verso una stagione completamente buttata. Ci sono state sconfitte sul filo di rasoio che hanno distrutto cuori, mura e compromesso intercessioni in Paradiso. Chiedere a Chargers e 49ers. Non solo, c’è stata la Spada di Damocle che impietosa è caduta su più franchigie sottoforma di supplementare e ha sfracellato anime come quando Bart vendette la sua a Milhouse. Insomma, è stata una week estremamente oscura per molti, raggiante per altri, ma voglio stare dalla parte di chi ha sofferto: chissà perché. Quindi il mondo del football è sempre più oscuro. Cuore di Tenebra.
Enjoy!

1. New England Patriots (4-0) =Brady si è avvicinato a Weeden, gli ha dato una carezza, come si farebbe con il proprio peluche e gli ha detto, dolcemente: “dai, non fa nulla”. Partita impari come uno scontro fra un Davide moribondo e un Golia bionico.

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2. Green Bay Packers (5-0) =I Packers un po’ burlescamente, un po’ caparbiemente, proprio come un Rodgers travestito da Pantalone riescono a spuntarla sui Rams e proseguire lungo i canali del 5-0.

Anche se intercettato a Lambeau, purga sempre

3. Cincinnati Bengals (5-0) =Andy Dalton è oramai statuario ai livelli di un Bronzo di Riace. I Bengals addirittura riescono a non chokerare una partita importante e catapultarsi su un 5-0 più tranquillo di un rettilineo di una gara di drag. Non so dove andranno a finire, ma ad ora le tigri son stabilmente nel reparto top di gamma.

4. Denver Broncos (5-0) =Stranamente è ancora la difesa a chiudere ogni speranza ai Raiders. Chi l’avrebbe mai detto? Denver va avanti così. E va bene. Ma basterà? Ce lo chiediamo noi, se lo chiedono i palazzinari del Colorado e anche le formiche rosse messe sotto le divise dei RB per poter far sì che almeno qualcuno a roster si metta a correre e tolga la pressione a Manning.

Schermata 2015-10-14 alle 19.37.12

5. Atlanta Falcons (5-0) =Durante la partita è comparsa la Legge di Murphy obbligandoli a giocare contro il proprio fato. Due intercetti, un fumble, due FG sbagliati da Bryant e nonostante tutto ciò i Falcons sono riusciti a giungere al supplementare dove il pick six di Alford gli ha regalato il 5-0. Dan Quinn pronto per una nuova stagione di The Shield da quanto è cazzuto.

Vic Mackey o Dan Quinn?

6. Arizona Cardinals (4-1) +1Dico solo che i Lions hanno schierato Dan Orlovsky. Cioè, io di Orlovsky ho pessimi ricordi e gli unici buoni che ho sono legati al poeta della Beat Generation, Peter. Quindi. Cardinals che avrebbero vinto anche se avesser avuto occhi bendati e mani legate.

7. Carolina Panthers (4-0) -1BYE WEEK. Newton ha debuttato a teatro con un dramma ispirato a Superman e alla mancanza di alleati nella sua missione per salvare il North Carolina.

8. New York Jets (3-1) +1BYE WEEK. Sono andati a far i segnali per l’atterraggio degli aerei a Newark.

9. Pittsburgh Steelers (3-2) +2Maigol Vick è un QB di razza, nulla da dire. Fa il compitino, Tomlin e Big Ben incrociano le dita, spergiurano che non faccia cavolate e poi nell’ultimo drive si devono arrendere alla precisione dell’ex Virginia Tech. Un inossidabile Le’Veon Bell spiega all’Accademia della Crusca cosa voglia dire “appena in tempo”.

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Le’Veon Bell c’è

10. Buffalo Bills (3-2) +3Probabilmente non vinceranno mai un concorso di bellezza, men che meno Rex Ryan diventerà Mr. Olympia però se c’è da stringere bulloni quanto un metalmeccanico della Ruhr loro ci saranno e i Bills hanno la meglio dei Titans.

11. New York Giants (3-2) +5Drive della W di Eli Manning e questo è un segnale divino che questo sia l’anno dei Giants. Ebbene sì, questo è il Bacio della Bonanza e mi dispiace moltissimo devo dire. Donnell è la reincarnazione di Tyree versione 2015.

12. Indianapolis Colts (3-2) +6Nonno Hasselbeck continua a essere infelice perché non può più guardare i cantieri davanti alla sua palazzina di Buccinasco, però si diverte nel portare i Colts in vetta alla complicatissima AFC South dove anche la più nefasta visione avrebbe possibilità di trionfare.

Matt Hasselbeck nelle ultime due week è potentissimo

13. Minnesota Vikings (2-2) +2BYE WEEK. Sono andati a fare un sacrificio rituale al Tempio di Uppsala per raggiungere i playoff.

14. Seattle Seahawks (2-3) -6Vedere i Seahawks bruciare una lead di 17 punti è più raro che trovare dei diamanti in Groenlandia, eppure è successo. Quello che sembrava essere uno statement game, si è trasformato in un incubo di Wes Craveniana memoria.

15. Dallas Cowboys (2-3) -5Le quotazioni sono più in picchiata che Lehman Brothers nel 2009, per completare il quadretto ci vorrebbe Donald Trump eletto presidente nel 2016. Quesa è la situazione drammatica dei Dalla Cowboys che, per salvare la stagione, proveranno a giocarsi la carta Matt “Don’t Call Me Cassuola” Cassel.

16. St.Louis Rams (2-3) -4I Ricchi e Poveri cantavano “Sarà Perché Ti Amo”, ma nei Rams non c’è nulla di tutto ciò, solamente tanta, troppa confusione. Basta solo un drive dei Rams per far confusione fuori e dentro di te (cit.)

https://youtube.com/watch?v=tETtqRM51oI

17. Oakland Raiders (2-3) =I Raiders son riusciti a rimanere a contatto con i Broncos per tre quarti abbondanti della partita e Woodson compiuti gli anni e vedendo Peytonio dall’altra parte della barricata si è infiammato più che venti jalapenos provenienti da un vulcano messicano. Però questi jalapenos erano ancora un po’ acerbi, proprio come i Raiders, che però dimostrano ancora una volta di non essere dei materassi Eminflex. Tuttaltro.

18. Philadelphia Eagles (2-3) +7Per un po’ di tempo si è creduto che Chip Kelly fosse come lo Chef Tony che poteva vendersi qualsiasi coltello della serie completa Miracle Blade, poi l’inizio di stagione l’ha messo in ombra. Contro i Saints la difesa supera il controllo qualità e l’attacco, tranne qualche passaggio a vuoto, sembra tornare a fabbricare punti.

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19. San Diego Chargers (2-3) -5Sapete il risultato del Monday Night. Se mi conoscete sapete anche che tifo Chargers. Se non ne eravate a conoscenza, beh, ora lo sapete. Unico commento possibile con dedica personale a chi sta sulla sideline Bolts:

20. Washington Redskins (2-3) -1Che occasione mancata. Washington si conferma esser squadra ostica difensivamente parlando, ma in attacco purtroppo sarebbe più temibile il Pulcino Pio della suoneria di qualche anno fa. E così più di tanto non si può fare.

21. Cleveland Browns (2-3) +7Josh McCown probabilmente non è in grado di riconoscersi allo specchio dopo una performance che lo ha incoronato pure AFC Air Player of the Week. Come direbbero i REM: “Losing My Religion”, ma i Browns stanno a galla battendo gli acerrimi nemici di Baltimore.

“Tutti i fan del football dopo l’award a McCown”.

22. Chicago Bears (2-3) +7“La Terra si fece pesante e pregna di sofferenze, il pallone cadde lì, nel mezzo, nel territorio di nessuno, dove poteva essere facile preda di chiunque, mani avversarie o mani amiche, ma lì il Profeta si rivelò a tutti noi. Si chinò. Si piegò. Con uno scatto di cavalletta memoria raccolse lo sferoide prolato, alzò lo sguardo, diede un’occhiata nella vicina endzone, chiuse gli occhi e meravigliosamente dipinse il touchdown della W dei Bears. Lui era Jay Cutler. Noi siamo testimoni.”

23. Tennessee Titans (1-3) -3Mariota per la prima volta vede abbattersi sulle sue Hawaii un turbine burrascoso che lo lascia completamente inzuppato, senza ombrello. I Titans sembrano sempre lì lì, ma mancano di un istinto killer che, probabilmente (o almeno se lo augurano), verrà con il tempo. Per ora è tutto un colossale what if.

24. Tampa Bay Buccaneers (2-3) +6Doug Martin correndo aveva con se lo spirito dei corsari dei Caraibi, delle Bahamas, della Giamaica e delle Antille Olandesi messi insieme. Ha segnato con la facilità con cui si rapinavano le navi mercantili inglesi. Forse c’è buon vento a Tampa.

25. Kansas City Chiefs (1-4) -3Sintesi sinteticissima di questa sconfitta dei Chiefs: Jamaal Charles. Torn ACL. Out for the year:

I tifosi Chiefs

26. Miami Dolphins (1-3) =BYE WEEK. Narrazioni epiche vogliono che i Dolphins si siano tramutati in una squadra degli anni ’50 e applicheranno un gameplan direttamente dal 1952, giusto perché old school è fashion.

27. San Francisco 49ers (1-4) =Avete in mente Ronald “Don’t Call Me Bruce” Wayne? Beh, lui era amico di tali Steve Jobs e Steve Wozniak, ma una volta creata la Apple Inc. decidette di vendere la sua quota per 800 dollari. Sia mai. Ora vive in Nevada vendendo monete rare dell’Antico West. Lui dice di non aver rimpianti, ma noi non gli crediamo. Proprio come i rimpianti che Kaepernick e soci devono aver per aver perso una partita che oramai era loro. Eh, la difesa.

28. Baltimore Ravens (1-4) -7Un uomo va dal dottore. È depresso. Dice che la stagione NFL gli sembra dura e crudele. Dice che si sente solo in un mondo che lo minaccia e ciò che lo aspetta è vago e incerto. Il dottore dice: “La cura è semplice. In città c’è il grande clown Harbaugh. Vallo a vedere e ti tirerà su”. L’uomo scoppia in lacrime. “Ma dottore”, dice, “Harbaugh sono io”. Buona questa. Tutti ridono. Rullo di tamburi. Sipario.

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29. Jacksonville Jaguars (1-4) -5Bartolomeo Blake Bortles in solitaria ha provato a distribuire il verbo per poter vincere il dominio territoriale sui Tampa Bay Buccaneers, ma nulla è servito, specie se la tua difesa ha deciso di pigliarsi un giorno di vacanza proprio domenica. Questi giaguari son proprio affezionati alla mediocrità, quasi quanto un bambino con i Plasmon.

30. New Orleans Saints (1-4) -7Fra loro e i Lions è una bella lotta, eh. Può andare bene tutto, ma oramai l’ammutinamento del Bounty pare meno drammatico della situazione in Lousiana, dove forse non può bastare neanche qualche rito sciamanico di origine voodoo per riportare in vita una versione dei Saints presentabile.

31. Houston Texans (1-4) =L’unica gioia viene dal doppio touchdown di Jaelen Strong, altrimenti c’è poco da rimanere allegri. La girandola continua fra Hoyer e Mallett è più distabilizzante che la Scala Mercalli.

32. Detroit Lions (0-5) =Ogni settimana mi impegnerò a trovare un’immagine che possa rappresentare lo stato d’animo di chi debba assistere alla stagione dei Lions. Questa week è il turno di Cezanne.

Lì ci son scritte le memorie di Stafford.
Lì ci son scritte le memorie di Stafford
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Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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