[NFL] Week 8: tutta la giornata in un solo articolo

Se in NFC è dominio Eagles, con i Vikings che incalzano e Rams, Saints e Seahawks subito alle spalle, in AFC c’è un terzetto in vetta, composto da Chiefs, Patriots e Steelers. A riposo Cardinals, Giants, Jaguars, Packers, Rams e Titans. Ecco quindi 13 partite da non perdere, partiamo!

Il miglior record NFL resta nelle mani degli Eagles, che non hanno problemi a sbarazzarsi dei derelitti Niners. La partita è a senso unico e a Carson Wentz basta il minimo indispensabile (18/32 per 211 yard con 2 TD pass e 1 INT) per portarla a casa. Jake Elliott centra i pali da 40 yard, poi Zach Ertz sale a quota sei touchdown in stagione, colpendo da 1 yard. Prima dell’intervallo, poi, Jalen Mills intercetta un inguardabile C. J. Beathard (17/36 per 167 yard con 1 TD pass e 2 INT) e riporta il pallone per 37 yard fino alla end zone avversaria. Quando il quarterback trova l’unica gioia di giornata, lanciando Matt Breida in touchdown per 21 yard, Wentz risponde presente e fa partire un pallone dritto nelle mani di Alshon Jeffery, che riceve splendidamente e si regala una galoppata vincente da 53 yard. La partita, di fatto, è già in cassaforte per i padroni di casa, ma LaGarrette Blount non si fa mancare un touchdown su corsa da 12 yard, prima che Robbie Gould, con il field goal da 50 yard, regali un minimo di dignità agli ospiti. Gli Eagles (7-1), comunque, distruggono i Niners (0-8) per 33-10. Attenzione, però, perchè c’è un nuovo sceriffo a San Francisco: arriva Jimmy Garoppolo in una trade con i Patriots, per provare a risollevare le sorti di una franchigia in crisi nera.

La partita della settimana, però, è quella che vede di fronte Seahawks e Texans. Giornata da record, pur tra alti e bassi (19/30 per 402 yard con 4 TD pass e 3 INT), per un Deshaun Watson, sempre più magnifica realtà nella Lega: raggiunge i 19 touchdown pass, il massimo numero nelle prime sette partite in carriera per un rookie, ed è il primo quarterback nella storia NFL con almeno 400 passing yard, almeno 55 rushing yard (67 in 8 portate) e almeno 4 touchdown pass in una sola partita. A spuntarla, però, è un meraviglioso Russell Wilson (26/41 per 452 yard con 4 TD pass, 1 INT e 1 fumble), che ha il merito di limitare gli errori rispetto all’avversario. E’ una giornata di grazia per i ricevitori. Un terrificante DeAndre Hopkins (8 ricezioni per 224 yard e 1 TD) e Will Fuller (5 ricezioni per 125 yard e 2 TD) collezionano la bellezza di 13 ricezioni per 449 yard, aggiungendo tre touchdown, l’uno da 72 yard, l’altro da 59 e 20. I padroni di casa si affidano, invece, a Tyler Lockett (6 ricezioni per 121 yard) e Paul Richardson (6 ricezioni per 105 yard e 2 TD), autore di due viaggi in end zone, da 20 e 7 yard, lasciando l’incombenza dei restanti touchdown a Jimmy Graham, che varca la fatidica linea da 1 e 18 yard. Se Houston aggiunge anche una corsa vincente da 3 yard di Lamar Miller e un field goal di Kai Fairbairn da 31 yard, Seattle risponde con l’intercetto di un grande Earl Thomas a Watson, riportato per 78 yard fino alla end zone avversaria, e con due field goal da 21 yard di Blair Walsh. Wilson, dopo una partita estenuante, ha il grande merito di restare concentrato fino all’ultimo drive e di decidere il match con la seconda pepita per Graham. Per il rookie, invece, tanta amarezza per la partita persa all’ultimo, ma i grandi complimenti di un esperto come Richard Sherman (4 tackle e 2 INT) a fine partita: “Entro la prossima stagione, sarà uno dei migliori 5 nella Lega”. I Seahawks (5-2) la spuntano per 41-38 contro i Texans (3-4).

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I Chiefs riprendono a correre, mentre i Broncos crollano ancora una volta per colpa di un pessimo Trevor Siemian (19/36 per 198 yard con 1 TD pass e 3 INT). Non una grande giornata nemmeno per Alex Smith (14/31 per 202 yard con 1 TD pass e 1 fumble), che però deve ancora lanciare il primo intercetto della stagione ed è accompagnato splendidamente dal compagno di giochi Travis Kelce (7 ricezioni per 133 yard), a segno con un touchdown da 29 yard. Al resto pensa una difesa stratosferica, guidata da un fantastico Justin Houston (6 tackle, 2 sack) e da uno stellare Marcus Peters (2 tackle, 1 INT, 1 FF e 1 FR), capace anche di riportare un fumble forzato e recuperato dalle mani di Jamaal Charles per 45 yard fino alla end zone avversaria. Senza dimenticarsi del kicker Harrison Butker, a segno senza errori con cinque bellezze, rispettivamente da 25, 32, 43, 51 e 42 yard. Denver prova a restare in partita grazie a Brandon McManus e ai suoi field goal da 27 e 34 yard, cui segue il touchdown su corsa da 6 yard di Devin Booker. Quando si risveglia Siemian, però, è troppo tardi e a nulla serve il suo touchdown pass da 11 yard per A.J. Derby, se non per migliorare le sue tragiche statistiche. I Chiefs (6-2) vincono per 29-19 sui Broncos (3-4).

I 10 giocatori che spaventano di più nella NFL

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Non è un’annata straripante per i Patriots, che però portano a casa un’altra vittoria risicata, contro i Chargers. La giornata inizia al meglio per San Diego, grazie a un Melvin Gordon da record di franchigia con il touchdown su corsa da 87 yard. Un cinico Tom Brady (32/47 per 333 yard e 1 TD pass) risponde subito con il touchdown pass da 2 yard per Rob Gronkowski. La giornata del quarterback sarà poco produttiva in termini di emozioni perchè la difesa ospite fa miracoli, in particolare con l’accoppiata composta da Adrian Phillips e Hayes Pullard, capace di totalizzare ben 24 tackle. Motivo per cui Stephen Gostkowski viene spesso chiamato in causa. Il kicker, però, sfrutta soltanto quattro delle sei occasioni avute di centrare i pali, andando a segno da 25, 36, 43 e 26 yard. La difesa di New England, quindi, deve fare gli straordinari e concede soltanto un touchdown da 24 yard a Travis Benjamin su lancio di un altrimenti deludente Philip Rivers (17/30 per 212 yard con 1 TD pass e 1 INT). Anche Benjamin ha qualcosa da farsi perdonare: in occasione di un punt return la combina grossissima, portando il pallone senza alcun motivo nella propria end zone, dove riceve il tackle di Brandon King, che gli costa una safety. Rivers non riesce a essere incisivo nel drive del potenziale pareggio e i Patriots (6-2) vincono per 21-13 sui Chargers (3-5). Complimenti a Joey Bosa: i 19 sack da lui totalizzati finora sono un record di sempre nelle prime 20 partite in carriera.

I Cowboys vincono un fondamentale derby di NFC East contro i Redskins. I due quarterback non riescono a essere decisivi e sbattono contro le ottime difese avversarie: Dak Prescott (14/22 per 143 yard) si trova di fronte il colosso Ryan Kerrigan (2 sack), mentre Kirk Cousins (26/39 per 263 yard con 1 TD pass, 1 INT e 1 fumble) il fenomeno David Irving (2 sack). Dallas, però, ha un altro giocatore in grado di fare la differenza: si chiama Ezekiel Elliott, che in giornata colleziona 150 yard in 33 portate, ma soprattutto due touchdown, da 13 e 1 yard. Al primo risponde Rob Kelley con la corsa vincente da 1 yard, mentre al secondo Josh Doctson, che riceve il touchdown pass da 1 yard di Cousins nel quarto periodo. Nel frattempo, però, Mike Nugent centra i pali da 36, 48, 27 e 37 yard, mentre Nick Rose si ferma ai field goal da 38 e 42 yard del primo tempo. Gli ospiti prendono il largo e per Washington il tempo stringe. Cousins ha un ultimo drive a disposizione, ma lancia un sanguinoso intercetto, che Byron Jones riporta per 21 yard fino alla end zone avversaria. Sono i punti che fissano il 33-19 per i Cowboys (4-3) sui Redskins (3-4). Elliott è decisivo, dunque, ma attenzione: dalla prossima settimana dovrà scontare le sei giornate di squalifica, finora rimandate per varie e incredibili vicissitudini.

Si mette male per i Lions, sconfitti anche dagli Steelers, sempre più padroni della AFC North. Incredibile come Matthew Stafford in giornata macini la bellezza di 423 yard al lancio, ma senza mai trovare lo spunto vincente. Detroit, nonostante un grande Marvin Jones (6 ricezioni per 128 yard), si deve affidare quindi a un Matt Prater da urlo, a segno da 48, 37, 51, 34 e 19 yard senza alcun errore. Pittsburgh risponde con i field goal da 34 e 38 yard di Chris Boswell e con il touchdown su corsa da 5 yard del solito Le’Veon Bell, ma è un altro il vero protagonista di giornata per gli ospiti. Si tratta del rookie delle meraviglie Ju-Ju Smith-Schuster, che raccoglie la bellezza di 193 yard in 7 ricezioni, di cui una clamorosa per il touchdown da 97 yard che, di fatto, decide il match e gli regala il più lungo receiving touchdown di sempre nella storia della franchigia. Ben Roethlisberger (17/31 per 317 yard con 1 TD pass e 1 INT) tira un sospiro di sollievo e gli Steelers (6-2) vincono per 20-15 contro i Lions (3-4), grazie a una splendida difesa, che salva ogni pericolo in red zone nel finale di partita.

Scusate Il Disturbo S02E09 – Le trade che non ti aspetti

Attenzione agli scatenati Bills, che hanno ragione degli altalenanti Raiders. E dire che gli ospiti iniziano al meglio la propria giornata, grazie al touchdown su corsa da 1 yard di Jamize Olawale. Da qui al quarto periodo inoltrato, a partita praticamente chiusa in favore degli avversari, Oakland ferma completamente la propria produzione offensiva. Un deludente Derek Carr (31/49 per 313 yard con 1 TD pass e 2 INT) non trova soluzioni efficaci contro la magistrale difesa avversaria, guidata da un immenso Trae Elston (11 tackle e 1 INT). Al resto pensa un preciso Tyrod Taylor (20/27 per 165 yard e 1 TD pass), che lancia l’ex Andre Holmes in touchdown per 6 yard e poi varca la end zone palla alla mano da 1 yard. Nel frattempo, Steven Hauschka ha colpito con i field goal da 35 e 44 yard e, in più, il rookie Matt Milano ha recuperato un fumble di DeAndre Washington, riportando il pallone per 40 yard fino alla end zone avversaria. Quando sembra tutto finito, Carr ha un sussulto e proprio Washington riceve per 4 yard il touchdown pass della speranza. Nulla possono, però, i Raiders (3-5) di fronte allo strapotere di un LeSean McCoy da urlo (27 portate per 151 yard e 1 TD), che galoppa indisturbato per 48 yard, fissando i punti del definitivo 34-14 con cui vincono i Bills (5-2).

Tornano a vincere i Falcons, pur soffrendo ampiamente contro i Jets, sotto l’acquazzone che si abbatte sulla Grande Mela. New York è in controllo della partita fino all’intervallo, grazie a un Josh McCown d’annata (26/33 per 257 yard con 2 TD pass e 1 fumble), che lancia in end zone prima Eric Tomlinson per 20 yard, poi uno scatenato Robby Anderson (6 ricezioni per 104 yard e 1 TD) per 24. I padroni di casa dovrebbero dubitare delle potenzialità di Chandler Catanzaro, che in giornata centra i pali da 43 e 46 yard, ma sbaglia due field goal decisivi nel computo finale del punteggio. E Atlanta? Matt Ryan alza il ritmo (18/29 per 254 yard con 2 TD pass e 2 fumble), ma è ancora sottotono rispetto all’anno scorso, in cui vinse il titolo di MVP. Fino all’ultimo quarto d’ora, dopo il touchdown di Austin Hooper da 1 yard a inizio partita, è Matt Bryant a tenere gli ospiti in partita, con i field goal da 23, 45 e 37 yard. La difesa in verde tiene testa all’arsenale offensivo ospite, almeno finchè Mohamed Sanu trova la end zone da 8 yard su lancio del proprio quarterback. I Jets (3-5) devono inseguire, Catanzaro fa il suo dovere, ma Bryant sigla il poker personale da 29 yard e la rimonta si interrompe. Vincono i Falcons (4-3) per 25-20.

Ancora una vittoria per i Saints, che fanno la voce grossa contro i Bears e continuano a sperare in un viaggio ai playoff. Drew Brees guida la ciurma con saggezza (23/28 per 299 yard) con saggezza, lasciando ai runningback il compito di siglare i touchdown, prima con il rookie Alvin Kamara da 8 yard e poi con un altalenante Mark Ingram (18 portate per 75 yard con 1 TD e 2 fumble) da 1 yard. Mitchell Trubisky, al contrario, è ancora troppo impreciso per essere determinante sul lungo periodo (14/32 per 164 yard e 1 INT) e delega a Connor Barth il compito di centrare i pali da 27 e 44 yard. Il quarterback, inoltre, perde il proprio ricevitore di riferimento, Zach Miller, per un tragico infortunio, che potrebbe addirittura costare l’amputazione della gamba al tight-end: le nostre preghiere vanno a lui. Nel quarto periodo Will Lutz risponde al kicker rivale con i colpi da 45 e 49 yard, mentre Chicago prova a riaprire la partita con la corsa vincente da 1 yard di Tarik Cohen. I padroni di casa sono fermi offensivamente di fronte a una difesa eccezionale, guidata da un grande Danny Trevathan (13 tackle), ma Trubisky e i Bears (3-5) non trovano il colpo del KO, nonostante le tante occasioni avute grazie ai fumble di Ingram. Vincono quindi i Saints (5-2) per 20-12.

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Dolcetto o “trucchetto”?

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Nel derby di NFC South, una prova spettacolare della difesa dei Panthers consente loro di aver ragione dei Buccaneers, in grave crisi di risultati. Colpa di un Jameis Winston da dimenticare (21/38 per 210 yard con 2 INT e 1 fumble), che non riesce a uscire dalla morsa del magnifico reparto ospite, guidato in giornata da Luke Kuechly (8 tackle e 1 INT) e da Mario Addison (5 tackle, 1.5 sack). Cam Newton è ben al di sotto delle attese in una stagione da eccezionali alti e tragici bassi (18/32 per 154 yard con 1 TD pass e 1 INT). Gli basta, però, lanciare in touchdown Kelvin Benjamin per 25 yard, oltre a propiziare la corsa vincente da 1 yard di Jonathan Stewart e un field goal da 28 yard di Graham Gano. I padroni di casa deludono il pubblico e producono appena un field goal di Patrick Murray da 41 yard, uscendo sconfitti per 3-17.

Thursday Night da incubo per i Dolphins, letteralmente demoliti dai Ravens. La partita di Joe Flacco, interrotta anzitempo da una concussion in seguito a un terrificante scontro con un Kiko Alonso al limite della squalifica, inizia al meglio, con un touchdown pass da 34 yard dritto nelle mani di Jeremy Maclin. Justin Tucker, con l’aiuto dell’ottimo runningback Alex Collins (18 portate per 113 yard), fruisce di due field goal, da 55 e 48 yard, poi un Ryan Mallett ai minimi termini (3/7 per 20 yard e 1 TD pass) trova Benjamin Watson in end zone per 2 yard prima dell’intervallo. Nella seconda metà di partita l’attacco di Baltimore torna nel guscio, ma un delirante Matt Moore (25/44 per 176 yard e 2 INT) sbatte continuamente contro la magica difesa dei padroni di casa e lancia due sanguinosi intercetti, entrambi riportati in touchdown, l’uno da C. J. Mosley per 63 yard, l’altro da Jimmy Smith per 50. Aggiungeteci anche che un fumble di Mallett viene raccolto in touchdown da Chris Moore e per i Ravens (4-4) il gioco è fatto. I Dolphins (4-3) escono distrutti per 0-40.

Partita tra deluse quella che vede di fronte Bengals e Colts. A dispetto delle attese, le emozioni non mancano. Randy Bullock e Adam Vinatieri si scambiano un field goal da 29 yard e per il kicker di Indianapolis, a segno in giornata anche da 33 e nuovamente da 29 yard, è secondo posto assoluto nella storia NFL per punti messi a segno, 2.434 in totale. Un eccezionale Jack Doyle (12 ricezioni per 121 yard e 1 TD) riceve da un buon Jacoby Brissett (25/39 per 233 yard con 2 TD pass e 1 INT) il touchdown pass da 13 yard che lancia gli ospiti, ma un ottimo Andy Dalton (17/29 per 243 yard e 2 TD pass) risponde a cavallo dell’intervallo con le pepite per A. J. Green, a segno da 8 yard, e Josh Malone, che galoppa invece per 25 yard. Brissett, però, non molla la presa e dapprima lancia il rookie delle meraviglie Marlon Mack in touchdown per 24 yard, poi costruisce l’occasione per il terzo field goal di giornata di Vinatieri. Quando tutto sembra andare per il verso giusto per i Colts (2-6), però, ecco che il quarterback commette un imperdonabile errore, consentendo a un grande Carlos Dunlop di intercettarlo e riportare il pallone per 16 yard fino alla end zone avversaria. Sono i punti decisivi per i Bengals (3-4), che vincono per 24-23.

Nessuna sorpresa nell’ultimo appuntamento dell’anno con le International Series di Londra: ecco l’ennesima sconfitta dei Browns, KO contro i sempre più convincenti Vikings. E dire che nel primo tempo Cleveland resta ampiamente in partita, grazie alla corsa vincente da 26 yard di Isaiah Crowell e al touchdown palla alla mano da 1 yard di un DeShone Kizer altrimenti deludente (18/34 per 179 yard). Minnesota inizialmente si affida soprattutto al piede caldissimo del kicker Kai Forbath, a segno da 35, 34, 43 e 51 yard senza alcun errore, oltre che al touchdown del solito Adam Thielen, già a quota 627 yard in stagione. La seconda gioia di giornata a un Case Keenum in crescendo (27/43 per 288 yard con 2 TD pass e 1 INT) la regala Kyle Rudolph da 4 yard nell’ultimo periodo, dopo che anche Jeremy McKinnon si è iscritto a tabellino con il touchdown su corsa da 1 yard. Kizer e compagni, invece, non possono nulla contro lo strapotere difensivo dei Vikings (6-2) e nel secondo tempo producono appena un field goal da 23 yard di Zane Gonzalez. I Browns (0-8) proprio non riescono a vincere e tornano da Londra con un 16-33 nel sacco.

Le quindici migliori azioni di week 8

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Altre sei squadre in bye week la prossima settimana, con Bears, Browns, Chargers, Patriots, Steelers e Vikings a riposo. Apre la giornata la sfida tra Jets e Bills di domani notte, mentre domenica arrivano grandi sfide tra Eagles e Broncos e tra Cowboys e Chiefs. Che ci crediate o no, siamo già alla Week 9. La stagione è pronta a entrare nella sua fase più calda!

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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