[NFL] Week 3: tutta la giornata in un solo articolo

Una Week 3 scoppiettante, ricca di conferme, ma soprattutto di grandi sorprese. Broncos, Eagles, Ravens e Patriots restano le sole imbattute, mentre molte squadre arrancano alla ricerca di un’identità. Ancora 16 partite, ancora una settimana tutta da vivere.

Nei due big match di giornata i Broncos si confermano in forma smagliante con il successo sui Bengals, mentre i Panthers vivono un incubo offensivo contro i Vikings ed escono nuovamente sconfitti. A sbloccare la prima sfida è un fantastico Jeremy Hill (17 portate per 97 yard e 2 TD), capace di oscurare i limiti di un deludente Andy Dalton (21/31 per 206 yard e 1 INT). Brandon McManus colpisce da 20 yard, ma è soltanto un antipasto per gli ospiti, che vedranno presto scatenarsi un diavolo di nome Trevor Siemian (23/35 per 312 yard e 4 TD pass). Emmanuel Sanders è il suo alfiere prediletto (9 ricezioni per 117 yard e 2 TD), in particolare in un secondo quarto in cui mette a segno due touchdown, rispettivamente da 41 e da 7 yard.

All’intervallo, però, Cincinnati è ancora ampiamente in partita, grazie al secondo viaggio in end zone di Hill. Nel secondo tempo, però, la difesa di Denver, con in testa uno Shane Ray da urlo (6 tackle, 3 sack), chiude la cassaforte e Siemian conclude la propria giornata da sogno con un altro paio di perle per John Phillips e per l’ottimo Demaryius Thomas (6 ricezioni per 100 yard con 1 TD e 1 fumble). La sua ricezione vincente da 55 yard chiude i conti ed i Broncos (3-0) restano imbattuti, grazie al successo per 29-17 sui Bengals (1-2).

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Una prestazione magistrale della difesa dei Vikings, guidata da un Everson Griffen autore di 3 degli 8 sack (!) di giornata portati ad un tragico Cam Newton (21/35 per 262 yard e 3 INT), stende i Panthers. I padroni di casa partono alla grande con il field goal dell’impreciso Graham Gano (1/2) e con la segnatura palla alla mano del loro quarterback da 3 yard. L’incubo, però, inizia già nel primo quarto, con un sack a Newton in end zone che procura una safety. Prima dell’intervallo, in assenza di notizie dall’attacco, ci pensa lo special team ad aggiungere linfa vitale agli ospiti, con Marcus Sherels a riportare per 54 yard un punt fino alla end zone avversaria.

La difesa di Carolina resiste quanto più possibile grazie ai 13 tackle di Luke Kuechly ed ai 10 con un sack di Thomas Davis, ma nel secondo tempo Sam Bradford (18/28 per 171 yard e 1 TD pass) entra in partita e lancia Kyle Rudolph, eccezionale nell’occasione, in touchdown per 15 yard. L’MVP in carica non trova una risposta adeguata, a causa della continua pressione portatagli, e Blair Walsh allarga la forbice con due field goal, rispettivamente da 28 e 31 yard. I Vikings (3-0) conquistano un fantastico successo per 22-10 sui Panthers (1-2).


Domenica dallo spirito completamente opposto per due protagoniste della NFC e, in particolare, della NFC West. L’attacco dei Seahawks risponde alla brutta prestazione contro i Rams in maniera eccezionale e lascia i 49ers senza scampo. Fino al quarto periodo inoltrato c’è soltanto una squadra in campo. Russell Wilson guida ottimamente (15/23 per 243 yard e 1 TD pass) le sortite offensive di Seattle, concluse, nel primo quarto, da due touchdown dell’indiavolato Christine Michael (20 portate per 106 yard e 2 TD). Nel secondo è, invece, un Jimmy Graham tornato protagonista (6 ricezioni per 100 yard con 1 TD e 1 fumble) a trovare la end zone da 18 yard, su lancio perfetto del proprio quarterback. Steven Hauschka scalda il piede e, a cavallo dell’intervallo, centra i pali per ben tre volte, due da 33 ed una da 22 yard.

San Francisco vive nel deserto offensivo costruito da Blaine Gabbert (14/25 per 119 yard e 1 INT). Wilson, infortunatosi al ginocchio, lascia il posto al rookie Trevor Boykin (7/9 per 65 yard con 1 TD pass e 1 INT), ma Doug Baldwin, autore di una ricezione a una mano fantascientifica nel primo quarto, non smette di trovare praterie aperte nella difesa ospite (8 ricezioni per 164 yard e 1 TD). A poco servono i due touchdown di Carlos Hyde da 8 yard, che gli consentono anche di raggiungere quota 103 yard in 21 portate. I Seahawks (2-1) dominano e vincono per 37-18 sui 49ers (1-2).

Le cinque migliori corse della giornata

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È disastrosa, invece, la giornata dei Cardinals, distrutti dai non imprescindibili Bills. Dan Carpenter, a segno con un field goal da 19 yard, anticipa le scorribande offensive di un LeSean McCoy imprendibile (17 portate per 110 yard e 2 TD), capace di due touchdown, rispettivamente da 24 e 5 yard, a cavallo tra primo e secondo quarto. Per Arizona, David Johnson è l’unico a salvarsi (19 portate per 83 yard e 2 TD) in un attacco oltraggiato dalla pessima prestazione di Carson Palmer (26/50 per 287 yard con 4 INT e 2 fumble) e prova a riaprire la partita con la corsa vincente da 4 yard. Dopo l’intervallo, però, un Tyrod Taylor rivedibile al lancio (14/25 per 119 yard e 1 INT) è per lo meno scatenato palla alla mano (9 portate per 76 yard e 1 TD) e conquista la end zone avversaria.

Tra i tanti protagonisti della magica difesa di Buffalo si possono ricordare le prestazioni di Lorenzo Alexander (6 tackle, 1.5 sack e 1 FF), Corey Graham (4 tackle, 1 sack e 1 INT) oppure di Stephon Gilmore (3 tackle e 2 INT), ma è Aaron Williams a trasformare in touchdown per 53 yard un fumble del punter Drew Butler, a seguito di un pessimo snap nel corso di un field goal tentato. Da ricordare per gli ospiti, invece, soltanto il bellissimo intercetto a una mano di Patrick Peterson. Johnson prova a donare una speranza ai suoi con la seconda segnatura di giornata, ma i Cardinals non ottengono altro in più che un pazzesco field goal da 60 yard di Chandler Catanzaro ed una safety a carico di McCoy. Palmer lancia, infatti, quattro intercetti in un lasso di tempo brevissimo ed i Bills (1-2) possono festeggiare il primo successo stagionale per 33-18 contro i Cardinals (1-2).


Il Monday Night tra Saints e Falcons è a dir poco esplosivo. Gli attacchi producono la bellezza di 474 yard l’uno e di 442 l’altro, ma, nonostante la statistica, è Atlanta a dominare la contesa. All’intervallo Matt Ryan ha già dato sfogo alla maggior parte della sua produzione di giornata (20/30 per 240 yard e 2 TD pass), ma soprattutto Devonta Freeman e Tevin Coleman hanno già reso la battaglia un inferno per la difesa dei padroni di casa. Il primo alterna 14 portate per ben 154 yard a 5 ricezioni per 55 yard ed un touchdown, mentre il secondo trasforma 3 delle 12 portate in touchdown, oltre ad aggiungere 3 ricezioni e 47 yard extra.

Justin Hardy completa un quadro che soltanto un ottimo Drew Brees (36/54 per 376 yard con 3 TD pass e 1 INT) può rendere meno amaro, con la collaborazione di Coby Fleener e Michael Thomas, oltre al field goal di Will Lutz da 57 yard. Coleman lascia un viaggio in end zone per il terzo quarto, cui risponde la corsa vincente di John Kuhn da 3 yard. Brees, nel tentativo di una disperata rimonta, lancia un mortifero intercetto tra le mani del rookie Deion Jones, che lo riporta per 90 yard fino alla end zone avversaria. A nulla serve il touchdown su ricezione di Mark Ingram, se non a fissare il punteggio finale sul 45-32 in favore dei Falcons (2-1) sui Saints (0-3).


Tante partite vivono intensi finali, una di queste si prolunga in overtime. Nel giorno dell’esordio del rookie Cody Kessler, niente più che modesto (21/33 per 244 yard e 2 fumble), i Browns cavalcano la giornata di grazia di un Terrelle Pryor tuttofare per provare a sorprendere i Dolphins, ma non basta. Ryan Tannehill vive dall’inizio una giornata più complessa del previsto da gestire (25/39 per 319 yard con 3 TD pass, 2 INT e 1 fumble). DeVante Parker riceve, però, il suo primo touchdown pass di giornata e sblocca il punteggio, ma un pessimo Cody Parkey (3/6 ai field goal) nel secondo quarto è produttivo e centra due volte i pali, rispettivamente da 46 e 48 yard. Il rookie Briean Boddy-Calhoun intercetta il quarterback di Miami e riporta il pallone per 27 yard fino alla end zone avversaria, garantendo il vantaggio agli ospiti all’intervallo.

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Un incredibile Jarvis Landry (7 ricezioni per 120 yard e 1 TD) e Damien Williams rendono migliore la giornata di Tannehill con un doppio touchdown, ma Pryor non ci sta. L’ex quarterback dei Raiders, oggi rinato wide receiver, lancia per 35 yard (3/5), porta palla alla mano per 21 yard e sigla un touchdown da 3 yard, oltre a svolgere egregiamente il suo mestiere nel ricevere 8 volte per ben 144 yard. Kessler è messo in difficoltà dalla difesa avversaria, in particolare dall’ottimo Ndamukong Suh (5 tackle, 1.5 sack), ma costruisce un ottimo drive e Parkey pareggia la sfida da 38 yard. Tannehill dovrebbe provare a vincerla per i padroni di casa, ma Corey Lemonier recupera un suo fumble e per lo sciagurato kicker c’è la ghiotta opportunità per la vittoria da 46 yard, ma il suo terzo errore di giornata porta in overtime. Dopo un paio di silenziosi drive, i Dolphins (1-2) trovano la strada della end zone con Jay Ajayi ed i Browns (0-3) escono sconfitti per 30-24.

Le cinque migliori ricezioni della giornata

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I Rams hanno tenuto i punti e lo spettacolo per il pirotecnico successo contro i Buccaneers. Brian Quick, dopo qualche minuto nel primo quarto, fa ciò che Los Angeles aspettava da inizio anno: festeggia un touchdown, su lancio da 44 yard di un buon Case Keenum (14/26 per 190 yard con 2 TD pass e 1 INT). Buon rendimento, non fosse per l’intercetto che un ottimo Kwon Alexander mette a segno e riporta per 38 yard fino alla gloria, pareggiando la sfida. Dopo il field goal di Greg Zuerlein da 53 yard parte il festival del touchdown. Un produttivo Jameis Winston (36/58 per 405 yard con 3 TD pass, 1 INT e 1 fumble) trova nel solito, straordinario Mike Evans (10 ricezioni per 132 yard e 1 TD) il compagno di giochi prediletto, anche se fanno altrettanto comodo le 100 yard in 9 ricezioni di Adam Humpries e i due touchdown di Cameron Brate.

Aggiungiamo pure la segnatura di Charles Sims palla alla mano e si dovrebbe ottenere abbastanza per il successo. Non è così, però, perché Todd Gurley esce dal letargo (27 portate per 85 yard e 2 TD), con un doppio colpo da 1 yard, mentre il funambolico Tavon Austin riceve la pepita da 43 yard di Keenum. La difesa degli ospiti, anche in una giornata difficile di fronte a Winston, riesce comunque ad essere decisiva. Robert Quinn (3 tackle, 1 sack, 1 FF) e Mark Burron (9 tackle e 1 INT) comandano le operazioni, ma la giocata da urlo è di Ethan Westbrooks, capace di riportare fino alla end zone dei Buccaneers (1-2), per 77 yard, il fumble del quarterback avversario. Gli errori di Robert Aguayo (0/1 ai field goal, 2/3 negli extra point) non aiutano, Winston spreca l’ultimo drive a sua disposizione e i Rams (2-1) conquistano la vittoria per 37-32.


I Giants gettano al vento i progressi visti nelle due passate settimane e, in una partita dai nervi accesi, lasciano il successo ai Redskins. La sfida che tutti aspettano è tra un Odell Beckham di certo fenomenale nel ricevere 7 lanci per 121 yard, ma altrettanto incapace di contenere la propria esuberanza, ed un Josh Norman più sottotono, ma abile nel mantenere la questione entro i limiti per i suoi. Il primo tempo di New York sarebbe perfetto se non permettessero ad un ottimo Kirk Cousins (21/35 per 296 yard e 2 TD pass) di svegliarsi a ridosso dell’intervallo con il touchdown pass da 44 yard verso DeSean Jackson. In precedenza soltanto un fenomenale Dustin Hopkins (5/5), con tre field goal rispettivamente da 49, 33 e 45 yard, aveva perforato una difesa in gran forma, mentre un Eli Manning spentosi alla distanza (25/38 per 350 yard con 1 TD pass e 2 INT) permetteva a Sterling Shepard di festeggiare un altro viaggio in end zone, oltre a garantire un’ottima posizione di campo a Shane Vereen e Orleans Darkwa per i loro touchdown su corsa.

L’attacco dei padroni di casa, però, viene annullato nella ripresa e soltanto Josh Brown centra i pali da 29 e da 30 yard. Hopkins fa lo stesso da 25 e 37 yard. La giocata che regala uno slancio in più agli ospiti è il colpo da 55 yard di Jamison Crowder, mentre i Giants (2-1) vivono preda delle tantissime flag fischiate a loro carico. Manning ha a disposizione un ultimo drive in cui basterebbe guadagnarsi il raggio da field goal, ma il sanguinoso intercetto lanciato tra le mani di Su’a Cravens chiude i conti in favore dei Redskins (1-2), vincenti per 29-27. Menzione d’onore per il lancio perfetto del punter Tress Way verso il cornerback Quinton Dunbar, che vale un fake punt da ben 31 yard di guadagno.


Primo successo stagionale, ma ancora senza convincere per i Colts, vincenti sui Chargers. Continua l’ecatombe per i californiani, orfani di Manti Te’o per l’intera stagione dopo le perdite di Keenan Allen e Danny Woodhead. Nel primo tempo la partita sarebbe saldamente nelle mani di Indianapolis se non fosse per gli errori di un altalenante Andrew Luck (24/37 per 331 yard con 1 TD pass, 1 INT e 1 fumble). Adam Vinatieri e Josh Lambo si scambiano un paio di favori centrando i pali, l’uno da 38 e 33 yard, l’altro da 42 e 34 yard, mentre Frank Gore trova la via della end zone con la corsa vincente da 6 yard.

A ridosso dell’intervallo, però, Luck perde il contatto con il pallone e consente a Caraun Reid di riportarlo per 61 yard fino alla end zone avversaria, pareggiando la sfida a quota 13. Dove non arriva un comunque discreto Philip Rivers (26/39 per 330 yard e 1 fumble), è compito di Melvin Gordon mettere il punto esclamativo, con il suo quarto touchdown stagionale. Robert Turbin pareggia nuovamente i conti, prima che Lambo, nel quarto periodo, faccia festa da 27 yard e provi a far sognare i Chargers (1-2). All’ultima occasione utile, però, Luck ricorda di avere di avere un’arma eccezionale in T.Y. Hilton (8 ricezioni per 174 yard e 1 TD) e lo serve splendidamente in campo aperto. Il receiver corre per 63 yard fino alla end zone avversaria ed i Colts (1-2) possono festeggiare la vittoria per 27-22.

I tre migliori intercetti della giornata

Pur con un Joe Flacco davvero sottotono (29/40 per 214 yard e 2 INT), i Ravens trovano il modo di aver ragione dei Jaguars. Il quarterback, se non altro, si prodiga nella corsa da 7 yard che apre le marcature, prima che un monumentale Justin Tucker (4/4 ai field goal) colpisca da 43 yard. La difesa di Baltimore, guidata da C.J. Mosley (6 tackle e 1 INT), capace di un intercetto a una mano magnifico, e Terrell Suggs (3 tackle, 2 sack), come detto, annichilisce un pessimo Blake Bortles (24/38 per 194 yard con 2 TD pass e 3 INT). Il quarterback, però, nei suoi pochi momenti di lucidità, è in grado di rendere Allen Robinson la spina nel fianco per gli ospiti. I due touchdown da lui segnati a cavallo dell’intervallo, inframmezzati dalle due frecce di Tucker da 42 e 37 yard, portano Jacksonville a contatto.

Un brutto errore di Devin Hester su un punt return consente a Jason Myers di centrare i pali da 49 yard e di donare l’incredibile vantaggio ai padroni di casa. Flacco lancia il primo intercetto di giornata, Bortles risponde con la medesima moneta, ma il quarterback degli ospiti fa doppietta tra le mani di un grande Paul Posluszny (12 tackle e 1 INT). II field goal di Myers da 52 yard potrebbe essere una sentenza sulla partita, ma viene bloccato. Tucker, invece, da 54 yard è perfetto e i Ravens (3-0), dopo un’altra magia difensiva, vincono 19-17 contro i Jaguars (0-3).


Le critiche della scorsa settimana scuotono Aaron Rodgers, capace, con appena 15 lanci a segno, di garantire 205 yard di guadagno e la bellezza di 4 touchdown. Gran parte del merito va condiviso con lo straordinario Jordy Nelson (6 ricezioni per 101 yard e 2 TD), senza dimenticare le 103 yard in 17 portate di Eddie Lacy. A spezzare l’equilibrio della difesa dei padroni di casa, tra cui spicca Nick Perry (7 tackle, 2 sack), è un pimpante Matthew Stafford (28/41 per 385 yard con 3 TD pass e 1 INT), aiutato da un Marvin Jones a dir poco meraviglioso, capace di trasformare 6 ricezioni nella bellezza di 205 yard, con due viaggi in end zone, rispettivamente da 73 e 35 yard.

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Le scintille tra i due wide receiver si accompagnano ai touchdown di Davante Adams e Richard Rodgers da una parte ed Anquan Boldin dall’altra. Green Bay scappa prima dell’intervallo, chiudendo avanti 31-10 alla pausa lunga, ma la splendida rimonta di Detroit si esaurisce sul più bello. La difesa, con un paio di minuti ancora sul cronometro, non riesce a fermare Rodgers ed il tempo si esaurisce con il pallone tra le mani del decisivo quarterback. Vincono i Packers (2-1) per 34-27 sui Lions (1-2).


I Raiders ricordano di avere un attacco dalle grandi potenzialità soltanto nel primo tempo contro i Titans e, non fosse per una difesa in gran forma, rischierebbero di subire una letale rimonta. Ryan Succop apre i conti da 34 yard, ma Sebastian Janikowski risponde da 52, non prima che Latavious Murray trovi la via del touchdown sull’eccellente corsa da 22 yard. Prima della pausa lunga c’è tempo per Derek Carr di festeggiare l’unico touchdown pass di una giornata non particolarmente esaltante (21/35 per 249 yard con 1 TD pass e 1 INT) verso Seth Roberts. Avery Williamson (9 tackle e 1 INT) rende la vita difficile al quarterback da Fresno State, ma altrettanto ed ancor meglio fa la difesa degli ospiti nei confronti di un deludente Marcus Mariota (17/33 per 214 yard con 2 INT e 2 fumble).

Fortuna che DeMarco Murray ricorda alla perfezione come essere produttivo dal backfield e raccoglie 114 yard ed un touchdown in 16 portate. Il prodotto di Oregon costruisce un fantastico drive per portare i suoi in overtime, ma Andre Johnson commette una dubbia pass interferience in occasione del touchdown segnato, mentre il lancio sul successivo quarto & 4 si perde senza successo. I Raiders (2-1) rischiano grosso, ma la spuntano per 17-10 sui Titans (1-2).

La giornata in 60 secondi

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Non potrebbe andare peggio per i Bears, privi del loro quarterback titolare e ancora senza successi stagionali. Nonostante gli ottimi numeri (30/49 per 317 yard e 2 TD pass), Brian Hoyer nel primo tempo riesce a condurre l’attacco ad appena 3 punti, frutto del field goal di Connor Barth da 34 yard. Dallas, nel frattempo, ha già segnato tre touchdown su corsa, uno a testa per un ottimo Dak Prescott (19/24 per 248 yard e 1 TD pass), Lance Dunbar ed Alfred Morris.

Inoltre, a proposito di backfield, un fenomenale Ezekiel Elliott raccoglie 140 yard in 30 portate nel match, la miglior prestazione stagionale finora. Dopo la pausa lunga la difesa texana abbassa le antenne ed il quarterback degli ospiti ne approfitta per trovare due volte Zach Miller in end zone. Tra le due, però, Prescott sigla il primo touchdown pass della propria carriera NFL, tra le mani di Dez Bryant, e chiude la questione senza possibilità di replica. I Cowboys (2-1) non hanno pietà per i Bears (0-3) e li sconfiggono per 31-17.


A proposito di NFC East e della prima tra le tre partite assolutamente senza storia di giornata ecco l’incredibile vittoria degli Eagles sugli Steelers. La sorpresa per aver tenuto un attacco formidabile come quello di Pittsburgh ad appena 3 punti, frutto di un field da 40 yard di Chris Boswell, è seconda soltanto a quella per Carson Wentz, rookie prodigio (23/31 per 301 yard e 2 TD pass) all’ennesima prestazione straordinaria ed ora a quota 82 lanci senza intercetti in NFL, non lontano dal record di 162 di Tom Brady.

Tra i tanti eccellenti protagonisti difensivi, invece, come non citare Fletcher Cox (5 tackle, 2 sack e 1 FF), leader assoluto di un reparto senza macchia contro il deludente Ben Roethlisberger (24/44 per 257 yard con 1 INT e 2 fumble) e compagni. Il touchdown di Jordan Matthews e due field goal di Caleb Sturgis mettono le cose in chiaro prima dell’intervallo, ma è nel terzo quarto che gli Eagles (3-0) mettono il punto esclamativo. Nell’ordine, un terrificante Darren Sproles (6 ricezioni per 128 yard e 1 TD), il sorprendente rookie Wendell Smallwood (17 portate per 79 yard e 1 TD) e Kenjon Barner trovano la via della end zone, mentre gli Steelers (2-1) restano a guardare. La vittoria per i padroni di casa è nettissima, 34-3.


Si pregano i supporter di Ryan Fitzpatrick di interrompere la lettura. Già, perché il quarterback ne combina di ogni contro i Chiefs, pregiudicando irreparabilmente la vittoria di squadra. Fitz completa 20 lanci per 188 yard, ma nei 24 che non c’entrano il bersaglio inserisce la bellezza di 6 intercetti, di cui 2 tra le mani di un Marcus Peters fenomenale ed uno riportato da uno straordinario Derrick Johnson (11 tackle e 1 INT) per 55 yard fino alla end zone avversaria.

Alex Smith può prendersi una giornata a mezzo servizio (25/33 per 237 yard e 1 TD pass) dopo aver servito Travis Kelce in end zone per il touchdown che sblocca il punteggio. Difesa e special team dei padroni di casa, non bastasse, aggiungono due fumble recuperati, di cui uno riportato con successo da Demetrius Harris per 27 yard. I Jets (1-2), in queste condizioni, proprio non possono vincere ed i Chiefs (2-1) festeggiano per 24-3.


Cosa può esserci di peggio di questo? Non segnare affatto, come succede ai Texans contro i Patriots. New England gioca con il terzo quarterback, il rookie Jacoby Brissett e perde anche lui, al termine della partita, per un infortunio al pollice. Nell’occasione Brissett non è decisivo al lancio (11/19 per 103 yard), pressato in particolare dall’ottimo Bernardrick McKinney (16 tackle, 1 sack), quanto più con la corsa da 27 yard che regala il primo touchdown di giornata ai suoi.

I due field goal di Stephen Gostkowski, a segno da 24 e 25 yard, sono accompagnati dai due touchdown, rispettivamente da 1 e 41 yard, di un LaGarrette Blount incontenibile (24 portate per 105 yard e 2 TD). E i Texans (2-1)? Non pervenuti, con un Brock Osweiler desertico (24/41 per 196 yard e 1 INT) e senza punti a tabellone nello 0-27 subito dai Patriots (3-0).

Tutti i touchdown di domenica

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I Bengals cercano riscatto contro i Dolphins nel Thursday Night di domani, mentre si segnalano tante interessanti sfide nella domenica NFL, con la settimana a chiudersi con l’interessante incrocio tra Vikings e Giants. Eagles e Packers osservano le vicende dal divano di casa, prime ad usufruire del bye.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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