NCAA Preview 2017: SEC East

Dopo la prima parte dedicata alla West Division è il turno della seconda parte dei preview dedicati alle squadre della SEC con le Università che fanno parte della East Division.

Florida Gators

University of Florida

Preseason ranking: 16

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Head Coach: Jim McElwain (3rd year 19-8)

Record 2016: 9-4

Match da non perdere: Michigan (‪2/09‬), Tennessee (‪16/09‬), LSU (‪7/10‬), Texas A&M (‪14/10‬), Georgia (‪28/10‬), Florida State (‪25/11‬)

Punti di forza

Da vincente per un altro anno della SEC East, florida resta anche per questo 2017 la squadra da battere nella division. Il lavoro svolto da coach McElwain ha riportato i Gators agli antichi fasti anche se manca ancora qualcosa per competere con Alabama per lo scettro della conference. Nonostante le numerose perdite sia in attacco che in difesa c’è ancora tantissimo talento a disposizione a riprova del fatto che Gainesville resta una piazza molto ambita dai giovani in uscita dalle high school.

Punti deboli

Ancora una volta però i Gators dovranno ricorrere al ballottaggio per decidere chi sarà il nuovo QB; una situazione che hanno rivisto molto spesso negli ultimi anni e che anche nel 2017 potrebbe portare ad un anno di transizione. Anche il titolo non ufficiale di DBU (Defensive Back University) è a rischio per via della partenza di due giocatori come Tabor e Wilson; sostituirli non sarà impresa facile.

L’attacco

Feleipe Franks e il transfer da Notre Dame Malik Zaire sono i due QB che si contenderanno un posto da titolare dietro il centro; il primo ha giocato nello Spring game mentre il secondo si è accasato in Florida a giugno. E’ difficile fare pronostici ora ma è probabile che proprio l’ex Fightin Irish sia leggermente favorito. Chiunque scenda in campo però lo fa consapevole che dovrà mettere in moto una macchina da football perfetta che risponde al nome di Antonio Callaway. Il WR è infatti il giocatore più pericoloso dell’attacco e con Jordan Scarlett, RB che è esploso nel 2016, formano una coppia da tenere in forte considerazione.

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La difesa

Randy Shannon, ex giocatore di Miami, ha preso il posto di Geoff Collins come nuovo DC della squadra. Il compito di Shannon non sarà dei più semplici; dovrà infatti sostituire i giocatori che non ci sono più senza snaturare troppo il reparto e ricordando che la difesa di Florida è una delle migliori della nazione degli ultimi 10 anni. CeCe Jefferson è il pass rusher nonché leader del reparto arretrato ed insieme a Jabari Zuniga e Taven Bryan formano il fronte difensivo. Un trio di Sophomore formano il pacchetto LB mentre è la secondaria che subirà le modifiche più importanti. Wilson e Tabor non ci sono più quindi toccherà a Duke Dawson e Chauncey Gardner prendere lo spot di CB anche se quest’ultimo potrebbe essere spostato a S per via della defezione di Marcell Harris.


I prospetti

CeCe Jefferson e Antonio Callaway sono chiaramente i nomi caldi per il Draft 2018 dei Gators ed entrambi sono talenti da primo giro. Callaway però sembra essere favorito e a meno di clamorose defaillance è una pick da primo giorno senza sé e senza ma. Playmaker velocissimo e wideout pericolosissimo è un giocatore completo nonchè un grande returner. Fisico perfetto per combattere con i CB più possenti, è un route runner pazzesco e riesce a creare separazione con qualsiasi tipo di difensore; adatto anche quando si tratta di muovere la catena, ha un ottima visione di gioco e delle mani di ferro. Qualche problema off field (legato all’utilizzo di marijuana) potrebbe creargli fastidi ma il talento e le capacità di questo ragazzo farebbero chiudere un occhio a qualsiasi scout NFL.

Tennessee Volunteers

University_of_Tennessee

Preseason ranking: 19

Head Coach: Butch Jones

Record 2016: 9-4

Match da non perdere: at Florida (‪16/09‬), Georgia (‪30/09‬), at Alabama (‪21/10‬), LSU (‪18/11‬)

Punti di forza

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E’ strano che una squadra che in poco tempo perde il suo miglior giocatore offensivo (il QB Joshua Dobbs) e quello difensivo (il DE Derek Barnett) venga considerata ancora competitiva per la SEC East. Eppure il lavoro svolto in fase di recruiting infonde tantissime speranze ai ‘Vols che nonostante un attacco da ricostruire si pongono ancora una volta come l’anti Florida.

Punti deboli

Le perdite di giocatori fondamentali per l’economia della squadra sono state tante e ci si ritrova col ricostruire per 3/4 l’intero reparto offensivo. Benché non manchi il talento, stiamo parlando di molti giocatori alla loro prima esperienza o comunque che non hanno raggiunto quello status di titolari inamovibili che dà qualche sicurezza in più. Anche la difesa, ridimensionata non solo dall’addio di Barnett ma anche di quello del CB Sutton, deve ripartire quasi da zero e non sarà facile per coach Jones dare una nuova identità alla squadra.

L’attacco

Rimpiazzare un giocatore come Dobbs è impresa praticamente impossibile; il nuovo rookie degli Steelers infatti ha segnato qualcosa come 87 TD in maglia arancione di cui 39 solo nella stagione scorsa. Con un nuovo OC a disposizione di Jones (Larry Scott) la scelta sul sostituto di Dobbs è tra Quinten Dormady e Jarrett Guarantamo; i due hanno caratteristiche diverse ma è probabile che Dormady sia il titolare per via di una maggiore esperienza. La linea offensiva resta sempre al top grazie sopratutto al grande lavoro in palestra ed ha permesso in questi anni il passaggio di grandi RB. A proposito del gioco su corsa anche qui le defezioni sono state tante con le partenze di Alvin Kamara e Jalen Hurd ed i sostituti andranno tutti testati sul campo. Idem per quanto riguarda il pacchetto WR che senza Josh Malone dovranno fare affidamento sul solo Jauan Jennings per il ruolo di target #1.

La difesa

La situazione in difesa non è migliore di quella dell’attacco; Barnett, leader all time dei sack, non ci sarà più e la linea ne soffrirà indubbiamente. Jonathan Kongbo è il sostituto ideale ma colmare il vuoto di Barnett sarà impresa titanica. Darrin Kirkland tornerà dall’infortunio per ancorare la linea dei LB mentre la secondaria dovrà fare i conti con l’assenza di Sutton; Todd Kelly Jr e Nigel Warrior sono figli di due ex giocatori dei Vols prime scelte nel Draft e le aspettative su di loro sono di conseguenza altissime.

I prospetti

I 6 giocatori di Tennessee scelti nell’ultimo Draft rappresentano un numero che potrebbe essere uguagliato quest’anno. Tanti sono infatti i giocatori in odore di professionismo a cominciare da Jauan Jennings per poi finire con Todd Kelly. Di questo lotto però sembra essere proprio il WR Jennings. Giocatore con un atletismo fuori dal comune, ha un fisico longilineo che lo rende adatto in campo aperto e nelle 50-50 balls. Perfetto in situazioni di down lunghi (oltre 14 la sua media di yard per catch) è l’uomo più atteso nell’attacco dei Vols; essendo un Junior potrebbe non dichiararsi subito alla fine della stagione ma in base a come andrà la squadra ci sarà la corsa degli scout NFL per fargli chiudere la carriera collegiale con un anno di anticipo.

Georgia Bulldogs

University of Georgia

Preseason ranking: 15

Head Coach: Kirby Smart (2nd year 8-5)

Record 2016: 8-5

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Match da non perdere: at Notre Dame (‪10/09‬), Mississippi State (‪23/09‬), at Tennessee (‪30/09‬), Florida (‪28/11‬), at Auburn (‪11/11‬)

Punti di forza

Una squadra che per tradizione ha sempre avuto grandi RB non può che dipendere da questo stile di gioco per fare successo; il ritorno di Nick Chubb e Sony Michel rappresenta infatti quanto di meglio di possa chiedere e se i due resteranno in salute si pongono come una delle coppie migliori non solo della SEC. Anche la linea dei LB, insieme alla secondaria, hanno giovato dell’arrivo di una mente difensiva eccelsa come quella di Kirby Smart.

Punti deboli

Se il gioco su corsa è il punto di forza della squadra lo stesso non si può dire della linea offensiva. Chubb e Michel per essere pericolosi hanno bisogno di una OL che blocchi e che permetta il loro passaggio. Da rivedere anche lo special team con il kicker Rodrigo Blankeship che ha faticato tutta la stagione e dopo la partenza di Isaiah McKenzie bisogna trovare un buon returner.

L’attacco

Tolto il pacchetto dei Backs, i tifosi dei Bulldogs si aspettano l’esplosione definitiva di Jacob Eason che non ha sfigurato nel 2016 ma ha bisogno di lavorare sul footwork e sulla accuratezza. La partenza di McKenzie non ha solo tolto un ottimo returner alla squadra ma anche un ricevitore affidabilissimo; senza di lui il pacchetto WR è composto da un manipolo di Freshman anche se sembra che l’OC Jim Chaney abbia reclutato tutti giovani di belle speranze.

La difesa

La mano di Kirby Smart (ex DC di Alabama) si è subito vista nel suo primo anno ad Athens e Georgia si è classificata al 16esimo posto nella classifica della total defense. In più tutti gli starter torneranno in campo nel 2017 e potremmo vedere di nuovo all’opera un front seven dominante formato da Trenton Thompson e Jonathan Ledbetter. Lorenzo Carter e David Bellamy sono gli EDGE che hanno gentilmente declinato l’ingresso anticipato in NFL mentre Roquan Smith e Natrez Patrick sono i titolari della linea mediana. La secondaria sembra l’unico reparto non in linea con il resto della difesa; la presenza della S Dominick Sanders sembrerebbe infondere fiducia ma c’è bisogno anche per lui di una perfetta forma fisica per rendere al meglio.

I prospetti

Molti addetti ai lavori indicano Georgia come una delle squadre che fornirà piu giocatori al Draft 2018. Non possiamo che essere d’accordo con loro perché i Bulldogs hanno un roster pieno di talento con alcune punte di diamante da tenere in considerazione come primi giri potenziali. E’ difficile scegliere chi tra Nick Chubb e Trent Thompson solo per citarne due, verrà nominato per primo da Roger Goddell e tutto dipenderà dall’andamento della stagione; tra i due però sembra leggermente in vantaggio il runningback. Dopo il terribile infortunio del 2015 nessuno pensava che Chubb potesse tornare ai suoi livelli; il nativo di Cedartown invece ha giocato un buon 2016 (concluso con 1130 yard su corsa) e questo potrebbe essere l’anno della definitiva consacrazione. RB molto potente, riesce ad aggirare l’avversario grazie alle sue movenze e riesce a tenere un controllo straordinario del corpo per via del baricentro basso che lo aiuta a liberarsi dei difensori. Rompere i placcaggi e conquistare yard after contact è un suo marchio di fabbrica e la NFL è sempre più attenta a questo tipo di giocatori anche se tutto è legato al suo stato di salute; se Chubb dimostrerà di aver assorbito al meglio l’infortunio si parlerà di lui con una top 20 pick al Draft.

Kentucky Wildcats

University of Kentucky

Preseason ranking: 45

Head Coach: 7-6

Record 2016: Mark Stoops (5th year 19-30)

Match da non perdere: Florida (‪23/09‬), at Mississippi State (‪21/10‬), Tennessee (‪28/10‬), at Georgia (‪18/11‬), Louisville (‪25/11‬)

Punti di forza

Con il ritorno di ben 8 starter, sia offensivamente che difensivamente, Kentucky si appresta ad affrontare un’altra stagione che si potrebbe chiudere con un record vincente. Il QB Stephen Johnson è stato la vera manna dal cielo per i Wildcats nel 2016 ma anche la linea offensiva e la secondaria sono al top per una conference tosta come la SEC.

Punti deboli

Per sfruttare al meglio un attacco sulla carta molto produttivo c’è bisogno però di trovare un vero playmaker nel ruolo di WR. Tutti i ricevitori di cui dispone coach Stoops infatti sono discreti ma i Wildcats necessitano di un uomo che faccia la differenza in termini di yardaggio e di segnature. Anche la difesa ha bisogno di un upgrade immediato perché i numeri messi in fila nel 2016 sono tutt’altro che incoraggianti, sopratutto per quello che riguarda la difesa contro le corse.

L’attacco

Dopo un 2016 concluso con ben 3,044 yard su corsa (record della scuola), Kentucky si approccia a questo 2017 forte di un RB da oltre 1000 yard e con dei backup che sembrano molto impalla. Benny Snell infatti dopo la menzione di Freshman All-American si appresta a prendere in mano la squadra e lo farà affiancato a due giocatori con tanto potenziale come Sihiem King e A.J. Rose. Con Stephen Johnson in cabina di regia se si risolverà la situazione a WR, Kentucky potrebbe diventare veramente la mina vagante di questa division considerando anche la linea offensiva che ha perso solo il Centro Jon Toth.

La difesa

Se l’attacco sembra essere ultra competitivo, lo stesso non si può dire della difesa. Le statistiche del 2016 infatti sono state impietose e c’è ancora tanto lavoro da fare. La secondaria è il reparto con più talento grazie sopratutto alla S Mike Edwards e ai CB Chris Westry e Derrick Baity. In linea mediana il padrone assoluto è Jordan Jones (109 tackle di cui 15 for loss nel 2016) ma è nella difensive line che Kentucky palesa i primi problemi. Ci sono molte speranze riposte in Derrick LeBlanc, coach della linea voluto da Stoops ma con poco talento a disposizione e con più incognite che certezze, potrebbe essere questo un altro anno di purgatorio per la difesa dei Wildcats.


I prospetti

A dispetto del blasone della squadra, il Draft 2018 potrebbe rivelare tante sorprese per Kentucky. Sono almeno 5 infatti i giocatori che nutrono ambizioni di professionismo e tutti hanno ottime possibilità di riuscirci. Jordan Jones, Nick Haynes, Derrick Baity e Mike Edwards sono i prospetti più interessanti con quest’ultimo che però è un gradino sopra tutti. Non c’è dubbio che Edwards approdi in NFL ma la domanda è quando; la S è infatti un Junior e non è detto che alla fine della stagione si dichiari per il Draft. In tutti i casi stiamo parlando di un giocatore top per il ruolo ed è stato l’unico l’anno scorso ad intercettare per ben 2 volte l’Heisman Trophy Winner Lamar Jackson. Ha un istinto innato per la palla ed oltre ad essere un “freak” atletico è un giocatore molto intelligente. Ottimo in copertura, si è rivelato anche un ottimo tackler ed è considerato un grande blitzer; nella corsa per stabilire chi sia il miglior DB di quest’anno tenete a mente il suo nome.

South Carolina Gamecocks

south carolina

Preseason ranking: 40

Head Coach: Will Muschamp (2nd year 6-7)

Record 2016: 6-7

Match da non perdere: at Texas A&M (‪30/09‬), at Tennessee (‪14/10‬), at Georgia (‪4/11‬), Florida (‪11/11‬), Clemson (‪25/11‬)

Punti di forza

L’atteso ritorno del LB Skai Moore, reduce dall’infortunio al collo durante lo Spring, unito alla ritrovata vena offensiva grazie al QB Jake Bentley, proietta i Gamecocks ad una stagione in cui le poche aspettative potrebbero far decollare le quotazioni del team di coach Muschamp; riuscire a ripetere una stagione con un record perlomeno in pareggio resta comunque l’obiettivo principale.

Punti deboli

Durante lo Spring Game la mancanza di esperienza e di depth nei ruoli chiave, ha fatto suonare subito il campanello d’allarme. Anche la secondaria, nonostante la fiducia che c’è intorno all’ambiente, non sembra essere al top e lo stesso Muschamp ha dribblato come un fantasista di calcio le domande a riguardo poste dai media.

L’attacco

Dopo 2-3 anni di totale sterilità offensiva (dopo la partenza di Dylan Thompson) sembra che South Carolina ha ritrovato in Jake Bentley quel QB capace di far tornare la squadra nelle posizioni che contano. Bentley inoltre è circondato da tanto talento a cominciare da Deebo Samuel, WR tuttofare e dai RB Rico Dowdle e A.J. Turner; occhio anche al Tey’Son Williams, walk-on che arriva dal mondo del baseball.

La difesa

Con il 92esimo posto per numero di sack nel 2016 South Carolina è stata una delle peggiori difese in questa statistica. Quest’anno addirittura le cose potrebbero andare peggio poiché Muschamp si troverà a sostituire entrambi gli End e c’è poca esperienza nel roster. Meglio sicuramente il corpo LB con Skai Moore che non è solo il leader della squadra ma uno dei migliori Linebacker della nazione. Come detto prima la secondaria vedrà si il rientro degli starter del 2016 ma resta comunque un “work in progress”; con una schedule tosta come quella dei Gamecocks potrebbe rivelarsi molto difficile difendere sui passaggi.

I prospetti

Oltre che leader carismatico della squadra nonché della difesa, Skai Moore è senza dubbio il prospetto #1 per quanto riguarda il Draft di South Carolina. Moore rappresenta infatti il prototipo del LB tipo che si cerca in NFL. Con soli 218 pound sembrerebbe anche troppo leggero per il ruolo ma non fatevi ingannare dalle misure; è infatti un giocatore molto forte, che sa menare le mani e riesce a spostare anche OL molto più grandi di lui. Molto rapido e atletico riesce a cambiare direzione in maniera repentina e nello spazio e in copertura è un giocatore come ce ne sono pochissimi. Con l’abitudine che sta prendendo piede in NFL nell’utilizzo di difese nickel e dime, Moore per la sua capacità in coverage e di coprire lo spazio è l’uomo perfetto.

Vanderbilt Commodores

Vanderbilt University

Preseason ranking: 48

Head Coach: Derek Mason (4th year 13-24)

Record 2016: 6-7

Match da non perdere: Alabama (‪23/09‬), at Florida (‪30/09‬), Georgia (‪7/10‬), at Tennessee (‪25/10‬)

Punti di forza

Con il ritorno di Ralph Webb dietro il QB e l’alternanza con Khari Blasingame, Vanderbilt dispone di un “one-two punch” nel running game di assoluto rispetto. I 15 starter che si uniscono poi al ritorno di Webb, di cui 8 offensivi, sarà quel qualcosa in più che serve a coach Mason per tornare a disputare un Bowl anche se per fare questo bisognerebbe vincere almeno 4 partite di conference.

Punti deboli

La perdita di Zach Cunnigham sarebbe disastrosa per qualsiasi difesa figuriamoci per i Commodores. Oltre alla difesa però molto della rinascita di Vanderbilt passa attraverso la crescita del QB Kyle Shurmur e della linea offensiva che vedrà il rientro di un solo starter.

L’attacco

Dicevamo della crescita di Shurmur che ha chiuso una stagione incoraggiante dopo un inizio disastroso. Nelle prime 4 partite della SEC infatti il giovane QB non ha lanciato nessun TD dando la sensazione di essere proprio fuori contesto. Piano piano però ha conquistato fiducia nei propri mezzi ed ha chiuso in crescendo. Il duo Webb-Blasingame ha bisogno di rimanere in piena forma fisico poiché dietro di loro c’è il nulla o quasi mentre Caleb Scott se la giocherà con C.J. Duncan per saper chi sarà il target #1 di Shurmur. Anche la linea offensiva fa rifondata però pare che il talento non manchi e c’è molta fiducia nel reparto.

La difesa

Detto di Cunningham, che è impossibile da sostituire, la difesa di Vanderbilt ha subìto una leggera inflessione nel 2016 anche se è rimasta comunque nella parte alta della classifica della SEC. Ripetere questa prestazione sarà difficile quest’anno e il compito più complicato è quello che spetta a Oren Burks, cioè sostituire proprio il nuovo giocatore dei Texans. Molta fiducia è riposa sulla secondaria, forse il reparto migliore della difesa; a seconda dello schema utilizzato infatti i Commodores potrebbero avere in campo ben 5 senior.

I prospetti

Anche Vanderbilt come molte alte squadre ha dei giocatori che magari non saranno dei top nel loro ruolo ma sicuramente interessanti in prospettiva. Uno di questi è sicuramente il RB Ralph Webb che ha ricostruito il reparto nei 3 anni in maglia Commodores. 907 yard da freshman e 1283 lo scorso anno, ne fanno uno dei back più prolifici e pericolosi di tutta la SEC; perfetto mix di esplosività e lettura dei blocchi Webb è quel tipo di giocatore che in NFL potrebbe ritagliarsi da subito un ruolo di backup, entrando in campo gradualmente per poi prendere le misure e giocare in pianta stabile. Occhio a lui.

Missouri Tigers

University of Missouri

Preseason ranking: 55

Head Coach: Barry Odom (2nd year 4-8)

Record 2016: 4-8

Match da non perdere: Auburn (‪23/09‬), at Georgia (‪14/10‬), Florida (‪4/11‬), Tennessee (‪11/11‬)

Punti di forza

Drew Lock, promettente QB dei Tigers, proverà quest’anno a sfruttare al meglio una situazione che non sempre capita e cioè il ritorno di ben 10 starter offensivi su 11. A giovarne sarà tutto l’attacco che oltre Lock vedrà ai nastri di partenza un ottimo pacchetto WR, un runningback da oltre mille yard e anche una linea offensiva ben collaudata; anche la schedule è relativamente facile e superare le 4 vittorie del 2016 è obiettivo ampiamente alla portata.

Punti deboli

Indubbiamente la difesa è ancora il punto debole della squadra, a maggior ragione quest’anno vista la partenza di giocatori del calibro di Charles Harris. Tutta la linea andrà ricostruita a cominciare dal fronte avanzato, al reparto LB fino ad arrivare alla secondaria; inoltre i Tigers hanno perso pezzi pregiati tra lo staff con Kuligowski (uno dei migliori DL coach in NCAA) andato alla corte degli Hurricanes di Miami.

L’attacco

Dopo aver disputato una grande prima parte di stagione, Drew Lock ha rallentato il passo negli scontri decisivi al giro di boa contro Florida ed LSU. Si è comunque rivelato un passatore molto affidabile anche se l’obiettivo del coordinatore Josh Huepel è quello dei migliorare il QB nella accuracy. Il corpo ricevitori vede il ritorno di 4 top player con J’Mon Moore in testa mentre il running game è affidato a Damarea Crockett, back da oltre 1000 yard nel 2016.

La difesa

La pessima prestazione della difesa di Mizzou nel 2016 potrebbe ripetersi anche quest’anno se non si troveranno gli ingranaggi giusti e qualcuno per farli funzionare. La perdita di player come Harris non aiuta di certo anche se il fronte difensivo sembra essere il meno peggio. Marcell Frazier e il 5 star Terry Beckner Jr se sani sono una coppia molto affiatata ed aggressiva; purtroppo non si può dire lo stesso del reparto LB che ha si giocatori sulla carta discreti ma che hanno sempre trovato difficolta a giocare in sincrono. Nello spot di CB sarà difficile rimpiazzare Aarion Pention e Josh Gibson, gli starter dell’anno scorso; al loro posto ci saranno giocatori con poca esperienza e quindi il reparto sarà tutto da testare.

I prospetti

Ci sono almeno 3-4 giocatori di Missouri che sono degni di attenzione per quanto riguarda il Draft 2018. Non stiamo parlando certo di player “hors categorie” per utilizzare un termine ciclistico ma sono prospetti che meritano comunque una analisi approfondita. Di questa cerchia ristretta il WR J’Mon Moore potrebbe essere quello scelto prima di tutti. Giocatore dalla combinazione perfetta di forza e velocità, Moore è un wideout molto pericoloso in campo aperto lungo la sideline. Molto bravo nelle 50-50 balls, riesce a conquistare down anche in mezzo al traffico in posizione di slot anche se ultimamente ha avuto qualche problema di drop. Se in questo 2017 dimostrerà di aver superato queste difficoltà Moore potrebbe dire la sua per il secondo giorno del Draft.

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Francesco Fele

Ho 29 anni e sono appassionato di sport Usa da 5 anni, seguo sopratutto il football (tifosissimo delle cheesehead) e l'NBA.

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