[NCAA] Il miracolo di Auburn

A volte accadono fatti per cui diventa davvero difficile non credere che esista un disegno più grande di noi, diventa difficile non pensare che esista un appuntamento con il proprio destino. Non preoccupatevi, non voglio scrivere un trattato filosofico sul determinismo, ma solo condividere con voi l’incredibile avventura degli Auburn Tigers 2013 nel College Football.

Un anno fa soltanto la squadra terminò la stagione con un impietoso record di 3 vittorie e 9 sconfitte, senza aver mai vinto una partita contro le rivali divisionali della SEC (Southeastern Conference) ed anzi maturando contro di esse ben 8 sconfitte su 8 partite. In particolare Auburn venne umiliata nelle ultime due gare con un doppio shout-out contro Georgia e ancor peggio all’Iron Bowl contro Alabama. Il capo allenatore Gene Chizik e tutti i suoi assistenti vennero licenziati in tronco il 25 novembre 2012 dal direttore atletico dell’Università, Jay Jacobs.

Gus Malzahn AuburnChi conosce un pò il college football sa quanto tempo sia fisiologicamente richiesto ad uno staff per attivare e rendere vincente il famigerato “programma” sportivo . Posso solo immaginare lo stato d’animo di Gus Malzahn (nella foto) dunque, quando venne nominato capo allenatore con l’obiettivo di ricostruire dalle fondamenta la squadra di football di Auburn University.

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Sia chiaro i talenti non mancavano di certo neanche l’anno scorso, quel che è mancato sotto la guida di Chizik è lo sviluppo di questi talenti e la mancanza di una mentalità vincente. Per questo l’impresa di Gus Malzahn, del suo staff e dei giocatori ha dell’incredibile , oggi che l’NCAA ha ufficialmente annunciato la presenza di Auburn al BCS National Championship. Auburn andrà a contendersi il titolo nazionale a Pasadina contro Florida State.

Tra l’incredible ed il miracoloso tuttavia, e qui torno al prologo, esiste un sottile confine che almeno in due episodi chiave di questa stagione, per Auburn, è stato a mio avviso valicato. Due episodi avvenuti, guarda caso proprio contro Georgia e contro Alabama, le due Università che avevano “zittito” i Tigers l’anno prima, lasciandoli senza punti sul tabellone. Due episodi senza i quali oggi non sarei probabilmente nemmeno qui a scrivere questo articolo.

Il primo in Week 11 appunto contro i Georgia Bulldogs. Auburn in vantaggio ed in controllo per tutta la partita arriva al 4° quarto sul 37-17. Il quarterback di Georgia Aaron Murray però guida i suoi ad una straordinaria rimonta e con 3 touchdown consecutivi porta i Bulldogs avanti di un punto, 37-38 , con due minuti ancora da giocare sul cronometro. La situazione è disperata e l’inerzia della partita è chiaramente ormai tutta a favore di Georgia. Un paio di azioni dell’ultimo drive per Auburn e si arriva ad un 4th Down e lungo, lunghissimo.
18 Yards di campo almeno da avanzare , ancora sulle proprie 27 yards, con 36 secondi rimanenti sul cronometro. Il quarteback Nick Marshall (che giocava da defensive back proprio per Georgia nel 2011, ironia della sorte) lancia un Hail Mary pass, il passaggio della disperazione, sul profondo. La palla sembra destinata ad un intercetto facile da parte della safety Josh Harvey-Clemons, la quale però goffamente la defletta soltanto, rallentandone la parabola discendente e facendola in qualche modo carambolare nelle mani del wide receiver sophomore Ricardo Louis, che riceve e corre fino in end zone per il definitivo 43-38, tra l’incredulità e l’entusiasmo degli 87.451 tifosi del Jordan Hare Stadium.
Surrale, “against all odds”, contro tutti i pronostici, Auburn con questa vittoria andava quindi a giocarsi la possibilità di disputare il SEC Championship, ma ancor più di strappare un biglietto per il BCS National Championship , contro Alabama, proprio durante la rivalries week, la settimana delle rivalità.

L’odiata (sportivamente parlando, siamo in America) Alabama. L’Alabama dell’invincibile Nick Saban, l’Alabama vincitrice del titolo nazionale tre volte negli ultimi quattro anni, come solo altre due Università erano riuscite a fare nella storia del College Football. Le premesse per un Iron Bowl memorabile c’erano tutte.

E sicuramente sono state mantenute, tutte. Dopo una bellissima partita, combattuta, tattica ed equilibrata, con le difese attente e spesso dominanti (più di quanto siamo abituati normalmente a vedere nelle partite di College), Auburn è in svantaggio di un touchdown, 28 – 21, con l’ultimo possesso di palla e circa due minuti sul cronometro. Un lungo drive orchestrato dal QB Nick Marshall, fatto di read options con palla sempre al running back; a 34 secondi dalla fine il quarterback di Auburn tiene invece la palla ingannando una difesa concentrata solo sulle corse e trova libero sulla sideline il WR Sammie Coates, per il touchdown del pareggio. Questo è l’incredile.
Il miracolo arriva poco dopo. Ci sono ancora 25 secondi da giocare di regular time. I Crimson Tide provano a vincerla. Un paio di azioni fermate dalla difesa di Auburn, poi il running back TJ Yeldon riceve l’handoff in una draw di McCarron e si mangia mezzo campo, per essere spinto fuori dalla difesa sulle 42 yards avversarie. Il cronometro segna 00:00 secondi, le grafiche della CBS annunciano già l’overtime, io mi alzo per andare velocemente in bagno. Gli arbitri guardano però il replay e si accorgono che TJ Yeldon è uscito dal campo con ancora 1 secondo sul cronometro. C’è tempo per un ultima azione. Saban decide di provare il field goal della vittoria, sostituendo però il kicker e lasciando fuori il titolare Cade Foster reo in precedenza di ben 3 field goal mancati.
Non sapremo mai come sarebbe andata a finire se avesse calciato Foster, se sarebbe stato capace di redimersi dalla brutta giornata, ma sappiamo per certo com’è andata con il calcio del freshman kicker Adam Griffith.
Il video con la telecronaca locale dei giornalisti di Auburn, merita davvero.

Il field goal cade corto nella End Zone. Tutti sembrano già pensare all’over time. Sembrano pensarlo i giornalisti, i tifosi, ma soprattutto lo special team di Alabama. Tutti tranne il cornerback Chris Davis che riceve il pallone corto nella propria end zone e parte per provare a riportarlo in quella avversaria… Quel che è successo dopo è già materiale per la storia di questo sport.

Adesso, dopo la vittoria di sabato scorso, tutt’altro che scontata contro gli altri Tigers, quelli del Missouri, nel SEC Championship, ma passata inevitabilmente in secondo piano rispetto alle due imprese che ho appena narrato, Auburn volerà a Pasadena per contendersi il 6 Gennaio il titolo nazionale contro Florida State.

Una bellissima storia di successo sportivo, fatta di passione, di organizzazione, di professionalità e di emozioni e un pò di epicità. Dicono che la sorte aiuti gli audaci. Se è così, non credo esistano molte altre storie nello sport che possano confermare meglio questa teoria.
Comunque vada, sarà un successo.

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Enrico "Rino" Moizo

Enrico Moizo aka Rino, classe 79, segue il football da quando aveva 14 anni grazie al suo professore di ginnastica che insegnò le regole durante una lezione. Il football è il suo più grande amore. "Perchè mentre fuori regna il caos, nel football c'è ordine e giustizia. Nel football ci sono tutte le emozioni che si possono provare a parte il sesso." Ha fondato la Madden Italian League nel 2003, ancora oggi attiva e giocatissima.

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15 Commenti

  1. Ciao bellissimo articolo mi stò avvicinando pian piano al football college ho provato a capire a studiare dove potevo il regolamento per i vari accoppiamenti dei bowls ma alla fine ho provato e riprovato a fare gli accoppiamenti ma non ne venuto fuori nulla sopratutto per le scelte delle squadre non campioni di conference AQ- dove posso trovare il regolamento preciso e con tutti i vari casi? e poi il BSC Raking quali criteri vengono utilizzati dai computer? grazie

    1. Ciao Daniele,
      provo a risponderti premettendo che il sistema di assegnazione dei Bowls è secondo in quanto a mistero soltanto al terzo segreto di Fatima.
      Spero tu sappia l’inglese ti posto la sezione da WIKIPEDIA riguardo l’assegnazione dei BCS Bowls:

      Selection of teams[edit]
      A set of rules is used to determine which teams compete in the BCS bowl games.[8]
      Certain teams are given automatic berths depending on their BCS ranking and conference, as follows:
      The top two teams are given automatic berths in the BCS National Championship Game.
      The champion of an AQ Conference (ACC, Big 12, AAC, Big Ten, Pac-12, and SEC) is guaranteed an automatic BCS bowl bid.
      Due to the “Notre Dame rule”,[9] independent Notre Dame receives an automatic berth if it finishes in the top eight.
      The highest-ranked champion of a non-AQ conference will receive an automatic berth if:
      It is ranked in the top 12, or
      Ranked in the top 16 and higher than at least one AQ conference champion.
      No more than one such team from Conference USA, the Mid-American Conference, the Mountain West Conference, the Sun Belt Conference, and the Western Athletic Conference shall earn an automatic berth in any year. However, a second team from one of these conferences may qualify as a BCS at-large.
      No more than two teams from any one conference may receive berths in BCS games unless two non-champions from an AQ conference finish as the top two teams in the final BCS standings, in which case they will meet in the National Title Game while their conference champion will play in their conference’s BCS bowl game.
      The third-ranked team will receive an automatic berth if it has not already received one, if it is a member of an AQ conference, and provided that its conference has not already earned two automatic berths, if there is room.
      If the third-ranked team did not require a berth using the previous provision, then the fourth-ranked team will receive an automatic berth if it has not already received one, if it is a member of an AQ conference, and provided that its conference has not already earned two automatic berths, if there is room.
      After the automatic berths have been granted, the remaining berths, known as “at-large” berths, are filled from a pool of teams who are ranked in the top 14 and have at least nine wins. The actual teams that are chosen for the at-large berths are determined by the individual bowl committees.
      If fewer than 10 teams are eligible for selection, then an at-large team will be any Football Bowl Subdivision team that is bowl-eligible, has won at least nine regular-season games, and is among the top 18 teams in the final BCS Standings, though any at-large team ranked in the top 14 will be guaranteed a bid over at-large teams ranked lower than 14th. If fewer than 10 teams are eligible after expanding the at-large pool to the top 18 BCS-ranked teams, then the at-large pool will continue to be expanded by four additional positions in the BCS Standings until 10 or more teams are eligible. No team ranked lower than 14 has used this rule to earn an at-large bid, although several teams ranked lower than 14 have received a bid for winning their conference, as the rule was not in place in the early years of the BCS.
      All AQ conferences except the AAC have contracts for their champions to participate in specific BCS bowl games. Unless their champion is involved in the BCS National Championship game, the conference tie-ins are:
      Rose Bowl – Big Ten champion and Pac-12 champion
      Fiesta Bowl – Big 12 champion
      Orange Bowl – ACC champion
      Sugar Bowl – SEC champion
      The American Athletic Conference champion takes one of the remaining spots.
      If the Pac-12 or Big Ten champion is picked for the BCS National Championship Game, then the Rose Bowl must choose the highest-ranked school from a non-AQ conference instead of the respective conference’s #2 team if there is a non-AQ school ranked at least #4 in the final BCS standings. This was the case in 2010, when the #2 Oregon Ducks made it to the national championship, permitting the #3 TCU Horned Frogs to attend, and win, the 2011 Rose Bowl. The Rose Bowl is permitted to override this provision if it has been taken within the previous four seasons.
      All 11 conferences compete for an opportunity to earn AQ status. As agreed by all 11 conferences, the results of the 2004, 2005, 2006, and 2007 regular seasons were evaluated to determine which conferences earned automatic qualification. Three criteria were used: Rank of the highest-ranked team, rank of all conference teams, and number of teams in the top 25. The six conferences which met that standard are the current AQ conferences.
      The 2008, 2009, 2010, and 2011 seasons will be used to determine if another conference achieves automatic qualification, or a conference that currently has AQ status loses it, for the BCS games that will conclude the 2012 and 2013 seasons.

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