Wild Card 2021: It’s QB Time, i migliori e i peggiori quarterback

Il “Super” Wild Card Round della NFL è ormai alle nostre spalle, anche se di super non c’è stato granché, con molte partite finite con un grande scarto di punti, poche sorprese, e qualche dubbio in più sulla scelta della NFL di aumentare il numero di squadre ai playoff a 14, visti i risultati dei due seed #7 della AFC e della NFC.
Il nostro “It’s QB Time”, la rubrica di Huddle Magazine in cui ogni settimana eleggeremo i tre migliori ed i tre peggiori quarterback del weekend NFL, ci accompagnerà per tutto il corso dei playoff, analizzando la prestazione dei quarterback delle squadre NFL fino al Super Bowl di Los Angeles.
Questa settimana fra i top abbiamo Josh Allen, ampiamente vincitore del match a distanza con il rookie Mac Jones, che è finito invece fra i flop della settimana, Patrick Mahomes, mattatore con i suoi Chiefs dei derelitti Pittsburgh Steelers, e Joe Burrow, che ha riportato i Bengals alla vittoria in post season dopo 31 anni; fra i flop oltre al già citato Mac Jones troviamo Kyler Murray, grossa delusione con i suoi Cardinals, e Dak Prescott, protagonista, in negativo, dell’unico vero upset di giornata con i suoi Cowboys.

I MIGLIORI TRE

Il migliore di giornata
Josh Allen, Buffalo Bills
21/25 – 308 yard – 5 TD – 0 INT – 0 sack – 66 yard run

Perfect Game. Non si può riassumere diversamente la partita dell’attacco di Buffalo contro i Patriots: i Bills sono diventati la prima squadra nella NFL a chiudere la propria partita segnando un TD in ogni drive offensivo (con l’unica eccezione del drive finale in cui Josh Allen e soci si sono inginocchiati), convertendo ogni terzo down arrivato, non subendo nessun sack e/o turnover, e chiudendo la partita senza nemmeno un punt od un field goal.
Tutto l’attacco di BUF ha del merito, ma il grande protagonista domenica è stato senza alcun dubbio Josh Allen, in quello che è stato a tutti gli effetti il suo, se ce ne fosse stato ancora bisogno, statement game in NFL; il quarterback ex Wyoming ha chiuso la sua partita lanciando oltre 300 yard, e lancia citando più TD, 5, che incompleti, solamente 4, trascinando i suoi Bills alla vittoria in wild card e vincendo ampiamente il duello a distanza con il rookie Mac Jones.
Domenica oltre alle 308 yard su pass, Allen ha corso anche 66 yard on the ground, mostrando il suo ottimo atletismo e dimostrandosi spesso una spina nel fianco per la difesa di New England anche con il pallone in mano e le gambe in movimento.

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Patrick Mahomes, Kansas City Chiefs
30/39 – 404 yard – 5 TD – 1 INT

I Kansas City Chiefs sono ancora una volta una delle squadre favorite per il Super Bowl di Los Angeles, nonostante le numerose critiche arrivate ad inizio stagione a causa di qualche prestazione sottotono, a cui è seguita però una crescita costante di tutta la squadra, culminata con un finale di stagione ad alto livello che ha portato il seed #2 della AFC, ed una convincente vittoria nel turno delle Wild Card contro i Pittsburgh Steelers; l’assoluto leader dei Chiefs è stato senza dubbi Patrick Mahomes, che anche domenica contro una linea difensiva temibile come quella di Pitts, grazie anche ad un’ottima prestazione della sua OL, ha chiuso con oltre 400 yard lanciate, trovando ben 5 TD, ed un solo INT, l’unica macchia su una prestazione a dir poco fenomenale, e battuta nel nostro QB time di questa settimana solo dal Perfect Game di Buffalo.
Anche domenica Mahomes ha messo in mostra le sue doti da gunslinger, come in occasione del TD pass da 48 yard per Travis Kelce, in cui il giovane quarterback dopo essere uscito dalla tasca evitando la pressione avversaria ha trovato il TE completamente solo per il TD del momentaneo 21-7 convertendo un difficile 3° down & 20.

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Joe Burrow, Cincinnati Bengals
24/34 – 244 yard – 2 TD – 0 INT

Sabato a Cincinnati è arrivata la prima vittoria in post season negli ultimi 31 anni per i Bengals, che hanno battuto i Las Vegas Raiders continuando così la loro strada verso il sogno Super Bowl, che passerà questa settimana da Tennessee, contro i Titans reduci dalla bye week di settimana scorsa.
Uno dei maggiori artefici della vittoria di sabato è stato Joe Burrow, quarterback dei Bengals al secondo anno in NFL che dopo il grave infortunio al ginocchio dell’anno scorso, grazie anche all’arrivo di un WR come Ja’Marr Chase, sta giocando un’ottima stagione.
Contro i Raiders il giovane QB di Cincy ha trascinato i suoi alla vittoria, lanciando per 244 yard e trovando 2 TD, non subendo nemmeno un INT e guidando l’attacco come un vero veterano, mostrando una precisione nei lanci quasi perfetta, come in occasione del TD del 20-6 Bengals, arrivato con un lancio al limite per Boyd, lasciato solo in endzone.

I PEGGIORI TRE

Il peggiore di giornata
Kyler Murray, Arizona Cardinals
19/34 – 137 yard – 0 TD – 2 INT

Una delle partite più deludenti del weekend delle Wild Card è stata senza dubbio il Monday Night fra Cardinals e Rams che, nonostante le grandi aspettative, si è rivelata una partita quasi a senso unico per i Los Angeles Rams, troppo superiori rispetto ai Cardinals; sul banco degli imputati per Arizona ci è finito soprattutto Kyler Murray: il quarterback ex Oklahoma ha concluso la sua partita con appena 137 yard lanciate, non trovando nemmeno un TD, e subendo due INT, uno dei quali riportato in endzone dalla difesa dei Rams, rapida a recuperare un brutto pallone lanciato da Murray nel disperato tentativo di non subire una safety.
Il quarterback dei Cards ha giocato un’ottima stagione, ma se vuole sperare di restare stabilmente al livello dei top QB in NFL dovrà iniziare a giocare ad alto livello anche in post season, evitando brutti errori come quello che ha portato al pick six del 21-0 Rams.

Dak Prescott, Dallas Cowboys
23/43 – 254 yard – 1 TD – 1 INT

L’unico upset del turno delle Wild Card NFL è stato quello dei San Francisco 49ers, tornati vittoriosi dalla trasferta di Dallas contro Prescott e soci; i Cowboys, dopo una regular season che faceva sognare in grande i tifosi, si sono sciolti come neve al sole una volta arrivati ai playoff, ed una delle più grandi delusioni è stato proprio Dak Prescott, autore di una delle sue peggiori partite in stagione; 254 yard, 1 TD, ed un INT non bastano a Dallas per continuare nei playoff, ed a far arrabbiare i tifosi, oltre a qualche scelta discutibile del coaching staff, c’è stata anche la prestazione del proprio quarterback, che nel momento to più importante della stagione non è riuscito a caricarsi la squadra sulle proprie spalle, prendendo decision affrettate, come in occasione dell’ultimo drive di Dallas, quando ha optato per una corsa centrale senza timeout rimasti a disposizione, facendo così terminare il poco tempo rimasto sul cronometro.

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Mac Jones, New England Patriots
24/38 – 232 yard – 2 TD – 2 INT

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Nelle partite giocate lo scorso weekend, l’unica squadra a schierare un QB rookie, erano i New England Patriots, che avevano Mac Jones under the center; il giovane QB ex Alabama però non ha mantenuto le aspettative intorno alla sua prestazione, chiudendo con 232 yard lanciate, 2 TD,a arrivati però con la partita già ampiamente decisa e con i Bills avanti 33-3, e 2 sanguinosi INT, sfruttati a dovere dall’attacco di Buffalo, che ha trovato 14 punti dai turnover provocati dalla difesa.
A pesare sulla prestazione del giovane quarterback è soprattutto il primo TD, arrivato in occasione del primo drive offensivo di NE e con i Patriots a ridosso della endzone: a differenza del secondo INT di giornata di Jones, il primo è arrivato grazie ad un’azione da cineteca di Micah Hyde, che ha intercettato il pallone indirizzato direttamente in endzone per Agholor.
Jones ha deluso alla prima apparizione in postseason, ma il futuro dei Patriots sembra assolutamente più roseo rispetto a solo un anno fa, quando New England non era riuscita a qualificarsi nemmeno per i playoff.

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Luca Belli

Tifoso "Die Hard" dei Green Bay Packers. Cresciuto nel momento d'oro di Favre e Rodgers, e fiero discepolo della new wave green&gold "All you need is Love". Abituato a vincere poco con la fede calcistica, essendo tifoso della Fiorentina, ha trovato nei Packs la sua svolta, e nei Guelfi Firenze la sua fede in campo italiano. Aspetta con ansia il terzo anello personale, che sia "viola" o "G&G". Go Packs Go!

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