[NFL] Week 11: New England Patriots vs Carolina Panthers 20-24

Con tre secondi sul cronometro, il punteggio sul 24-20 per i Panthers e la palla sulle 18 yards, Tom Brady ha in mano la palla della possibile vittoria in rimonta, una delle mille che gli sono già riuscite in carriera.
Gronkowski è nel fondo della end zone pronto a ricevere. La palla esce leggermente corta e viene intercettata da Lester, che consegna la vittoria a Carolina, ma alle sue spalle Gronk viene letteralmente abbracciato da Kuechly, e vola una flag.
Senza esitazioni, il referee si affretta a comunicare che non c’è fallo nell’azione, certificando così il 24-20 finale in favore dei padroni di casa, e le ultime immagini della partita sono dedicate ad un furente Tom Brady che chiede spiegazioni al referee in maniera non proprio pacata.

pass-inter-that-wasnt-mnf-patriots-panthersCon buona pace di coloro che sostengono con forza che in USA non si parla mai delle decisioni arbitrali nelle trasmissioni post partita, questa è l’immagine dell’incontro che resta una volta spenti i riflettori, complice anche una massiccia campagna da parte di ESPN che scomoda addirittura una puntata speciale di Sport Science per capire se la palla fosse o meno ricevibile e se fosse effettivamente fallo, facendo tornare alla mente il mitico telebeam di biscardiana memoria.
Passa quindi in secondo piano l’impresa di Carolina, che raggiunge la sesta vittoria consecutiva ed avanza una autorevole candidatura per un posto ai playoff, e soprattutto passano in secondo piano le magie di un Cam Newton un po’ impreciso sui passaggi ma assolutamente letale quando decide di rompere gli indugi e risolvere da solo le situazioni più complicate.

Il vero punto di forza dei Panthers, però, è una difesa capace di mandare in confusione quello che viene ritenuto il più freddo quarterback della lega, mettendogli una pressione a cui non è evidentemente abituato e colpendolo ripetutamente: saranno due i sack e ben sei i QB hit ufficialmente a referto, più qualche altro colpo non andato a statistica ma sicuramente sentito da Brady.
Nonostante ciò, comunque, Brady è riuscito ugualmente a mettere insieme un dignitosissimo 29/40 per 296 yards, ma a pesare sul risultato finale, oltre all’intercetto sull’azione finale, è anche il fumble che Ridley ha commesso sulle 13 yards offensive quando i Patriots sembravano lanciati a rispondere al touchdown pass che Netwon aveva appena lanciato su LaFell il drive precedente.

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Cam NewtonNewton ha lanciato i tre quarti dei palloni di Brady, ma ha mandato in touchdown tre volte i propri ricevitori, l’ultimo dei quali, Ted Ginn Jr., a 59 secondi dalla fine dopo un drive magistrale da 83 yards che ha consumato 5 minuti e 33 secondi di orologio.
Nel drive successivo Brady è riuscito a giocare ben dodici azioni (fanno circa cinque secondi ad azione, compresi timeout, spostamenti vari e conteggio sulla linea: impressionante) senza però riuscire, come abbiamo visto, a completare la rimonta.
Newton aveva già fatto il drive perfetto in occasione del touchdown di Olsen nel terzo periodo, quando ha completato sette passaggi su sette, ma soprattutto si è prodotto in una magia che ha trasformato un sack da meno venti yards che pareva inevitabile in un guadagno di 14, con annesso primo down, grazie ad un “balletto” che gli ha permesso di mandare a vuoto quattro placcaggi nello sviluppo dell’azione.

Al di là delle polemiche sull’ultima azione della partita, i Panthers sono la squadra del momento, e paiono perfettamente recuperati dall’inizio alquanto disastroso che aveva fatto temere un’altra annata fallimentare ai propri tifosi. La difesa è solida, e Newton è capace di qualsiasi cosa, e sebbene la squadra non sembri ancora solida abbastanza per arrivare fino in fondo, non si potrà fare a meno di considerare Carolina, quando si parlerà di playoff. Quanto avanti andranno dipenderà da molti fattori, ma sicuramente saranno un ostacolo impegnativo per chiunque, come ha dimostrato anche la prova di forza contro i Niners di domenica scorsa.
Anche i Patriots non sembrano attrezzati per arrivare molto lontano in postseason, sebbene non bisogna mai darli per morti: la coppia Brady – Belichick è capace di qualsiasi cosa. Anche di sopperire alla stagione decisamente sottotono che sta avendo il signor Bundchen e pescare il classico coniglio al cilindro tra Gennaio e la prima settimana di febbraio.

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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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